Volendo sostituire per aggiornarla la strumentazione del mio Comet 420 cosa mi consigliate per un uso crociera/regata ?
Grazie
Luca
Quella che hai è tutta da buttare o da integrare con compatibile?Nell'ultimo caso cosa vuoi tenere?
Crociera/regata è come dire diavolo/acqua santa; quale preferenziare?
Crociera con equipaggio esperto, numeroso e volonteroso o passeggeri nullafacenti? Sarebbe bene restringere un pò il campo!
Io, per esempio, ho negli anni variato la strumentazione verso l'ultimo caso (crociera con passeggeri nullafacenti in manovra o da solo) sul mio Comet 420.
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da RMV2605D
Quella che hai è tutta da buttare o da integrare con compatibile?Nell'ultimo caso cosa vuoi tenere?
Crociera/regata è come dire diavolo/acqua santa; quale preferenziare?
Crociera con equipaggio esperto, numeroso e volonteroso o passeggeri nullafacenti?
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Non ho capito l'attinenza con la marca della strumentazione. Cioe'?
Bello il 420.
aggiungo che alcuni strumenti consentono taratura/settaggio molto sofisticato altri no; inoltre alcuni dispongono di un software più avanzato.
Su internet trovi la serie H2000 di B&G a prezzi buoni, soprattutto se arrivano dagli USA.
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]
Messaggio inserito da Vince_VR
E' solo questione di soldi, Baldol
......
Un ultimo appunto: non esistono strumenti da regata o da crociera: quello che fa la differenza è la cura che ci si mette nella taratura.
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Sono d'accordo, quello che intendevo è che possono essere diversi gli strumenti utili o necessari nei due casi.
Per esempio non ritengo indispensabile un autopilota per regate in triangolo mentre per la crociera lo ritengo non solo necessario ma che sia robusto e di ottime prestazioni sopratutto regolando sull'apparente.
Per la crociera è utile (ma non indispensabile) un buon plotter cartografico, per la regata forse è preferibile interfacciare un buon computer con tutti i programmi di calcolo e simulazione che possono servire.
Se quello che ti interessa di più è la precisione degli strumenti senz'altro, come già detto da qualcuno, B&G 3000.
Se invece per te la cosa più importante è l'autopilota vai su NKE.
prova ad esaminare anche gli svedesi della NEXUS (ex SILVA)
buon rapporto prezzo qualità
Conosco un tipo che incazzato furibondo al limite della sopportazione ed esaperato ha tirato quattro calci alla strumentazione...l'ha disarcionata dalla base dell'albero e l'ha buttata cosi come stava in mare. La marca iniziava con S e finiva con A...cinque lettere.
uno tranquillo
uno che aveva grana.
non capirò nulla, ma li ho e ne sono contentissimo!
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da marbr
non capirò nulla, ma li ho e ne sono contentissimo!
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premetto che non conosco i Silva ma la questione è un'altra. Qualsiasi strumento elettronico (quando funziona) ci fornisce dei numeri, il problema è se questi numeri sono attendibili o fasulli. Qui entra in gioco la qualità di alcuni strumenti che consentono di avere numeri molto prossimi alla verità.
E' ovvio che per un crocerista distratto è difficile accorgersi della differenza tra uno strumento buono e uno commerciale ma, ti assicuro che avendo sperimentato entrambi, c'è una differenza abissale che in regata risulta indispensabile ma anche apprezzabile in crocera.
qualcuno conosce i raymarine st 290? come vanno (uso in regata)? sono interfacciabili con i Tacktick?
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da mania2
E' ovvio che per un crocerista distratto è difficile accorgersi della differenza tra uno strumento buono e uno commerciale ma, ti assicuro che avendo sperimentato entrambi, c'è una differenza abissale che in regata risulta indispensabile ma anche apprezzabile in crocera.
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mania mi piacerebbe sapere quali differenze hai riscontrato avendo potuto confrontarli.
grazie
marco
Qualcuno conosce quelli della Nasa Marine Ldt???
