se devo trovare un difetto ai 'baricentri troppo bassi' é il più alto momento di inerzia al beccheggio o se si preferisce il peggior passaggio sull'onda ; da questo punto di vista le tanto aborrite zavorre in sentina hanno il loro perché
Furko, è vero che ci vediamo 2/3 volte all'anno, ma in quella foto non ti avevo proprio riconosciuto...

pagando, molti cantieri ti mettono la conformazione bulbo/deriva che vuoi.... ma su una barca che utilizzerete solo in crociera ce li spendereste i soldi dell''optional'??
A aprità di scafo posizionare il siluro all'estremità o al centro della deriva vuole dire cambiare il baricentro della barca, più è avanti più sara avantaggiata la bolina, più è indietro più sarà favorita la planata in poppa, è tutto relativo alla barca e al suo progetto.
Non è che una barca progettata con un determianto baricentro e un determinato centro di superfice laterale se si cambia il bulbo con uno con siluro centrale migliora per forza.
I nuovi piani velici vogliono sempre più un centro di deriva appoppato, mentre le nuove linee di carena richiedono uscite di poppa più pulite, la tendenza delle poppe larghe vuole il baricentro più avanti per ridurre il trascinamanto, quindi la soluzione migliore e il bulbo a T, ma non è una regola valida per tutte le barche.
riapro questa discussione per sapere se ci sono aggiornamenti dal 2010 per quanto concerne i regolamenti, in particolare quello ORC.
Mi sta saltando per la testa di cambiare la attuale deriva con una soluzione in ghisa (lama) e piombo.
Ovviamente ci vuole un bravo progettista che sappia progettare una soluzione ideale per la mia barca e le mie esigenze, ma vorrei comunque qualche spunto e suggerimento.
Innanzitutto, mi pare di aver capito che un punto critico potrebbe essere quello dell'attacco lama-siluro. Non ricordo chi aveva scritto che non si possono usare i vecchi sistemi di fissaggio..ma quali allora?
Poi, pe runa barca come la mia, che ha la poppa più larga rispetto alle altre, secondo l'ultimo intervento su riportato, dovrebbe farmi pensare ad una soluzione con bulbo avanzato, perchè attualmente la mia barca fa un po' di trascinamento, mentre il piano velico è tipo moderno (randa più grande del fiocco).
Corretto?
altre considerazioni?
Testa se vuoi correre di più ti conviene cambiare la barca.
Ciao.
Vuoi cambiare la chiglia a un Bavaria 45??
Soldi buttati cambia la barca
Lasciando perdere se sono soldi buttati o meno, perché tutto è soggettivo, che mi dite?
p.s.: in passato mi avevano ddato altri prezzi, poi l'adv gundam mi ha parlato di altri prezzi ed in effetti ho scoperto che con 12 k si fa una nuova deriva inghisa con siluro in piombo.
credo comunque che la deriva sia il secondo motore della barca....
Ma il fatto che tutte le barche da crociera abbiamo la pinna a L con scarpone non la dice lunga?
non vuol dire nulla, o meglio, e' una scelta dettata dalla economicità in primis e dal confort
Sulla mia il collegamento lama siluro è fatto nel seguente modo: la lama è uno scatolato di weldox (ferro) con 2 prigionieri all'estremità inferiori. nel siluro ci sono due sedi con delle boccole dove si inseriscono i prigionieri che vengono serrati con dei dadi attraverso dei buchi nel siluro che poi vengono resinati.
la lama è attaccata allo scafo tramite una piastra che a sua volta ha dei prigionieri che riprendono le sedi della precedente chiglia.
Non entro nel merito specifico in quanto non conosco dette barche ,ma deriva e timone ( per me!!) non è vero che sono " il secondo motore" della barca ma certamente " primo". Le appendici immerse ci è stato dato constatare in cantiere ,determinavano come una stessa carena a seconda del disegno dei profili ( e la tipologia ) delle appendici,potesse cambiare la sua attitudine in maniera addirittura radicale. Premetto che non seguo più in che modo siano regolamentate o come influiscano sul certificato di stazza,ma conosco in che modo possano incidere sul comportamento di una carena.
Dunque, mimita, mi pare che condividiamo lo stesso pensiero. Di quale cantiere parli?
Dico soldi buttati perché poi ti verrà voglia di mettere sartiame in tondino anziché spiroidale (la rigidità del rig conta quanto le appendici) ma poi scoprirai che l'alluminio dell'albero è di qualità scadente, e poi magari l'albero è meglio in carbonio ma poi quando tiri il sartiame la barca flette perché la costruzione è inadeguata e poi comunque le linee d'acqua sono da crocierone e quindi troppa superfice bagnata, entrate non abbastanza sottili ecc. e poi i winch sono sottodimensionati e l'attrezzatura di coperta fa schifo ...
e poi ci avrai speso di più che a cambiare barca ed avrai comunque una barca non vincente.
Detto questo se cambi chiglia la lama falla in acciaio e non in ghisa, così puoi metterla in dima (la ghisa di fusione ha sempre profili approssimativi e post fusione è difficilissima da lavorare). Per il progetto ti suggerisco Cossutti o Paganini. Devi scegliere prima se IRC o ORC.
Ho contattato paganini...orc
Altro piccolo particolare: Al momento nonostante le vele tecnologiche, in qualche modo riesci a presentare i parametri minimi per rientrare nella categoria grancrociera; Se cambi deriva quella porta si chiude.
12k per chiglia nuova? Uh, riferimenti?
Io butto li un' osservazione che mi e' stata fatta da tre persone diciamo poco contestabili: 'si ricordi che le nuove derive a T vanno molto bene - come i nuovi timoni stretti - fin quando non stallano. E stallano molto prima dei vecchi progetti, soprattutto se sono molto strette. Con mare da boe va bene tutto, ma lei non mi sta chiedendo una modifica per barche da boe. Non consiglierei assolutamente un profilo troppo estremo'.
La fonte e' multipla e *decisamente* autorevole per ciascuno dei tre.
Di piu', quando da originale iniziai a parlare di questa faccenda qualche anno fa, aleufo me ne disse di tutti i colori..
