Io preferisco la linea d'asse. E' molto più semplice ed affidabile, riparabile anche con mezzi di fortuna in quasi tutti i casi. L'asse può essere ricavato da una qualunque barra di acciaio inox con un tornio per fare la sede conica (o le sedi coniche). L'allineamento non è la cosa più complessa del mondo, basta un po' di pazienza e LA BARCA IN ACQUA. I giunti elastici sono economici e sopportano anche lievi disallineamenti. Il premistoppa di una volta è stato sostituito da sistemi a disco di grafite (come le pompe industriali) che trafilano pochissima acqua, e sono relativamente economici. La perdita di potenza è molto inferiore rispetto al sail drive. Dubito molto che in giro per il mondo, tra i navigatori oceanici, ci siano molti sail drive.
Certo il sail drive è comodo da montare, per certi versi meno costoso della linea d'asse. Il buco sotto la barca c'è comunque, e le infiltrazioni d'acqua sono sempre possibili. La manutenzione è complessa in caso di rottura (se non c'è il meccanico specifico a tiro), e il pericolo, essendo in alluminio, è la corrosione galvanica se non vengono presi tutti gli accorgimenti.
In pratica, per molti velisti italiani da uscita domenicale o al massimo crociera estiva è probabilmente meglio il sail drive. Per chi vuole una barca duratura e magari naviga in giro per il mondo forse è meglio la linea d'asse.
Questa è una mia personale opinione: in effetti, sulla barca in alluminio che abbiamo costruito abbiamo montato la linea d'asse, ma la versione base prevede il sail drive, proprio perché più semplice da installare.
si ma... come diceva un mio amico in relazione ai sentimenti del comandante:
'il marcatore di Maradona la sera prima della partita dormiva più tranquillo!'
i ho cambiato la membrana S/DRIVE nel 2008 dopo 18 anni....era perfetta ogni tanto mi guardo la vecchia membrana..che tengo in garage, sanissima
Ognuno insegue proprie logiche: a me interessa molto essere in grado di fare personalmente ogni cosa.
Ciao
Certo il sail drive è comodo da montare, per certi versi meno costoso della linea d'asse. Il buco sotto la barca c'è comunque, e le infiltrazioni d'acqua sono sempre possibili. La manutenzione è complessa in caso di rottura (se non c'è il meccanico specifico a tiro), e il pericolo, essendo in alluminio, è la corrosione galvanica se non vengono presi tutti gli accorgimenti.
In pratica, per molti velisti italiani da uscita domenicale o al massimo crociera estiva è probabilmente meglio il sail drive. Per
chi vuole una barca duratura e magari naviga in giro per il mondo forse è meglio la linea d'asse.Questa è una mia personale opinione: in effetti, sulla barca in alluminio che abbiamo costruito abbiamo montato la linea d'asse, ma la versione base prevede il sail drive, proprio perché più semplice da installare.
E' quello che sosteneva il meccanico di cui parlavo prima,mentre aveva sul tornio un asse per un maxydolphin.
Personalmente apprezzo le innovazioni ma non a tutti i costi.
Nella mia barca ideale vorrei una fachetta con bottazzo in alluminio(non come usano fare ora),no controstampo strutturale(come usano fare ora),linea d'asse,ecc.
Ma sono i miei gusti,naturalmente.
Odio i controstampi da secoli......invece il 90%della gente li ama....ma le cose che non capisco son tante....
:Dpero' sul sail drive...me piace.
Li ama....ma quando li capisce, Li ameranno ancora?
Il discorso dell'elica orizzontale non significa nulla: Una barca a vela è costruita per navigare diritta con la forza di trazione sopra la coperta (le vele!) quindi un'elica orizzontale sotto tenderà a fare alzare la prua notevolmente. Addirittura, io ho una barca con linea d'asse e un'altra l'ho costruita: entrambe, a motore, tendono ad alzare la prua ed affondare la poppa, nonostante l'elica inclinata verso l'alto farebbe supporre il contrario ad un primo sommario esame...
Quindi questo non è un argomento valido a favore del sail-drive, poi ce ne possono essere molti altri indubbiamente.
Io penso, come ho detto prima, che le barche navigano appoppate per diversi motivi: uno navigano nel cavo dell'onda di carena, due la maggioranza sono fuori assetto (troppo peso a poppa, di costruzione , spesso sbagliata per comodità, per troppo carico), terzo per un dislocamento pesante e quarto per le linee d'acqua. E un buon progetto naviga bene anche a motore e quindi una spinta orizzontale è migliore di una inclinata comunque.
Non ho mai visto una barca che a motore non navighi appoppata, quando invece a vela naviga correttamente. Ma io facevo un altro ragionamento: se la spinta orizzontale fosse esattamente perpendicolare al centro di resistenza E ANCHE al baricentro, sarei perfettamente d'accordo con te. Ma l'elica che necessariamente è sotto, POTREBBE (è solo una mia riflessione...) spingere più in basso di questi centri, provocando una rotazione che alza la prua. Inclinando opportunamente la spinta, ad un certo punto si avrebbe l'equilibrio e la barca naviga diritta, senza variazioni rispetto all'assetto da ferma. Dato che ho avuto l'impressione che anche la linea d'asse in fondo sia troppo 'orizzontale' rispetto a questo ragionamento, trovo che il sail drive, che oltre ad essere orizzontale è anche più in profondità, può solo peggiorare la situazione.
