I Forum di Amici della Vela

Versione completa: ridurre la vela con vento fresco di poppa
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<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da kriss
Guarda che la randa rollabile nell'albero è comunemente ritenuta l'unico modo per poter ridurre facilmente anche con vento in poppa. Basta mollare la cima che serve ad aprire la randa perchè formi una sacca con la parte verso l'albero che fileggia. Poi rollare quel che serve e rimettere in forza. Fatto tante volte da solo fino a 35 nodi. di più non mi è capitato.
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Quoto in pieno.
In caso di pericolo ho mollato il 'tesabase' [?] finché la randa ha sventato.
L'unica cosa che ho notato è che mi si arrotola male, devo andare a piede d'albero e: una mano alla manovella e una alla vela, che devo tirare giù per farla arrotolare correttamente.
Con mare formato la cosa inizierebbe a farsi difficile. Blush
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da mantonel
Quando si ha l'avvolgiranda nell'albero, la manovra piu'veloce consiste sempre nel mettersi nel vento. Certo se cisono 2 metri di onda e'fastidioso, a prescindere dal tipo di randa. Come detto, mollato il vang e aperto lo stopper della drizza randa, con questa avvolta su un winch, si comincia la manovra di riavvolgimento, mollando piano piano la drizza.
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Intendi, per la rollabile, quello che io chiamo il tesabase? cioè la cima che tira fuori la randa dall'albero?

Ho trovato sempre più efficace la manovella a piede d'albero che il circuito chiuso, è per tutti così o c'è qualche trucchetto da adottare?

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Ora, se proprio non ti va di andare al vento, puoi almeno stringere il vento a 30 gradi e scarrellare/sventare la randa per ridurre la pressione del vento, assicurandoti di avere le mura giuste. Nel caso di albero Selden, devi essere sempre mure a dritta, perche lávvolgitore e'posto in maniera che la vela possa essere avvolta in un modo specifico. Se vai sul sito Selden capisci meglio.
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Quindi comunque con le onde in faccia.

Mure a dritta, non l'avevo ancora realizzato. Credo che il mio sia proprio un Selden. Grazie.
Smile
Ragazzi...non scherziamo! la cosa da non far mai e' mollare il tesa base libero senza tenerlo sul winch. La randa sbatte violetemente con rumore impossibile e'puo'anche ammaccare il boma, strappare il punto di scotta. occorre riavvolgere e mollare piano piano sino a raggiungere la superficie voluta.
Concordo con Mantonel

A volte il fenomeno che descrive viva. succede ma in condizioni particolari e in zone particolari (direi) per esempio in punti della costa azzurra, ma con Mistral dichiarato o croazia con altrettanto dichiarata bora, o in corrispondenza di valli sui laghi o in alcune zone della sardegna.
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da aleufo
Concordo con Mantonel

A volte il fenomeno che descrive viva. succede ma in condizioni particolari e in zone particolari (direi) per esempio in punti della costa azzurra, ma con Mistral dichiarato o croazia con altrettanto dichiarata bora, o in corrispondenza di valli sui laghi o in alcune zone della sardegna.
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Ci hai beccato, aleufo. Proprio in costa azzurra entrambe le volte.
In prossimità di Cap d'Antibes, per la precisione, dove a volte nel giro di poche centinaia di metri passi da 30 nodi SW a 30 nodi Est Smile
Dev'essere un posto un po' sfigato, orograficamente parlando
BHe non è questione di sfiga in genere è che il vento entra in una gola accellera segue il percorso e prende quella direzione.
Un mio vecchio maestro (in quel caso con poco vento) mi diceva ' quando devi girare una punta, non andare lontano, anche se sembra che da un lato il vento sia coperto....un pò da una parte..un pò da un'altra qualcosa arriva sempre.'lo stesso vale con trenta kn.
Cool comunqueo da una parte o dall'altra sempre 30kn ci sono
Augustob non dici quanto è grande la randa. Prendere i terzaruoli in poppa è fattibile, ma non da solo
ci vuole l'equipaggio. Se sei solo devi prevenire, prevedere, farlo in anticipo. Per quanto riguarda
la manovra da farsi non voglio ripetermi. La vela è un'oppppinione.-
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da mantonel
Ragazzi...non scherziamo! la cosa da non far mai e' mollare il tesa base libero senza tenerlo sul winch. La randa sbatte violetemente con rumore impossibile e'puo'anche ammaccare il boma, strappare il punto di scotta. occorre riavvolgere e mollare piano piano sino a raggiungere la superficie voluta.
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Non sono stato preciso.
La scotta del tesabase è SEMPRE avvolta sul winch. E' il circuito per avvolgerla (altra scotta a circuito chiuso) che preferisco lasciare in bando per poter avvolgere la randa direttamente dal verricello sotto il boma.
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da mantonel
non ho capito qual e'la difficolta'a mettersi nel vento con 25-30 kn....
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Br1
Ciao Augusto,
ridurre la randa nelle andature portanti è sicuramente fattibile in sicurezza senza dover necessariamente cambiare andatura.
Devi cazzare il fiocco come se fossi di bolina, in questo modo il vento che arriva da poppa viene fatto rimbalzare sulla parte sottovento della randa che quindi contrasta la pressione del vento che non puoi evidentemente scaricare in altro modo.
A questo punto laschi un pò la randa e vedrai che pur mantenendo la stessa andatura si sventerà perfettamente e ti permetterà di ridurre e dare la mano di terzaroli o di avvolgerla nell' albero. Se la randa monta i carrelli sarà facilissimo, altrimenti se la randa monta i classici canestrelli sarà un pò più dura.
Questa manovra l'ho provata più volte con vento fino a 35 nodi e ti assicuro che funziona a meraviglia, infatti chi sta compiendo una traversata durante i 'groppi' di vento non si mette di bolina ecc. ecc. per sventare la vela!!
A presto Massimo
.
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da bradipo
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da mantonel
Ragazzi...non scherziamo! la cosa da non far mai e' mollare il tesa base libero senza tenerlo sul winch. La randa sbatte violetemente con rumore impossibile e'puo'anche ammaccare il boma, strappare il punto di scotta. occorre riavvolgere e mollare piano piano sino a raggiungere la superficie voluta.
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Non sono stato preciso.
La scotta del tesabase è SEMPRE avvolta sul winch. E' il circuito per avvolgerla (altra scotta a circuito chiuso) che preferisco lasciare in bando per poter avvolgere la randa direttamente dal verricello sotto il boma.
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giusto, quello che dici, ma ci vogliono due persone, una per mollare il tesabase. Lavorando invece al winch con il circuito chiuso, puoi fare tutto da solo.
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da mantonel
Quando si ha l'avvolgiranda nell'albero, la manovra piu'veloce consiste sempre nel mettersi nel vento. Certo se cisono 2 metri di onda e'fastidioso, a prescindere dal tipo di randa. Come detto, mollato il vang e aperto lo stopper della drizza randa, con questa avvolta su un winch, si comincia la manovra di riavvolgimento, mollando piano piano la drizza.

