Scusa planet, ma dove hai letto che con venti nodi reali di bolina sia corretto tenere tutta quella tela a prua su un barchino di 32 piedi?
Sonmi' ti ha spiegato il perche' bisogna ridurre a prua, infatti piu' il vento aumenta di intensita' e piu' il centro di spinta arretra, peggiorando la situazione e obbligandoti a ridurre per ripristinare gli equilibri. Dai retta a chi mi ha preceduto, prima comincia a ridurre da prua e poi, se non bastasse, dai anche una mano.
ciao
caspita mi allontano qualche ora e mi ritrovo 20 risposte
al di là del ridurre le vele che sicuramente è un discorso che fila
il mio dubbio è sul comportamento della barca che mi sembra in ogni caso anomalo, anche con un fiocco più piccolo lo fa lo stesso e senza bisogno di raggiungere angoli di sbandamento troppo elevati.
Io pensavo più ad un problema di regolazione dell albero o la randa full batten e non molto recente, prendendo una mano di terzaroli risolvo decisamente il problema, molto più che cambiando il fiocco. svergolare la randa con carrello sopravvento e scotta mollata è quello che faccio sempre, il timone va tenuto sempre almeno di 5-6 gradi alla poggia con vento fresco ed è molto duro.
Carrello sopravvento?
Boh? Io ho una barca che si comporta esattamente così: sotto raffica parte all'orza. Non è questione di albero o altro, è la carena IOR fatta così, lavora bene per un determinato sbandamento (10-15°).
Premesso che va da sè che è inutile tenere tutta quella tela (vai più veloce E stringi meglio il vento con un fiocco piccolo, quindi 'cui prodest'?)
...
però il carrello sopravvento lo porto solo con le ariette!
Con ventone carrello sottovento di brutto, scotta cazzatissima e la randa si svergola tesando a ferro il paterazzo!
Forse perchè io ho l'armo frazionato e altri no?
il first 32 io non credo che sia ior, scusa l'ignoranza ma gli ior hanno l'armo frazionato? altra domandina: come faccio a stabilire la giusta tensione del paterazzo?
giusto per dire qualcosa, ma con un 150 e 20 nodi.... per forza straorza
Con 20 nodi reali e un genoa così sovrapposto la randa porta pochissimo per via del flusso in uscita dalla vela di prua che spinge da sotto. Scarrellare non serve proprio per quel motivo. Sarà sempre il genoa a farti sbandare e straorzare.
Come ti è stato detto è necessario ridurre la sovrapposizione con un fiocco poi scarrellare e poi dare una o due mani.
Citazione:ami ha scritto:
Carrello sopravvento?
Boh? Io ho una barca che si comporta esattamente così: sotto raffica parte all'orza. Non è questione di albero o altro, è la carena IOR fatta così, lavora bene per un determinato sbandamento (10-15°).
Premesso che va da sè che è inutile tenere tutta quella tela (vai più veloce E stringi meglio il vento con un fiocco piccolo, quindi 'cui prodest'?)
...
però il carrello sopravvento lo porto solo con le ariette!
Con ventone carrello sottovento di brutto, scotta cazzatissima e la randa si svergola tesando a ferro il paterazzo!
Forse perchè io ho l'armo frazionato e altri no?
Ho imparato a farlo sulle derive 40 anni fa continuo a farlo con il mio miniton che è più che frazionato che poi non centra un tubo, naturalmente se imbanani ottieni lo stesso ma col carrelo sventi di più prova
Citazione:Luca_L ha scritto:
Citazione:clavy ha scritto:
<Cut>il timone completamente sopra vento (alla poggia) peggiora le cose perchè lo mandi in stallo diminuendo la sua efficienza, indentifichi il fenomeno quando senti che il timone vibra e si alleggerisce oltre a vedere la schiuma in acqua.
Potresti cortesemente spiegare cosa vuol dire quella vibrazione del timone di cui parlavi prima?
