Ciao a tutti, sono nuovo del forum; in queste settimane ho cercato in decine delle precedenti pagine di post relativi all'impianto elettrico, su questo sito ed in generale sulla rete, tuttavia il mio livello di competenza è talmente scarso che non mi è stato possibile capire ciò di cui ho realmente bisogno.
Entro nei dettagli: da alcuni mesi sto riarmando un Dufour 24 dotato, per quanto attiene l'impianto elettrico, di due batterie (credo di tipo semplice, automobilistico) da 100A ognuna, ricaricate da un entrobordo Ruggerini RM80 (8 cv). A bordo c'è anche un selettore del tipo 1/2/both.
Al momento ogni cosa è smontata e portata a revisione: motore sbarcato e potrato a zero (da reimbarcare nei prossimi giorni), batterie portate dall'elettrauto a ricaricare. Ho sceso a terra l'albero, fatto passare nuovi cavi elettrici delle luci di via e del vhf, sostituito le lampadine. Il pannello di controllo in cabina credo sia da ricontrollare. Per quanto riguarda le utenze, oltre alle regolamentari luci di via, al vhf, qualche strumento come bussola e fishfinder, l'unica cosa degna di nota è un salpancore elettrico Lofrans booster 3.
La barca ha il suo ormeggio tra due corpi morti nel porto di Ortona, a pochi metri dalla ma non in banchina. All'occorrenza tuttavia mi sarà possibile accostare e ricaricare quanto necessario (corrente, acqua). Inoltre non dispero di avere la concessione per un posto in banchina definitivo, per il futuro.
Fatta questa lunga premessa, credo necessaria, arrivo alla domanda: dal punto di vista dell'impianto elettrico una barca di questo tipo di cosa deve essere dotata?
La domanda è semplice ma la risposta dovrebbe essere la più esauriente possibile, considerando tutto, dal cavo di banchina (se serve) fino a chissà cosa (caricabatterie, inverter).
So di chiedere molto a chi di voi avesse voglia di illuminarmi, e per quasto lo ringrazio.
Spostata da Edolo per ristrutturazione forum
Ciao Palmitos,
Innanzi va fatta una premessa concettuale. In una barca l'impiando elettrico è bene che sia composto da 2 batterie e 2 impianti separati tra loro: un' impianto per la messa in moto del motore (con la sua batteria); un' impianto per tutti i servizi di bordo, che faccia capo ad un'altra batteria(salpa ancore, gps, pilota, luci, luci via, VHF, ecc.)
Detto questo, per ricaricare le batterie, devi prevedere un ripartitore di carica a 2 uscite, da collegare all'alternatore, in modo che questi quando è in moto provveda a ricaricare sia la batteria motore che quella servizi.
Poi hai bisogno di un caricabatterie da rete, con relativo cavo da collegare in Banchina tramite salvavita, per ricaricare la batteria servizi.
Questo è il minimo di cui hai bisogno. Poi visto che il tuo ormeggio non è in banchina, volendo potresti anche mettere un pannello solare, con regolatore di carica, per compensare l'auto-scarica delle batterie. Ma questo è un fatto sicuramente Optional.
Comunque appena ho un attimo, ti faccio un piccolo schema di principio di un impianto standard come quello appena descritto. Poi andando avanti con i lavori sicuramente quì troverai oltre a me, anche tante altre persone competenti che possono darti le giuste dritte!...
Per ora buon lavoro...
Vorrei aggiungere che le dotazioni della barca, e tra queste anche elementi dell'impianto elettrico, dipendono anche dalle tue esigenze e dall'uso che prevedi di fare della barca; day cruiser? pensi di passare in barca un week end?
L'uso è più o meno quello dato dalla misura: day cruise e delle puntatine alle Tremiti di qualche giorno..
Prima deviazione: ma il ripartitore di carica non si trova già all'interno dei caricabatterie più comuni (Quick etc.)?
secondo me, la scelta dello schema dell'impianto elettrico dipende del fatto che il motore possa o meno essere avviato a mano.
