Domanda: Per andare a spasso su una barca di 50-54 piedi, praticamente da soli, (anche se esperti) voi preferireste una randa full batten o una avvolgibile sull'albero?
ciao
Ciao a tutti,
non ho letto tutti i post ma voglio fare i complimenti a Monotel per la sua splendida barca.
P.S. io ho la randa su carrelli, full batten, circuito terzaroli in pozzetto e la riduco in un attimo, da solo e con bora.
BV
Citazione:mantonel ha scritto:
Citazione:Michele74 ha scritto:
altra curiosità: le rande avvolgibili nell'albero sono senza stecche, quelle nel boma possono averle?
Ci sono diversi ti pi di stecche per le rande avvolgibili:
gli HR adottano stecche verticali che prendono tutta la lunghezza della vela. Sulla mia prendono solo la balumina (sono delle semistecche).
Sulla randa avvolg. sul boma sono stecche intere orizzontali che puntano su tasche dietro il gratile.
Ovviamente anche il fiocco ha delle semistecche verticali in balumina. Tuttosteccatotuttosteccato
non si finisce mai di imparare
Einstein, full batten su rotaia Harken sdoppiata.
Sulla mia barca quando l'ho acquistata c'era un avvolgiranda, che io ho prontamente smontato a fine stagione quando ho alato per fare i lavori di modifica, quindi con questo ho gia detto cosa ne penso.
Però obiettivamente credo che l'avvolgiranda sia una bella comodità, io l'ho usato piu di una volta e in varie situazioni, persino ai Caraibi e con vento sostenuto, percui sostengo che sia una valida alternativa per coloro che non avendo grandi velleità in fatto di prestazioni veliche, preferiscono la comodità e il compromesso che ne deriva dall'uso dell'avvolgiranda.
Non credo nemmeno che sia cosi pericoloso, anzi, tutt'altro, capisco coloro che temono le avarie e i bloccaggi, però, anche qui devo essere sincero, nel 200 per cento dei casi, i problemi non sono mai dovuti all'avvolgiranda in se, ma ad errori di coloro che manovrano.....e questo è sicuro come la morte! Non esiste che un avvolgiranda si inceppi, se non in caso di errore umano, perchè diciamocelo pure cari amici, in giro c'è tanta gente che pur andando in barca da anni, non ha un idea al mondo di certe cose, io me ne accorgo ogni volta che mi trovo ad intervenire per riparare certe rogne.
L'avvolgiranda è un meccanismo semplice, se la vela è armata correttamente, se il circuito è armato correttamente e ben mantenuto, se le operazioni di avvolgimento e svolgimento della vela sono eseguite correttamente, non esiste ragione perchè questo non funzioni.
Però, in caso di uso maldestro, quando non si hanno ben chiare le dinamiche di funzionamento delle vele in relazione al vento, quando magari si è un po impanicati perchè ci sono 4 o 5 nodi in piu di quelli a cui si è abituati, allora succede che si facciano errori di manovra, che solitamente non hanno consegueze, ma che in rari casi possono creare dei problemi, i quali sono il piu delle volte facilmente risolvibili, ma non cosi facilmente se chi manovra non ha un idea al mondo di come fare, percui si dà la colpa all'avvolgiranda.....ovviamente!
Però la mia idea è che c'è un sacco di gente che in barca non ci sa andare!
Preso atto di questo, la scelta dovrebbe essere tra avvolgiranda si, avvolgiranda no, in base alle proprie esigenze, e basta!
secondo voi qual'è la tecnica migliore per avvolgere la randa senza incasinarla? io in genere cerco di mantenere la base tesa cercando di non far sbattere la vela, mantenendo la prua nell'angolo morto
Citazione:Michele74 ha scritto:
secondo voi qual'è la tecnica migliore per avvolgere la randa senza incasinarla? io in genere cerco di mantenere la base tesa cercando di non far sbattere la vela
Angolo del boma corretto e in linea con il senso di avvolgimento.
ciao
sposto in tecnica
Citazione:einstein ha scritto:
Citazione:Michele74 ha scritto:
secondo voi qual'è la tecnica migliore per avvolgere la randa senza incasinarla? io in genere cerco di mantenere la base tesa cercando di non far sbattere la vela
Angolo del boma corretto e in linea con il senso di avvolgimento.
ciao
Quoto,
quando avvolgi trattieni appena la scotta-base,come si usa fare col genova.
Citazione:lunar1960 ha scritto:
Ciao a tutti,
non ho letto tutti i post ma voglio fare i complimenti a Monotel per la sua splendida barca.
P.S. io ho la randa su carrelli, full batten, circuito terzaroli in pozzetto e la riduco in un attimo, da solo e con bora.
BV
Grazie per i complimenti Lunar, effetivamente mi va a pennello.
