Credo che l'argomento svergolamento sia gia' stato trattato abbondantemente e tutti sappiamo il perche' bisogna svergolare la vela, quello pero' che forse non tutti sanno e' il quanto.
Tempo fa il ns amico rob ha sfiorato l'argomento, a mio avviso molto interessante, che ho voluto poi approfondire con lui in privato.
Mi spiace che tutto cio' sia passato cosi' in sordina, poiche' ritengo sia illuminante per capire come regolare le vele in presenza di aria stabile, e non, nelle diverse andature.
Ripropongo il suo intervento per poterlo eventualmente commentare come meritahttp://sybrancaleone.blogspot.com/2009/02/termometro-e-trasto.html
Note: I valori di svergolamento sono dovuti solo al gradiente verticale di velocita', quindi non prendono in considerazione: upwash,interazione fra le vele, sbandamento ecc.
casi in cui si vuol far lavorare la vela ad angoli di incidenza diversi,
con velocita' del vento inferiore a 7 nodi ca, probabili valori di svg
ancora superiori a quelli di aria stabile.
ciao
Einsetin il discorso è interessante dal punto di vista teorico, ma in pratica se non ho un'ala rigida controllata dal computer che faccio?
In regata mica posso mettermi a calcolare e misurare gli angoli di svergolamento ottimizzati per quelle condizioni meteo ... tiro e mollo le corde che mi capitano in mano finchè le vele hanno una forma 'ottima ad occhio', con i filetti che lavorano abbastanza bene a tutte le altezze.
Direi che gran parte delle argomentazioni di rob sono condivisibili.
Ma.....di cosa stiamo parlando ?? Come sempre si trascura il fattore più importante.....come è fatta la vela che dobbiamo svergolare.
Le considerazioni fatte da te e da rob sono valide però solo se stiamo parlando di un ala omotetica, ovvero di una ala i cui profili hanno lunghezza della corda, spessore e posizione dello stesso proporzionali.
In realtà, le vele non sono mai omotetiche, ma hanno profili diversi e con la possibilità di essere cambiati agendo sulle manovre, sulle flessioni e le catenarie; dunque non è detto che ad una variazione di angolo di incidenza si debba rispondere necessariamente con una regolazione che vari l'angolo della corda alare rispetto a quella superiore od inferiore (svergolamento). In molti casi si agisce invece sul 'grasso' della vela in determinate zone, in modo da modificare il profilo e di far cambiare l'angolo di ingresso della vela senza necessariamente modificare l'angolo di incidenza.
Ok.....ora che vi ho messo la pulce nell'orecchio.....andate avanti voi che siete i teorici....io per ora guardo filetti e decimi di nodo ..
Ciao
P.s. anche l'ala rigida di Oracle, pur con tutti i computer che c'erano a bordo, veniva regolata guardando i filetti di cui era piena....
Citazione:albert ha scritto:
Direi che gran parte delle argomentazioni di rob sono condivisibili.
Ma.....di cosa stiamo parlando ?? Come sempre si trascura il fattore più importante.....come è fatta la vela che dobbiamo svergolare.
Le considerazioni fatte da te e da rob sono valide però solo se stiamo parlando di un ala omotetica, ovvero di una ala i cui profili hanno lunghezza della corda, spessore e posizione dello stesso proporzionali.
In realtà, le vele non sono mai omotetiche, ma hanno profili diversi e con la possibilità di essere cambiati agendo sulle manovre, sulle flessioni e le catenarie; dunque non è detto che ad una variazione di angolo di incidenza si debba rispondere necessariamente con una regolazione che vari l'angolo della corda alare rispetto a quella superiore od inferiore (svergolamento). In molti casi si agisce invece sul 'grasso' della vela in determinate zone, in modo da modificare il profilo e di far cambiare l'angolo di ingresso della vela senza necessariamente modificare l'angolo di incidenza.
Ok.....ora che vi ho messo la pulce nell'orecchio.....andate avanti voi che siete i teorici....io per ora guardo filetti e decimi di nodo ..
Ciao
P.s. anche l'ala rigida di Oracle, pur con tutti i computer che c'erano a bordo, veniva regolata guardando i filetti di cui era piena....
Si Albert, finche' si tratta di 4/5° di differenza tra boma e testa della vela O.K., ma 5/8 volte tanto in andature lasche per me e' stata una rivelazione.
Ho voluto inserire i dati delle polari del Bonin 31 sul programmino di rob e mi sono saltati fuori questi numeri:
Max rotazione riscontrata di bolina: 4,99° (tra boma e TA a 15 metri d'altezza), con 4 nodi di reale a 44,7° con velocita' imb. di 3,9 nodi.
Max rotaz. riscontrata in poppa: 44,15° con 9 nodi di reale a 152,6° e vel. barca di 6,2 nodi.
Naturalmente in condizioni di aria stabile, dove le differenze sono piu' marcate.
Come osservato anche da rob, in bolina lo svergolamento risulta molto modesto ma non lo e' altrettanto in poppa.
Si puo' considerarlo notevolmente ridotto se si considera l'aria deviata dallo spi, ma, comunque, sembra rimanere molto rilevante.
Alla faccia della corrente di pensiero che in andature portanti il vang va sempre ben cazzato.
ciao
Citazione:einstein ha scritto:
Si puo' considerarlo notevolmente ridotto se si considera l'aria deviata dallo spi....
