Ciao a tutti....premetto che sono nuova. Sono una studentessa di ingegneria ed i miei amici di università hanno realizzato una barca a vela, mancasolo la deriva. Il prof mi ha commissionato la ricerca di info in merito alla sua realizzazione. Sapreste indicarmi come viene realizzata? o perlomeno indicarmi dei siti internet ove posso informarmi.
Il prof aveva in mente di realizzarla in fibra di carbonio e legno, ritenete che sia possibile o è meglio il fiberglass?
Grazie per le dritte, mi rivolgo a voi che siete esperti ed appassionati, non saprei a chi chiedere altrimenti.
Lidia
Ciao, ti consiglio di comunicare più informazioni sul progetto della barca per consentire agli Amici della vela di darti risposte utili.
Per esempio...
- Che tipo di imbarcazione hanno realizzato? Barca sportiva, da navigate tranquille, cabinato da crociera... Sono informazioni utili per capire se l'equilibrio della barca è dato dalla stabilità di forma o se la deriva ha anche la funzione di contrappeso (credo di no, visto che il tuo docente pensava di realizzarla in legno)
- La deriva è fissa, estraibile o pivottante?
- Il costo finale è un fattore importante nella scelta del materiale?
Per iniziare a darti qualche informazione posso dirti che molte derive hanno una struttura a sandwich con un'anima in metallo imprigionata nel legno.
Il legno si può rivestire con resina fenolica rinforzata con fibre di carbonio o di vetro. Ovviamente le caratteristiche di resistenza e elasticità sono differenti.
Derive in legno e carbonio ne ho fatte parecchie. Aspetto anche io maggiori informazioni sul tipo di barca che avete realizzato.
Ciao
Mario
Ok...vi fornirò tutte le informazioni non appenale reperisco, grazie mille per la collaborazione.
Lidia
Buona giornata a tutti
La barca a vela presenta uno scafo planante con deriva mobile delle dimensioni di 4,60 x 2,10 metri circa.
Sapete indicarmi delle riviste tecniche dove posso verificare lo stato dell'arte in merito alle tecnologie di costruzione della deriva?
Grazie mille!
Lidia
quindi è una 'deriva' è il termine con cui si indicano le barche per una o 2 persone.
per capire lo stato dell'arte della progettazione di barche puoi cercare su internet dati sul 49er, o sul musto skiff. per quanto riguarda la costruzione della deriva considera che puoi usare un profilo naca adeguato, da realizzare con anima di schiuma sagomata rivestita di pelli in carbonio, o anima in legno (al posto della schiuma) e carbonio o la stessa cosa ma in vetroresina.
costruttori famosi di derive e timoni sono : simon cooke e bloodaxe, in italia puoi contattare la nautivela (se poi sei a milano è ancora meglio) per farti dare qualche dritta di base. la principale sollecitazione di cui devi tenere conto è la sollecitazione in corrispondenza del punto in cui sbuca dallo scafo, con un carico trasverale sull'estremità di circa un 1000 N, pari al peso di una persona molto grossa che cerca di radrizzare la barca dopo uina scuffia. puoi assimilare la sede della deriva nelo scafo ad un incastro.
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quindi è una 'deriva' è il termine con cui si indicano le barche per una o 2 persone.
per capire lo stato dell'arte della progettazione di barche puoi cercare su internet dati sul 49er, o sul musto skiff. per quanto riguarda la costruzione della deriva considera che puoi usare un profilo naca adeguato, da realizzare con anima di schiuma sagomata rivestita di pelli in carbonio, o anima in legno (al posto della schiuma) e carbonio o la stessa cosa ma in vetroresina.
costruttori famosi di derive e timoni sono : simon cooke e bloodaxe, in italia puoi contattare la nautivela (se poi sei a milano è ancora meglio) per farti dare qualche dritta di base. la principale sollecitazione di cui devi tenere conto è la sollecitazione in corrispondenza del punto in cui sbuca dallo scafo, con un carico trasverale sull'estremità di circa un 1000 N, pari al peso di una persona molto grossa che cerca di radrizzare la barca dopo uina scuffia. puoi assimilare la sede della deriva nelo scafo ad un incastro.
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