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Versione completa: CANTIERE DEL PARDO - IT - GS39
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Un'altra signora di gran classe, in grado di dare del filo da torcere a fanciulle ben più giovani.
Lunghezza scafo 11,97 lft 12,40
Baglio max 3,76
pescaggio 2,20
Dislocamento 9,5 ton zavorra (versione piombo) 4,1 ton
Progetto di Alain Jezequel
Ne sono state prodotte 3 versioni, che differiscono per il piano velico, pescaggio e sistemazione trasto randa.
Normale, con trasto randa sulla tuga, pescaggio 1,90 bulbo ghisa e albero di 15,50 mt.
Maggiorato e Supermaggiorato, con un albero di 16,60 mt., 2,20 di pescaggio bulbo piombo e trasto in pozzetto.
Io sono proprietario della num. 168 (costruiti ca. 220 esemplari)costruz 1988, varata 1990, supermaggiorato, genoa avv. su rollafiocco Harken randa full batten su sistema battcarr della Harken.Strallo di trinchetta amovibile in acciaio con tenditore Wichard.
Migliorie, cambiamenti apportati: bompresso in carbonio smontabile - plancetta di poppa in acciaio e teak con alloggiamento per autogonfiabile.
In origine il cantiere montava o Volvo 43 turbo o Perkins 49 aspirato. Il primo armatore ha voluto un Nanni 40 che ha svolto un onorato servizio fino all'anno scorso, qundo l'ho sbarcato per rimontare un nuovo Nanni 40/60.
Linea d'asse, elica max prop tripala.
Alcuni accorgimenti per la conduzione in solitario.
A FAVORE (commento e giudizi assolutamente personali)
linea assolutamente elegante e slanciata, ben proporzionata, sembra uno Swan...
Costruzione solida, laminato di gran spessore, attacco bulbo con 20 prigionieri acciao da 24 mm.
tenuta di mare eccezionale, taglia le onde come un coltello il burro, il beccheggio è sempre minimo (in relazione allo stato del mare...)assenza di rumori, scricchioli, e quant'altro in navigazione dà fastidio o desta preoccupazioni.Navigazione ognitempo.
Grande stabilità di rotta, l'autopilota è in grado di governarla in ogni condizione, permettendomi di dedicarmi ad altro quando navigo da solo, a patto di regolare bene l'assetto velico.
Morbida al timone giocando sempre sul bilanciamento delle vele.
Infonde costantemente una sensazione di controllo e sicurezza, con la consapevolezza che tutto è largamente dimensionato.
Veloce anche con ariette, in bolina e traverso si crea l'apparente, allargando il gennaker o lo spi strallato fanno il loro dovere: veramente difficile dover accendere il motore...con 6/7 nodi senza onda naviga a 5,5.
Assetto velico che adotto a seconda dell'intensità del vento REALE ( e dell'andatura)
Tutta tela fino a 15/16.
Una mano di randa e genoa fino a 22 ca.
1 mano randa e genoa avvolto ulteriormente fino a 25
2 mani randa e genoa fino a 28/30
3 mani e trinchetta fino a 35/38
solo trinchetta oltre i 40.
Questo assetto dalla bolina al traverso, allargando oltre i 100°, un
pò di tela in più, soprattutto a prua.
Oltre i 30 al lasco o di poppa da solo ammaino la randa e corro di solo genoa.
Begli interni in teak, sensazione di calore, con ottima disposizione