Se l' avviamento a mano non comporta problemi, mettendo per primo la sicurezza, utilizzare l' intera dotazione delle batterie di bordo sia per i servizi sia per l' avviamento riduce notevolmente la complessità dell' impianto che si traduce in un risparmio economico e un aumento della stessa sicurezza, aumenta la riserva di energia disponibile ovvero riduce il peso complessivo delle batterie.
Da non sottovalutare la possibilità di utilizzare un avviatore di emergenza.
saluti e b.v.
Citazione:Palmitos way ha scritto:
L'uso è più o meno quello dato dalla misura: day cruise e delle puntatine alle Tremiti di qualche giorno..
Prima deviazione: ma il ripartitore di carica non si trova già all'interno dei caricabatterie più comuni (Quick etc.)?
il ripartitore di carica è presente nel caricabatterie da rete 220 (di quelli buoni), ma è assente dalla carica batteria dell'alternatore Motore; solo alcuni alternatori moderni portano già dei ripartitori interni, ma no nè il caso dell'alternatore equipaggiato dal tuo motore Ruggerini.
Airone siccome è molto probabile che il motore si avvii anche a mano, vista l'età e la provenienza agricola, in che senso dici che
'utilizzare l' intera dotazione delle batterie di bordo sia per i servizi sia per l' avviamento riduce notevolmente la complessità dell' impianto che si traduce in un risparmio economico e un aumento della stessa sicurezza'?
In particolare partendo dallo schema gentilmente offerto da Roxima, cosa si dovrebbe modificare dal tuo punto di vista?
Grazie a tutti..
Personalmente non sono molto d'accordo con la soluzione prospettata da Airone, in quanto avere un unico pacco batterie che alimente tutto, si è vero che riduce i costi e forse un pochino anche l'impianto, ma proprio per motivi di sicurezza io lo eviterei.... Facciamo un esempio... siamo d'estate in vacanza, ed abbiamo fatto un paio di giorni in rada.... ma haimè! non siamo stati troppo attenti ai consumi delle batterie e.... qundo andiamo ad avviare il motore...che brutta sorpresa!!!! NON PARTE!!!!
Ecco perchè personalmente ritengo molto più sicuro avere gli impianti separati!... Anche se ho sprecato troppa corrente per frigo, autoradio e coseine simili.. tutt'al più resterò senza servizi.. ma il motore PARTE!!...
Inoltre, se per caso non avessi fatto alcuna manutenzione alla batteria del motore e la stessa mi dovesse lasciare a terra... beh, basta un pezzo di filo elettrico ed il motore lo si avvia con le batterie dei servizi!
Mi inserisco con un paio di domande, che la dicono lunga sulla mia preparazione in materia:
-Sullo schema di roxima non manca uno staccabatterie su quella motore?
-1-2-both non può essere usato come staccabatterie?
-da quel che leggo non servirebbe anche per sicurezza una protezione per le correnti galvaniche (ora non mi ricordo il termine) lungo la linea di ingresso della 220?
grazie
Si palmitos, hai ragione, manca lo staccabatterie sulla linea del motore. Sig! sig!
me lo sono dimenticato!
Per quello che riguarda invece 1-2-both, questo in realtà è un commutatore, e potrebbe essere tranquillamente utilizzato, ma io lo utilizzerei nel caso si decidesse di formare la batteria servizi con 2 batterie; in tal modo, quando le batterie sono in carica (dall' alternatore o dal Caricabatterie e 220 si può metterlo su Both, in modo da caricarle entrambe, poi, per il normale uso, si può scegliere di usare ad esempio la 1, ed una volta scarica, passare alla 2.
Tuttavia questo fa parte poi delle personalizzazioni...
Invece, a proposito di correnti galvaniche, nulla deve essere messo sulla linea dei 220V, la quale deve rimanere completamente isolata dall'impianto a 12 Volt.
Forse quello a cui ti riferisci, è la piastra di rame poroso da mettere eventualmente sullo scafo, a contatto con l'acqua, ed alla quale collegare il negativo dei 12 volt per eventuali dispersioni. ma io non consiglio di metterla, a meno di particolari applicazioni o di impianti HF che necessitano di una presa a terra per funzionare a dovere.
Citazione:roxima ha scritto:
Si palmitos, hai ragione, manca lo staccabatterie sulla linea del motore. Sig! sig! me lo sono dimenticato!
