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Versione completa: Elucubrazioni invernali - paranco boma
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Ho un paranco di scotta del boma così come l'ho disegnato (si dice 1:6?). Preciso che è una barca prettamente familiare ma con grandi velleità veliche.

Mi è venuto il ghiribizzo di allargare il punto di attacco dei due bozzelli laterali.
L'idea è quella di avere maggior superficie d'azione della scotta sulla vela (apro i raggi, il semicerchio d'azione aumenta, l'area servita dalla scotta è maggiore).
Di sicuro non è così semplice ma chiedo, almeno per adesso, una spiegazione prettamente teorica.
Quali sarebbero gli effetti sulla vela? e quali sul bozzello inferiore? Ho in mente tutti i racer che hanno il punto di attacco praticamente sulla varea del boma.

So di parlare ad esperti e sono sicuro di riuiscire a comprendere se è un'idea che 'SEPOFFA'' o un'idea 'LASSASTA''.
Dato che i bozzelli sono attaccati sul boma che dovrebbe essere dimensionato per non flettere, l'unico risultato che otterresti è quello di dover aumentare il carico sulla scotta (e sui bozzelli) per ottenere lo stesso effetto, a causa degli angoli più sfavorevoli.

Dunque la seconda....Wink

Ciao
Spieghiamoci..disse il paracadute.
Vuoi spostare il punto d'attacco sul boma piu' a poppa??
Se apri i bozzelli fai meno forza. Piu' esci dalla perfetta verticale e meno 'leva' fai sul bozzello inferiore.
Piuttosto metterei una veloce e una fine per una regolazione piu' precisa.
ecco volevo dire la stessa cosa di Albert. Grazie Zio Albert! Wink
Se li allarghi a ventagio non ottieni miglioramenti se non quello di distribuire il carico su una maggior superfice del boma che sarà meno sollecitato, contro però l'effetto spiegato da Albert.
Se sposti tutti i punti verso poppa invece aumenti l'efficacia del paranco a chiudere la balumina della vela anche se dovrai cmq fare più forza.
Di solito non si può fare quando c'è la capottina.
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da AlessandroKirie
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da zankipal
Se li allarghi a ventagio non ottieni miglioramenti se non quello di distribuire il carico su una maggior superfice del boma che sarà meno sollecitato, contro però l'effetto spiegato da Albert.
Se sposti tutti i punti verso poppa invece aumenti l'efficacia del paranco a chiudere la balumina della vela anche se dovrai cmq fare più forza.
Di solito non si può fare quando c'è la capottina.
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La frase in grassetto non mi torna tanto. Cioè: ovviamente, se il paranco lavora molto inclinato rispetto alla verticale del boma, occorrerà più forza, ma direi che contemporaneamente, occorrerà meno forza per via dell'aumento del braccio rispetto allo snodo del boma.
In alrte parole, una contenuto spostamento verso poppa, tale da non compromettere la funzionalità del paranco, dovrebbe essere più efficace e meno duro.
Dico corbellerie?

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Purtroppo non ho la possibilità di farti il disegnino, ma in pratica quello che guadagni in leva lo perdi perchè il vettore forza verso il boma è inclinato, dunque la proiezione è di grandezza inferiore e dunque il guadagno è zero.

Unico vantaggio, il profilato del boma è meno sollecitato.
Anche il mio paranco ha i golfari scorrevoli in una canalina e fermati da una vite esagonale.
E' questa possibilità di regolazione che mi ha fatto venire l'idea. Pensavo ad un'azione diretta sulla parte esterna della vela, ma mi mancava di capire quali fossero le forze in gioco e cosa mi potevo aspettare.

Se ho ben capito allargare i bozzelli fa funzionare meglio il boma, agisce sulla balumina della randa, ma a scapito di uno sforzo da parte del paranco che rende tutto inefficace se non controproducente.
Ho pensato alle due linee dei bozzelli esterni come alle leve di scolastica memoria: allargarle aumenta la distanza della resistenza, mentre il fulcro e la potenza restano dove sono, nel bozzello inferiore.
La cosa che non mi aspettavo è questa apparente grande discrepanza tra le 'leve' in gioco nel paranco e la forza necessaria per ottenere una risposta sulla vela. E' proprio sempre così negativo il risultato vettoriale?
Secondo me invece è più il vantaggio dovuto all'aumento della leva che lo svantaggio del vettore, dipende sempre da quanto si inclina il paranco.
Considerando il disegno di Bradipo, se invece che tre bozzelli a ventaglio si usasse un bozzello triplo a poppa sarebbe piu efficace....ma forse mi sbaglio.
Penso che dipende dalle proporzioni fra le due distanze trozza-bozzello e bozzello-varea per una questione di leve.
In ogni caso bradipo parla di allargare il ventaglio pertanto quello che sposti verso varea corrisponde a quello che sposti verso trozza.
Si in effetti in prima battuta pensavo, come ho scritto, che allargando la superficie di azione del paranco si ottenesse una miglior distribuzione della forza sulla vela. Ma a quanto pare non tenevo conto della ripercussione sul sistema paranco stesso (sospettavo qualcosa ma...).