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da marbr
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da mania2
E' ovvio che per un crocerista distratto è difficile accorgersi della differenza tra uno strumento buono e uno commerciale ma, ti assicuro che avendo sperimentato entrambi, c'è una differenza abissale che in regata risulta indispensabile ma anche apprezzabile in crocera.
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mania mi piacerebbe sapere quali differenze hai riscontrato avendo potuto confrontarli.
grazie
marco
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uno dei grossi 'errori' degli strumenti del vento deriva dal fatto che l'influenza della randa modifica la direzione e intensità del vento in testa d'albero. E' un fenomeno ben conosciuto che comporta essenzialmente:
- una sovrastima della velocità del vento apparente/reale di poppa di circa il 10% che va a ridursi avvicinandosi al traverso/bolina.
- un errore nella direzione del vento apparente, variabile in funzione dell'angolo e dell'intensità del vento, in tutte le andature ma più intenso in bolina.
Il secondo errore come puoi immaginare ha come immediata conseguenza l'errato calcolo (di bolina) del vento reale sia cone intensità che come direzione (e quindi anche l'angolo reale/apparente rispetto al vento). Tale errore può raggiungere in determinate condizioni anche parecchi gradi (5-7).
Gli strumenti più sofisticati, consentono di inserire in opportune tabelle dei valori di correzione tale da ridurre di molto questi errori.
Analogamente esistono tabelle di correzione per la velocità misurata dall'elichetta del log che, come puoi immaginare, ha un errore variabile alle diverse velocità.
Siccome il vento reale utilizza come dati di calcolo tutti questi numeri, se ognuno ha un errore, ti puoi immaginare come può essere accurato il dato di vento reale (direzione, intensità e angolo rispetto alla prua) che esce dai normali strumenti commerciali.
Si tratta di calibrazioni non semplice da fare ma ti assicuro che una volta messa a punto i dati che escono sono un'altra cosa.
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Si tratta di calibrazioni non semplice da fare ma ti assicuro che una volta messa a punto i dati che escono sono un'altra cosa.
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Esatto MANIA... ma per avere dati sempre apprezzabili e paragonabili devi avere qualcuno di preparato che ti mette le mani sugli strumenti quasi ad ogni uscita. A certi livelli lo fanno.
Già ...
Che io sappia gli unici che prevedono tabelle di correzione, cioè angoli e valori di velocità di aggiustamento diversi in funzione dell'angolo al vento sono i B&G. gli altri prevedono solo una correzzione, valida poi per qualsiasi angolo. Però la definizione di tali tabelle non è così facile, anche perchè possono variare anche in funzione dell'intensità.
Secondo me, B&G ha le soluzioni migilori per quanto riguarda gli strumenti (almeno sulla serie 3000). NKE ha strumenti ottimi (specie se si prende il testa d'albero HR, che costa un botto), e di gran lunga il miglior pilota automatico. In particolare NKE è l'unica, che io sappia, che ha l'opzione vento reale per il pilota, che di poppa con onda formata fa la differenza. Raymarine ha dei buoni strumenti e un buon pilota, e un buon rapporto prezzo/qualità.
Da tener anche presente che in Italia su B&G e Raymarine ci sanno mettere le mani in tanti, su NKE in pochi. Altre marche non le conosco, non sono in grado di dare una opinione.
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Messaggio inserito da Mr. Cinghia
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Si tratta di calibrazioni non semplice da fare ma ti assicuro che una volta messa a punto i dati che escono sono un'altra cosa.
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Esatto MANIA... ma per avere dati sempre apprezzabili e paragonabili devi avere qualcuno di preparato che ti mette le mani sugli strumenti quasi ad ogni uscita. A certi livelli lo fanno.
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ti dico io come ho fatto.
All'inizio ho inserito i dati di calibrazione vento suggeriti dalla B&G (grazie all'aiuto del simpatico Tagliapietra), poi ho regolarmente registrato i dati di vento durante le regate collegando la strumentazione al notebook. Da lì ho letto le eventuali incongruenze e ho adattato le correzioni al comportamento della mia barca. Semplice a dire, lungo a farsi.
Una volta calibrati li puoi lasciare perdere, anche perchè è meglio concentrarsi a fare bene le strambate...