Ciao a tutti,
con una idropulitrice domestica, cosa posso farci sulla barca?
Ad esempio prima di fare il ciclo antiosmosi posso utilizzarla per lavare bene la carena da polveri e sporco?
E sulla coperta e le murate, posso utilizzarla per pulire bene prima di procedere con la lucidatura?
Gianluca
io ho una idropulitice cinese che, a fronte della poco portata d' acqua (non parlo di pressione), non mi da risultati soddisfacenti.
Eccomi!
L'ho usata per la prima volta proprio questa domenica!
Premesso che fa un casino bestiale e che è meglio usarla quando non ci sono i vicini da assordare o schizzare devo dire che sulla coperta mi ha pulito tutto!
Non l'ho usata sul teak del pozzetto (e non lo fare se non vuoi buttarlo a breve) ma sui gradini della passerella. Puliti pure loro come nuovi.
Ho una idro domestica abbastanza potente. E mi sono divertito!
Sull'opera viva va pure bene, la usano i cantieri.
IO L'HO usata sull'opera viva, dopo aver passato un raschietto per togliere il grosso, e ha portato via la morchia fine, fino alla antivegetativa...ottimo direi.
Unico neo, il getto va stretto al massino, per una lunghezza di 2 cm circa, per cui ci si mette tempo a fare tutta la chiglia...
a.
Sono anni che la uso anche in barca.
Eccezzionale per pulire la coperta, sopratutto l'antisdrucciolo stampato nel gel-coat che altrimenti è difficile pulire, nella mia barca è la parte maggiore.
Unica avvertenza: evitare di investire il teak per non 'bucarlo', ma una passatina con il getto tutto aperto e da lontano si può anche fare.
Ho una idropulitrice compatta (40x17x23 cm)ma potente e pesante (motore 1500 giri che non si ferma mai ma mette in ricircolo - importante perchè fà un solo avviamento iniziale e quindi non fà saltare le protezioni in banchina con continui avviamenti).
La lascio in banchina accanto alle prese di acqua e corrente, senza scaricarla dal carrello del porto e lavoro con il tubo alta pressione con prolunga (10 + 15 m).
Anche io ho una cinese con riciclo.Sono rinato per la pulizia della barca. Per il teack uso lo stesso metodo di RMV con molta cautela.
L'ho usata ieri sulla coperta.
Davvero notevole il risultato, in particoalre per rimuovere i puntini neri (di muffa?) che si erano formati nell'antisdrucciolo.
La userò ancora per una seconda e definitiva passata.
Gianluca
Citazione:RMV2605D ha scritto:
Unica avvertenza: evitare di investire il teak per non 'bucarlo', ma una passatina con il getto tutto aperto e da lontano si può anche fare.
ne ho comperata una 'apposta' in offerta al discount, per la stessa ragione (se non si rompe in 15 giorni!) non credo che abbia una gran pressione di lavoro, però ho letto stamattina sul libro di Zerbinati a proposito del teak:
MAI usare l'idropulitrice! (lo scrive come monito categorico!)
....va bene tutto,per il teack consiglio tanto olio di gomito e... Riomelaceto,fate attenzione se trattasi di barca riverniciata e antisdrucciolo ripristinato,per opera viva chiudete sempre le valvole
,per il resto cmq tutto a dovuta distanza 2 cm se potente potrebbero anche far tanto male
Citazione:cicciopettola ha scritto:
ne ho comperata una 'apposta' in offerta al discount, per la stessa ragione (se non si rompe in 15 giorni!) non credo che abbia una gran pressione di lavoro, però ho letto stamattina sul libro di Zerbinati a proposito del teak:
MAI usare l'idropulitrice! (lo scrive come monito categorico!)
Io invece l'ho sempre usata, non solo per pulire tuga, coperta ed opera viva, ma anche per il teak. Basta allargare un pò il getto e leva via tutto il grigiume senza danni al legno. Anche sulla tuga o su parti delicate bisogna comunque regolare il getto secondo quello che pulisci.
La mia, anche se piccola, se gli lasci il getto libero e ti va sul piede ti fa parecchio male, ma appiattendolo un pò riesce a pulire bene senza danni.
Riguardo al teak, dopo il lavaggio con l'idropulitrice, strofino con spazzola seguendo la venatura in abbondante acqua e limone (in un secchio d'acqua 4-5 limoni tagliati e spremuti), risciacquo bene e quando è asciutto passo 2 mani di olio di teak (non olio di lino crudo) Alla fine, il teak viene come nuovo, con quel marrone caldo e bello che solo lui sa dare.
Lo faccio ormai da anni e non ho notato scalfitture o rosicchiamenti sul legno, anche se vecchiotto.
Non credo sia bene strofinare seguendo la venatura per non rovinare il teak bisogna pulire delicatamente in senso trasversale alla venatura: questo faccio e questo dicono gli allestitori e i cantieri. Mai il pulivapor sul teak e mai olio. Ad inizio stagione eventualmente una passata leggera con scotchbrite (spugnetta verde) sempre in senso trasversale alla vena e il ponte torna nuovo. L'unico prodotto consigliato é una volta all'anno l'acido ossalico.
Poi ognuno fá come vuole.
Saluti e buon vento.
ecco qui, nuovamente mi mettete in confusione....
i dubbi sono i soliti, e puntualmente entrambi portate testimonianze diametralmente opposte!
- idropulitrice si / idropulitrice no
- olio si / olio no
- spazzola morbida nel senso delle venature / in senso trasversale / addirittura scotch-brite....
vado in confusione..
Citazione:Messaggio di gianlucagiorgetti79
Ciao a tutti,
con una idropulitrice domestica, cosa posso farci sulla barca?Ad esempio prima di fare il ciclo antiosmosi posso utilizzarla per lavare bene la carena da polveri e sporco?
E sulla coperta e le murate, posso utilizzarla per pulire bene prima di procedere con la lucidatura?
Gianluca
Per esempio: occupare spazio inutilmente, crearsi nemici tra i vicini per il rumore, perdere del tempo in lavori di pulizia quasi inutili, rischiare la pelle per via dell'amore tra la 220 e l'acqua, eccetera eccetera.
Il tutto è facilmente risolvibile con semplici ma geniali cose d'altri tempi, dette anche e con molta raffinata ricercatezza, provveditorie palmari (detto al volgo, spazzole spugne e stracci) e generose dosi di olio di gomito.
A volte il progresso e le diavolerie moderne fanno perdere il senso delle semplici cose efficaci come il sudore.
SI potrebbe trovare una via di mezzo ...
Usare l'idro ad inizio stagione, poi pulicchiare al solito durante il resto, e restare fermi d'inverno.
Così si potrebbe acquistare qualcosa di buono con i vicini di barca, non portarlo appresso ecc.ecc.
Est modus in rebus
Comunque penso che proverò quello del mi vicino.
Il teak lo mantengo con una spazzola usata perpendicolarmente alle venature usata con acqua.
Niente più, e dopo 5 anni sfido a dire che non sia ancora nuovo.
Oli non ne metto perché durante l'invernale prendo abbondanti schizzi marini che riescono a nutrire il legno senza che si ingrigisca.
Usare la spazzola nel senso delle venature è un crimine che alla lunga si paga a causa dei solchi che si aprono. Certo, il legno è più pulito... ma a che prezzo!