Per quello che riguarda invece 1-2-both, questo in realtà è un commutatore, e potrebbe essere tranquillamente utilizzato, ma io lo utilizzerei nel caso si decidesse di formare la batteria servizi con 2 batterie; in tal modo, quando le batterie sono in carica (dall' alternatore o dal Caricabatterie e 220 si può metterlo su Both, in modo da caricarle entrambe, poi, per il normale uso, si può scegliere di usare ad esempio la 1, ed una volta scarica, passare alla 2.
Tuttavia questo fa parte poi delle personalizzazioni...
Invece, a proposito di correnti galvaniche, nulla deve essere messo sulla linea dei 220V, la quale deve rimanere completamente isolata dall'impianto a 12 Volt.
Forse quello a cui ti riferisci, è la piastra di rame poroso da mettere eventualmente sullo scafo, a contatto con l'acqua, ed alla quale collegare il negativo dei 12 volt per eventuali dispersioni. ma io non consiglio di metterla, a meno di particolari applicazioni o di impianti HF che necessitano di una presa a terra per funzionare a dovere.
Quindi ricapitolando:
1-su quella motore si mette uno staccabatterie (che stacca solo il +?)
2-su quelle (diciamo 2) servizi si lascia l'1-2-both (in questo caso avendo cura di metterlo su both quando si carica dalla 220 o non serve?)
3- per quanto riguarda la 220, sul libro di Zerbinati e su un articolo di Bolina (nessuno dei 2 li ho qui quindi mi scuserai se sono molto impreciso), si parla di un isolatore galvanico che serve per garantire che i 2 impianti (12CC e 220AC) siano staccati, perchè sostengono che non si può essere sicuri che le masse non vengano a contatto .
4- scusa ma sono Paolos non palmitos....
E' giusto?
vado per ordine, ma prima mi scuso per il tuo nick (ero senza occhiali... sai com'è, ad una certa età!!
1 - la risposta è si, stacca solo il +
2 - Si, quando carichi, posto che tu abbia tutte e 2 le patterie un po giù, metti su both. Altrimenti decidi tu quale caricare 1 o 2
3 - non ho presente il dispositivo al quale ti riferisci, quindi mi astengo... Posso solo dire questo: se l'impianto è ben fatto la 220 e i 12 v non verranno mai a contatto. Forse l'unico punto debole può essere il caricabatterie, che se non è di buona qualità potrebbe creare qualche problema..
appena posso comunque vedrò di ritoccare lo schemino che ho postato inserendo il commutatore 1-2-both, lo staccabatterie motore, e magari, perchè no....anche un impianto per i pannelli solari...
Mi sto perdendo Roxima: nel tuo primo messaggio hai di questa discussione hai detto che la prima cosa dopo l'alternatore è il ripartitore di carica.
Qui sopra, al punto 2 dici che se c'è il selettore 1/2/both, quando si carica, per caricare entrambe le batterie, basta selezionare 'both'.
Quindi il ripartitore non ha più motivo di esserci quando è presente il selettore 1/2/both? O forse sono la stessa cosa?
Citazione:Palmitos way ha scritto:
Airone siccome è molto probabile che il motore si avvii anche a mano, vista l'età e la provenienza agricola, in che senso dici che
'utilizzare l' intera dotazione delle batterie di bordo sia per i servizi sia per l' avviamento riduce notevolmente la complessità dell' impianto che si traduce in un risparmio economico e un aumento della stessa sicurezza'?
In particolare partendo dallo schema gentilmente offerto da Roxima, cosa si dovrebbe modificare dal tuo punto di vista?
Grazie a tutti..
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Non riesco a modificare il pdf di Roxima per cui ne ho fotto uno nuovo.
Lo schema é identico all' originale dello show 29 con motore bukh DV10
A barca inutilizzata il selettore e su 'tutto staccato' e in moto sempre su both.
In rada lo devi gestire tu. Se sbagli e rimani a secco di batterie avvii a mano.
A me é capitato (una volta anche alla barcolana) 4 o 5 volte in 20 anni.
Quando avvii a mano il selettore deve essere collegato almeno ad 1 batteria altrimenti ( e per fortuna) l' alternatore non funziona.