Forse sono stato troppo sintetico: di bolina per ottenere il massimo della portanza dalle appendici non è corretto avere la barra al centro, bensì leggermente alla poggia. (Cercherò la discussione in cui Einstein e Albert hanno spiegato bene il perchè).
La vibrazione a cui alludevo è quella che si sente quando il timone va in stallo: quando straorzi senti una pressione progressiva sul timone, fino ad una soglia in cui il timone si alleggerisce e vibra. Questo fenomeno indica quando il timone va in stallo, crolla la portanza e la barca parte in straorza.
Quando si avverte questo fenomeno la reazione corretta è riportare la barra verso il centro, per recuperare portanza sul timone, la barca orzerà più gradualmente e potresti anche guadagnare qualcosa nella risalita.
Citazione: La vibrazione a cui alludevo è quella che si sente quando il timone va in stallo: quando straorzi senti una pressione progressiva sul timone, fino ad una soglia in cui il timone si alleggerisce e vibra. Questo fenomeno indica quando il timone va in stallo, crolla la portanza e la barca parte in straorza.
Quando si avverte questo fenomeno la reazione corretta è riportare la barra verso il centro, per recuperare portanza sul timone, la barca orzerà più gradualmente e potresti anche guadagnare qualcosa nella risalita.
Uhm... mmmmmnhhhh.... Penso che la vibrazione sia solo questione di risonanza. Non sono sciuro che una pala in stallo vibri.
Se per stallo intendiamo il momento in cui manca la portanza.
Qui ci vorebbe Kermit.
Quando straorzi cmq la frittata l'hai gia' fatta e sei gia' senza timone e non puoi fare altro che riportare la barca dritta se vuoi iniziare ad governare la barca nuovamente.
magari la memoria mi inganna ma io ricordo che questa vibrazione me la trovo a tutte le andature! In particolare quando appunto il timone non tira da nesuna parte! magari c'è qualche vite mollata e il timone vibra... o magari no... ma comunque è una cosa negativa? Perchè è una sensazione piacevole sentire il timone che non tira e la barca che va dritta senza sforzi ma comunque non perdo assolutamente il controllo, la barca obbedisce al timone senza problemi...
è una questione comune o è un caso raro?
Cambia fiocco. COl 150 hai il centro velico troppo indietro. Con un fiocco al 100% o poco più sposti il centro velico avanti. Tra l'altro credo che guadagnerai anche due tre gradi al vento e un po' di velocità.
Anch'io ho una barca, con 20 nodi di reale di bolina e tenendo su tutta la vela, di apparente in barca ne sento 23, 24. Non capisco perchè il timone, dapo i 40° di sbandamento, non mi governa più. Forse dovrei ridurre? Forse potrei, per non straorzare, mettere un secchio sotto vento o filare una spera o filare una cassa per andare a canestrelli. Quello che non capisco è perchè scaroccio così tanto? Forse potrei aumentare la stabilità mettendo una decina di tonnellate sulla pinna di deriva, forse potrei farmi fare delle vele con dei fori per lo sfiato, così da non ingavonarmi così tanto. Questo è il problema! La vela è un'opppppppinione.
Citazione:planet86 ha scritto:
caspita mi allontano qualche ora e mi ritrovo 20 risposte
al di là del ridurre le vele che sicuramente è un discorso che fila il mio dubbio è sul comportamento della barca che mi sembra in ogni caso anomalo, anche con un fiocco più piccolo lo fa lo stesso e senza bisogno di raggiungere angoli di sbandamento troppo elevati.
Io pensavo più ad un problema di regolazione dell albero o la randa full batten e non molto recente, prendendo una mano di terzaroli risolvo decisamente il problema, molto più che cambiando il fiocco. svergolare la randa con carrello sopravvento e scotta mollata è quello che faccio sempre, il timone va tenuto sempre almeno di 5-6 gradi alla poggia con vento fresco ed è molto duro.
Scusa ma la carena è pulita? sembra una fesseria ma ti posso assicurare che non lo è, in particolare per le barche veloci. Se sulla carena hai incrostazioni animali di un certo spessore, magari più sviluppate da un lato, oppure sulla pala del timone queste ti possono far straorzare facilmente.
