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Versione completa: accoppiamento bulbo scafo
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L'argomento è già stato dibattuto (ho letto alcune discussioni passate)nonostante tutto mi sembra che vi sia una disomogeneità di pareri su quale sigillante sia più indicato per l'accoppiamento bulbo/scafo.
C'è chi dice che un sigillante tipo il 5200 della 3M sia il migliore, perchè ha un fortissimo potere adesivo e non è rigido, cosa che a lungo potrebbe creare delle microfessurazioni da dove si potrebbe infiltrare l'acqua, c'è invece (come Cecchi ad esempio) che punta tutto su stucco epossidico, che garantisce una migliore adesione e tenuta.
Chi ha già fatto questo lavoro, che materiale ha usato e perchè??
Per Acquafredda una domanda:secondo te le barche sono una struttura(passatemi il termine)rigida o elastica....detto cio'cosa useresti tu?Wink
Per Verotitti: certo che sono materiali con proprietà diverse, ma utilizzati entrambi, a seconda delle proprie convinzioni, per la stessa funzione. Stiamo parlando dell'accoppiamento, e non della stuccatura esterna di rifinitura. Molti usano epoxy (stucco o resina caricata), altri mastici tipo 3M o Sika. La mia domanda verte semplicemente su quale sia tra i due il prodotto migliore per tale funzione (ribadisco accoppiamento)

Per Giorgio: sinceramente non ho capito il senso della tua domanda...

Per Giorgio: sinceramente non ho capito il senso della tua domanda...


Se lo si affida ad un legame chimico, in caso di lavori si rischia, oltrettutto, di dover 'demolire' un pezzo di scafo: IMHO NO BBUONO!!!
Però, IMHO, io non rispetto la tradizione italianaBig GrinWinkSmile
Allora cerco di spiegare.Una barca tutto sommato e' una struttura elastica...ergo non e' corretto mettere dei materiali rigidi come epoxi o stucchi similari rigidi dove.....come in particolare nell'accoppiamento barca bulbo....ci sono dei carichi importanti.Quindi o 52oo ddlla 3M o Sikaflex.E' preoccupante il fato di pensare che dell'epoxi oi del sigillante possano collaborare alla monoliticita' dell'insieme.La parte monolitica e' affidata a perni ebulloni ,la sigillatura a materiali morbidi e che rimangano tali nel tempo...tipo quelli citati sopra..Smile
al limite stucco epossidico per ristabilire( se ce n'è bisogno ) la complanarietà e poi sika o 3m per la sigillatura
Scusatemi, evidentemente non mi ero espresso male...
Chiaramente per accoppiamento non intendevo 'tenuta strutturale' che quella è affidata al 100% a prigionieri, piastre, struttura della barca, etc..Per carità...
Intendevo il materiale da interporre, al solo scopo di sigillare e rendere perfettamente complanante,senza giochi o spazi, la chiglia con lo scafo.
La domanda sorgeva perchè in molte parti (tra l'altro anche in una guida Cecchi dedicata proprio al bulbo) viene suggerito lo stucco epossidico.
Bhe direi che ti abbiamo risposto credo.....di che barca parli???



Problemi che io sappia non ne sono mai venuti fuori, ma questo non vuole dire niente.
Ripeto non voglio sotenere una tesi diversa dalla tua ma mi piacerebbe sapere la tua opinione in merito.


Problemi che io sappia non ne sono mai venuti fuori, ma questo non vuole dire niente.
Ripeto non voglio sotenere una tesi diversa dalla tua ma mi piacerebbe sapere la tua opinione in merito.

Un cantiere molto rinomato di cui non faccio nome, usa un procedimento che ho adottato anche io, ed è secondo me il migliore.
Ed è quello di mettere il sigillante poliuretanico attorno ai perni, solo attorno ai perni, e impataccare tutto il resto con resina epossidica caricata, poi serrare....
potrebbe sembrare un pasticcio, ma in realtà sia la resina che il sigillante catalizzano ognuno per conto proprio senza interferire l'una con l'altra, se volete potete anche fare una prova miscelando proprio del sigillante con dello stucco epossidico....
se i prodotti vengono applicati nelle giuste dosi per benino, il risultato è ottimo, la resina caricata tiene tutto ben incollato e in caso di micromovimenti il sigillante messo attorno ai perni evita qualsiasi infiltrazione di acqua.
Tra i vari metodi questo è quello che io preferisco.
Mi trovi abbastanza d'accordo anche su questo....non esiste un metodo solo sono scelte.Senti ma dopo un po' non compare il segnetto????Oppure dici ce ne fottiamo e quando si fa carena lo sistemiamo?Io di solito faccio una radiale di Sika che la righina mi da' fastidio.Speravo anche in un tuo intervento.Non e' cosi' semplice una scelta sola...poi dipende dall'esperienza di chi lo fa chiaro.Smile

