19-03-2010, 05:59
Purtroppo quest’inverno il tempo è stato pessimo e le uscite in mare si contano sulle dita di una mano.
Non si naviga, si sta a casa e si naviga purtroppo solo in rete, la mente rimugina e quasi a compensare la scarsa attività velica scatta nella ns mente una sorta di sindrome che ci spinge inesorabilmente a spendere dei soldi.
Questo preambolo per cercare di giustificare la malsana idea che ronza per la testa:
cella di carico sullo strallo
Anticipo subito che escludiamo sistemi tipo B&G dedicati e specifici per la vela di costo improponibile, ma per esperienze professionali, avendo una discreta conoscenza di sistemi di celle di carico estensimetriche per la misura di forze per impiego industriale, ho tartassato diversi produttori di questi sistemi fino a che con l’aiuto dei loro tecnici non sono riuscito a farmi definire e quotare un sistema ad oc per la mia barca.
Il sistema sarebbe composto da un elemento sensibile che sostituirebbe la cannula dell’arridatoio dello strallo. Da questo il segnale è trasferito (via cavo) ad un amplificatore/elaboratore che indicherebbe il “carico” in chili (volendo con la precisione del 1/10) su di un classico display digitale (da posizionare insieme agli altri strumenti, log ecc..).
Il sistema sarebbe alimentato ovviamente dalla 12Vcc di bordo.
Il costo sarebbe comparabile a quello di un buon Log.
Adesso avrei voluto dai rigger, dai regatanti, dagli esperti in genere qualche indicazione in merito all’effettivo vantaggio nel aver tale sistema e qualche consiglio sull’utilizzo.
Vi ricordo che la mia barca è armata con un albero in Al a 7/8 con crocette in linea e volanti alte e basse.
Parlando con qualche armatore, soprattutto di vecchi racer IOR e/o Level Class dove le volanti erano la norma, mi indicavano la cella di carico sullo strallo come fondamentale per riuscire a regolare al meglio l’armo.
Mi sono dilungato un pò, grazie a tutti
Non si naviga, si sta a casa e si naviga purtroppo solo in rete, la mente rimugina e quasi a compensare la scarsa attività velica scatta nella ns mente una sorta di sindrome che ci spinge inesorabilmente a spendere dei soldi.
Questo preambolo per cercare di giustificare la malsana idea che ronza per la testa:
cella di carico sullo strallo
Anticipo subito che escludiamo sistemi tipo B&G dedicati e specifici per la vela di costo improponibile, ma per esperienze professionali, avendo una discreta conoscenza di sistemi di celle di carico estensimetriche per la misura di forze per impiego industriale, ho tartassato diversi produttori di questi sistemi fino a che con l’aiuto dei loro tecnici non sono riuscito a farmi definire e quotare un sistema ad oc per la mia barca.
Il sistema sarebbe composto da un elemento sensibile che sostituirebbe la cannula dell’arridatoio dello strallo. Da questo il segnale è trasferito (via cavo) ad un amplificatore/elaboratore che indicherebbe il “carico” in chili (volendo con la precisione del 1/10) su di un classico display digitale (da posizionare insieme agli altri strumenti, log ecc..).
Il sistema sarebbe alimentato ovviamente dalla 12Vcc di bordo.
Il costo sarebbe comparabile a quello di un buon Log.
Adesso avrei voluto dai rigger, dai regatanti, dagli esperti in genere qualche indicazione in merito all’effettivo vantaggio nel aver tale sistema e qualche consiglio sull’utilizzo.
Vi ricordo che la mia barca è armata con un albero in Al a 7/8 con crocette in linea e volanti alte e basse.
Parlando con qualche armatore, soprattutto di vecchi racer IOR e/o Level Class dove le volanti erano la norma, mi indicavano la cella di carico sullo strallo come fondamentale per riuscire a regolare al meglio l’armo.
Mi sono dilungato un pò, grazie a tutti