Citazione:aleufo ha scritto:
A me è capitato la prima volta all'Elba con un forte vento di maestrale al traverso (Rio Marina) con un SO45.2 con poco spazio avanti e senza spazio sottovento e ultimo del pontile (libero sopravvento). Mollato cima sotto col motore a 1000giri e timone all'orza, poi motore sui 2000, mollato corpo morto, motore sui 2500 e la barca ha ruotato in direzione del vento, quando la prua era quasi al vento via il doppino di poppa e uscito.Stessa manovra (al contrario) diverse volte in entrata anche in Sardegna doppino con gassa per fermare la cima subito sulla bitta di poppa sopravvento, timone all'orza qb per stare dritto e corpo morto a prua .
Anche per me va così.
timone all'orza anca por mi!
Citazione:wind e sea ha scritto:
. ma a questo punto l'ultimo disegno di alpa 550 vale anche con motore fermo...o sbaglio?
si vero, infatti l'ultimo è sbagliato.
C'ho pensato dopo che l'ho fatto. L'ultimo si fa a motore solo se è il vento che schiaccia in banchina. Mea culpa.
quindi barra all'orza si ma non troppo (?)
QB, anche tutta all'orza se serve, un piccolo problema è con la barra invece della ruota per dare il giusto angolo.
Citazione:aleufo ha scritto:
A me è capitato la prima volta all'Elba con un forte vento di maestrale al traverso (Rio Marina) con un SO45.2 con poco spazio avanti e senza spazio sottovento e ultimo del pontile (libero sopravvento). Mollato cima sotto col motore a 1000giri e timone all'orza, poi motore sui 2000, mollato corpo morto, motore sui 2500 e la barca ha ruotato in direzione del vento, quando la prua era quasi al vento via il doppino di poppa e uscito.
Quindi la prua ti è andata al vento ? Perciò non sei rimasto perpendicolare alal banchina?
Interessante: proverò. La mia manovra l'ho imparata così e sinceramente non mi sono mai posto il problema di verificare il contrario, però è sempre bello provare cose nuove.
Diciamo che nel tonneggio ho automatizzato di direzionare la prua dalla parte contraria di dove voglio portarmi... e funziona.
La barca di domenica era un First 40.7, ma normalmente la faccio con un Salona 40 e un Salona 37.
Aleufo, mi riesci a fare un disegnino per capire dove hai la bitta, dove si forma la trazione, etc....
Ascoltatemi:
quello che far stare la barca perpendicolare alla banchina con il vento al traverso è la coppia che si genera tra l'elica (quando si dà gas 1° forza) e la cima a poppa messa più sopravvento possibile (2° forza opposta come senso direzione della cima di poppa).
E' una coppia di forze di senso opposto che siccome non sono sullo stesso asse generano una rotazione. Quindi funziona meglio con le barche larghe (si genera più rotazione) perchè aumenta la distanza fra la coppia di forze.
Il timone ha un effetto minore.
leggetevi il link
http://www.aiasoft.it/bianca/navigare/traino.html
Citazione:sniper ha scritto:
Ascoltatemi:
quello che far stare la barca perpendicolare alla banchina con il vento al traverso è la coppia che si genera tra l'elica (quando si dà gas 1° forza) e la cima a poppa messa più sopravvento possibile (2° forza opposta come senso direzione della cima di poppa).
E' una coppia di forze di senso opposto che siccome non sono sullo stesso asse generano una rotazione. Quindi funziona meglio con le barche larghe (si genera più rotazione) perchè aumenta la distanza fra la coppia di forze.
Il timone ha un effetto minore.
leggetevi il link
http://www.aiasoft.it/bianca/navigare/traino.html
Quindi sostieni che il timone è indifferente???????
Nel tuo link il timone è alla poggia e presenta seppur piccolo un vettore/forza.
Io voglio capire cosa succede col timone all'orza (almeno fino a domenica che tempo permettendo proverò realmente)
Citazione:sniper ha scritto:
Ascoltatemi:
quello che far stare la barca perpendicolare alla banchina con il vento al traverso è la coppia che si genera tra l'elica (quando si dà gas 1° forza) e la cima a poppa messa più sopravvento possibile (2° forza opposta come senso direzione della cima di poppa).