Però, volendo parlare secondo ( mia ) logica dico una cosa per cui mi potrebbero anche picchiare.Wink
Allora, la solidità dell'unione è data dai tiranti, e non c'è dubbio.
La stabilità dell'unione è data, oltre che dalla solidità, dalla sufficientemente perfetta complanarietà tra scafo e pinna.
A questo punto ( e qui rischio ) lo spessore dell'elastomero è praticamente infinitesimale e qualsiasi piccolissimo spostamento, lungo qualsiasi asse, dell'unione genererebbe un allungamento maggiore del modulo elastico, con conseguente rottura.
A questo punto: anche silicone neutro, finalizzato, essenzialmente, a riempire qualsiasi intersizio ( filetti, fori di passascafo ecc ) sui tiranti, dove gli spessori sono maggiori e quindi il modulo elastico non sarà superato.
La prima tenuta esterna, quindi, sarà logico farla lungo il perimetro della giunzione ( e qui il Sika o 3M opportuno ) interponendo un sottile nastrino distaccante a copertura della linea di congiunzione ( sempre per il solito discorso di modulo elastico: permette a l'elastomero di lavorare correttamentese ci fossero dei piccoli movimenti ) prima di raccordare con una opportuno cordolo sagomato, che migliora anche il flusso idrodinamico.

PS: al solito! Scribacchio e chiacchiero e nel frattempo Giorgio ed Estrovelico han già risposto.
Mi fa piacere però vedere di essere abbastanza in linea con quello che dicono i professionisti !
Assolutamente condivisibile quello che dici.Il discorso e' che questa elasticita' varia da barca a barca....Smile
Sono d'accordo con il ragionamento di Giorgio e di altri che sostengono che tra bulbo e scafo si debba mettere un sigillante elastico. La tenuta meccanica è assicurata dai prigionieri mentre la tenuta all'acqua deve essere assicurata da un materiale elastico che rimanga nel tempo un po elastico poichè un minimo di movimento del bulbo ci sarà sempre. Sigillare con epox significherebbe trovarsi ogni anno con una lesione che potrebbe far passare acqua ed umidità.
Mi verrebbe in mente il sika 291 ma credo ci siano anche altri prodotti idonei.
A questo proposito il libro di Zerbinati riporta un interessante servizio fotografico sull'argomento.
se i prodotti vengono applicati nelle giuste dosi per benino, il risultato è ottimo, la resina caricata tiene tutto ben incollato e in caso di micromovimenti il sigillante messo attorno ai perni evita qualsiasi infiltrazione di acqua.
Tra i vari metodi questo è quello che io preferisco.


Big GrinBig GrinBig Grin
Ragionavo ...
Posto che la rigidità dell'insieme scafo/bulbo non è determinata dal materiale interposto tra i due, è anche vero che, a causa del serraggio dei prigionieri, si determina una forte pressione tra il materiale molto rigido del bulbo e quello moderatamente elastico dello scafo.
Alla luce di quanto sopra, diventa molto importante che ci sia una perfetta complanarietà tra i due elementi cosicchè la pressione sia equamente distribuita su tutta l'aera di contatto.
Perciò secondo me il problema non è se si debba interporre un materiale rigido o uno elastico, bensì se esiste o meno una complanarietà soddisfacente tra bulbo e scafo. Quindi, non due opzioni alternative ma due casi ben diversi
- a - complanarietà soddisfacente: si interpone solo il materiale elastico
- b - complanarietà insufficiente: prima si usa un materiale rigido per stabilire la giusta complanarietà, poi si sigilla con un materiale elastico.

... Poi, se usiamo il materiale rigido, io non lo attaccherei allo scafo ... lo appiccicherei al bulbo (materiale rigido su materiale rigido!), indi applicherei una cera allo scafo, monterei il bulbo perfettamente in asse, tirerei leggermente i prigionieri e lascierei riposare fino a catalizzazione completa. Infine smonterei il tutto, decererei lo scafo e rimonterei il bulbo interponendo il Sica.

... azz, rileggendo bene, il concetto lo aveva già espresso chi mi ha preceduto Blush
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