Citazioni a parte, ieri, nelle ariette mattutine del ponente ligure, ho visto un GS 40 che armava una vela dalla forma inconsueta.
I soliti informati hanno riferito che si trattava di un DRIFTER armato su frullino Karver.
Quando si usa questa vela?
Altre curiosità.
Code 0.
Il Code 0 deve essere realizzato in tessuti laminati ... ma ammesso che si avvolgano, il salamone é poi flessibile o resta duro come un baccalà?
Se il velaio costruisce il Code 0 con del nylon pesante, perde molto in efficienza?
Perché queste domande? perché sono alla ricerca della vela del vacanziere perfetto, che mi consente di bolinare (largo) con ariette leggere e di scendere al grandissimo lasco con venti portanti ed una volta raggiunto l'approdo ne faccio un bel salame morbido che caccio nel sacco (o borsone) ben fissato sulla tuga ...
Che dite, é utopia?
Il drifter è sostanzialmente un antenato del code0.
I code0 si fanno in laminato e non in nylon perchè essendo vele per bolina larga devono poter mantenere forma anche con apparenti significativi. il nylon si spanza!
la grammatura media di un laminato per code0 è intorno alle 2,2oz,
questo crea un salcicciotto ancora abbastanza flessibile per essere abbisciato in una sacca con base sufficientemente larga.
buone vacanze!
Guarda per me il drifter era una vela leggera inferita a differenza del code 0 che non viene inferito ha una sua ghinda, quindi può passare l'antenato del code 0 ma non che sia la stessa cosa.
Cmq io drifter non ne ho mai usati
Io ho un drifter, ma non lo uso spesso non mi piace tanto, proverò questa estate ad usarlo ancora per vedere se trovo una andatura/situazione in cui sfruttarlo, il precedente prorpietario ne era invece molto soddisfatto. Il mio è ingarrocciato. Non chiedermi di cosa è fatto che no conosco i materiali.
Non so se ti rivolgevi a me, comunque si inferito o con garrocci, ma non con ghinda libera.
Negli anni '70 si chiamava drifter (se non ricordo male) una vela fatta in tessuto da spi da 0.75, spesso tagliata a strisce di due colori, non inferita, usata per cercare di fare qualche metro di bolina con le bavette.
Non appena uscirono dei tessuti sempre leggeri ma piu' rigidi, fu abbandonato perche' si capi' presto che era meglio una forma stabile che una vela leggera.
Negli anni '90 feci fare una vela leggerissima, quasi trasparente, da tirare su una barca armata a 7/8.
Aveva dentro con due cavi d'acciaio nel bordo d' ingresso, la girella sulla drizza ed il frullino in basso.
In pratica la barca con ariette sui 2, 3 kn andava meglio (meno prua ma buon VMG) che a 5-6 kn quando questo faceva troppa pancia e niente prua e dovevamo passare al genoa inferito, ma quasi la meta' della superficie.
Penso che oggi un buon Code 0, fatto come descritto sopra, risolve molti problemi in piu'.
Citazione:tiger86 ha scritto:
Guarda per me il drifter era una vela leggera inferita a differenza del code 0 che non viene inferito ha una sua ghinda, quindi può passare l'antenato del code 0 ma non che sia la stessa cosa.
Cmq io drifter non ne ho mai usati
Bè! considerando che, fortunatamente, gli antenati non sono mai identici ai posteri così come il drifter non lo è rispetto al code0
nei fatti entrambi tentano di perseguire una simile mission: quella di far camminare una barca, con venti molto leggeri, nelle andature al vento quali bolina larga e dintorni. E' in questo senso che...mi è venuto di dire... che sono parenti!
Citazione:Messaggio di andante
sono alla ricerca della vela del vacanziere perfetto, che mi consente di bolinare (largo) con ariette leggere e di scendere al grandissimo lasco con venti portanti ed una volta raggiunto l'approdo ne faccio un bel salame morbido che caccio nel sacco (o borsone) ben fissato sulla tuga ....
Che dite, é utopia?
Nessuna utopia. Se queste sono le esigenze mi sembra tuttavia inutile interrogarsi sulla differenza tra Drifter e Code0.
La vela che ti serve, in termini classici, si chiama Genova (o Genoa) leggero di grande superficie. Forse era detto anche Frullone.