E' una coppia di forze di senso opposto che siccome non sono sullo stesso asse generano una rotazione. Quindi funziona meglio con le barche larghe (si genera più rotazione) perchè aumenta la distanza fra la coppia di forze.
Il timone ha un effetto minore.
leggetevi il link
http://www.aiasoft.it/bianca/navigare/traino.html
grazie sniper, la pagina mi ha tolto molti dubbi sul funzionamento della manovra
Sinceramente ho sempre manovrato con il timone all'orza e mi sembra anche che lasciando il timone alla puggia l'effetto cambiasse, ma provo, provo, provo forse sabato stesso si si.
Citazione:Alpa550 ha scritto:
Citazione:sniper ha scritto:
Ascoltatemi:
quello che far stare la barca perpendicolare alla banchina con il vento al traverso è la coppia che si genera tra l'elica (quando si dà gas 1° forza) e la cima a poppa messa più sopravvento possibile (2° forza opposta come senso direzione della cima di poppa).
E' una coppia di forze di senso opposto che siccome non sono sullo stesso asse generano una rotazione. Quindi funziona meglio con le barche larghe (si genera più rotazione) perchè aumenta la distanza fra la coppia di forze.
Il timone ha un effetto minore.
leggetevi il link
http://www.aiasoft.it/bianca/navigare/traino.html
Quindi sostieni che il timone è indifferente???????
non indifferente: minore e diverso
serve più che altro per distanziarsi più o meno dalla barca sottovento e comunque va usato nel senso che tu avevi descritto, cioè:
-timone per andare alla poggia la barca guadagna al vento
-timone per andare all'orza la barca scade al vento
MA IN ENTRAMBI I CASI GRAZIE ALLA COPPIA DI FORZE RIMANE PERPENDICOLARE ALLA BANCHINA
alla prima occasione provateci....
Prima di provare la manovra ricordavo di aver letto qualcosa su come si dovesse mettere il timone (e ricordo anche che durante la lettura la cosa che leggevo non mi tornava logica ...). Ad ogni modo, siccome non ricordavo più di tanto ciò che avevo letto e non costando nulla la prova ho portato il timone sia all'orza che alla poggia.
Allora: orzando con la cima sopravvento fissata in banchina la mia barca risale la prua al vento staccandosi dalla barca sottovento, l'opposto fà portando il timone alla poggia ... se per alcuni è il contrario sarà sicuramente un fatto di conformazione dello scafo.
Un'altra ottima cosa alla quale non avevo pensato è la cima a doppino da filare pian piano in uscita....
Citazione:kitegorico ha scritto:
Un'altra ottima cosa alla quale non avevo pensato è la cima a doppino da filare pian piano in uscita......
io ho sempre usato quel sistema. e la cima si chiama RITENUTA, e serve per evitare che la prua abbatta mentre a poppa si gestisce tutto in maniera solita, giocando con spinta motrice dell'elica e portanza sulla pala del timone, se serve
questa del traino non l'ho mai provata invece, l'ammetto, ma mi sembra un pò forzata come manovra, e temo che le bitte d'ormeggio possano lagnarsi di una mano poco accorta sulla leva del gas; di buono c'è che in teoria anche in solitaria si riesce ad attuare, mentre per lavorare con le ritenute a doppino, dovendo agire circa a centro barca servono due braccia a bordo in più
Citazione:aleufo ha scritto:
in entrata doppino con gassa per fermare la cima subito sulla bitta di poppa sopravvento, timone all'orza qb per stare dritto e corpo morto a prua
giusto ale: valida contromisura in presenza di prodieri sbadati o schifiltosi
Citazione:cicciopettola ha scritto:
Citazione:kitegorico ha scritto:
Un'altra ottima cosa alla quale non avevo pensato è la cima a doppino da filare pian piano in uscita......
