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Versione completa: nuovo sistema antifouling
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Citazione:scud ha scritto:
Si' ottimo ma per quando invece si naviga? Non si puo' fare certamente a meno di una AV normale mi pare.
E comunque ogni 2 annio giu' di li' un alaggio lo dovrai fare comunque

Scud

In navigazione l'antivgetativa non serve. Se poi sei in vacanza e stai in rada, poui sempre calare alla sera il sistema ed alimentarlo con il 12 volt di bordo. Questa è un'operazione che io non farei per le soste solo di notte, ma solo quando mi fermo in rada un paio di giorni.

No, non devi più fare carena: basta passare quando serve un idrogetto (mi dicono che adesso ci sono dei sub che lo fanno dall'acqua...).
Citazione:stefano702 ha scritto:
Un mio Cliente, a cui ho fatto dei lavori su un gommone, ha istallato questo, ma poi ho saputo che non era rimasto molto soddisfatto.
Ad ogni modo, quello della foto allegata, viene istallato dentro lo scafo, con gli elettrodi addirittura resinati sullo scafo e in pratica emette degli ultrasuoni che a detta del venditore, non fanno attecchire la vegetazione sulla carena stessa.
'Funziona' (sempre a detta del venditore) su scafi in vetroresina, acciaio e alluminio, ma non è adatto su quelli in legno, proprio perchè gli ultrasuoni, non riescono a propagarsi.

Da informazioni raccogliticce e non verificate a fondo, ce ne sono in giro tre o quattro, uno sulla barca dell'importatore e quello funziona perfettamente, uno del tuo cliente che mi pare l'abbia levato, gli altri non so.
In altro post ho espresso e spiegato i molti dubbi, non solo miei, sul sistema in sè.
Ma non sto denigrando né sconsigliando il prodotto, contento se F.P. volesse dire la sua.Cool
Mi sono un po' documentato (ho accessibilita' a molte fonti nel campo scientifico) :

Non e' una novita' visto che il piu' vecchio articolo trovato e' : 'The use of controlled copper dissolution as an anti-fouling system' comparso sul 'Journal of materials science' N.17 addirittura nel 1982 ad opera di G.W.J.SWAIN, R.A.FARRAR, S.P.HUTTON

L'argomento e', inoltre, gia' stato oggetto di numerosi brevetti (i brevetti sono pubblici e viene chiaramente spiegato come e' fatto il sistema) di cui i primi trovati (con descrizioni molto simili) risalgono al lontano 1991 depositati come U.S. Pat. 5009757 e US Patent 5055165 (con scadenza prevista per entrambi nel 2010).

- altri brevetti :
U.S. Pat. 3530051
U.S. Pat. 3661742
U.S. Pat. 3497434
che trattano degli effetti antivegetativi della dissoluzione elettrolitica di ioni tossici fra cui titanio, stagno e rame.

U.S. Pat. 4196064
e uno Russo N. 3388
che trattano degli effetti antivegetativi di shock elettrico associato a presenza di sostanze tossiche.

Tutti parlano di tensioni applicate ad impulsi di corrente continua con picchi di tensione fra 8 e 10 Volt e correnti relativamente basse da non essere critiche in termini di corrosione.
Risultano pochissime richieste di diritti di applicazione e, tipicamente, associate a casi di scafi o strutture immobili che richiedano una contemporanea protezione catodica attiva o condutture idrauliche.
Prodotti posti in commercio ne ho trovati solo due : quello di cui stiamo parlando ed uno americano dedicato a mezzi medio-grandi ed ambedue sul mercato da quest'anno (la coincidenza con la scadenza dei primi brevetti e' un caso ?)
Cosa strana e' che ambedue non citano alcun brevetto a conforto e protezione del loro prodotto.
Nei casi di applicazione non e' chiara l'efficacia perche' descrivono semplicemente l'installazione e non dicono altro, le brochures dei prodotti (ovviamente) ne parlano bene ma, mi scusino i venditori per la schiettezza, devono venir considerate in seconda battuta essendo, ovviamente, un po' di parte.
Stiamo a vedere se qualcuno prova (non posso pero' nascondere lo scetticismo per me innato).
Però un sistema semplice e veloce ci sarebbe.
Presentazione della Ditta produttrice, sede, fatturato, numero di dipendenti, uffici commerciali sul territorio, ecc.
Poi un test contabile: dichiarazione di quanti ne hanno venduti negli ultimi due anni, dove ed a chi.
Per esempio: 2.500 venduti in Svezia, 3.000 venduti in Olanda, 1.200 in Gran Bretagna; fatturato del 2009 3.000.000 di €, incidenza del prodotto in esame 50% del fatturato (perché fatturano, vero?).
Saranno mica tutti fessi gli acquirenti!
Certo se ne hanno venduti solo un centinaio....
Big GrinBig GrinBig Grin
Citazione:IanSolo ha scritto:
Mi sono un po' documentato (ho accessibilita' a molte fonti nel campo scientifico) :

Non e' una novita' visto che il piu' vecchio articolo trovato e' : 'The use of controlled copper dissolution as an anti-fouling system' comparso sul 'Journal of materials science' N.17 addirittura nel 1982 ad opera di G.W.J.SWAIN, R.A.FARRAR, S.P.HUTTON

L'argomento e', inoltre, gia' stato oggetto di numerosi brevetti (i brevetti sono pubblici e viene chiaramente spiegato come e' fatto il sistema) di cui i primi trovati (con descrizioni molto simili) risalgono al lontano 1991 depositati come U.S. Pat. 5009757 e US Patent 5055165 (con scadenza prevista per entrambi nel 2010).