Immagine: Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI . 79,54 KB per navigare, la cuccette singole di poppa e quella in dinette con il telo antirollio sono comodissime,
buona capacità d'acqua 500 lt ca., su 2 serbatoi in dinette e un altro sul gavone a poppa.Tavolo di carteggio comodo, batterie posizionate in locale sigillato e piuttosto alte, così da aumentare la sicurezza.
Due bagni, uno per murata, in modo da poterne sempre utilizzare uno in navigazione, a seconda delle mure.
Bordo libero basso, poco scarroccio e scarsa sofferenza al vento laterale in manovra.
Pozzetto ergonomico e comodo con misure esatte per puntare i piedi a barca sbandata.
A SFAVORE
un pò bagnata in bolina con mare formato, dato il bordo libero basso; ho ovviato costruendo un bello sprayhood.
il piano velico assolutamente generoso (104 mq.) con le ariette, costringe la riduzione di tela a 15/16 nodi, altrimenti il contrasto alla tendenza orziera con il timone la rallenta.
In manovra in porto bisogna prima conoscerne il comportamento evolutivo, poi nessun problema.
L'assenza di un'oblò' sopra i fuochi della cucina.
La cabina di poppa un pò calda in piena estate, avendo il motore molto vicino; per contro quella di prua è freschissima e ventilata (ma in navigazione più scomoda).
In navigazione di lasco/poppa con mare formato è necessario anticipare con il timone.
In rada o in banchina il passaggio da poppa è un pò scomodo causa la ruota del timone e il trasto della randa a pruavia della colonnina del timone, per contro validissimo in quanto chi è al timone può lascare randa senza aiuto di nessuno.
Il boma arriva quasi a ridosso del paterazzo, quindi un bimini è di difficile collocazione.
Il gavone di poppa è molto ampio, ma l'accesso è un pò scomodo, alzando la schiena d'asino.
Penso di aver scritto almeno le cose più importanti, a disposizione per ulteriori info servissero ad implementare la scheda.
Provo a postare qualche foto, se mi riesce
Provo a postare qualche altra foto....

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Una delle barche che amo e ammiro di più. La trovo bellissima! Vedo che hai anche sostituito i winch, mi sembra che quelli originari non siano self tailing...
volanti?
Per 2 anni abbiamo crocierato e regatato con un G.S. 39: Si chiamava 'Mothia'.
Albero maggiorato, coperta in teak, bulbo in piombo; bella e comoda barca.
Di serie i winch erano normali, facemmo montare 2 self tailing in sostituzione; il trasto della randa era sulla tuga.



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Esatto, gli winches sulla tuga erano 2 per lato a servire 2 paia da tre stoppers ciascuno, non self tailing. Ne ho montato uno per parte della Harken ST, ravvicinando le batterie di stoppers. Non avendo velleità di effettuare regate a bastone, ma solamente altura e quindi non dovendo necessariamente impegnare due manovre contemporaneamente, il self tailing mi ha cambiato la vita.
Ha le volanti non strutturali, servono solo a controventare lo strallo di trinchetta. In orgine erano in acciaio, ora sostituite dallo spectra. Comunque, quando l'onda è impegnativa, punto quella di sopravvento per limitare il pompaggio dell'albero ed è molto efficace allo scopo.
BV
BEPIN tientela cara perché è una Gran Signora Bacio
Grazie Cicciopettola e Mindbomb... complimento apprezzato perchè detto da chi sa cosa significa amare e prendersi cura della propria figlia....
Cicciopettola, fine marzo primi di aprile dopo carena la riporto a Caorle, dobbiamo assolutamente incontrarci...
BV!!
Complimenti davvero, ho cercato molto una sorella tutta per me ma non c'è stato verso, mi sono dovuto accontentare della sorellina. Non conoscevo la versione con trasto in pozzetto, quello sulla tuga l'ho sempre schifato e mi stupiva una soluzione così scomoda e poco efficace.
Mentre cercavo e cercavo, ho notato, spesso, delle crepe verticali sul lato della tuga in corrispondenza dell'inizio del pozzetto, tra pozzetto e tuga, sulle linee blu per capirci. Mi hanno detto che tutti i GS39 che hanno lavorato molto le presentano. Sai nulla? E' solo una curiosità, visto che ormai ho scelto la mia (ma non si può mai sapere).
A proposito di Swan: sfido chiunque a trovare uno Swan, anche più grande, che sia così comodo, sia dentro che fuori!!!
Devo dire che, nonostante sia soddisfatto della mia barchina, quando vedo un 39 ROSICO!