io ho sempre usato quel sistema. e la cima si chiama RITENUTA, e serve per evitare che la prua abbatta mentre a poppa si gestisce tutto in maniera solita, giocando con spinta motrice dell'elica e portanza sulla pala del timone, se serve
questa del traino non l'ho mai provata invece, l'ammetto, ma mi sembra un pò forzata come manovra, e temo che le bitte d'ormeggio possano lagnarsi di una mano poco accorta sulla leva del gas; di buono c'è che in teoria anche in solitaria si riesce ad attuare, mentre per lavorare con le ritenute a doppino, dovendo agire circa a centro barca servono due braccia a bordo in più
secondo me stai parlando di una cosa diversa
quella di legare un doppino sopravvento E' TUTTA UN'ALTRA COSA...
puoi farlo se:
1)siete almeno in 2
2)avete qualcosa sopravvento a cui attaccarvi
3)si fa se sei in uscita, ma se devi rientrare non fai in tempo
Certo che le bitte devono essere solide...di quelle con la piastra sotto
Citazione:cicciopettola ha scritto:
Citazione:kitegorico ha scritto:
Un'altra ottima cosa alla quale non avevo pensato è la cima a doppino da filare pian piano in uscita......
io ho sempre usato quel sistema. e la cima si chiama RITENUTA, e serve per evitare che la prua abbatta mentre a poppa si gestisce tutto in maniera solita, giocando con spinta motrice dell'elica e portanza sulla pala del timone, se serve
questa del traino non l'ho mai provata invece, l'ammetto, ma mi sembra un pò forzata come manovra, e temo che le bitte d'ormeggio possano lagnarsi di una mano poco accorta sulla leva del gas; di buono c'è che in teoria anche in solitaria si riesce ad attuare, mentre per lavorare con le ritenute a doppino, dovendo agire circa a centro barca servono due braccia a bordo in più
Però intanto esci senza rischiare che qualcuno abbia la bella idea di spingere fra te e la barca sottovento
Oltretutto eviti di strisciare la barca lungo tutta la palina sottovento....
e se sei veloce nel fare la manovra lo sforzo è minimo. Tra l'altro se sei accorto con i giri del motore non fai certo più sforzo sulle bitte di una burianata!
Citazione:sniper ha scritto:
Ascoltatemi:
quello che far stare la barca perpendicolare alla banchina con il vento al traverso è la coppia che si genera tra l'elica (quando si dà gas 1° forza) e la cima a poppa messa più sopravvento possibile (2° forza opposta come senso direzione della cima di poppa).
E' una coppia di forze di senso opposto che siccome non sono sullo stesso asse generano una rotazione. Quindi funziona meglio con le barche larghe (si genera più rotazione) perchè aumenta la distanza fra la coppia di forze.
Il timone ha un effetto minore.
leggetevi il link
http://www.aiasoft.it/bianca/navigare/traino.html
Corretto Sniper. Quando ho descritto del mio modo di ormeggiare non ho parlato di timone, quello che conta e la coppia che si genera tra punto di spinta dell'elica e posizione della bitta.
Sono contento che anche kitegorico ha potuto apprezzare questa modalità di ormeggio.
Se la barca ha le bitte strette servirà più motore ma funziona lo stesso.
Ovvio che la raccomandazione è quella di non avventurarsi a fare cose difficili con venti importanti, ma fino a 20 nodi al traverso io non ho mai avuto grossi problemi
Riguardo al doppino sopravento per lasciare l'ormeggio (suggerito da Aleufo) fate molta attenzione perchè la possibilità che s'incattivisca con la barca abbriviata è incombente e se succede c'è il rischio clamoroso che lasciate una bitta attaccata alla cima.
Non mi piace molto lasciare l'ormeggio così.
Io non faccio la gassa sulla bitta ma faccio sì che il doppino sia il più corto possibile (intesa come lunghezza di cima da recuperare a bordo sfilato il doppino) e si fissi alla bitta con il classico nodo.
Ho visto gente con correnti lunghissimi: quello si che è da pazzi.
L'unico problema che ho fino ad ora riscontrato è la velocità nel recuperare il doppino affinchè non ti vada in acqua e sull'elica: comunque nulla di incontrollabile.
Citazione:corradocap ha scritto:
[br
molta attenzione, però, alle cime che possono stazionare nei paraggi dell'elica (trappe o galleggianti vari).
diciamo che se hai inesperti a bordo e'sicuro...