Grazie per i suggerimenti, ma temo di aver posto male il quesito omettendo un dettaglio essenziale

Chiedo venia

La valutazione costi/benefici non riguardava l'opzione Acciaio Vs. Dyneema scalzato ma l'opzione Dyneema scalzato Vs. Cima doppia treccia con anima dyneema e calza poliestere.
Non ci saranno dubbi sul fatto che il mio nuovo tendi paterazzo sarà tutto in tessile.
L'attuale, in acciaio, ha rotto il primo trefolo dopo “appena” 7 anni di servizio e ora, dopo altri 2 anni, mi sono stancato di forarmi le mani ogni volta che lo afferro per salire a bordo e scendere.
Se tanto mi dà tanto, allora mi riterrei soddisfatto di fare almeno altri 7 anni con il tessile (sono poco più di 3 metri, per cui la cifra in ballo è veramente modesta).
Perché l'opzione Dyneema scalzato Vs. Cima doppia treccia?
Perché impiombare il Dyneema scalzato (anche con la Brummel) è questione di cinque minuti senza particolari sforzi

, mentre impiombare una doppia treccia significa farsi venire i calli alle mani (quest'inverno ne ho già impiombate 4, e ancora ho le mani indolenzite

).
Purtroppo conosco ancora poco il Dyneema scalzato

, ma se avessi la certezza che alla fine mi durerà comunque quanto una drizza (anch'essa sempre esposta al sole, al caldo, al freddo, al vento, al logorio di balzelli, pulegge, strozzatori e altro

), allora non avrei posto neppure il quesito.
Quanto alla “Brummel” non vedo proprio controindicazioni.
Al di là dei 25 e rotti minuti dei 3 video (peggio della Corazzata Potëmkin!!


:sleepy

, il sistema è semplicissimo, quasi impossibile da sbagliare, e richiede lo stesso tempo e la stessa attrezzatura del sistema “Bury”.
Anzi, fa risparmiare pure 1,5 fid di cima (e di questi tempi…) perché richiede meno sovrapposizione.
Non capisco quindi perché limitarsi ai soli casi strettamente necessari?
Quali sarebbero poi questi casi?
Sailor13, ovviamente non voglio entrare in polemica con te da cui avrei solo da imparare, ma vorrei semplicemente capire il perchè delle cose....