Complimenti ancora.
La mia non presenta queste crepe, non mi risulta.
E ha lavorato molto, dal 2004, quando ne ho preso possesso ad oggi ho percorso ca. 13.000 mgl.
Quando cercavo la barca, tra le mie preferite c'era il GS 343, mi faceva letteralmente impazzire...
Poi ho preferito il 39, come barca definitiva...
Ho navigato su un 343, poche altre a parità di lunghezza sanno tenere il mare come lei...
BV!!
barca meravigliosa
uno dei modelli sul quale il cantiere ha costruito la sua reputazione, dura poi da confermare. La mia mantiene l'eleganza da gs, ma la qualità é tutta un'altra cosa ......
Non mi dispiacerebbe se in ADV ci fossero degli armatori di GS 39, sarebbe bello darci una contata, per scambiare opinioni ed esperienze...
BV
Citazione:BEPIN ha scritto:
Non mi dispiacerebbe se in ADV ci fossero degli armatori di GS 39, sarebbe bello darci una contata, per scambiare opinioni ed esperienze...
BV

Il mio é autocostruito assemblando guscio e coperta di una stampata del GS39

Scud
Citazione:MrPendolo ha scritto:
....delle crepe verticali sul lato della tuga in corrispondenza dell'inizio del pozzetto, tra pozzetto e tuga, sulle linee blu per capirci. Mi hanno detto che tutti i GS39 che hanno lavorato molto le presentano. Sai nulla?

Complimenti ancora.

Nell' esemplare da noi utilizzato erano presenti delle deformazioni nella zona da te indicata, così come notammo delgli avvallamenti nell' opera morta in corrispondeza della parte delle lande immerse nella resina.
Lo scafo aveva solo 5 anni di vita e già comparivano vescicolature (osmosi?) attorno a tutti gli scarichi e prese a mare
Citazione:Frappettini ha scritto:
Citazione:MrPendolo ha scritto:
....delle crepe verticali sul lato della tuga in corrispondenza dell'inizio del pozzetto, tra pozzetto e tuga, sulle linee blu per capirci. Mi hanno detto che tutti i GS39 che hanno lavorato molto le presentano. Sai nulla?

Complimenti ancora.


Nell' esemplare da noi utilizzato erano presenti delle deformazioni nella zona da te indicata, così come notammo delgli avvallamenti nell' opera morta in corrispondeza della parte delle lande immerse nella resina.
Lo scafo aveva solo 5 anni di vita e già comparivano vescicolature (osmosi?) attorno a tutti gli scarichi e prese a mare

Strano. Per fare la mia ho ovviamente fatto opera di 'reverse engineering' su diversi GS39 originali e quello che posso dire é che l'albero era molto 'tranquillo' con sartie basse sdoppiate avanti e indre' e quelle anteriori imbullonate con landa alla paratia maestra.
Le sartie alte sono invece scaricate tramite un tirante sottocoperta imbullonato ad una piatra resinata su un madiere di rinforzo e visto che sulle alte per la tipologia di albero non c'é molto carico mi pare strano abbiano deformato lo scafo (inoltre l'attacco del tirante é circa alla linea del galleggiamento). Non é che abbiano riresinato in quella zona (magari per ripristinare un danno) e con i ritiri della VTR si siano create le deformazioni?

Quanto alle crepe alla fine della tuga le ho notate su un paio di esemplari molto corsaioli. Nulla di preoccupante e la deformazione si ferma ad una screpolatura del gelcoat. Le ho attribuite alla paratia che é proprio in quella zona probabilmente fatta troppo a misura. Inoltre l'esemplare che ho visto io era il prtotipo fatto per regate ed ho pensato in cuor mio che la laminazione della tuga non fosse proprio quella standard ma un po' piu' leggerina.

Per l'osmosi so che alcuni hanno dovuto fare il trattamento dopo una 20ina di anni.

Scud
La mia è stata periziata il novembre 2003, quando l'acquistai.
L'umidità era perfettamente nei parametri, a parte una ridotta zona del timone.
BV
Ho dal 2000 un Grand Soleil 39. Ne 2001, a causa grossa mareggiata avvenuta nel porto di Salivoli che causava danni notevoli a molte barche, ( catenarie rotte ecc.) ho dovuto riverniciare lo scafo e sostituire pulpito di prua musone e candelieri. la barca è una roccia detta dal cantiere che ha eseguito la riparazione e ben costruita.

La linea è uno spettacolo , anche se il cavallino è un pò basso ..Fuori dall'acqua la barca è quasi più bella che in mare.
Sottoscrivo tutto quello detto da Bepin.
Ecco la mia, acquistata nel 2006 e pienamente soddisfatto.


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