<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]
Messaggio inserito da zankipal
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]
Messaggio inserito da bullo
Ho fatto una domanda ma non ho avuto nessuna risposta, anzi, non mi sono spiegato bene. Volevo sapere fino a che punto posso imbananare l'albero, la freccia è la distanza tra l'albero e la corda, che va dalla testa al piede, io volevo sapere quanto potrebbe essere lunga questa freccia senza compromettere la solidità dell'albero. In quanto a cazzare senza far venir giù l'albero
ho visto esplodere un'albero per esser stato troppo cazzato, ridotto in centinaia di pezzi. Dare quartiere alle sartie vuol dire dare angolo. tutte le sartie hanno più o meno quartiere. Le barche odierne hanno anche le crocette acquartierate verso poppa, più o meno. La vela è un'oppppinione.-
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Cos'era l'albero di cristallo?
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Piu' probabile un carbonio con tensioni residue da stampo e mal cotto.
Scud
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]
Messaggio inserito da bullo
Ho fatto una domanda ma non ho avuto nessuna risposta, anzi, non mi sono spiegato bene. Volevo sapere fino a che punto posso imbananare l'albero, la freccia è la distanza tra l'albero e la corda, che va dalla testa al piede, io volevo sapere quanto potrebbe essere lunga questa freccia senza compromettere la solidità dell'albero. In quanto a cazzare senza far venir giù l'albero ho visto esplodere un'albero per esser stato troppo cazzato, ridotto in centinaia di pezzi. Dare quartiere alle sartie vuol dire dare angolo. tutte le sartie hanno più o meno quartiere. Le barche odierne hanno anche le crocette acquartierate verso poppa, più o meno. La vela è un'oppppinione.-
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Amico mio, quasi conterraneo, ma che ti sei fumato...?
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]
Messaggio inserito da bullo
Ho fatto una domanda ma non ho avuto nessuna risposta, anzi, non mi sono spiegato bene. Volevo sapere fino a che punto posso imbananare l'albero, la freccia è la distanza tra l'albero e la corda, che va dalla testa al piede, io volevo sapere quanto potrebbe essere lunga questa freccia senza compromettere la solidità dell'albero. In quanto a cazzare senza far venir giù l'albero ho visto esplodere un'albero per esser stato troppo cazzato, ridotto in centinaia di pezzi. Dare quartiere alle sartie vuol dire dare angolo. tutte le sartie hanno più o meno quartiere. Le barche odierne hanno anche le crocette acquartierate verso poppa, più o meno. La vela è un'oppppinione.-
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Le risposte ti sono state date ma probabilmente non ti sono chiare.
L'albero non è un oggetto da torturare e da inbananare fino al collasso. E' un palo che si può 'regolare' in funzione della forma della randa e delle condizioni al contorno (vento ecc.) al fine di ottenere il max rendimento della barca. Ovviamente bisogna saperlo fare e, qui viene il difficile...
P.S. Un tempo le crocette non erano aquartierate ora, sulle barche moderne, quasi sempre. Anche in questo caso sono scelte progettuali dettate dall'obiettivo che si vuol raggiungere (tecnico e commerciale)
Come si fa ad imbananare un'albero con le croccette acquartierate verso poppa? Mi sembra assai difficile. Io so quant'è la freccia massima che mediamente si può dare all'abero, e non ve lo dico. Tiger, io sono nato a S. Pietro di castello e per me venesia xe venesia tutto il resto xe campagnia. Ho 61 anni e non ho mai fumato in vita mia, quache bicchiere de chel bon invece si. L'albero era di alluminio. Ho fatto una pazzia mi sono comperato una barca. La vela è un'oppppinione.-
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da clavy
Penso Mania intenda dal punto di scotta.
Vento forte si può cazzare il paterazzo fino all'insorgenza della piega che indica il 'fine corsa' del giro d'albero, ma contestualmente sarà opportuno accorciare lo strallo per recuperare un abbassamento della TA, togliere rake nel caso di frazionato.
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Scusa ma come pensi di accorciare lo strallo???[?][?][?]
