I Forum di Amici della Vela

Versione completa: pannelli fotovoltaici - aggiornamento.
Al momento stai visualizzando i contenuti in una versione ridotta. Visualizza la versione completa e formattata.
Pagine: 1 2 3
vorrei mettere dotare anche io l amia barca di un sistema fotovoltaico.
che ne pensate di qualcosa del genre?
http://cgi.ebay.it/Pannello-SOLARE-Fless...3f07a66815
si potrebbe sistemare direttamente sullo sprayhood o sul bimini....o dove ci pare.
nessuno sa dirmi nulla?
Citazione:TestaCuore ha scritto:
nessuno sa dirmi nulla?

c'é poco da dire. Costa circa il doppio di un monocristalllino standard rigido di pari potenza. Se ti va bene il prezzo allora é un ottimo prodotto, viceversa no.
Sullo spray hood é un'ottima soluzione dove se ne sta fora-di-ball e di solito é ben esposto, ma dovrai prenderne 2 da disporre nel senso della lunghezza (uno per lato) perché cosi' statisticamente almeno uno é interamente illuminato. Viceversa il rendimento sarebbe schifido
Citazione:mastgreg ha scritto:
grazie, quindi se ho ben capito cosi' puo' funzionare?

Immagine: Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI . 53,03 KB

greg

bv

In questo modo il pannello solare carica solamente la batteria 3.
E' preferibile caricare tutte 3 le batterie usando come ripartitore (del solo impianto solare) dei diodi Shottky montati su dissipatore (alette di raffreddamento) acquistabili per pochi Euro presso qualsiasi rivenditore di componenti elettronici (uno su ogni gruppo di batteria) che comportano una caduta di tensione bassa di 0,3V circa. La corrente nominale dei diodi deve essere almeno 20% superiore alla corrente massima (in corto circuito) dell'impianto solare (somma delle correnti di corto dei moduli FV cablati in parallelo).
E per compensare la caduta di tensione sceglierei un regolatore di carica (da cablare a monte dei diodi Shottky) con tensione massima di carica leggermente superiore al normale intorno ai 14,5-14,8V.
Infine, da non dimenticare: importante inserire dei fusibili su tutti cavi che vanno alle batterie (possibilmente vicino alle batterie in modo da proteggere anche il cavo. La fonte di pericolo (incendio per corto circuito) e sempre la batteria (!!!) - non i moduli FV.
grazie mille per le 2 risposte!
Citazione:pippu2007 ha scritto:
per il mantenimento di due batterie per l'inverno
una servizi e una motore da 100 e 80 amp
che pannello ci vuole?
io ho elaborato questa comoda formuletta

Pn=0,01Eb/2h ma ... Eb può essere Wh ---nello specifico Ah*V
allora Pn=0,01Ah*V / 2h
dove Pn è lapotenza nominale del pannello (in W)
Eb è l'energia disponibile della batteria (Wh)
ovvero la potenza del pannello dovrebbe essere il 5x mille dei Wh della batteria

nel caso specifico batteria da 100 A
100x12x0,005 = 6 W
siccome da 6 non ci sono con 7 o 10 W sei tranquillo
a Sorrento suppongo riusciresti a mantenerla anche con un 5 W ma è un po'risicato

la spiegazione completa è quì:
http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=49514
Con un pannellino solare di 6Wp riesci a malapena a compensare l'autoscarica di una batteria da 100Ah, e solamente in estate e solo se la batteria e' nuova. Fino a 15Wp di potenza solare non serve nemmeno il regolatore di carica.
Citazione:ASK ha scritto:
Con un pannellino solare di 6Wp riesci a malapena a compensare l'autoscarica di una batteria da 100Ah, e solamente in estate e solo se la batteria e' nuova. Fino a 15Wp di potenza solare non serve nemmeno il regolatore di carica.
infatti è un calcolo per l'autoscarica e al link è spiegato dettagliatamente che devo fare di più ,
Già l'argomento è stato ampiamente discusso . .
Citazione:TestaCuore ha scritto:
vorrei mettere dotare anche io l amia barca di un sistema fotovoltaico.
che ne pensate di qualcosa del genre?
http://cgi.ebay.it/Pannello-SOLARE-Fless...3f07a66815
si potrebbe sistemare direttamente sullo sprayhood o sul bimini....o dove ci pare.

