Mi domandavo se era possibile spostare l'attuale drizza spi da un winch ad uno stopper... per fare questo ho cercato in rete e sul forum (perdonatemi se non l'ho trovato...) se esiste un modello di calcolo.... posso utilizzare sempre la formula di Marshall con qualche correzione? Stessa domanda per la drizza randa, attualmente su winch a piede d'albero.... poiche' stimo un carico (drizza randa)di 1300/1400 kg... puo' aver senso secondo voi rinviarla in pozzetto su stopper?
Parliamo di 246metri quadri di spi e di 60metri quadri di randa, su barca dislocante
grazie a chi ne sa piu' di me..
Certo.
Si tratta di individuare lo stopper adatto in base ai carichi ed al diametro delle drizze.
Ciao
Il problema non è lo stopper, in quanto se ne prendi uno dimensionato per la drizza che attualmente utilizzi, questo regge tranquillamente. il problema è la coperta della barca, che fuori dei punti previsti non prevede certamente rinforzi interni adatti a sopportare il carico. sotto il winch si trova una struttura rinforzata che permette di contrastare il carico di trazione che la scotta o la drizza esercitano.
mlto probabilmente dovrai prevedere una contropiastra sotto lo stopper con perni passanti.
usa un filler di resina epossidica per riempire il meato dopo avere forato la coperta, certamente in sandwich, per prevenire il trafilamento di acqua nello stesso, passa uno strato di gomma liquida sotto lo stopper prima di tirare i perni passanti nella contropiastra e ricordati di utilizzare perni della giusta lunghezza, o tagliali a misura e completa con i terminali di sicurezza (cappucci).
piuttosto, controlla bene l'allineamento con il winch, altrimenti salta tutto al primo tiro, e con la drizza in tensione difficilmente potrai aprire lo stopper senza il pretensionamento con il winch.
Grazie ragazzi per le risposte...
... mi resta sempre aperto il dubbio del carico teorico su cui dimensionare gli stopper e i rinforzi....
mentre per le drizze randa/fiocco trovo Marshall -20% (vedi libro Rigging-D.Fabbroni) se non ricordo male, per la drizza spi non trovo nulla...
suggerimenti?
Cosa recita la formula di Marshall?
A meno di configurazioni particolari, le drizze di prua dovrebbero essere equivalenti. QUindi il carico della drizza genoa va bene anche per la drizza spi. Attenzione che con la formula di Marshall si calcola il carico sulla scotta, non sulla drizza.
per uno spi, provare a fare una valutazione semplice semplice? tipo: 1/2*ro*v^2*S*Cr ti da la forza che la spinta del vento relativo (V) fa sulla vela. Proverei a mettere Cr (coerfficiente di resistenza pari a 1. ro è la densità dell'aria ed S la superficie dello spi. il valore ottenuto dovrebe poi essere moltiplicata per un coefficiente di sicurezza che dovrebbe tenere conto di carichi improvvisi (tipo situazione di una incappelata.
Sarebbe poi da capire come la forza totale si scarica sui 3 punti (penna, mura e scotta).
Il valore della densità dell'aria lo trovi avunque facendo riferimento all'aria internazionale.
non so se funziona, ma una prima idea potrebbe darla.
bv
per Sailor, grazie per la risposta, da ignorante mi aspettavo che la drizza spi avesse un carico maggiore
per Gundam, che valore x la densita' dell'aria?
x Frappettini: se non erro dovrebbe essere questa (applicata alla scotta)
http://www.technicalsailing.it/consiglit...rmule.html
grazie ancora per l'aiuto
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Vince_VR
Paepi, il ragionamento va fatto in maniera inversa.
Lo stopper e la 'resistenza' del punto di fissaggio li stabilisci in funzione del diametro della drizza, non in funzione del carico che su essa agisce.
Perchè se tu compri uno stopper che accetta cime da 8 a 12 mm, anche se i tuoi calcoli ti portano ad usare una drizza del 6, sarai obbligato a comprarla dell'8, altrimenti non si strozza.
Anzi, qualcuno ti dirà anche che sarebbe meglio fosse del 9 ...
Di solito, ber una corretta logica di back-up, si utilizzano drizze uguali sia sul genova che sullo spi per avere la possibilità di usare la drizza spi al posto di quella genova in caso di rottura.
Usando la configurazione che vede le drizze spi essere rinviate verso il basso e poi verso l'esterno tramite un ponticello o un bozzello, tu hai sempre la possibilità di far lavorare la drizza spi come drizza genova senza avere angoli sfavorevoli o di troppo attrito.
E questo ha permesso di passare dalla vecchia dotazione due genova e due spi alla più moderna un genova centrale e due spi laterali, con entrambe le drizze spi utilizzabili proficuamente come drizza genova di back-up (ad esempio per issare la tormentina applicata sul genova arrotolato)
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
effettivamente io pensavo di mantenere gli stessi diametri delle cime esistenti per non incasinarmi troppo la vita (pulegge, bozzelli,etc...)
nel mio caso ho 2 drizze genoa del 14 (miste acciao) e 2 drizze spi del 18. Eventualmente portare le 2 drizze spi al 14 con un diverso materiale, visto che stopper che coprano il diametro del 18 costano piu' di un winch...
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Vince_VR
Paepi, il ragionamento va fatto in maniera inversa.
