Ciao ragazzi sono da poco iscritto a questo forum e mi servirebbero suggerimenti per la realizzazione di una deriva in compensato marino+Vetroresina(VTR) o compensato marino+carbonio.Lo so è un argomento trito e ritrito ma, non avendo mai fatto nulla di ciò,avrei bisogno ancora di qualche piccolo consiglio.La scelta di utilizzare VTR o carbonio dipende quasi esclusivamente da aspetto di tipo economico,cmq chi sappia lavorare bene entrambi può dirmi quale sia piu difficile da lavorare?se c'è piu probabilità di sbagliare con l'uno o con l'altro?
La mia deriva sarà larga 23 cm e spessa 1.6 cm per una barca di 4.5 m.Le dimensioni della sezione della deriva(ahimè molto piccole)sono fissate perchè la scassa è stata già realizzata.Avevo pensato di realizzarla come nel disegno,ovvero compensato fuori e VTR o carbonio all'interno,perchè qualora mi dovessi accorgere,a deriva finita,che non entra nella scassa vado a levigare il compensato e non la VTR o carbonio che mi garantiscono elevata rigidezza flessionalee torsionale.
Se utilizzassi solo compensato+VTR potrei inserire stecchette di carbonio all'interno? Se si dove le compro?
Per la costruzione i passaggi dovrebbero essere questi:
1-Prendo primo foglio di compensato da 8 mm
2-Spennello con epossidica
3-I strato di VTR
4-Spennello con epossidica, premendo bene per evitare bolle d'aria.
5-II strato di VTR
6-Spennello con epossidica
7-Secondo foglio di compensato da 8 mm
8-Unisco il tutto con delle pinze a mano e lascio asciugare per 6/7 ore
9-Levigo il tutto per ottenere il profilo NACA desiderato.
E' corretto?
Chi sa rispondere anche solo a una di queste domande mi è di grandissimo aiuto.
Grazie.
Il mio è un parere puramente personale, ma non ci siamo:
A) la Vtr va messa all'esterno del manufatto, altrimenti non riuscirà a svolgere la sua funzione, col metodo indicato da te andresti probabilmente incontro a delaminazioni, ma ci sono altri utenti con esperienza su VTR, aspetta un loro intervento.
B) Il compensato è il semilavorato sbagliato per questo tipo di realizzazione, avresti il 50% della fibra orientato nel senso sbagliato, meglio un listellare incollaggio fenolico, puoi fartelo incollando delle stecche di mogano o iroko con TAAAANNNNTTTIII morsetti e un piano di riferimento.
Per incolare il legno ricorda che devi sempre scartavetrare prima, per asportare la superficie del legno che è sempre un po' unta e aprire i pori che permettendo alla colla di penetrare nel legno e creare un minimo di interfase di ancoraggio.
Clavy grazie davvero per la risposta, cmq hai ragione per ciò che riguarda la VTR all'interno è un 'idea del cavolo perchè andrei a rinforzare in corrispondenza dell'asse neutro, quello soggetto a nessuna sollecitazione.
Grazie x il suggerimento del mogano.
Per il discorso legato alla Vetroresina,nessun aiuto?
Prima di spennellare resina sul legno, devo levigarlo o è meglio con più asperità?
Vediamo se posso aiutarti..Qualche domanda.
- Di che barca stiamo parlando?
- La deriva... c'é l'hai? E' la sostituzione di un pezzo preesistente?
- In tale caso.. é sacrificabile? Cioé puoi lavorarci senza 'rimpianti in quanto rovinata?
- Se la deriva é ancora 'in progetto', come hai definito la sua forma, visto che citi i profili NACA? Solo sulla scassa? L'hai rilevata? Qual'é il profilo da te scelto?
- Come gestisci la forma alare NACA? Con PROFILI?
Per fortuna esistono Google e Wikipedia che ti soccorrono in caso di necessità:
NACA
PROFILI
Voi continuate che io mantengo caldo il
motore di ricerca!
Si ma frena... realizzare una deriva con profilo NACA con il software profili... specialmente così stretta...
Come MINIMO devi modificare il bordo d'uscita!
Prima parliamone! Io lo faccio, ma non é indolore...
La barca è un Flying Junior a cui sono stati aggiunti in fase di montaggio una 30ina di cm: Barca 4.4 circa.