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da bullo
Come si fa ad imbananare un'albero con le croccette acquartierate verso poppa? Mi sembra assai difficile. Io so quant'è la freccia massima che mediamente si può dare all'abero, e non ve lo dico. Tiger, io sono nato a S. Pietro di castello e per me venesia xe venesia tutto il resto xe campagnia. Ho 61 anni e non ho mai fumato in vita mia, quache bicchiere de chel bon invece si. L'albero era di alluminio. Ho fatto una pazzia mi sono comperato una barca. La vela è un'oppppinione.-
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una oppinione dice che la freccia massima deve essere circa la metà (in senso prua/poppa) del profilo dell' albero (per un armo in testa) e una volta e mezzo il profilo per un frazionato. in nessun caso la freccia deve eccedere il 2% dell'altezza dell'albero, misurata dalla coperta al punto di attacco dello strallo.
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da hal999
[quote]
Scusa ma come pensi di accorciare lo strallo???[?][?][?]
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Con un tenditore alla base, l'alternativa è tenersi la catenaria.
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da tiger86
Bluebarbjack, scusami ma ti avevo risposto con il telefonino, ora sono davanti il computer e ti rispondo meglio.
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ti chiedo scusa se non ho risposto tempestivamente, ma non ho seguito il sito come vacevo tempo fa.
non ho considerato il caso di carico di punta in quanto il carico di punta è una forza applicata su una estremità dell'asta (semplifichiamo!) mentre quello che osserviamo su un albero è meramente la componente verticale del carico applicato sull'albero da strallo, paterazzo e sartie in testa.
quella alla base è la reazione vincolare.
un'asta vincolata a due cerniere non è di solito isostatica, ma iperstatica. se poi le cerniere sono di più, il problema si complica (scienza delle costruzioni).
se agissero in tutte le direzioni sarebbero snodi e non cerniere (corso di meccanica applicata)
il quasi esatto comportamento della testa è quello di 'appoggio+cannotto' che toglie l'iperstatica permettendo lo spostamento verticale della testa e realizzando così un appoggio reattivo togliendo di fatto l'iperstatica dovuta allo spostamento vericale della testa. iperstatica che poi dovrai calcolare nalla somma degli effetti
resta di fatto che con un albero passante hai un incastro al ponte, una cerniera in chiglia e un appoggio in testa, mentre con un albero appoggiato in coperta hai una cerniera sulla coperta e un appoggio in testa (isostatico).
per questo perferisco alberi passanti, in quanto permettono una riduzione del modulo, quindi della sezione e del peso a parità di armo.
la semplificazione effettuata bidimensionalmente trascurando le sartie è chiaramente voluta, altrimenti dovremmo porci in ambito tridimensionale, ad affrontare il discorso su campi matematici tridimensionali con matrici che richiederebbero un altro ambito di discussione, oltre all'ausilio di un programma di simulazione ad elementi finiti per chiarire i punti di vista.
Grazie dei consigli e del riassunto di Clavy. La spiegazione di Mania2 e' quello che cercavo, almeno avere un parametro di riferimento, e'chiaro che si prova e si riprova in funzione delle duemila variabili di una navigazione a vela. '
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]
Messaggio inserito da bullo
... Tiger, io sono nato a S. Pietro di castello e per me venesia xe venesia tutto il resto xe campagnia...
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Eh se lo so, io ho mia moglie che viene da Santa Lucia e per i suoi parenti noi trevigiani siamo tutti in campagna anche se uno abita in piazza dei Signori...
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]
Messaggio inserito da bullo
... quache bicchiere de chel bon invece si...
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questo ti fa onore, sei fra i sani...
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da clavy
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da hal999
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Scusa ma come pensi di accorciare lo strallo???[?][?][?]
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Con un tenditore alla base, l'alternativa è tenersi la catenaria.
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questo lo puoi fare in porto, nella navigazione la vedo dura andare ogni tot a manovrare il tenditore
la mia piccola esperienza: barca metri 7,30 (Nauti Focus 730), armo frazionato 7/8, una coppia di crocette acquartierate, sartie alte cazzate fino ad allungarsi poco più di 1 mm su 2 metri, basse appena appuntate a riposo. Cazzando il paterazzo si riduce la catenaria dello strallo e l'albero flette la penna indietro e spinge in avanti la parte intermedia fino al limite dato dalle sartie basse (si abbanana): l'effetto è incrementato dall'aumento di tensione del vang rigido, può manifestarsi allentamento dell'inferitura della randa che può richiedere aumento di tensione della drizza. Non credo di aver ancora trovato il limite oltre il quale la catenaria dello strallo aumenta (forse non ho ritenuto di aumentare ancora la tensione del paterazzo)
Mi sembra di aver così ottenuto una discreta possibilità di regolazione. BUONA NOTTE A TUTTI E BUON VENTO