- altri brevetti :
U.S. Pat. 3530051
U.S. Pat. 3661742
U.S. Pat. 3497434
che trattano degli effetti antivegetativi della dissoluzione elettrolitica di ioni tossici fra cui titanio, stagno e rame.

U.S. Pat. 4196064
e uno Russo N. 3388
che trattano degli effetti antivegetativi di shock elettrico associato a presenza di sostanze tossiche.

Tutti parlano di tensioni applicate ad impulsi di corrente continua con picchi di tensione fra 8 e 10 Volt e correnti relativamente basse da non essere critiche in termini di corrosione.
Risultano pochissime richieste di diritti di applicazione e, tipicamente, associate a casi di scafi o strutture immobili che richiedano una contemporanea protezione catodica attiva o condutture idrauliche.
Prodotti posti in commercio ne ho trovati solo due : quello di cui stiamo parlando ed uno americano dedicato a mezzi medio-grandi ed ambedue sul mercato da quest'anno (la coincidenza con la scadenza dei primi brevetti e' un caso ?)
Cosa strana e' che ambedue non citano alcun brevetto a conforto e protezione del loro prodotto.
Nei casi di applicazione non e' chiara l'efficacia perche' descrivono semplicemente l'installazione e non dicono altro, le brochures dei prodotti (ovviamente) ne parlano bene ma, mi scusino i venditori per la schiettezza, devono venir considerate in seconda battuta essendo, ovviamente, un po' di parte.
Stiamo a vedere se qualcuno prova (non posso pero' nascondere lo scetticismo per me innato).

Beh, non vedo l'ora di metter le mani sulle prove dell'ente italiano di cu viho accennato e poterle mostrare pubblicamente: speriamo!!!
Nel frattempo me ne torno a casa: stasra ho dato!
Domani non sarò in ufficioper cui non potrò rispondere: perdontemi... ma se ce la farò darò un'occhiata, promesso.
Grazie per tutte le questioni che avete sollevato e per le ricerche che avede fatto: per me sono importantissime...
Buona serata a tutti e buona giornata domani!
Mi é appena arrivato il preventivo per:
rimozione vecchia antivegetativa € 2.900,00 (sistema soda bluster ...)
applicazione 2 mani isolante epossidico € 420,00
alaggio, varo, pitturazione € 1.600,00
lucidatura murate, tuga, pozzetto € 1.400,00
oltre ad iva di legge!
Mi é preso uno sciopone!!! ben vengano sistemi innovativi ...
Detto questo, secondo voi mi stanno prendendo per i fondelli?
Grazie per il conforto ...
Ah dimenticavo, la barca é un 45'
Citazione:Ezio ha scritto:
Citazione:scud ha scritto:
Si' ottimo ma per quando invece si naviga? Non si puo' fare certamente a meno di una AV normale mi pare.
E comunque ogni 2 annio giu' di li' un alaggio lo dovrai fare comunque

Scud

In navigazione l'antivgetativa non serve. Se poi sei in vacanza e stai in rada, poui sempre calare alla sera il sistema ed alimentarlo con il 12 volt di bordo. Questa è un'operazione che io non farei per le soste solo di notte, ma solo quando mi fermo in rada un paio di giorni.

No, non devi più fare carena: basta passare quando serve un idrogetto (mi dicono che adesso ci sono dei sub che lo fanno dall'acqua...).

beh su questo dissento .. che in navigazione nn ci sia bisogno di antifouling intendo. E' uno dei maggiori problemi dei navigatori oceanici che poco risiedono nei porti ma che si trovano la carena piena di denti di cane. Magari la crescita é rallentata ma sicuramente non inibita con barca inmovimento.

Scud
Se è vero che deve passare una corrente da 600 mA a 1000 mA con 12 volts tra i due elettrodi di rame, basta prendere un alimentatore stabilizzato e collegare i 2 poli a 2 elettrodi di rame dimensionato opportunamente.
Il costo di un alimentatore stabilizzato dovrebbe essere intorno ai 150-200 € il cavo elettrico marino esagerando 30 € gli elettrodi non saprei perchè non ho le dimensioni. Totale considerando spinotti vari e supporti 350 €.
Ciao qualcuno lo ha testato ?
Sono curioso anch'io !
Citazione:Ezio ha scritto:
Citazione:IanSolo ha scritto:
Mi sono un po' documentato (ho accessibilita' a molte fonti nel campo scientifico) :

...