La deriva la devo costruire da zero, ovviamente rispettando le dimensioni della scassa già esistente.
Per quanto riguarda il profilo NACA ho scelto lo 0006, dato rilevato dopo aver letto un pò di forum e libri. No, non ho usato PROFILI, non lo conoscevo come software, ho realizzato una dima molto artigianale che assomiglia molto a un profilo NACA 0006.
date le dimensioni, la tua cultura tecnica, e varie ed eventuali:
secondo me tu stai costruendo una barchetta per un progetto universitario della triennale, e data la corda veramente corta e le dimensioni...direi uno skiffettino con un trapezio solo.
(giusto per mio divertimento, ogni tanto mi piace giocare a sherlock holmes, sbagliando di solito)
ora veniamo alle risposte: a me la mamma mi ha sempre detto che quando faccio un sandwich devo mettere il materiale che lavora a flessione FUORI e il materiale che lavora a taglio DENTRO. quindi carbonio fuori. ti consiglio di procedere così:
- dimensiona lo spessore di carbonchio necessario ai carichi imposti (io ipotizzo 3 mm ma è un numero a occhio)
- prendi il disegno della deriva che vuoi fare, con tutti i profili naca del caso. offsettalo di 4.5 (3+1.5 mm) di spessore per lato sul tridimensionale.
- realizza in compensato, lamellaere o quel che vuoi l'oggetto del disegno di cui sopra, ovvero la deriva ridotta in dimensioni dei famosi 4.5 mm
- ricoprila con 3 mm di carbonio, mi raccomando lo strato più esterno a trama fine e poi peel ply così viene liscio liscio e ci vuole meno stucco.
- rifinisci, stucca, vernicia.
- monta la deriva: se hai fatto tutto bene ti avanzano circa 1.5 mm per lato, che potrai sistemare con degli spessorini a misura nella scassa.
commento mio: certo che 16 mm di spessore de profilo sono veramente pochi (anche se la corda pure è piccola in effetti), temo che svilupperè poca portanza alle basse velocità. il che vuol dire che avrai una barca molto scarsa in accelerazione, ma molto veloce una volta partita. se metti un piano velico cazzuto, naturalmente sopperisci a queste carenze, ma ci vorrà un bel manico a portarla, perchè sarà molto critica al timone e alle onde.
quando c'è poca aria evita di allinearti e fermare completamente la barca prima dei 30 secondi.
Quotando le ottime osservazioni di
ADL, fammi puntualizzare alcune cose.
Citazione:Noodles84 ha scritto:
La barca è un Flying Junior a cui sono stati aggiunti in fase di montaggio una 30ina di cm: Barca 4.4 circa.
In effetti c'é di che divertirsi!
Citazione:La deriva la devo costruire da zero, ovviamente rispettando le dimensioni della scassa già esistente.
Qui stanno i problemi. Iniziamo da quello più evidente.
Avendo una scassa già esistente, e supponendo che tu la voglia utilzzare in modo 'canonico' tirando su e giù l'appendice, temo sia la SCASSA che ti impone la forma della deriva.
Una troppo piccola, o troppo rastremata 'sbattacchierebbe' nella scassa, imponendoti di realizzare un sistema di guide in teflon per mantenerla in sede durante l'uso, e per permetterele di scaricare adeguatamente lo sforzo sulla struttura.
Troppo grande... ovvio. non scorre.
Il mio secondo dubbio riguarda l'allungamento della barca. Sei sicuro che tale aggiunta NON ABBIA SPOSTATO qualche centro d'equilibrio?
Se si, rifacendo la deriva, qualche aggiustamento lo si può fare! SE non hai problemi di carrelli d'alaggio esistono bulbi e foils..
Citazione:Per quanto riguarda il profilo NACA ho scelto lo 0006, dato rilevato dopo aver letto un pò di forum e libri. No, non ho usato PROFILI, non lo conoscevo come software, ho realizzato una dima molto artigianale che assomiglia molto a un profilo NACA 0006.
Bene! Ma chiariscimi una cosa. Cosa intendi per dima?
Hai realizzato una sagoma dell'intera deriva con materiale a perdere oppure la sola sezione per controllare che passi agevolmente nella scassa?