Con il motore in moto almeno 1 batteria deve essere sempre collegata altrimenti rischi di bruciare l' elettronica ( e lo stesso alternatore).
Funziona con batterie di vecchia generazione mentre per agm e gel poresti avere problemi se metti su both batterie con differente livello di carica.
Saluti e B.V.
Citazione:roxima ha scritto:
Personalmente non sono molto d'accordo con la soluzione prospettata da Airone, in quanto avere un unico pacco batterie che alimente tutto, si è vero che riduce i costi e forse un pochino anche l'impianto, ma proprio per motivi di sicurezza io lo eviterei.... Facciamo un esempio... siamo d'estate in vacanza, ed abbiamo fatto un paio di giorni in rada.... ma haimè! non siamo stati troppo attenti ai consumi delle batterie e.... qundo andiamo ad avviare il motore...che brutta sorpresa!!!! NON PARTE!!!!
Ecco perchè personalmente ritengo molto più sicuro avere gli impianti separati!... Anche se ho sprecato troppa corrente per frigo, autoradio e coseine simili.. tutt'al più resterò senza servizi.. ma il motore PARTE!!...
Inoltre, se per caso non avessi fatto alcuna manutenzione alla batteria del motore e la stessa mi dovesse lasciare a terra... beh, basta un pezzo di filo elettrico ed il motore lo si avvia con le batterie dei servizi!
In rada tenevo il selettore solo su una batteria fino a scaricarla.
L' indicazione di scarica veniva sia dal volmetro sia dal frigo che stacca e riattacca in continuazione. Dopodiché passavo il selettore sulla seconda batteria con l' attenzione di non scaricarla completamente. Se succede = manovella.
Saluti e B.V.
Scuasa Airone, nel tuo schema non si fa menzione del ripartitore. Allora non è fondamentale...?
il ripartitore, nello schema originale dello show, non c'é.
nel motore nuovo volvo d1-20, il cavo positivo dell' alternatore é collegato direttamente al motorino di avviamento e ciò mi fa pensare che neppure su questo motore, in origine, é previsto il partitore.
Se é fondamentale o meno dipende dal resto dei componenti dell' impianto. Volento tenere separati avviamento da servizi é indispensabile in partitore o qualcosa di analogo.
Faccio un po di chiarezza su quanto ho detto nei post precedenti.
io ho consigliato di usare 1-2-both solo nel caso in cui l'energia per i servizi provenga da 2 batterie e non da una sola, fermo restando una separata batteria per il motore, munita del proprio stacca batteria.
In un impianto così strutturato, si può usare il malefico 1-2-both per mantenersi sempre una batteria di riserva per i servizi. In quel Caso, poichè la maggiornza dei partitori di carica ha solo 2 uscite, una andrà alla batteria motore, e l'altra alle batterie servisi tramite 1-2-both.
Ecco perche quando l'alternatore è in funzione il selettore va su both, per ricaricare entrambe le batterie ed esso collegate. Tuttavia, questo dispositivo, fa nascere altri problemi ed il suo uso va effettuato con alcuni piccoli accorgimenti....
Un esempio?...
beh, mai mettere su both quando una delle due batterie è molto più scarica dell' altra! l'enorme corrente che in quel caso migra da una batteria all'altra, ne riduce decisamente la vita.
In un caso come quello appena citato, bisogna quindi avere l'accortezza di caricare prima la batteria più scarica, portandola approssimativamente a livello dell' altra, e solo allora mettere su both per ricaricarle entrambe.
Spero di essermi spiegato e di non aver generato ulteriori dubbi.
Citazione:roxima ha scritto:
Ecco uno schemino classico, partendo dal quale si possono fare tutte le modifiche e aggiunte per personalizzare l'impianto
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Posso chiederti una schema per due batterie da servizi e caricabatterie da 220 V.
Le batterie in serie o debbono essere separate a monte?
Mi spiego meglio io ho due batterie da 120 A per i servizi e sono collegate in serie.Cambio caricabatterie da un vecchio Quick con uno nuovo a due uscite.
Le batterie debbono essere separate e messe in serie con un selettore a valle?