Mi informerò presso qualche progettista, qui ci vogliono delle cognizioni di idrostatica e idrodinamica che mi mancano, sennò parlo di aria fritta.
Per dirtene una:
QUESTA naviga dritta e sta facendo 9kn per dire
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ed ha S Drive
Appunto a me sembra leggermente appoppata, pochissimo, ma un po' lo è.
In ogni caso non è certo questo l'elemento preponderante per la scelta di un tipo o dell'altro.
Comunque ho trovato la stessa discussione nell'agosto 2008 :
http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=18720
Diciamo le stesse cose (io non ero ancora iscritto, ma il succo è lo stesso), ci sono i difensori dell'una e dell'altra scuola.
Avendo lavorato in un cantiere, posso solo confermare che è molto più comodo montare un sail drive rispetto a una linea d'asse, dopodiché la mia impressione è che sia un pezzo meccanico più complicato, tutto qui.
Poi può succedere che gli assi si pieghino, che le guarnizioni dei sail drive si rompano, che si prendano cime... Chi lo sa?
Il problema vero è che nessuno, sulla stessa barca, ha montato entrambi i sistemi e li ha provati abbastanza a lungo per fare una statistica vera, così ognuno rimane della sua opinione...
Molto del giusto in quel che dici, ma guarda l'uscita di poppa e la mancanza quasi di onda di carena...la barca è piatta.
Più che amare ,li accettano.
Come tanti altri compromessi in nome della riduzione dei costi.(molti cantieri ,con onestà,lo ammettono).
Vorrei solo precisare che abbiamo cambiato con un amico la mia cuffia volvo con la barca in acqua,ed e'stato molto meno complicato di quanto pensassi,ovviamente operazione compiuta in due.La barca e'un hr 36.Buon tutto a Tutti.
Aggiunta:elica sinistrorsa e j- prop ed al massimo dei giri s'appoppa molto SINISTRORSA,S'APPOPPA.....E VAI!
Buongiorno, ho notato che gli oceanis 31, barca abbastanza recente, in controtendenza montano la linea d'asse. Come mai?
(09-09-2020 10:34)Stefano86 Ha scritto: [ -> ]Buongiorno, ho notato che gli oceanis 31, barca abbastanza recente, in controtendenza montano la linea d'asse. Come mai?
Anche lo Jeanneau 410 rispetto al predecessore 409 monta la linea d’asse, così come il nuovo Jeanneau 440.
A mio parere è la soluzione più affidabile.
BV
confesso che avevo, da ingegnere, lo stesso preconcetto. Mi è stato fatto notare da colleghi svedesi che, a meno di avere un'elica protetta da skeg, come purtroppo non avviene più nelle recenti costruzioni, la linea d'asse è molto più fragile ed esposta agli urti che un saildrive, previsto per sopportare elasticamente urti assiali per mezzo del giunto di incernieramento.
Quindi , a meno di non navigare su una vecchia e sicura barca con skeg, non vedo ragioni per non godere del notevolissimo vantaggio di manovrabilità dato da un saildrive. IMHO
Fatico a crederlo anch'io, l'sd ha un buco molto più grande, ma oltre a questo c'è anche un discorso di maggior manutenzione e un sistema più sofisticato (e delicato) che può entrare facilmente in crisi, una lenza può costringerti ad alare...
Vecchi discorsi, funzionano entrambi ma la linea d'asse ha dalla sua una semplicità disarmante e una manutenzione minima. Io sono per l'antico adagio che per mare servano cose semplici ed affidabili e che il motore sia unicamente ausiliario, nulla più, per cui, sebbene abbia le sue prerogative, il saildrive non lo vorrei nemmeno dipinto. Davanti a scelte più o meno equivalenti credo che i cantieri che fanno grosse produzioni abbiano solo le logiche dei grandi numeri.
(10-09-2020 10:29)nape Ha scritto: [ -> ]Vecchi discorsi, funzionano entrambi ma la linea d'asse ha dalla sua una semplicità disarmante e una manutenzione minima. Io sono per l'antico adagio che per mare servano cose semplici ed affidabili e che il motore sia unicamente ausiliario, nulla più, per cui, sebbene abbia le sue prerogative, il saildrive non lo vorrei nemmeno dipinto. Davanti a scelte più o meno equivalenti credo che i cantieri che fanno grosse produzioni abbiano solo le logiche dei grandi numeri.
Le due soluzioni offrono vantaggi diversi, i cantieri spingono perché il sail drive gli costa meno.
Diventa un po’ come la falchetta in metallo , dismessa per i costi , ma era così comoda .
Le barche da lavoro montano linee d’asse o piedi poppieri?
Potendo scegliere , sulla mia barca preferirei la linea d’asse. IMHO
BV