Lo stopper e la 'resistenza' del punto di fissaggio li stabilisci in funzione del diametro della drizza, non in funzione del carico che su essa agisce.
Perchè se tu compri uno stopper che accetta cime da 8 a 12 mm, anche se i tuoi calcoli ti portano ad usare una drizza del 6, sarai obbligato a comprarla dell'8, altrimenti non si strozza.
Anzi, qualcuno ti dirà anche che sarebbe meglio fosse del 9 ...
Di solito, ber una corretta logica di back-up, si utilizzano drizze uguali sia sul genova che sullo spi per avere la possibilità di usare la drizza spi al posto di quella genova in caso di rottura.
Usando la configurazione che vede le drizze spi essere rinviate verso il basso e poi verso l'esterno tramite un ponticello o un bozzello, tu hai sempre la possibilità di far lavorare la drizza spi come drizza genova senza avere angoli sfavorevoli o di troppo attrito.
E questo ha permesso di passare dalla vecchia dotazione due genova e due spi alla più moderna un genova centrale e due spi laterali, con entrambe le drizze spi utilizzabili proficuamente come drizza genova di back-up (ad esempio per issare la tormentina applicata sul genova arrotolato)
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
doveroso quotare
densità aria 1.225 kg/m3... dopo provo a fare qualche prova per vedere che carichi saltano fuori
ho provato a fare due conti con alcune informazioni raccolte e se non ho fatto male i conti, i carichi che saltano fuori dicono:
Ipotesi:
vento che investe lo spi perpendicolarmente allo stesso
Cx = 1.2 (valore per alti numeri di Reynolds)
densità aria a 0°C = 1.293 kg/m3
Superficie spi = 250 m2
Andamanto della froza generata dallo spi con vento di:
10 kts -> 520 kgf
15 kts -> 1177 kgf
20 kts -> 2093 kgf
25 kts -> 3270 kgf
30 kts -> 4709 kgf
35 kts -> 6410 kgf
40 kts -> 8372 kgf
Questi valori li moltiplicherei per 1.5 di coefficiente di sicurezza (come minimo).
Come ripartire il carico sui tre punti non lo so; ma preferirei che mi si rompesse una scotta piuttosto della drizza, quindi per il calcolo del diametro della scotta userei il 40%-50% della forza totale.
A proposito, come ingengere sono molto arrugginito....
BV
Che vento hai considerato? reale o apparente? e consideri 250 m2 di superfice sia con 10 che con 40 nodi?
Per la ripartizione, basta guardare con quale winch cazzi le varie manovre. Per esperienza ti dico che la manovra più sollecitata, anche per gli angolicon cui lavora è il braccio e segue la drizza. La scotta si tiene a mano...
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Gundam
densità aria 1.225 kg/m3... dopo provo a fare qualche prova per vedere che carichi saltano fuori
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
a quale temperatura e umidità relativa??
grazie, Carlo
x Vittorio: come scritto nelle ipotesi ho preso i 250 m2 a tutte le velocità, anche se è chiaro che all'aumentare del vento si può ridurre la dimensione dello spi.
La velocità del vento è quella dichiarata, per cui se si vuole stare in sicurezza non dedurrei la velocità della barca per il calcolo della velocità relativa (più corretta concettualmente).
x Carlo: La temperatura è 15°C e aria secca (aria internazionale. Nel caso si voglia usare aria umida si deve aumentare la densità.
Per la ripartizione seguirei ciecamente cquello che scrive Vittorio...
comunque il foglio excel è semplice, e si può complicare a piacere... basta che mi diciate cosa vogliamo fare e io lo implemento e lo spedisco a chi interessato (ma è davvero semplice).
BV
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Gundam
Come ripartire il carico sui tre punti non lo so; ma preferirei che mi si rompesse una scotta piuttosto della drizza, quindi per il calcolo del diametro della scotta userei il 40%-50% della forza totale.
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per info, fra i pochissimi che indichino un qualche dato, il Lloyd tedesco suggerisce una ripartizione 4/10 della forza totale all'angolo di drizza, 3/10 ad ognuno dei due angoli mura e scotta
questo *sulla vela*, poi come dice sailor per in carico sulla manovra bisogna vedere come è orientata, un conto è il braccio di un tangone tutto strallato, un conto una scotta; per la drizza a occhio si dovrebbe essere li ?
bv
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]
Messaggio inserito da paepi
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]
Messaggio inserito da Vince_VR
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effettivamente io pensavo di mantenere gli stessi diametri delle cime esistenti per non incasinarmi troppo la vita (pulegge, bozzelli,etc...)
nel mio caso ho 2 drizze genoa del 14 (miste acciao) e 2 drizze spi del 18. Eventualmente portare le 2 drizze spi al 14 con un diverso materiale, visto che stopper che coprano il diametro del 18 costano piu' di un winch...
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i diametri delle tue drizze appaiono grossetti, valuta se utilizzando materiali più sofisticati non le riesci a ridurre di parecchio (12 mm).
Eventualmente fatti aiutare dai ns. esperti per una verifica dei carichi massimi.
oltretutto i diametri minori li gestisci meglio e risparmi molto sugli stopper e in peso
.
per la drizza genoa e randa mi sembra ad occhio che un cavo/tessile 7/14 mm per la randa e 8/14 per il genoa sia corretto. Sinceramente il 18 in PE per lo spi mi sembra grosso. Ovviamente se parliamo di materiali di qualità TOP.