Ritornando alla domanda di base avvolgiranda si avvolgiranda no. Ognuno fa come crede, certo se avessi velleita'corsaiole preferirei una bella randa normale. Ma con l 'avvolgiranda nel boma ci siamo. Per ridurre ci vuole tecnica, altrimenti si fanno danni. Ma si impara come in tutte le cose.
Per rispondere ad Einstein, un 50-54 piedi condotto in solitario o in 2 e'meglio che sia con randa avvolgibile. Attenti, non parliamo di ridurre la tela con poco vento, ma quando si incazza sul serio, l'avvolgitore aiuta. Ma ripeto occorre seguire una procedura. Se ci si fa prendere dal panico o dalla fretta...e'ciccia.
Come al solito quando si parla di avvolgiranda si mischiano commenti sul avvolgiranda sull'albero a quelli relativi all'avvolgiranda sul boma dimenticando che sono due soluzioni completamente differenti sia per praticità che per soluzioni tecniche.
es:
domanda: 'qualè il vantaggio dell'avvolgiranda rispetto alla randa tradizionale?'
Risposta con avvolgiranda sull'albero: 'il peso della randa è già sull'albero e devi solo svolgerla per la lunghezza del boma'
Risposta con avvolgiranda sul boma: 'lo sforzo che devi fare è oltre che issare la randa come nel modo tradizionale, vincere gli attriti dovuti all'avvolgitore che deve svolgere per la lunghezza dell'inferitura, quindi occorre winch elettrico per barche superiori ai 40 piedi per apprezzarne i benefici'
In entrambi i casi la vela deve essere costruita su misura, non deve ASSULUTAMNTE essere sformata specie per avvolgiranda sul'albero.
I vantaggi dell'avvolgiranda sul boma sono quelli di utilizzate una randa steccata anche molto allunata con notevoli benefici estetici prima diu tutto e di performance su piani velici con randa grande e fiocco piccolo.
dico la mia. Io navigo da solo ed ho una randa classica con rinvio in pozzetto delle borose. Beh un certo impegno ci vuole e quando l'autopilota fa i capricci ci sono un pò di problemi. La seconda esperienza la faccio più nella stagione invernale quando navigo con un 393 in lIguria con randa riavvolgibile. Spesso manovro da solo , nonostante sia con un amicoe dvo dire che è comodissima, ma bisogna rispettare alcuni accorgimenti come ad esempio l'amantiglio, prua al vento e boma non troppo alzato altrimenti si veodno subito le pieghe e d allora è meglio non insistere. Secondo me per crociera se simanovra correttamente è molto comoda. certo non ha le prestazioni di una full baten, ma alla mia giovane e tà si apprezza moltissimo.Però se dovessi acquistare il 40 race dell'amico che insiste come un buldog allora lascerei la full batten. CHIARO!
Ho un Bavaria 350 con avvolgibile nell'albero. Ci ho messo molto a imparare ad usarla. Il primo problema non era avvolgerla, quanto estrarla! Infatti, se non l'avvolgevo con la tensione giusta, troppo lasca, non usciva perchè le spire interne uscivano dalla fessura come un'ernia (non so se sono chiaro) e impedivano lo svolgimento. Problema difficile da risolvere. Dovevo fare un gioco di millimetrica estrazione e riavvolgimento, di seguito per varie volte. Poi ho scoperto che bastava estrarla a mano per circa un metro, tirando il tesabase e poi via di seguito col winch. Ora so come avvolgere, con la giusta tensione (lascare un pò il tesabase, avvolgere, lascare, avvolgere e via così) e non ho più problemi di estrazione. Per converso se avvolgo con vento forte, con alta tensione, a volte mi rimane fuori un pezzo di vela perchè finisce la cima di avvolgimento prima di avvolgere tutta la vela. Ultimo problema: avvolgere con vento fresco di poppa e mare formato, questo problema è stato già discusso nel forum, con una interessante soluzione che proverò alla prima occasione.
Aggiungo carne al fuoco... ma il sistema di terzaruoli rapido è più affidabile/facile della randa avvolta sull'albero?
Per me una buona rotaia Harhen sdoppiata, un buon sistema singolo per i terzaroli, un bel lazy, una bella randa steccata lunga, fino ad una certa misura di barca (50..poi da prendere in considerazione randa avvolta nel boma) è la soluzione migliore. Unisce una buona facilità e sicurezza di uso, una buona prestazione, una sempèlice manutenzione ed un costo tollerabile.