La superficie si aumenta: armandolo in TA se la vela ordinaria di prua è su armo frazionato e/o aumentando la base, di solito attraverso un bompresso per evitare che altrimenti la bugna di scotta arrivi a poppa.
Come materiale va benissimo il Dacron leggero (2,2 Oz), molto più maneggevole, piegabile e meno costoso del laminato.
Taglio ovviamente Cross Cut.
Sei hai l’avvolgifiocco sei obbligato a farla con ralinga autoportante.
Per la gestione (armo, disarmo, apertura, chiusura, virata e strambata) puoi scegliere il sistema della calza o dell’avvolgitore (in quest’ultimo caso l’inferitura deve avere doppia ghinda).
Con calza o avvolgitore un bompressino è quasi d’obbligo.
Con il bompresso (oltre una certa misura) sarebbe opportuna una briglia per eliminare ogni possibile freccia che provoca catenaria e quindi difficoltà a stringere. Per eliminare ulteriormente la catenaria sarebbe utile una drizza in materiale poco allungabile (dyneema, spectra, kevlar, ecc.).
/________ Questo è un drifer ;-)
La vela del vacanziere perfetto e' comunque un compromesso; se realizzi un code0 avrai la vela giusta con arie molto leggere fino a 4/5 nodi a stringere e sara' meno indicata per scendere, se realizzi invece un gen, avrai la vela corretta per andature da prossime al traverso fino a 155/165°al reale con vento piu' sostenuto.
Siamo realistici, quante volte in crociera durante le vacanze andiamo di bolina con 3/5 nodi di reale? Anche un fanatico di ariette leggere come me in quelle circostanze attaccherebbe il motore, altra cosa sarebbe per un'uscita pomeridiana.
Quello che voglio dire e' che il code0 e' una gran bella vela ma molto tecnica e con un range ottimale di utilizzo molto limitato; in crociera vedo molto piu' indicato un bel gen, magari con taglio magro per poter stringere anche con le ariette, corredato di calza.
ciao
Ovvio il code0 da crociera non ha senso.
Tutto sommato neppure il genny a spalle strette, visto che gli angoli ti interessano poco e in contro partita ti dovresti portare a bordo un altra vela.
Un bel all-round ti fa fare un po di tutto, io con le ariette lo uso anche di bolina larga e, se serve, anzichè accendere il motore, cambio la destinazione.
In vacanza 3/5 nodi, se mi sto trasferendo, non c'è dubbio che vado a motore, ma se sto cazzeggiando in mezzo alle incoronate, figurati se accendo il motore. Isso il genny, stringo a bolina larga e creandomi un po di apparente, veleggio tranquillo intorno ai 3-4kts con un'arietta rinfrescante che mi arriva addosso di 6-7kts. Scarroccio? E chi se ne frega? Non vado alla meta? Va be', la cambio... sono in vacanza. Se poi all'ombra del mio genny colorato, nel silenzio delle isole, con una leggera brezzettina che mi rinfresca, vedo saltare qualche delfino, allora è il paradiso...
Einstein, quale motore, che fretta hai... dai che ci ricarichiamo per le regate!
la dice giusta Einstein, occorre avere le due. Mai mi sognerei di usare il Code 0 al gran lasco, perche il laminato non resisterebbe ad una bella botta, comme un gennaker.
Con un tessuto tipo CZ 30 vai fino a 10-12 kn di apparente. Oltre rischi di farlo sbattere ed esplodere.
Con il code zero fai un bel salame e 'ammainandolo' lo avvolgi tipo salame. Prende un bel volume, il doppio di quello ceh occuperebbe da piegato. Io lo trovo come una bella vela da usare quando c'e'mare piatto e vento da 2-6 kn. Gli altri sono fermi e tu vai silenzioso. Se il laminato e'rigido e cazzi bene il punto di scotta, puo'stringere sorprendentemente al vento.
Citazione:tiger86 ha scritto:
Einstein, quale motore, che fretta hai... dai che ci ricarichiamo per le regate!
Purtoppo 'Volare' e' ancora in disarmo per questioni di motore, cosi' ho perso anche la 'DUE GOLFI'.
