Ieri ho tolto dall'acqua l'elichetta del sensore di velocità ed ho approifittato per dare un'occhiata ai prigionieri del bulbo. Ho notato qualche punto di ruggine su due prigionieri. Che ne dite ordinaria amministrazione oppure c'è qualche ulteriore verifica da fare?
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la sentina e asciuttissima, per controllare se funziona la pompa ho dovuto usare una bottiglia di acqua menerale, ma il maledetto albero passante fa acqua a ogni temporale e non posso spagliolare ogni volta. il problema inox o no, almeno per la mia barca, l1ho risolto con la calamita, ed e no. Avevo pensato addirittura di sostituire quel solo bullone, ma mi risulta che l'inox abbia resistenza inferiore. si accettano suggerimenti, io posso solo pitturare ogni tanto
Il discorso della prova calamita sull'inox non è mai una certezza poichè anche l'inox ha una residua risposta magnetica. Sono rimasto perplesso sul fatto che l'Oceanis 40 CC (sempre progetto di Finot con il quale ho una corrispondeza di tanto in tanto)abbia l'albero passante poichè ho sembre saputo che nasce sullo scafo e l'armo del 411 senza modifiche particolari alle manovre ecc.. La barca è sempre stata tua, nessuno ha mai modificato nulla? Mi faresti cortesemente la foto della testa di quel bullone e l'appoggio dell'albero sullo scafo per capire come è fatto?
ti confermo che il sito di Finot parla di albero in coperta, ma anche che nessuno ha mai fatto modifiche (un solo precedente proprietario che la usava come casa al mare, perfino le scotte erano passate sbagliate), per le fotografie le faró appena posso, poi devo vedere se riesco a postarle, caso mai te le mando con la mail. per intanto grazie
Ok però, ritengo sia strano che il il tuo 40 cc possa avere l'albero passante, se così fosse la tua barca sarebbe l'unico 40 cc ad averlo
Mai visto una cosa del genere. I perni di solito sono annegati nel bulbo e dentro ritorti, in barca esce il perno dove si avvita il bullone meglio metterci anche un contro dado. Da quello che capisco questi vengono avvitati diritti sul bulbo. Io non mi fiderei, se con l'andare del tempo si mangia la filettatura perdo il bulbo? Altra osservazione: che piastre piccole. L'attacco del bulbo è un?opppppinione.-
Allora vuol dire che di bulbi ne hai visti pochi
. Forse ti riferisci ai bulbi in piombo che è logico fare come dici tu, non puoi certo filettare il piombo, non terrebbe nulla. Nei bulbi in ghisa hai poco da annegare la ghisa è una fusione, si maschiano i fori e c'infili i bulloni oppure i prigionieri, questa è l'unica differenza che ai fini della tenuta non cambia assolutamente nulla. Con il bullone l'esecuzione finale è più pulita.
Circa la grandezza delle piastre è un concetto già dibattuto nel forum e si è già spiegato. C'era un cantiere che faceva la piastra grande quanto la base del bulbo o giù di li che ha perso il bulbo durante un importante regata tirrenica. Di fatto si è aperta una falla enorme e la barca è andata perduta...ok non mi ripeto sui soliti concetti poi cercare il post.
Comunque Finot è l'architetto navale che ad oggi ha progettato più barche di tutti al mondo e non mi sembra affatto uno sprovveduto, gli riporterò che secondo l'opppinione di Bullo non sa dimensionare gli attacchi dei bulbi
.......Circa la grandezza delle piastre è un concetto già dibattuto nel forum e si è già spiegato. C'era un cantiere che faceva la piastra grande quanto la base del bulbo o
giù di li che ha perso il bulbo durante un importante regata tirrenica. Di fatto si è aperta una falla enorme e la barca è andata perduta...ok non mi ripeto sui soliti concetti poi cercare il post.
Comunque Finot è l'architetto navale che ad oggi ha progettato più barche di tutti al mondo e non mi sembra affatto uno sprovveduto, gli riporterò che secondo l'opppinione di Bullo non sa dimensionare gli attacchi dei bulbi
be non credo si possa affermare come assioma che la falla che ha mandato a fondo la barca sia stata causata solo da PIASTRE
altresì anche la mia è 100% progetto finot e ha le piastre lunghe
stessa tecnica si può trovare su najad e malo ( solo come esempio) ma son diversi
ora tra quello che ha fatto il progettista e quello d cui si è discusso sul forum spiegando le motivazioni opinioni e considerazioni rispettabili ma mi fido di più del progettista e del cantiere rispetto alle motivazioni che si possono acquisire sul forum
bv
che una barca sbulbi perche'cedono prigionieri o scafo e'possibile se si altera la lunghezza della chiglia senza tener conto dello leva applicato nel punto di sollecitazione e degli spessori/resistenza dello scafo.
Che una piastra consenta di distribuire lo sforzo sulla sua superficie e'...una legge della fisica.
CHe una barca solida da crociera perda un prigioniero con un punto di ruggine... e'improbabile. Ho avuto una barca in legno con bulbo in ghisa (anche se i prigionieri erano annegati nel bulbo (...) e dopo 50 anni aveva altri problemi, ma non quello.
Nulla osta a farsi comunque delle belle piastre anche con i perni che filettano nella ghisa. Male non puo'fare.
