05-02-2010, 22:29
Ciao a tutti,
come accennato in altro post, provo ad aprire questo nuovo sul tema in oggetto, magari di interesse di molti. Ho avuto l’impressione che i 2 termini vengono spesso usati in modo indifferente ma guardandomi intorno per capire (sui temi elettrici ho molto da imparare) ho avuto la netta impressione che vi siano importanti differenze.
Prendo spunto e quoto anche frasi che ho trovato in giro per provare a dare delle definizioni. Se ho scritto cavolate prego correggermi senza esitazione.
Senza entrare nel dettagli si parte dal presupposto che si vuole rendere più efficiente e rapida la carica delle batterie (servizi e motore).
RIPARTITORE DI CARICA: E' quel dispositivo che permette di ripartire 'unidirezionalmente' una corrente verso più destinazioni senza che la medesima possa ritornare indietro.
Applicazione tipica è la ripartizione della corrente di carica di un alternatore o carica batterie verso più batterie.
Ripartizione unidirezionale: ovvero, la corrente può andare solo dall'alternatore o carica batterie verso le batterie e non viceversa o vicendevolmente tra le batterie.Vi sono diversi modi per ottenere questo 'servizio' e il più comune è il sistema passivo…ossia la frapposizione di diodi sui cavi che dall'alternatore o carica batterie vanno verso le batterie da ricaricare.
Questo modo, offre una certa resistenza al passaggio della corrente. Resistenza che si traduce in caduta di tensione (tipicamente 0,4>0,7V), con conseguente riscaldamento del dispositivo; e relativa riduzione del livello di carica di tutte le batterie collegate (per la ricarica) a quella sorgente.
Quindi, l’impego di ripartitori fornisce evidenti vantaggi, ma la caduta di tensione che genera ai morsetti della batteria è sufficiente a ridurre ulteriormente la capacità di ricaricarsi delle batterie.
Dimensionamento Ripartitore: almeno pari alla corrente massima dell’alternatore, meglio 1,5 volte
[u]Un altro modo di sicura e miglior resa in termini di carica sono i sistemi attivi, ovvero i REGOLATORI DI CARICA.[u]
I REGOLATORI DI CARICA compensano le varie cadute di tensione e provvede a fornire alle batterie la giusta tensione di ricarica utilizzando algoritmi sofisticati. Con questi apparati è possibile sfruttare in modo appropriato le capacità di carica dei normali alternatori. Tramite il regolatore l'alternatore riesce a erogare molta più energia riducendo i tempi di carica di 4-8 volte Inoltre il controllo della tensione e della temperatura sia delle batterie che dell'alternatore assicurano un ottimale funzionamento del sistema (il regolatore “sente” le batterie e destina loro corrente necessaria alla perfetta ricarica).
Dimensionamento Regolatore: almeno pari alla corrente massima dell’alternatore, meglio 1,5 volte
Per imprimere al sistema di ricarica di bordo a mezzo alternatore un vero miglioramento qualitativo, l’approccio ideale sarebbe accoppiare un alternatore di potenza ad un regolatore di carica.
Due parole sull'ALTERNATORE DI POTENZA.
Alternatore di Potenza: partendo dal presupposto che gli alternatori comunemente installati sulle imbarcazioni sono di tipo “automobilistico” con curve di potenza pensate più per ricaricare la batterie motore e quindi poco votati alla massima efficienza di carica per impianti batterie più sofisticati (con pacchi servizi e motore), gli alternatori di potenza hanno come loro caratteristica base quella di erogare forti correnti già ad un basso numero di giri, potendo così effettuare una ricarica completa delle batterie di bordo nel minor tempo possibile e con la minima potenza assorbita dal motore.
Tipicamente gli alternatori di potenza non sono ditati al loro interno del dispositivo ripartitore/regolatore in quanto deve essere montato esternamente.
Dimensionamento Alternatore di Potenza: almeno pari al 30-40% del totale delle batterie da caricare (es.: se si ha un totale di 400A, necessario alternatore di minimo 100A).
Se tutto vi torna sarebbe bello mettere in chiaro anche come si installano (collegamenti).