Beh, non vedo l'ora di metter le mani sulle prove dell'ente italiano di cu viho accennato e poterle mostrare pubblicamente: speriamo!!!
Nel frattempo me ne torno a casa: stasra ho dato!
Domani non sarò in ufficioper cui non potrò rispondere
: perdontemi... ma se ce la farò darò un'occhiata, promesso.
Grazie per tutte le questioni che avete sollevato e per le ricerche che avede fatto: per me sono importantissime...
Buona serata a tutti e buona giornata domani!

Ezio,
sono passati quasi due anni da quel tuo ultimo messaggio.
Se poi tornato in ufficio o ti sei perso??Big Grin

Dai, novità?
Ciao Ezio novità ?
Mi Sa che quel sistema non funzionava bene....
Riprendo la discussione perché mi è arrivata la pubblicità di 4bready...un sistema analogo...chissà ..
Mah....qui addirittura parla di soddisfatto o rimborsato.
Sono scettico.

http://www.fbyachting.it/antivegetativa-dumo-acm.html

Mi spiego: poche cose sono efficaci come gli ultrasuoni per pulire.
Io stesso, copiando i trasduttori in studio dalla frazione(siamo ben sotto al terzo, come peso), mi sono fatto una vasca lunga e stretta per pulire le armi e devo dire che funziona egregiamente, ma la quantità di trasduttori necessari è ...abominevole.

Impossibile pensare che con qualche trasduttore a prua si risolve tutto.
Sarebbe troppo facile....
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Forse, creando una specie di "letto" cosparso di trasduttori che puntano verso l'alto....certo che occorrerebbe fare la struttura con delle gambe che la tengano alta, affondarla sotto la zona di ormeggio e fare l'esperimento.
Secondo me, arrivano quelli della capitaneria, acchiappano lo scienziato pazzo e lo corcano del botte.2626
cmq sono convinto che con un adeguato numero di trasduttori, il sistema funzioni egregiamente.
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Temo possa funzionare anche troppo, che è peggio:

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Falanghina,
da quello che ho capito questi sistemi non servono per pulire, ma ha impedire il proliferare della vegetazione e della fauna connessa.
Anni fa ci fu anche una sperimentazione di alcuni AdV che acquistarono di questi apparecchi. Il risultato fu abbastanza deludente
Credo che sia una questione di quantità.
Mettendo un trasduttore ogni x cm, di certo funziona.
Ma ce ne vogliono parecchi, secondo me.
Ben sappiamo tutti che il giorno in cui apparisse sul mercato la soluzione definitiva per l'eliminazione del "fouling",il suo inventore diverrebbe ricchissimo in poco tempo.....Oggi come oggi,ritengo che il primo posto nella graduatoria dei sistemi,spetti senza dubbio al Coppercoat,che raccogliendo la vecchissima idea delle lamiere di rame applicate sullo scafo,ha "ingenierizzato il sistema". Ricordo anche che negli anni '80,sulla Americana "Cruising World" era presente una Ditta che forniva quadrotti di fogli di un biadesivo ricoperti da una pellicola di rame da incollare sullo scafo....ovviamente i problemi di tenuta dell'incollaggio,della doppia curvatura dello scafo stesso,etc. fecero sì che la cosa finì in niente.Personalmente ho aderito al test promosso dagli Amici Iansolo e Edolo sulla sperimentazione dell'Antifouling a Ultrasuoni che applicai sulla mia Pilotina,nell'intento di tenere il più pulito possibile l'elica,il timone e i flaps,che ai fini dei consumi su di una barca a motore sono fondamentali.Dopo due anni di sperimentazione ( e relativa delusione...) cercai di dare una risposta il meno "epidermica"possibile ai motivi della delusione e conclusi che il dispositivo aveva fatto sì il suo lavoro sulla parte di scafo strutturalmente omogenea,ma non poteva farlo nè sull'elica,nè tantomeno sui flaps o sul timon e strutturalmente non "omogenei" con lo scafo. Conclusi che avessi avuto uno scafo con fuoribordo.....l'efficacia sarebbe stata più che conveniente per farmelo adottare. Durante la sperimentazione non notai altri inconvenienti di sorta,solo un leggero consumo in Ampere/giorno maggiore dell'indicato nei Depliant tecnici.Notai che la porzione di scafo più vicina al trasduttore (poppa) e sino a circa metà barca (9.50) era libera da denti di cane,ma vi era solo presenza di patina verdastra facilmente rimovibile in acqua con spugna morbida.Conclusi l'esperimento con la convinzione che le aspettative dei partecipanti e l'entusiasmo per la novità inficiarono non poco un sereno giudizio tecnico,nascondendo le peculiarità del sistema e i suoi limiti. Attualmente il dispositivo è montato sulla mia barca (bimotore da 11mt.) e sò perfettamente cosa otterrò dallo stesso,ma lo ritengo un aiuto (sia pur minimo....) nei confronti del consumo di gasolio.....sperando sempre che appaia il "genio" che risolverà il problema....(per inciso,ho un Amico che per strane e misteriose vie riesce ad entrare in possesso di AV. militare...beh,fà carena ogni tre anni!...) B.V.
Provo a riaggiornare il thread.

Qualcuno ha avuto altre esperienze con il sistema chiamato 4bready?
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