Grazie mille della tua delucidazione dapnia,
Allora devo proprio sentire bene in cantiere, e la capitaneria
perché intendevo montarlo fuori Italia.
Per questo m iinteressavano i tempi butocratici,
perché poi vorrei rientrare prima possibile, e non rimanere la mesi
grazie mille
bv
La cosa che interessa di più Dogana, Finanza e Capitaneria, è l'IVA (che sia stata riscossa e in che percentuale, così paghi la differenza) e che siano franche le eventuali tasse d'importazione.
E qui la vedo dura montalo all'estero e fare l'importazione, specie se è un paese extracomunitario.
Io in Francia ho risolto tutte le questioni burocratiche (perché anche lì la burocrazia non scherza), facendomi fare una dichiarazione dall'Ambasciata dove si dice che in Italia i natanti non necessitano di patente, eccetera; la traduzione asseverata, sempre in Ambasciata, della fattura originale (IVA evidenziata), dell'atto di acquisto, del certificato di omologazione di motore e barca, e cosette varie.
All'occorrenza gli metto in mano il pacco delle carte e mi salutano cordialmente.
Grazie Dapnia,
invece se la barca rimane all'estero non ci dovrebbero essere grossi problemi vero?
ciao
Dipende dalla bandiera.
Se Italiana, prima o poi rientra e/o si rivende, e lì vengono al pettine tutti i nodi, che "dopo" è più difficile sciogliere.
intanto grazie dapnia
ora vedo fare
ciao
Quanti soldi buttati in tasca di chi non fa niente.
Io e dico io, riparerei il mio.