Ciao
come accennato in altro post, provo ad aprire questo nuovo sul tema in oggetto, magari di interesse di molti. Ho avuto l’impressione che i 2 termini vengono spesso usati in modo indifferente ma guardandomi intorno per capire (sui temi elettrici ho molto da imparare) ho avuto la netta impressione che vi siano importanti differenze.
Prendo spunto e quoto anche frasi che ho trovato in giro per provare a dare delle definizioni. Se ho scritto cavolate prego correggermi senza esitazione.
Senza entrare nel dettagli si parte dal presupposto che si vuole rendere più efficiente e rapida la carica delle batterie (servizi e motore).
RIPARTITORE DI CARICA: E' quel dispositivo che permette di ripartire 'unidirezionalmente' una corrente verso più destinazioni senza che la medesima possa ritornare indietro.
Applicazione tipica è la ripartizione della corrente di carica di un alternatore o carica batterie verso più batterie.
Ripartizione unidirezionale: ovvero, la corrente può andare solo dall'alternatore o carica batterie verso le batterie e non viceversa o vicendevolmente tra le batterie.Vi sono diversi modi per ottenere questo 'servizio' e il più comune è il sistema passivo…ossia la frapposizione di diodi sui cavi che dall'alternatore o carica batterie vanno verso le batterie da ricaricare.
Questo modo, offre una certa resistenza al passaggio della corrente. Resistenza che si traduce in caduta di tensione (tipicamente 0,4>0,7V), con conseguente riscaldamento del dispositivo; e relativa riduzione del livello di carica di tutte le batterie collegate (per la ricarica) a quella sorgente.
Quindi, l’impego di ripartitori fornisce evidenti vantaggi, ma la caduta di tensione che genera ai morsetti della batteria è sufficiente a ridurre ulteriormente la capacità di ricaricarsi delle batterie.
Dimensionamento Ripartitore: almeno pari alla corrente massima dell’alternatore, meglio 1,5 volte
[u]Un altro modo di sicura e miglior resa in termini di carica sono i sistemi attivi, ovvero i REGOLATORI DI CARICA.[u]
I REGOLATORI DI CARICA compensano le varie cadute di tensione e provvede a fornire alle batterie la giusta tensione di ricarica utilizzando algoritmi sofisticati. Con questi apparati è possibile sfruttare in modo appropriato le capacità di carica dei normali alternatori. Tramite il regolatore l'alternatore riesce a erogare molta più energia riducendo i tempi di carica di 4-8 volte Inoltre il controllo della tensione e della temperatura sia delle batterie che dell'alternatore assicurano un ottimale funzionamento del sistema (il regolatore “sente” le batterie e destina loro corrente necessaria alla perfetta ricarica).
Dimensionamento Regolatore: almeno pari alla corrente massima dell’alternatore, meglio 1,5 volte
Per imprimere al sistema di ricarica di bordo a mezzo alternatore un vero miglioramento qualitativo, l’approccio ideale sarebbe accoppiare un alternatore di potenza ad un regolatore di carica.
Due parole sull'ALTERNATORE DI POTENZA.
Alternatore di Potenza: partendo dal presupposto che gli alternatori comunemente installati sulle imbarcazioni sono di tipo “automobilistico” con curve di potenza pensate più per ricaricare la batterie motore e quindi poco votati alla massima efficienza di carica per impianti batterie più sofisticati (con pacchi servizi e motore), gli alternatori di potenza hanno come loro caratteristica base quella di erogare forti correnti già ad un basso numero di giri, potendo così effettuare una ricarica completa delle batterie di bordo nel minor tempo possibile e con la minima potenza assorbita dal motore.
Tipicamente gli alternatori di potenza non sono ditati al loro interno del dispositivo ripartitore/regolatore in quanto deve essere montato esternamente.
Dimensionamento Alternatore di Potenza: almeno pari al 30-40% del totale delle batterie da caricare (es.: se si ha un totale di 400A, necessario alternatore di minimo 100A).
Se tutto vi torna sarebbe bello mettere in chiaro anche come si installano (collegamenti).
Ciao