Il prezzo è molto alto, ti consiglio di cercare fuori da ebay Italia, i prezzi sono quasi sempre migliori.
Ad esempio lo stesso in Inghilterra (niente dogana e IVA quindi) costa molto meno.
http://cgi.ebay.it/80W-Mono-Flexible-sol...2eb39ef52e
4Kg contro 1,3Kg....possibile? 42
Citazione:Spider65 ha scritto:
Citazione:TestaCuore ha scritto:
vorrei mettere dotare anche io l amia barca di un sistema fotovoltaico.
che ne pensate di qualcosa del genre?
http://cgi.ebay.it/Pannello-SOLARE-Fless...3f07a66815
si potrebbe sistemare direttamente sullo sprayhood o sul bimini....o dove ci pare.

Il prezzo è molto alto, ti consiglio di cercare fuori da ebay Italia, i prezzi sono quasi sempre migliori.
Ad esempio lo stesso in Inghilterra (niente dogana e IVA quindi) costa molto meno.
http://cgi.ebay.it/80W-Mono-Flexible-sol...2eb39ef52e
sono realmente uguali? a me questo meno costoso sembra una cinesata! che ne pensate'
Personalmente sembra una cinesata anche a me, ma conosco veramente poco l'argomento.
Ho appena comprato un pannello della stessa marca di quello postato da TestaCuore e posso affermare che swmbra fatto proprio bene, ha i cavi da 6 ricoperti da una buona guaina apposita per resistere alle intemperie, cosa che ad occhio non sembra per il pannello inglese. In più già sono montati i connettori stagni.
La differenza di peso e di spessore credo sia dovuta al fatto che sul pannello inglese ci sia una lamina di metallo che non è presente sul pannello italiano. Non so se sia un bene o un male.
Comunque fra non molto completerò il mio post dando dei resoconti sul pannello Enecom da 90 Wp (stesse misure del 80Wp) con regolatore MPPT.

BV
ok, ottimo....attendo tue notizie!
ciao
Citazione:ASK ha scritto:

In questo modo il pannello solare carica solamente la batteria 3.
E' preferibile caricare tutte 3 le batterie usando come ripartitore (del solo impianto solare) dei diodi Shottky montati su dissipatore (alette di raffreddamento) acquistabili per pochi Euro presso qualsiasi rivenditore di componenti elettronici (uno su ogni gruppo di batteria) che comportano una caduta di tensione bassa di 0,3V circa. La corrente nominale dei diodi deve essere almeno 20% superiore alla corrente massima (in corto circuito) dell'impianto solare (somma delle correnti di corto dei moduli FV cablati in parallelo).
E per compensare la caduta di tensione sceglierei un regolatore di carica (da cablare a monte dei diodi Shottky) con tensione massima di carica leggermente superiore al normale intorno ai 14,5-14,8V.
Infine, da non dimenticare: importante inserire dei fusibili su tutti cavi che vanno alle batterie (possibilmente vicino alle batterie in modo da proteggere anche il cavo. La fonte di pericolo (incendio per corto circuito) e sempre la batteria (!!!) - non i moduli FV.

ASK, così, a mio avviso proprio non si può fare....
Il regolatore di corrente per poter funzionare a dovere deve 'leggere' la batteria, in modo da poter appunto regolare conseguentemente la corrente di carica da fornirgli. Se tra regolatore e batteria inserisci dei diodi (poco conta se Shottky o meno),gli impedisci di fare il suo lavoro in modo corretto.
A mio avviso, in tale campo, l'unico utilizzo corretto di tali diodi, per i quali hai fornito ottime spiegazioni circa il dimensionamento, è limitato all'uso di bypass o di blocco, nel caso si utilizzino piu pannelli.
Mi e' capitato di realizzare un sistema del genere un paio di volte, ed ha funzionato. Il regolatore di carica 'sentiva' la tensione media delle tre batterie collegate a valle attraverso i diodi Shottky. Pertanto la tensione massima di carica delle batterie restava 0,3V inferiore ovvero 14,0V. Basta fare una prova (non ce' pericolo di danneggiare nulla). Se effettivamente non dovesse funzionare, allora bisogna cablare il ripartitore a diodi a monte, ed usare tre regolatori di carica, 1 per ogni banco batterie. Per esempio la Steca tedesca fornisce regolatori di carico buoni (a tre fasi) che costano poco.
Citazione:ASK ha scritto:
Mi e' capitato di realizzare un sistema del genere un paio di volte, ed ha funzionato. Il regolatore di carica 'sentiva' la tensione media delle tre batterie collegate a valle attraverso i diodi Shottky. Pertanto la tensione massima di carica delle batterie restava 0,3V inferiore ovvero 14,0V. Basta fare una prova (non ce' pericolo di danneggiare nulla). Se effettivamente non dovesse funzionare, allora bisogna cablare il ripartitore a diodi a monte, ed usare tre regolatori di carica, 1 per ogni banco batterie. Per esempio la Steca tedesca fornisce regolatori di carico buoni (a tre fasi) che costano poco.

