<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]
Messaggio inserito da einstein
Non e' proprio cosi'; piu' veloce e' la barca rispetto al vento reale e piu' l'apparente si sposta verso prua, piu' il vento reale sovrasta la velocita' della barca e piu' l'apparente si sposta verso poppa. Sono due modi molto diversi di fare poppa sia in conduzione che regolazione.
ciao
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Spero di non annoiarvi, per voi saranno nozioni elementari, si fa per capire. Ricapitolando:
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a) In fil di ruota l'apparente non può che venire da poppa o sbaglio?
b) E' il nostro caso, barca veloce in planata, il vento di moto uguaglia quasi il vento reale, l'apparente è al traverso o quasi.
Einstein dice anche: 'arrivando, se piu' veloce del vento reale, anche alla bolina larga'. Possibile che con vento reale di poppa la barca arrivi ad essere più veloce del vento stesso??? Ma forse mi sfugge la dimensione dinamica...
c) Spiega come, stessa imbarcazione, all'aumentare dell'intensità del vento reale (invariata la direzione) il vento di moto aumenti meno che proporzionalmente (attrito) appoppando l'apparente. Corretto?
Cercando di trarre qualche conclusione:
1) Mi sembra di capire che il fatto di avere l'apparente al traverso, o addirittura di bolina larga, dipenda più dalle qualità del mezzo che dal ventone.
2) La regolazione con tangone strallato, in condizioni di vento forte, è dettata da ragioni di stabilità e quindi non è un buon indizio per desumere l'apparente .
Poi concordo che sono tutte elucubrazioni mentali...