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Il proggettista proggetta, i cantieri per risparmiare vanno fuori dal proggetto a volte fanno quello che vogliono. Non sapevo che il bulbo fosse di ghisa,. Comunque i prigionieri sono rovesci, secondo me non si filetta la ghisa. Vi ricordate la storia del Berlucchi, credo si chiamaasse così, stava facendo la OSTAR con a bordo , non ricordo il nome dello skipper, so che faceva anche il karate,si accorsero di avere dei problemi sul bulbo e mentre stavano facendo rotta sulle azzorre lo persero la barca si rovesciò, dei due non si sepe più nulla. La barca fu ritrovata rovesciata dopo poco tempo ancora galleggiante, era fatta in lammellare. Dall'inchiesta risultò che mancavano alcuni prigionieri come da proggetto. Il cantiere aveva sbagliato di forare, riempì i buchi dove non combaciavano i prigionieri con del silicone, e non fece quelli nuovi. Bastava mettere un sigolo con un pò resina e mettere tanti prigionieri come da proggetto. Questo fù un caso limite ma mi fa pensare.
No, sarebbero almeno in due, visto che anche quello di un mio conoscente ha l'albero Z spars per randa avvolgibile passante.
Molto più probabile che Finot sul suo sito faccia qualche copia/incolla di troppo
BV
No, sarebbero almeno in due, visto che anche quello di un mio conoscente ha l'albero Z spars per randa avvolgibile passante.
Molto più probabile che Finot sul suo sito faccia qualche copia/incolla di troppo
BV
Buono a sapersi, comunque anche i 411 hanno l'albero zspar ma non è passante, sono curioso di vedere se anche il 42 cc abbia l'albero passante
ti ho mandato una mail per le foto. la perizia per l'acquisto l'ha fatta Zerbinati e dice chiaramente albero appoggiato in chiglia. Comunque quello che interessa a me , e molto, sarebbe la ruggine sul primo bullone, sotto l'albero. Oltretutto, se questo stando in acqua dolce fa ruggine, e probabile che la facciano anche tutti gli altri dalla fessura, per quanto invisibile, fra chiglia e scafo. e questo mi opreoccuperebbe di più. BV
Alberto purtroppo non mi è arrivato nulla, prova a questa email:
kermit@fastwebnet.it
Comunque ho appena visto su Yachtworld alcune foto di Oceanis 40 cc che effettivamente hanno l'albero passante mentre gli Oceanis 42 CC hanno l'abero appoggiato sulla tuga come il 411.
ciao
Marcello
Alberto,
Ho visto le foto che mi hai mandato per email e da quello che vedo il tipo d’installazione del bulbo è differente dai 411, i bulloni non sono in acciaio inox A4, ma in acciaio 8.8 in elettrozincaura, quindi si possono ossidare. Circa l’albero, è passante, ma questo dubbio lo avevo già chiarito. La confusione nasceva dai dati riportati dalla Beneteau e dal modello 42 CC (credo sia successivo al 40 CC) che conoscevo e che sapevo che aveva l’albero appoggiato.
Tra le altre cose vedo che i bulloni del bulbo hanno un interasse inferiore a quello del 411 e vengono usate delle rondelle tonde al posto dello spessore in acciaio inox, quindi l’esecuzione di attacco bulbo è differente, forse anche il bulbo potrebbe essere diverso. Ciao
Marcello
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scusa se insisto, ma questo acciaio 8.8 quanto dura , a contatto con l'acqua di mare?
Chi può dirlo, di certo si arriginiscono con il tempo. A mio parere non è un grosso dramma poichè per come la vedo io potresti anche azzardare un cambio di bulloni al primo alaggio/varo sostituindoli con quelli in acciaio inox A4 di pari misura. Il lavoro va fatto senza smontare il bulbo ed un bullone per volta.
Io lo farei anche con la barca in acqua ma vedrai che ora mi saltano addosso molti adv
.
A parte gli scherzi consultati con un cantiere di cui ti fidi (io non ne conosco), ma il cambio dei bulloni dopo 10-15 anni si può fare senza patemi, ma anche lasciare tutto come sta e ogni tanto spazzolare e verniciare il bullone che sta a contatto con acqua
il problema della durata, non si pone per bulloni da 24....acciaio 8.8 è molto, ma molto più resistente dell'inox, anche se i valori di entrambi sono talmente alti da impallidire[:O]....cmq se è zincato e non lasci la sentina in 'salamoia'
....durano tutta la vita (sono gli stessi usati per i tralicci antenne e alta tensione)....guarda queste due foto dei miei, come vedi nella prima, nonostante esternamente fosse in brutte condizioni, dentro era ancora in ottima forma, nella seconda la parte a contatto con l'acqua in sentina era ossidata, ma la parte subito sotto è ancora lucida dopo 22 anni.
certo da me ci sono 15 bulloni da 24 per reggere 2400 kg di bulbo
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il problema della durata, non si pone per bulloni da 24....acciaio 8.8 è molto, ma molto più resistente dell'inox,
(sono gli stessi usati per i tralicci antenne e alta tensione).....
ZINCATI A CALDO non elettrolisi ovvero li passano prima nell'acido cloridrico e poi nella vacsca dello zinco fuso, ci son ditte specializzate proprio per i bulloni di questo genere per queste applicazioni
e se hai modo di consultare linee guida e capitolati
sono espressamente vietati inox sia 304 che 316 su tralicci telecomunicazioni compresi i quelli militari e elettrici
comunque IMHO ogni materiale ha determinate caratteristiche e in tutti c'è il rovescio della medaglia
si tratta sempre di trovare il giusto compromesso
dimensioni ecc ecc
bv
URL di riferimento
- I Forum di Amici della Vela: https://forum.amicidellavela.it/index.php
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