A mio giudizio è meglio evitare di inserire qualunque tipo di circuiteria elettronica fra regolatore di carica e batterie. I regolatori sono già costruiti per essere collegati in parallelo agli altri circuiti di carica (alternatore, caricabatteria).
Un altro consiglio è di valutare bene dove posizionare il pannello perchè (sopratutto quelli monocristallini) sono soggetti ad un forte decadimento della corrente di carica anche quando solo una piccola parte della superfice è in ombra.
Meglio quindi utilizzare due pannelli piccoli che uno grande ad esempio.
Per quanto riguarda i pannelli flessibili inoltre sono a mio giudizio da valutare anche quelli in silicio amorfo che, anche se hanno a parità di superfice un rendimento minore, costano meno e soffrono meno del problema dell'ombra.
Citazione:Spider65 ha scritto:
Per quanto riguarda i pannelli flessibili inoltre sono a mio giudizio da valutare anche quelli in silicio amorfo che, anche se hanno a parità di superfice un rendimento minore, costano meno e soffrono meno del problema dell'ombra.
Che i pannelli in Silicio amorfo soffrono meno dell'ombra e' una leggenda metropolitana. Se misurate con un piranometro (strumento di precisione per la misura del..) l'irraggiamento solare, troverete che a mezzogiorno in ombra il valore misurato e' circa 4 volte inferiore al valore in pieno sole. E visto che anche nel mondo del solare vale il principio di conservazione dell'energia (l'energia non si crea né si distrugge ma si trasforma), nessun miracoloso dispositivo solare al mondo puo' creare piu' energia dove ce' poca (in ombra).

Per quanto riguarda i dubbi su eventuale circuiteria aggiunta, vi assicuro: il pannello solare Fotovoltaico e' un dispositivo molto robusto. Ho visto pannelli FV forati da proiettili che ancora funzionavano discretamente. Solo un fulmine riesce a mettere fine alla vita di un pannello FV. Consiglio acquistare un regolatore buono (a 3 fasi e NON deve essere di tipo 'shunt') ma non costoso, e fare delle prove. I regolatore buoni sono protetti da fusibili e non si rompono neanche loro facilmente (sono fatti per utenti inesperti nei paesi in via di sviluppo).
Citazione:ASK ha scritto:
Citazione:Spider65 ha scritto:
Per quanto riguarda i pannelli flessibili inoltre sono a mio giudizio da valutare anche quelli in silicio amorfo che, anche se hanno a parità di superfice un rendimento minore, costano meno e soffrono meno del problema dell'ombra.
Che i pannelli in Silicio amorfo soffrono meno dell'ombra e' una leggenda metropolitana. Se misurate con un piranometro (strumento di precisione per la misura del..) l'irraggiamento solare, troverete che a mezzogiorno in ombra il valore misurato e' circa 4 volte inferiore al valore in pieno sole. E visto che anche nel mondo del solare vale il principio di conservazione dell'energia (l'energia non si crea né si distrugge ma si trasforma), nessun miracoloso dispositivo solare al mondo puo' creare piu' energia dove ce' poca (in ombra).

Per quanto riguarda i dubbi su eventuale circuiteria aggiunta, vi assicuro: il pannello solare Fotovoltaico e' un dispositivo molto robusto. Ho visto pannelli FV forati da proiettili che ancora funzionavano discretamente. Solo un fulmine riesce a mettere fine alla vita di un pannello FV. Consiglio acquistare un regolatore buono (a 3 fasi e NON deve essere di tipo 'shunt') ma non costoso, e fare delle prove. I regolatore buoni sono protetti da fusibili e non si rompono neanche loro facilmente (sono fatti per utenti inesperti nei paesi in via di sviluppo).

Purtroppo, quello che dici relativamente all'ombra non è proprio vero. I pannelli a celle poli/mono-cirstalline hanno le celle collegate in serie. Quando una cella è in ombra, produce meno corrente e la produzione complessiva del modulo si riduce ad un livello che viene determinato dalla cella più in ombra.
I pannelli in silicio amorfo invece hanno una struttura uniforme e la presenza di una parziale ombreggiatura sul pannello incide meno sull'efficenza.
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Come si vede dal grafico, è sufficente che il 40% di una singola cella sia in ombra, perchè la potenza dell'intera stringa di 18 celle diventi praticamente zero.