Riunendo i concetti delle vostre risposte comprendo che: il sistema paranco non è così facilmente modificabile (si, qualcosa, ma...), con risultati tutti da valutare, e solo spostando indietro il punto di attacco sul boma. Vi confesso che anche l'attrezzista (si dice così) è rimasto scettico su questa mia ipotesi.

Se teoricamente mi rendo conto delle difficoltà insisto, e do alcune precisazioni per ottenere da voi risposte al mio problema pratico.
La randa è rollabile, è quella 'della casa' ed ha 7 anni (ha fatto charter). Cazzato tutto il tesabase, rimane la pancetta centrale che, con poco vento(circa 7 Kn) mi fa pieghe verso l'esterno e la metà superiore, non una grande cosa, ma quanto basta a non essere soddisfatto mai né della forma né della velocità (la barca è pesante, è vero, pero!...).
Ho provato a regolare il paterazzo, lascandolo, ma non ho grandi effetti, mentre perdo la linea dello strallo che non posso regolare.
Mi stavo decidendo a cambiarla, ma prima di affrontare questa spesa volevo vedere se potevo 'migliorare' qualcosa con ciò che ho. Ho visto la canalina ... ed eccomi qua.

Ritornando alla questione, visto che non vorrei comunque lasciare le cose come stanno, immaginavo di allargare almeno (a questo punto) il bozzello 'di varea' per vedere cosa succede. Segnare ogni 10 cm una tacca col pennarello e provare la risposta della vela. Ho sicuramente il limite dello sprayhood (il trasto è sulla tuga davanti al tambuccio, forse avere capito la barca).
Ed anche se alla fine sostituisco la randa (casomai come quella di jarife) a chi non verrebbe la voglia di provare a sistemarla al meglio?

Sono sicuro che condividete almeno questo ultimo mio pensiero.
Solo due considerazioni veloci:

la posizione dei bozzelli di scotta sul boma non ha nessuna influenza sulla forma della randa che è vincolata solo dal carrello del suo punto di scotta, la cui posizione, invece, si riflette sulla forma della vela.

X Alex: I golfari dei bozzelli di scotta devono essere fissati, altrimenti, quando si lasca la vela tendono a disporsi nel punto più vicino al bozzello sulla tuga (a 90° col boma) e dunque scorrono verso la trozza.....e non va bene.

Ciao

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Aggiungo ancora una considerazione: l'ipotetico guadagno o svantaggio nello spostamento del bozzello sul boma dipende dalla distanza di questo dal bozzello sul trasto.

Alcuni numeri esemplificativi:

* trazione verticale della balumina sulla varea del boma lungo 4 mt: 1000 kg

* trasto randa a 3 mt. dalla trozza del boma:

se il bozzello è sulla verticale del trasto, lo sforzo sul paranco è di 1.333 kg

se il bozzello è alto 1 mt. dal trasto e lo spostiamo a mt. 3.50 dalla trozza, lo sforzo sul paranco è di 1.276 kg. dunque c'è un leggero guadagno.

se il bozzello è alto 0.5 mt. dal carrello di scotta (sulla tuga) e lo spostiamo a mt. 3.50, lo sforzo sul paranco è di 1.614 kg., con uno svantaggio notevole.

Ciao
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da zankipal
Secondo me invece è più il vantaggio dovuto all'aumento della leva che lo svantaggio del vettore, dipende sempre da quanto si inclina il paranco.
Considerando il disegno di Bradipo, se invece che tre bozzelli a ventaglio si usasse un bozzello triplo a poppa sarebbe piu efficace....ma forse mi sbaglio.
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E' quello cho ho fatto sul vecchio 910. Con il bozzello triplo arretrato lo sforzo per cazzare la scotta è diminuito sensibilmente così come la tendenza del boma a flettere.
Mi ha preoccupato però il sovraccarico della trozza perchè di bolina stretta, con il boma al centro il paranco oltre a tirare verso il basso spinge anche il boma contro l'albero.
L'effetto naturalmente diminuisce con l'apertura del boma. Il paranco si mette in verticale e la spinta verso prua si annulla.
Dimenticavo che il bozzello triplo consente al trasto di ruotare verso il tailer che così potrà regolare la scotta seduto sopravento.
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