devo rifare la carena,
prima barca in acciaio: Accetto consigli
BV
Immagine: Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI . 23,08 KB
Immagine: Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI . 14,16 KB
Immagine: Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI . 23,09 KB
Immagine: Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI . 23,14 KB
non mi sembra ridotta male.
fai prima sabbiare le parti ammalorate e verifica quanto spessore è rimasto.
è possibile 'riportare' dell'acciaio con la saldatrice.
ciao, Carlo
a guardarla meglio mi sembra che sull'opera morta ci sia un pacco di stucco.
se fosse vero, fallo togliere perchè lo stucco epossidico e l'acciaio si muovono in maniera differente rispetto a temperatura e sollecitazioni. si distaccano e sotto, l'umidità 'cova'.
a prua mi sembra il foro di scolo del gavone dell'ancora. elimina quel gavone, è la maggiore causa di danni.
ciao, Carlo
forse ti riferisci allo zingo sull'opera viva?
Il pozzo delle catene è rivestito in acciaio inox, e la catena è raccolta lì.
Non ci sono segni evidenti di corrosione. Aspetto un preventivo per sabbiatura, poi mi hanno parlato di un acido e credo una o due mani di zingo a freddo.
Voi che ne dite?
e cosa mi spareranno, la barca è un 38 piedi.
mi riferidco ai bozzi che si vedono controluce sulla fiancata.
il pozzo dell'ancora deve essere controllato 'sotto' al rivestimento.
io ho una barca di acciaio del 1975 che sto ancora rivampando. quest'anno la falchetta.
ciao, Carlo
Quello è un riflesso di luce.
Con questa carena potrei aspettare un anno, cambiando zinghi e passando l'antivegetativa, ho come dicono in cantiere è da fare?
per mckewoy: ho aggiunto una foto dove credo si veda della corrosione.
Tu che hai esperienza che trattamento fai di solito?
Manda un mp a pierrr
fatto, grazie
Ti ho risposto alla mail gaspare.
Citazione:rubahood ha scritto:
e noi ?
OK Copio
> ciao gaspare
Se vuoi fare un trattamento ottimo devi rivolgerti a chi vende le vernici per i pali delle piattaforme del metano.
A me nel 2000 consigliarono questo ( e dura ancora ): Sabbiatura,poi questi prodotti tutti bicomponenti: una mano di zinco epossidico , 3 mani di fondo epossidico Alcea ad alta aderenza, tre mani di catrame epossidico nero , due mani di vinilcat ( ha un colore gialloverde )poi antivegetativa tre mani.
Bisogna assolutamente rispettare la tabella di marcia dei vari prodotti applicandoli dalle ore minime alle massime in base alla temperatura esterna. Praticamente ogni tipo di vernice che ricopri con la successiva non è del tutto secca e la quantità di diluizione consigliata permette di inglobare una vernice all'altra.
Se non trovi tutti i prodotti dai molte mani di fondo epossidico bicomponente poi ticoprene al clorocaucciù monocomponente e poi l'antivegetativa.
Non concordo con Carlo sul fatto che lo stucco epossidico sott'acqua si stacchi. Io l'ho da anni in alcune parti ma chiaramente l'ho messo sopra il fondo epossidico e ricoperto di nuovo col fondo epossidico.
Le lamiere comunque si forano dall'interno se ci sono punti dove muore l'acqua. Devi picchettare forte tentando proprio di sfondare da dentro con un palanchino. Se la lamiera è debole sfondi poi da fuori con il flex allarghi finchè non trovi la lamiera di spessore inserisci un tassello smussato e riporti il materiale con gli elettrodi basici ( non scorrevoli ) ci vuole un saldatore in gamba per i basici ed una saldatrice ad inverter di quelle piccoline.
Se hai altri dubbi chiedimi pure.
Ciao Pier Angelo
bravo pierrr, fondo epossidico più stucco!!!. io parlavo di acciaio più stucco come fanno quelli che non sanno
ciao, Carlo
Ammazza ! Che bravi, Tranne una picolissima Modifica sulla saldatura ,in caso di foratura . L'inverter fino a 170 A. va bene con un elettrodo basico da 1,5 x un spessore max 3 mm ,x spessori superiori 2,5 cianfrino e lembo obbligatori e nel caso non si potesse intervenire anche da dentro x spessori dopo i 3 mm e obbligatorio la prima mano con citofex a penetrazione e poi riempire con basico ,esistono anche fili a basico x saldatrici a filo continuo lo sò che non serviva ma tre anni alle raffinerie di civitavecchia non permettevano un minimo di errore sciao
Citazione:gaspare.agate ha scritto:
forse ti riferisci allo zingo sull'opera viva?
...
Zinco, buana, zinco!