Se si pensa di montarli sulla tuga ad esempio, dove vi sono quasi sempre delle aree di ombra (boma, drizze, ecc) è molto probabile che a conti fatti il pannello amorfo avrà un rendimento migliore. Se si pensa invece di montarli sul rollbar in posizione dove difficilmente si troveranno parzialmente ombreggiati invece è molto probabile il contrario.
Citazione:Spider65 ha scritto:
Purtroppo, quello che dici relativamente all'ombra non è proprio vero. I pannelli a celle poli/mono-cirstalline hanno le celle collegate in serie. Quando una cella è in ombra, produce meno corrente e la produzione complessiva del modulo si riduce ad un livello che viene determinato dalla cella più in ombra.
I pannelli in silicio amorfo invece hanno una struttura uniforme ...
I pannelli in silicio amorfo sembrano uniformi perche, visti da lontano, presentano all'occhio una superficie a colore apparentemente uniforme. In realta' anche i pannelli in silicio amorfo sono composti da celle collegate in serie, osservabili pero' solo da vicino. Le celle si presentano come striscie larghe 5-15mm (a seconda delle dimensioni del pannello) separate da linee sottili di colore leggermente differente (per questo poco visibili) larghe 0,5mm.
Del resto, visto che una cella FV al silicio genera una tensione di soli 0,5-0,6Vcc, altrimenti, senza il collegamento in serie di 35-40 celle FV, non sarebbe possibile ottenere da un pannello FV (sia cristallino che amorfo) la tensione di 15-16Vcc necessaria per ricaricare una batteria da 12Vcc.
Altro esempio che tutti possono verificare subito: nella finestrella solare del mio calcolatorino tascabile solare posso distinguere chiaramente 4 striscie / celle amorfe. Ne' deduco che la tensione prodotta e' di 2,0-2,5Vcc.
Pertanto anche i pannelli FV a Silicio amorfo risentono dell'ombreggiamento parziale delle celle allo stesso modo come i pannelli a Silicio cristallino (come illustrato nel grafico riportato da Spider65).
Citazione:ASK ha scritto:
I pannelli in silicio amorfo sembrano uniformi perche, visti da lontano, presentano all'occhio una superficie a colore apparentemente uniforme. In realta' anche i pannelli in silicio amorfo sono composti da celle collegate in serie, osservabili pero' solo da vicino. Le celle si presentano come striscie larghe 5-15mm (a seconda delle dimensioni del pannello) separate da linee sottili di colore leggermente differente (per questo poco visibili) larghe 0,5mm.
Del resto, visto che una cella FV al silicio genera una tensione di soli 0,5-0,6Vcc, altrimenti, senza il collegamento in serie di 35-40 celle FV, non sarebbe possibile ottenere da un pannello FV (sia cristallino che amorfo) la tensione di 15-16Vcc necessaria per ricaricare una batteria da 12Vcc.
Altro esempio che tutti possono verificare subito: nella finestrella solare del mio calcolatorino tascabile solare posso distinguere chiaramente 4 striscie / celle amorfe. Ne' deduco che la tensione prodotta e' di 2,0-2,5Vcc.
Pertanto anche i pannelli FV a Silicio amorfo risentono dell'ombreggiamento parziale delle celle allo stesso modo come i pannelli a Silicio cristallino (come illustrato nel grafico riportato da Spider65).

I pannelli in silicio amorfo risentono anche loro ovviamente dell'ombreggiamento parziale ma in misura molto inferiore di quelli cristallini.
Basta cercare e si trova numerosa documentazione che lo attesta.

Riporto per esempio questa citazione (me ve ne sono molte altre).
'Bird droppings, leaves, water puddling, and dirt can shade or soil PV panels. 3% of shade or soil on crystalline modules can reduce output by more than 50% while only 3% output reduction is found on the laminates [1].'
[1] “Capturing the BIPV Advantage with Flexible Thin-film”, Steve Heckeroth, Energy Conversion Devises

In sostanza dice che un ombreggiatura che interessa il 3% del pannello può causare anche una perdita del 50% della potenza su un pannello cristallino mentre la perdita su un pannello amorfo rimane del 3%.
Pagine: 1 2 3
URL di riferimento