Ora, se proprio non ti va di andare al vento, puoi almeno stringere il vento a 30 gradi ...
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Perchè si molla la drizza con l'avvolgi randa ?
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da lord
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da mantonel
Quando si ha l'avvolgiranda nell'albero, la manovra piu'veloce consiste sempre nel mettersi nel vento. Certo se cisono 2 metri di onda e'fastidioso, a prescindere dal tipo di randa. Come detto, mollato il vang e aperto lo stopper della drizza randa, con questa avvolta su un winch, si comincia la manovra di riavvolgimento, mollando piano piano la drizzail tesabase.

Ora, se proprio non ti va di andare al vento, puoi almeno stringere il vento a 30 gradi ...
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Perchè si molla la drizza con l'avvolgi randa ? sorry, mi confondo con il sistema attuale che ha l'avvolgiranda nel boma. VOlevo dire il tesabase...
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Massimo vr, la tua tecnica è interessantissima, nel caso che tu prospetti devi comunque essere praticamente al gran lasco o meglio al lasco, per non coprire il fiocco con la randa, giusto? Oppure sei di poppa e oltre al fiocco cazzi un pò anche la randa fino ad avere il vento di rimbalzo che la colpisce da sottovento? Di poppa piena non riusciresti a farlo, immagino (visto anche che poi dici di lascare la randa).
Per la cronaca la mia barca è un Bavaria 350 del 1993, va benissimo, però naturalmente sente il mare di poppa.
L'albero è un Selden, quindi è molto giusto tenere le mura a dritta. Ma se non le ho a dritta fa niente, di fatto strambare da solo con 35 nodi e mare formato (in genere con più di 7-8 nodi apparente viro due volte....) è escluso.
La randa è di circa 35mq.
E' da provare la tecnica proposta da Massimo vr. La prossima uscita mi dedichero a tale manovra.
ne avevamo già parlato, vedi qui






Città: Monfalcone


1628 Messaggi
Inserito il - 29/03/2009 : 14:49:27
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terzarolare di poppa è fattibile, non è difficile se fatto nel modo giusto.
Mi è stato insegnato da un amico 'oceanico' da basse latitudini; lo stesso infatti mi spiegava che andando con andature portanti in oceano con vento forte è praticamente impossibile mettersi di prua per terzarolare, allora si procede così:
pettersi in poggia più possibile ma non in fil di ruota al fine di far portare il fiocco senza rischi di straorza, con la randa lascata cazzare l'ammantiglio del boma poi cazzare la scotta della randa sino a portare il boma al centro; a questo punto la balumina della randa sarà sufficentemente sventata e si può lascare la drizza e con poco sforzo far scendere la randa sino al punto voluto, poi si cazza la borosa in varea del boma. Fatti i terzaroli si rimette la randa in assetto.
è una manovra che ormai facciamo regolarmente in due senza problemi

http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=26745
fatta in questo modo anch'io senza problemi. magari un po' struscia sulle crocette.
io con la randa rollabile riduco in tutte le andature senza difficoltà alcuna, da solo.
con andatura di poppa puoi portare il boma al centro, mollare il tesabase, ma tenendolo teso con una mano per evitare che venga schiacciato sull'albero, e con l'altra avvolgi. Oppure puoi tenere tutta aperta la randa e andare all'orza quel tando che ti permette di alleggerire il peso del vento sulla vela, aprire il tesabase e avvolgere.
Dipende, dalle sistuazioni, dal contesto ....dal momento
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