Giovedi' scorso, a Lignano, ero in pizzeria con Maurizio Cossutti (impegnato anche lui in regata su un Vismara 34 di un amico), abbiamo fatto due chiacchiere sul nuovo progetto del 36 e mi ha promesso che dalla prossima settimana si mettera' di buona lena.
C'e' parecchia carne al fuoco....
ciao
ho avuto una barca d'epoca (un c.d. dragone napoletano) un 5.50 s.i. in fasciame. Fra le vele a corredo c'era anche un drifter. Strallato, con tessuto da spi. Con arie leggere era uno strumento molto versatile. Utile quando si trattava di rincorrere le ariette. Cazzato a ferro copriva quasi tutta la lunghezza della barca. Il concetto era semplice: Poco vento=tanta superficie velica. Oggi un concetto del genere farebbe inorridire con i genoa al 100% e non un cm in più. Il tessuto leggero e il fatto che sia fornito di strallo la rendo semplicissima da issare e ammainare/insaccare. In crociera da solo con comitiva adeguata può essere una buona soluzione. A patto di non impressionarsi se si incontra un purista (scarroccio, angolo, sbandamento inutile etc).
Citazione:calajunco ha scritto:
ho avuto una barca d'epoca (un c.d. dragone napoletano) un 5.50 s.i. in fasciame. Fra le vele a corredo c'era anche un drifter. Strallato, con tessuto da spi. Con arie leggere era uno strumento molto versatile. Utile quando si trattava di rincorrere le ariette. Cazzato a ferro copriva quasi tutta la lunghezza della barca. Il concetto era semplice: Poco vento=tanta superficie velica. Oggi un concetto del genere farebbe inorridire con i genoa al 100% e non un cm in più. Il tessuto leggero e il fatto che sia fornito di strallo la rendo semplicissima da issare e ammainare/insaccare. In crociera da solo con comitiva adeguata può essere una buona soluzione. A patto di non impressionarsi se si incontra un purista (scarroccio, angolo, sbandamento inutile etc).
Anche oggi vige lo stesso concetto: code0, che puoi anche avvolgere e riporre nel sacco ancor piu' comodamente.
Sul genoa al 100/108% il discorso e' molto piu' articolato.....
ciao
Riassumendo: ariette leggere, dal traverso (bolina molto larga) al lasco, ..senza fretta.
Citazione:einstein ha scritto:
...
Sul genoa al 100/108% il discorso e' molto piu' articolato...
ciao
Ma molto molto, dove ci entrano pure concetti di ottimizzazione ORC/IRC
anch' io ho una vela che è in pratica un genovone bello grasso, tessuto da spi leggero, scotte più leggere di quelle del genoa
lo ingarroccio allo stralletto volante murato a prua con una prolunga (veramente in origine era pensato con una drizza prestirata per non essere ingarrocciato, molto più vivibile dopo messi i garrocci, se ha perso qulacosa in poppa ha guadagnato qualche grado in bolina, larga beninteso e in maneggevolezza)
tiene fino a circa 10 nodi di reale, andature da giardinetto a bolina bella larga
serve a potersi permettere di sentire solo lo sciacquio delle onde quando c'è poco vento, tirando quattro bordi domenicali oppure in crociera
è un lusso che si può permettere chi non ha problemi di tempistica di arrivo
quanto renda e se sia meglio chiamarlo drifter o code zero o chissàcome non saprei e non mi cambia la vita
lo consiglio ai randagi della vela
saluti velici
sarastro
Citazione:einstein ha scritto:
in crociera vedo molto piu' indicato un bel gen,
Quoto anch'io.
Noi un drifter lo abbiamo sulla barca con cui facciamo regate e lo montiamo molto raramente. Ovvero quando l'aria è ferma e abbiamo andature intorno al traverso.
Il drifter che ha anche una balumina 'autoportante' ti consente di guadagnare qualche metro e alle volte fa la differnza fra restare in bonaccia o riprendere il vento e non arrivare fuori tempo max.
tieni presente che già se la barca incomincia a superare 1,5-2 nodi si va meglio col genova che col drifter... per cui di nuovo giù il ns bel drifter arancione e su il genova o lo spi
... insomma lo usiamo raramente e per pochissimi minuti, in crociera sei disposto a fare altrettanto?