Se hai questi dati certi ed attendibili, allora sì che ti insegno come utilzzare con profilo NACA il software PROFILI per realizzare uno stampo. Poi sceglierai a tua discrezione se stampo femmina, stampo maschio (detto Manichino) o dime di fresatura...
Poi costruire la deriva 'vera é propria' é semplice...
...flying junior, non ho letto perchè scrivevmo in contemporanea. perchè non vedi sul regolamento di stazza le misure esatte della deriva?
e come sospettavo sherlock holmes ha cannato alla grande
dimenticavo: il FJ ha la deriva pivotante, come il 470 eil 420. quindi per centrare la barca basta tirare un po' su un po' giù che il centro si sposta prua-poppa, riequilibrando i 30 cm aggiutivi.
puoi sceglier il profilo naca che vuoi, tieni conto che nella zona di battuta magari ti conviene avere una sezione che appoggia bene alla scassa simil-rettangolare per capirsi
Citazione:ADL ha scritto:
...flying junior, non ho letto perchè scrivevmo in contemporanea. perchè non vedi sul regolamento di stazza le misure esatte della deriva?
e come sospettavo sherlock holmes ha cannato alla grande
... 'speeeetta! Prima vediamo qualche foto. Tutto da vedere!
Tu come fai in fase di montaggio
ad allungare una barca?
Cito testualmente:
[u]'La barca è un Flying Junior a cui sono stati aggiunti in fase di montaggio una 30ina di cm: Barca 4.4 circa.'[u]
Citazione:dimenticavo: il FJ ha la deriva pivotante, come il 470 eil 420. quindi per centrare la barca basta tirare un po' su un po' giù che il centro si sposta prua-poppa, riequilibrando i 30 cm aggiutivi.
Io tale regolazione me la tengo per assestare piccole variazioni di peso o posizione equipaggio.
Non so se una 30 di cm di scafo (e credo che l'albero longitudinalmente sia rimasto al 'solito' posto) possano essere così facilmente equilibrati. Specialmente se a causa dell'alzata della deriva, la stessa perde un bel pò d'immersione.
Citazione: puoi sceglier il profilo naca che vuoi, tieni conto che nella zona di battuta magari ti conviene avere una sezione che appoggia bene alla scassa simil-rettangolare per capirsi
Gia... e visto che la deriva in posizione retratta aderisce per quasi tutta la sua altezza alla scassa, non credo abbia molta possibilità di scelta.
Il bordo d'attacco é... quello!
Prima di tutto ringrazio tutti delle risposte fornitemi e del tempo che mi avete dedicato, adesso veniamo al sodo...
ADL tu a sherlock holmes gli fai un baffo, cmq no, non è per un progetto universitario ma sono ingegnere e i discorsi legati a asse neutro, sollecitazione etc... mi sono molto familiari.
Per quanto riguarda il carbonio: prima spennello con la resina epossidica, poi appoggio il primo strato, resina di nuovo, vado di frangibolle e poi lascio asciugare. Ripeto questo procedimento per gli altri strati di carbonio.Giusto? Solitamente quanto tempo ci mette il carbonio resinato con epossidica ad asciugare? Se volessi adottare questo procedimento con la tecnica del vuoto, sai darmi qualche altro consiglio?
GUEST la barca è stata allungata tenendo in giusta considerazione sia centro di deriva che centro velico, quindi particolari aggiustamenti con la deriva non ne dovrei fare. Per quanto riguarda la dima, ho realizzato due guide per l'ingresso e l'uscita come nel disegno
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Ovviamente fatte a mano quindi sono guide molto orientative.
Nella zona di battuta il profilo è quasi rettangolare.
Continuo a non capire COSA vuoi resinare.
Hai il modello già fatto in legno, foam, polistirolo...?
E poi ha senso carbonio+epoxy senza il sistema a vuoto?
Rischi una cattiva impregnazione e un risultato strutturale debole.
vai su cantierino.it, c'è il progetto e la realizzazione di una lancia di 22' dove viene descritto come icostruttore lavora il VTR sottvuoto. magari parla con lui...
e se vuoi fare le cose per bene procurati una stufetta e construisci una camera termica per la deriva (pannellni di legno e ppolistirolo, niente di esagerato), da portare almeno a 40°-45°.
Grazie ragazzi, oggi pom comincerò a provare, speriamo vada tutto per il meglio.