....ecco, appunto.....se regoli la randa seguendo i filetti, questo svergolamento torna a valori molto modesti sotto gennaker ed ancor più modesti sotto spi, poichè la balumina di questo si protende e chiude più di quella del gennaker....
Comunque, questa mia 'avversione' per lo svergolamento eccessivo, deriva dal fatto che l'efficienza della vela/ala crolla vertiginosamente mano a mano che quello aumenta, principalmente a causa dell'incremento della resistenza indotta dovuta alla deviazione dei filetti sopravvento verso la testa d'albero per il gradiente di pressione che si innesca riducendo l'incidenza dell'estremità.
finchè si può, è molto meno dannoso aumentare la profondità della vela ed avanzarne la posizione, rendendo i profili dell'estremità meno soggetti allo stallo....
Ma questa è solo la mia oppppppinione....
Ciao
P.S. Certo che questa discussione dà un'idea di come vadano d'accordo timoniere e randista.....uno lasca e l'altro chiede di cazzare.....non c'è pericolo che la randa stia mai ferma....
Citazione:einstein ha scritto:
Max rotaz. riscontrata in poppa: 44,15° con 9 nodi di reale a 152,6° e vel. barca di 6,2 nodi.
Mi daresti i valori dell'apparente che ti risultano alla base ed in testa per questa situazione, che mi sembra alquanto 'inconsueta' ??
Ciao
Citazione:P.S. Certo che questa discussione dà un'idea di come vadano d'accordo timoniere e randista.....uno lasca e l'altro chiede di cazzare.....non c'è pericolo che la randa stia mai ferma....
Premesso che non sono randista nato... sabato mi hanno promosso e messo in mano la scotta e il trasto della randa (e anche il paterazzzzzzo wow)...
Per la bolina, ok dai, non ho litigato. Ci siamo.
In poppa era un continuo: io cazzavo ...il timoniere chiamava apertura... io aprivo... il timoniere chiamava chiusura.
A parte questo, io non mi stacco piu' dalla randa. Troppo Belloooooo!
Viri e vai dall'altra in comodita', non schiacci... stai dietro e non ti bagni... ma soprattutto finalmente invece di guardati i piedi per tutta la regata ... ti godi e capisci qualcosa di quello che succede attorno.
Alla base boma 2,9 nodi, a 15 m: 4,5 nodi d'apparente, angoli: 68,8° e 112,9° sempre apparenti.
ciao
PS. questa discussione mi ha invece portato dalla tua parte in bolina, resta ancora da mettere a punto la poppa.
Citazione:einstein ha scritto:
Alla base boma 2,9 nodi, a 15 m: 4,5 nodi d'apparente, angoli: 68,8° e 112,9° sempre apparenti.
ciao
...
[?] Ma siamo proprio sicuri?
Si tiger, se il programma di rob e' attendibile, come ha detto; con aria tipicamente instabile invece: solo 10,66° a parita' di intensita' di vento reale, angolo e velocita' barca.
Quindi nelle regate invernali, dove il mare solitamente e' piu' caldo dell'aria, si dovra' dare meno svergolamento che nelle classiche termiche estive.
ciao
einstein !! prendila con doppia timoneria, cosi albert mi fa un po' di scuola guida
Citazione:Messaggio di einstein
tutti sappiamo il perche' bisogna svergolare la vela
Se questo è vero, e inoltre la nostra vela, la nostra attrezzatura e la nostra capacità consentono di svergolare q.b. (quanto basta
), allora la risposta dovrebbe essere abbastanza semplice, cioè:
si svergola fino al raggiungimento del risultato voluto (aumento della velocità, riduzione dello sbandamento).
So che può sembrare una risposta banale, ma credo che per un marinaio potrebbe essere sufficiente.
Se poi si vogliono approfondire anche gli aspetti teorici del perché svergolando di quel tanto si è ottenuto quel determinato risultato, bè, allora ammetto che le mie conoscenze non consentono di offrire un valido contributo alla discussione
Cinghia, se e' vero che i ruoli a bordo scadono verso poppa proporzionalmente all'eta', non ci siamo, ne hai saltato almeno un paio...
ti resterebbe solo il timoniere e poi?
ciao
Citazione:einstein ha scritto:
Cinghia, se e' vero che i ruoli a bordo scadono verso poppa proporzionalmente all'eta', non ci siamo, ne hai saltato almeno un paio...
ti resterebbe solo il timoniere e poi?
ciao
Poi gli resta da fare il tattico.....dove lo sforzo massimo è eseguito dalla bocca e se c'è il deckmann senza l'optional del navigatore allegato, dal dito sul touch screen.....il massimo !!
Ciao
Lo svergolamento è un'oppppppinione. Certo che al lasco se c'è onda la randa svergolata ti fa rollare di più. C'è diffderenza tra un'armo frazionato e uno in testa.
invece è cosa nota che con 25 30 nodi per i prodieri è una passeggiata di salute....
comunque vi batto tutti! regata sotto numero (in 5 invece di 7), ho fatto il prodiere-randista: di bolina randa, alle boe prua, e di poppa randa.
ho provato timidamente a chiedere: si ok ma quando si stramba? la risposta: 'corri'
gran bella regata...