12-02-2010, 22:54
Il dufour 27 è una barca degli anni 70 (gli anni d'oro del cantiere).
E' tutt'ora una barca interessante perché va bene a vela e con pochi soldi consente crociere ad una famiglia.
la conosco bene per averci fatto diverse regate in classe lbera.
La barca è stata fatta in due versioni una raticamente senza tuga e l'altra con la tuga tradizionale(credo che la prima si chiamasse dufour 27 e la seconda dufour 27 safari).
Ma andiamo con ordine.
COME VA
La barca è piuttosto panciuta e pesante e con poca aria soffre abbastanza.
Invece dà il meglio di se con venti fra i 10 ed i 20 nodi, dove la stabilità di forma consente di non dover ridurre tela troppo presto ed il peso si sente meno.
COME E' FATTA
L'esemplare che conosco è dotato di vele di buon taglo di Montefusco, in particolare randa e un Genova al 150% (che limita un po l'angolo di bolina).
Il timone è a barra.
Il pozzetto, semplicemeete enorme rispetto alle dimensioni della barca, è piuttosto asciutto anche in condizioni dure (diciamo che per bagnarsi bisogna sedersi sulla falchetta).
Il layout interno è tradizionale con una cabina matrimoniale a V a prua (piuttosto strettina), separata dal quadrato dal bagno (assolutamente stretto ed invivibile). Il quadrato è il suo pezzo forte ed ospita una dinette che diventa letto matrimoniale (ma sarebbe melio dire ad una piazza e mezzo) abbassando il tavolo, la cucina, il tavolo da carteggio (grande per la taglia della barca) ed una cuccetta di guardia idonea per un contorsionita.
Notevoli gli spazi di stivaggio per le vele e tutto le altre attrezzature
E' tutt'ora una barca interessante perché va bene a vela e con pochi soldi consente crociere ad una famiglia.
la conosco bene per averci fatto diverse regate in classe lbera.
La barca è stata fatta in due versioni una raticamente senza tuga e l'altra con la tuga tradizionale(credo che la prima si chiamasse dufour 27 e la seconda dufour 27 safari).
Ma andiamo con ordine.
COME VA
La barca è piuttosto panciuta e pesante e con poca aria soffre abbastanza.
Invece dà il meglio di se con venti fra i 10 ed i 20 nodi, dove la stabilità di forma consente di non dover ridurre tela troppo presto ed il peso si sente meno.
COME E' FATTA
L'esemplare che conosco è dotato di vele di buon taglo di Montefusco, in particolare randa e un Genova al 150% (che limita un po l'angolo di bolina).
Il timone è a barra.
Il pozzetto, semplicemeete enorme rispetto alle dimensioni della barca, è piuttosto asciutto anche in condizioni dure (diciamo che per bagnarsi bisogna sedersi sulla falchetta).
Il layout interno è tradizionale con una cabina matrimoniale a V a prua (piuttosto strettina), separata dal quadrato dal bagno (assolutamente stretto ed invivibile). Il quadrato è il suo pezzo forte ed ospita una dinette che diventa letto matrimoniale (ma sarebbe melio dire ad una piazza e mezzo) abbassando il tavolo, la cucina, il tavolo da carteggio (grande per la taglia della barca) ed una cuccetta di guardia idonea per un contorsionita.
Notevoli gli spazi di stivaggio per le vele e tutto le altre attrezzature