per caricare con il motore due batterie (servizi + motore) un elettrauto vorrebbe farmi fare questo:
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Si tratterebbe di mettere un relais, collegato in modo particolare.
Dato che non sono Edison
, non mi quaglia molto, soprattutto per la salute delle batterie, che una batteria venga caricata attraverso l'altra (o almeno così mi par di capire).
Secondo lui sui camper viene fatto spesso.
Che ne dice l'esperto?
Grazie e BV
Neanch'io sono edison pero' ....
- un rele' ha 4 fili (2 per i comando e di potenza) ci manca il secondo filo di comando...CREDO.
- non vedo o non capisco quale è il filo 'meno' della batteria 1
- I 3 fili che sono a SX della batteria 1 sono tutti sul 'piu''
Cosi' forse aiutiamo i fratelli o i cugini di edison
a capire la tua proposta.
Peter
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Messaggio inserito da snow-sea
per caricare con il motore due batterie (servizi + motore) un elettrauto vorrebbe farmi fare questo:
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Si tratterebbe di mettere un relais, collegato in modo particolare.
Dato che non sono Edison
, non mi quaglia molto, soprattutto per la salute delle batterie, che una batteria venga caricata attraverso l'altra (o almeno così mi par di capire).
Secondo lui sui camper viene fatto spesso.
Che ne dice l'esperto?
Grazie e BV
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Evidentemente avevo fatto lo schema che non si spiegava bene.
Riallego lo schema dove ho evidenziato quello che appare nel relais come proprio schema.
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I fili che escono a sinistra della Batt. 1 sono tutti positivi +
Bene....adesso SCUSAMI mi manca ancora il negativo della batteria 1.
Peter
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Messaggio inserito da snow-sea
Evidentemente avevo fatto lo schema che non si spiegava bene.
Riallego lo schema dove ho evidenziato quello che appare nel relais come proprio schema.
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I fili che escono a sinistra della Batt. 1 sono tutti positivi +
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Messaggio inserito da snow-sea
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Non sono esperto ma metterei un VSR (Relais Sensibile al Voltaggio) che prima mette in carica la batteria 1 e, quando sente la sua 'essere caricata' (13,7 volts, ad es.), passa a caricare la seconda.
A ME MI piacciono un sacco quelli della BEP Marine, spero in Gesù Bambino:
http://www.bepmarine.com/
Grazie della dritta: veramente OK
Dove si può trovare in europa?
BV
[quote]Messaggio inserito da peter_sails
Bene....adesso SCUSAMI mi manca ancora il negativo della batteria 1.
Peter
Ovviamente tutti i negativi sono collegati fra loro
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da snow-sea
[quote]Messaggio inserito da peter_sails
Bene....adesso SCUSAMI mi manca ancora il negativo della batteria 1.
Peter
Ovviamente tutti i negativi sono collegati fra loro
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Quindi sullo schema sono indicati solo i positivi?
Per il funzionamento è necessario un relè particolare che scatta chiuso sopra un determinata tensione (vedi i BEPMARINE p.e.) ed aggiungo di buona qualità, poichè se ti rimane impastato rischi di scaricarle entrambe sui servizi.
Personalmente sono contrario all'uso dei relè nell'impianto elettrico di una barca, tutto quello che si muove prima o poi si rompe. Ritengo che ci sia poco da inventare in un circuito di ricarica marino, se le batterie sono distinte e separate si installa un ripartitore di carica adeguato sul positivo che arriva dall'alternatore
Anche il ripartitore a diodi ha i suoi svantaggi: perdita di potenza di carica per caduta, non completa carica delle batterie sempre per la caduta. Si può sempre recuperare la caduta alzando se possibile la tensione del generatore, ma è affare delicato.
E poi anche i ripartitori possono rompersi, non per fatica meccanica ma per dissipazione eccessiva se non correttamente dimensionati e raffreddati.
Oppinioni
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Messaggio inserito da marpiro
Anche il ripartitore a diodi ha i suoi svantaggi: perdita di potenza di carica per caduta, non completa carica delle batterie sempre per la caduta. Si può sempre recuperare la caduta alzando se possibile la tensione del generatore, ma è affare delicato.