Citazione:augustob ha scritto:
... Il primo problema non era avvolgerla, quanto estrarla! Infatti, se non l'avvolgevo con la tensione giusta, troppo lasca, non usciva perchè le spire interne uscivano dalla fessura come un'ernia (non so se sono chiaro) e impedivano lo svolgimento. Problema difficile da risolvere. Dovevo fare un gioco di millimetrica estrazione e riavvolgimento, di seguito per varie volte. Poi ho scoperto che bastava estrarla a mano per circa un metro, tirando il tesabase e poi via di seguito col winch. Ora so come avvolgere, con la giusta tensione (lascare un pò il tesabase, avvolgere, lascare, avvolgere e via così) e non ho più problemi di estrazione. ...
concordo. qualche problema solo nell'aprirla e solo all'inizio ovvero quando è tutta chiusa. confermo che se si aiuta l'inizio dell'apertura a mano esce subito e facilmente
sto scambiando un pò di mail con la sparcraft per capire come ottimizzare avendo capito quale potrebbe essere il problema. per sparcraft intendo la fabbrica perche il rivenditore italiano non si degna di rispondere alle mail e al telefono dicono che nn c'è il tecnico... è piu di un mese!!!
L'avvolgiranda nell'albero funziona bene a patto di tenere il boma con l'angolazione giusta rispetto all'albero, l'angolo ottimale dipende solamente dalla vela e da come è tagliata, poi perchè funzioni senza uscite come un 'ernia' (bella sta terminologia, meno male che non hai detto morroidi
) la vela deve essere piatta, o meglio può essere anche un pochino grassa ma perchè la voluto il velaio non perchè il tessuto ha ceduto.
alla domanda se è meglio l'avvolgiranda o la full batten con lazy bag non c'è una risposta valida per tutti, in alcune barche è meglio un asoluzione in altre l'altra, c'è chi non ha problemi di equilibrio o di fatica c'è chi magari non ha più l'età per certi sforzi.
anche a livello di prestazioni non è tutto così scontato, una barca leggera e performante soffre molto la randa piatta e l'aumento di peso in alto, alcune barche da crocera con rande piccole e fiocchi grandi non sentono quasi la differenza, ho un cliente che ha sostituito la sua vecchia randa grassa e spanciata con un avvolgiranda e la barca ha guadagnato in velocità (così mi dice lui), quando si devono fare i terzaroli l'avvolgiranda ha dei grossi vantaggi rispetto alla randa tradizionale, uno ad esempio è che riduci solo la quantità di tela che ti serve, mantenedo la barca più equilibrata con vantaggi di prestazioni e di bilanciamento del timone.
Io un Amel lo vorrei con l'avvolgiranda un Vismara con la fullbatten.
nessuna barca la vorrei con l'avvolgiranda sul boma
Scusa Zanki, ma una barca leggera e performante non preferisce randa bella ma magra (Piatta)? Naturalmente stradaccordo sul danno del peso.
Uh ho visto dopo.... perchè non ti piace la randa nel boma? (Solo su barche oltre i 50 naturalmente).
Ale, certo, ma converrai con me che c'è differenza tra una randa steccata magra ma potente e una randa avvolgibile magra e basta, il discorso era cmq generico e non volevo entrare nello specifico di tagli per vele da regata ecc..
In genere nel 90% dei casi la scelta cade tra randa avvolgibile e fullbatten in dacron 'belle pienotte', dove il canale con il genova, se troppo stretto, può essere più dannoso che utile, se poi si usano genova al 150% e oltre magari armati in testa la randa ha la sola funzione di amplificatore della vela di prua che è quella che veramente ti fa fare la velocità, qui sò che si scateneranno i professori ma questo è quello che ho potuto constatare in tanti anni di collaudi di avvolgiranda.
Per quanto riguarda l'avvolgiranda sul boma credo che l'unico vantaggio sia quello di sostituire il Lazy-bag, quindi sarebbe indicata su barche oltre i 50 come dici, dove alle volte il boma è talmete alto da rendere difficoltoso anche solo chiudere la cerniera.
Il problema è che quel tipo di avvolgiranda ha bisogno di una randa full-batten per funzionare e si da il caso che quel tipo di vela crea un enorme carico di punta verso l'albero ogni virata fatta con la scotta e quindi balumina cazzata, dove la stecca spinge verso l'albero per incurvarsi sulle altre mura, essendo però una randa su gratile e non su carrelli di alluminio, finisce che questo si rompa dopo poco a meno di fare rande talmente rinforzate da rendere difficoltoso l'avvolgimento.
Un altro inconveniente è che mentre una randa normale, se su carrelli a sfera, la issi senza troppo sforzo, con l'avvolgiranda nel boma devi aggiungere l'attrito fatto dal gratile nell'inferitura e quello dello svolgimento del meccanismo dentro il boma, poi c'è quello della cima nel avvolgitore che deve contenere molta più cima di un normale avvolgifiocco visto che deve avvolgere la P e non la J o la E.
L'unica soluzione è quella di montare un avvolgitore sul boma elettrico, un winch drizze elettrico e essere disposti a far riparare la randa un anno si e uno no, compromessi forse accettabili su barche come le vostre ma improbabili per l'utente medio.