11-02-2010, 01:44
Da buon Udr devo ricordarvi che non è obbligatorio (anzi sarebbe sconsigliatissimo) dare informazioni ai regatanti attraverso il VHF. Così ci insegnano : sia la boa che gli OCS (brutta pratica dia alcuni ufficiali/giudici)!!!!
La direzione della boa viene appesa con dei numeri sulla barca comitato.
Girando vari campi che vanno dal lago al mare aperto, e salendo su varie barche ho imparato a crearmi un metodo unico, anche perchè il risultato deve essere indipendente dalla giuria che trovo o dalla barca in cui mi trovo.
Onestamente il metodo di Albert lo trovo superfluo per quanto rigarda la somma dei 180 gradi (il resto è quasi quello che faccio io) : difficilmente ti metti a disegnare il campo (valido per pochi minuti visti i capricci del vento); del resto mi interessa poco sapere che la laylines se fossi in boa si svilupperebbe per quella direzione.
Diversamente se mi si dice che si fa il bordo mure a dx e si somma 90°, poi il bordo mure a sx e si sottraggono 90°: ora ho i per quanto rileverò le laylines. Durante la regata immagino (io non riesco a trovare il tempo di disegnarle... sarà che ho altro da fare) le linee e prendo nota di quanta è variata la mia prua. Ovviamente degli stessi gradi varieranno anche le laylines , o meglio quando le rileverò. Se nella bussola traguardando la boa leggo lo stesso numero che mi sono segnato/calcolato allora sono in laylines. Questo perchè mentre facciamo tattica e viriamo varie volte non mi vado sempre a prendere la direzione della lay ma solo se il vento mi da scarso o buono (la lay qui è implicita,ovvio). Non mi sognerei mai di calcolarmi la lay con esattezza mentre sono appena partito e ad ogni virata... spero anche voi...
Esempio: parto facendo una bolina mure a sx con prua 43°, e una mura a dx con prua 313°: la lay la rileverò a 43°-90°=313° quando sono mure a sx e 313°+90°=43° con mure a dritta.
Mettiamo che dopo una serie di virate e dopo circa metà lato il vento sia saltato varie volte e io non ne abbia calcolato esattamente i gradi perchè impegnato a fare tattica , per ricalcolare le lay mi basta guardare la prua che faccio: sono mure a sx con prua a 41° gradi, allora 41° gradi - 43° = -2° perciò dovrò sottrarre 2 gradi alla lay che mi aspetto (la rileverò a 313-2=311° ).
Uso questo metodo anche perchè non è un caso che i rilevamenti siano speculari rispetto alle prue che tengo (vedere come il 313 e il 43 si ripetano): 90° di virata e 90° di rilevamento al traverso della boa... Mi si facilita l'operazione di calcolo durante la regata quando non ho la possibilità di mettermi comodo e scrivere due semplici numerini ma mi posso permettere solo di memorizzarli. Con un semplice sguardo a bussola e cartoncino con i numeri scitti sulal tuga riesco a fare subito le operazioni.
Perciò, fatti i rilevamenti nel prepartenza me li segno e poi solo osservando la bussola conosco dove dovrò rilevare la nuova laylines....
Per me e semplice, per voi nin zò!
La direzione della boa viene appesa con dei numeri sulla barca comitato.
Girando vari campi che vanno dal lago al mare aperto, e salendo su varie barche ho imparato a crearmi un metodo unico, anche perchè il risultato deve essere indipendente dalla giuria che trovo o dalla barca in cui mi trovo.
Onestamente il metodo di Albert lo trovo superfluo per quanto rigarda la somma dei 180 gradi (il resto è quasi quello che faccio io) : difficilmente ti metti a disegnare il campo (valido per pochi minuti visti i capricci del vento); del resto mi interessa poco sapere che la laylines se fossi in boa si svilupperebbe per quella direzione.
Diversamente se mi si dice che si fa il bordo mure a dx e si somma 90°, poi il bordo mure a sx e si sottraggono 90°: ora ho i per quanto rileverò le laylines. Durante la regata immagino (io non riesco a trovare il tempo di disegnarle... sarà che ho altro da fare) le linee e prendo nota di quanta è variata la mia prua. Ovviamente degli stessi gradi varieranno anche le laylines , o meglio quando le rileverò. Se nella bussola traguardando la boa leggo lo stesso numero che mi sono segnato/calcolato allora sono in laylines. Questo perchè mentre facciamo tattica e viriamo varie volte non mi vado sempre a prendere la direzione della lay ma solo se il vento mi da scarso o buono (la lay qui è implicita,ovvio). Non mi sognerei mai di calcolarmi la lay con esattezza mentre sono appena partito e ad ogni virata... spero anche voi...
Esempio: parto facendo una bolina mure a sx con prua 43°, e una mura a dx con prua 313°: la lay la rileverò a 43°-90°=313° quando sono mure a sx e 313°+90°=43° con mure a dritta.
Mettiamo che dopo una serie di virate e dopo circa metà lato il vento sia saltato varie volte e io non ne abbia calcolato esattamente i gradi perchè impegnato a fare tattica , per ricalcolare le lay mi basta guardare la prua che faccio: sono mure a sx con prua a 41° gradi, allora 41° gradi - 43° = -2° perciò dovrò sottrarre 2 gradi alla lay che mi aspetto (la rileverò a 313-2=311° ).
Uso questo metodo anche perchè non è un caso che i rilevamenti siano speculari rispetto alle prue che tengo (vedere come il 313 e il 43 si ripetano): 90° di virata e 90° di rilevamento al traverso della boa... Mi si facilita l'operazione di calcolo durante la regata quando non ho la possibilità di mettermi comodo e scrivere due semplici numerini ma mi posso permettere solo di memorizzarli. Con un semplice sguardo a bussola e cartoncino con i numeri scitti sulal tuga riesco a fare subito le operazioni.
Perciò, fatti i rilevamenti nel prepartenza me li segno e poi solo osservando la bussola conosco dove dovrò rilevare la nuova laylines....
Per me e semplice, per voi nin zò!