E poi anche i ripartitori possono rompersi, non per fatica meccanica ma per dissipazione eccessiva se non correttamente dimensionati e raffreddati.
Oppinioni
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Più leggenda che fatti reali. In termini di affidabilità è certamente il sistema più affidabile
Forse l'elettrauto intendeva uno schema come questo :
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che 'sta piu' in piedi'.
In pratica vuole sfruttare l'uscita ausiliaria (quella che alimenta il regolatore e che va a 12 volt quando l'alternatore e' in funzione) per attivare il relay di parallelo batterie : non e' una cattiva idea anche se ha il limite che il relay viene attivato ad una tensione non ben definita ma, se non si vuole far troppo i raffinati, non ci sono controindicazioni particolari e le batterie le carica correttamente.
Per quanto riguarda l'affidabilita' del relay, se si tratta di uno stagno, non ci sono problemi particolari.
Io, personalmente, pero' preferisco il ripartitore di carica per non avere mai, se non volutamente, le batterie in parallelo ma questa e' solo opinione.
Io ho optato per la soluzione relay. Precisamente l' ACR (Automatic Combiner Relay) della Blue Sea. Ha due morsetti ai quali sono collegati le due batterie. Al morsetto della batteria di Start è collegato il cavo dell'alternatore. Praticamente lavora in un range di tensioni (se non ricordo male da 11,5 V a 13,8). Chiude il contatto automaticamente quando la tensione misurata (l'ACR fa il sensing sulle due batterie) è inferiore alla prima soglia, lo apre quando è superiore alla seconda.
In ogni caso avevo visto sul libro di Nigel Calder uno schema che utilizza un semplice relay di potenza la cui bobina di eccitazione è collegata in serie allo switch di pressione olio del motore. Ogni volta che si accende il motore, dopo un breve periodo necessario a raggiungere la pressione di esercizio il contatto chiude ponendo in parallelo le batterie. Se serve posso fare uno schema esemplificativo.
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]
Messaggio inserito da IanSolo
Forse l'elettrauto intendeva uno schema come questo :
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che 'sta piu' in piedi'.
In pratica vuole sfruttare l'uscita ausiliaria (quella che alimenta il regolatore e che va a 12 volt quando l'alternatore e' in funzione) per attivare il relay di parallelo batterie : non e' una cattiva idea anche se ha il limite che il relay viene attivato ad una tensione non ben definita ma, se non si vuole far troppo i raffinati, non ci sono controindicazioni particolari e le batterie le carica correttamente.
Per quanto riguarda l'affidabilita' del relay, se si tratta di uno stagno, non ci sono problemi particolari.
Io, personalmente, pero' preferisco il ripartitore di carica per non avere mai, se non volutamente, le batterie in parallelo ma questa e' solo opinione.
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Anni fa ho fatto completamente l'impianto elettrico sulla barca di un mio amico ed esattamente la stessa cosa per caricare e sopratutto separare le batterie una volta spento il motore.
Funziona ancora egregiamente, l'unico problema era che l'alternatore non cominciava a caricare subito ma solo dopo che il motore aveva preso abbastanza giri (credo 1000 o 1500) come relais avevo usato uno trovato su una vecchia Saab in recupero . .
Naturalmente avevo previsto 2 stacca batterie per poter usare la 1 la 2 o entrambe e sopratutto lo stacca massa che isolava il motore per eventuali problemi.
Alessandro
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Messaggio inserito da RMV2605D
Prova a vedere questo
http://www.vallescrivia.it/Documenti/NEX...%20DUE.pdf per mè resta il sistema migliore. Ho adeguato l'impianto elettrico più di 10 anni fà e non ho più problemi.
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questo va bene a patto che sia completo dell'opzione #NS2-BC12-100 e e comunque che l'alternatore sia modificato in modo da escludere il regolatore interno.
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Messaggio inserito da snow-sea
Grazie della dritta: veramente OK
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BV
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