Citazione:Luca_L ha scritto:
magari la memoria mi inganna ma io ricordo che questa vibrazione me la trovo a tutte le andature! In particolare quando appunto il timone non tira da nesuna parte!
Direi di si, la vibrazione che avverti tu, è dovuta a giochi, la vibrazione che a questo punto sento solo io
(farò un viaggetto a Lourdes), è diversa, maggiore frequenza e la senti durante la straozata, perchè la pala è andata in stallo.
Comunque a questo punto sia semplicemente un problema mio.
Link ad una discussione in si è parlato del timone leggermente alla poggia di bolina:
http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=39923
Ce ne sono altre, ma non le ho trovate oggi.
Con 20 kn un genoa 150% e randa piena, forse l'albero è lungo 8mt...
senz'altro è da ridurre il genoa e prendere forse una mano alla randa ovviamente dipende dal pescaggio della barca dalla stabilità di forma ecc..
come gia detto trasto sopra vento e scaotta morbida per fare andare in twist la randa, paterazzo cazzato.
il prblema che molte barche nuove da crociera non hanno il trasto, anche se il first credo proprio di si. il paterazzo sulla maggior parte delle barche da crociera è fisso. chi ha provato un sun oddisey 32 lo sa va in straorza con 15 kn...
ciao
Prova a fare così:
1 mano alla randa;
Tutto genoa;
Carrello del genoa abbastanza arretrato.
Così facendo riesci ad ottenere un buon angolo di risalita, a contenere lo sbandamento, ad evitare straorze col rischio concreto che il genoa possa prendere a collo e, conseguentemente, portarti ad una virata non voluta e strappo del genoa sulla crocetta.
La tua è una barca disegnata con grande J e randa piccola, col fiocchetto 100% perdi troppa potenza, specie se c'è onda e devi tirar fuori la prua.
La mia barca è simile alla tua, ed io uso fare come ti ho detto.
Prova e fammi sapere!
Citazione:Nastro Azzurro ha scritto:
Citazione:ami ha scritto:
Carrello sopravvento?
Boh? Io ho una barca che si comporta esattamente così: sotto raffica parte all'orza. Non è questione di albero o altro, è la carena IOR fatta così, lavora bene per un determinato sbandamento (10-15°).
Premesso che va da sè che è inutile tenere tutta quella tela (vai più veloce E stringi meglio il vento con un fiocco piccolo, quindi 'cui prodest'?)
...
però il carrello sopravvento lo porto solo con le ariette!
Con ventone carrello sottovento di brutto, scotta cazzatissima e la randa si svergola tesando a ferro il paterazzo!
Forse perchè io ho l'armo frazionato e altri no?
Ho imparato a farlo sulle derive 40 anni fa continuo a farlo con il mio miniton che è più che frazionato che poi non centra un tubo, naturalmente se imbanani ottieni lo stesso ma col carrelo sventi di più prova
Allora, con poco vento il carrello è sempre sopra. Con tanto vento (intendo TANTO cioè più di quello che trovo il massimo della goduria) il carrello è sotto E la scotta della randa in mano pronta ad essere lascata se arriva una raffica esagerata. Se porto il carrello sopra e lasco scotta per aprire la balumina non è più una randa piatta, è una randa grassa e svergolata (che infatti va bene con poca aria) e in men che non si dica mi trovo l'acqua in coperta e la barca che vira da sola.
In realtà sull'Europa idem.
Poi, non pretendo che sia la verità...
@planet 86. Gli IOR erano in genere frazionati perchè il genoa 'pagava' più della randa sul compenso.
Comunque per restare on topic anche io ridurrei vela a prua e non a poppa
Ci sono anche soluzioni che non comportano l'acquisto di nuove vele!
Tutti boni coi soldi degli altri!
eggià con 20 nodi non è micadetto che se riduci rallenti anzi....eviti di scontrare il timone a ogni raffica fermando così la barca e mettendo sotto sforzo l'attrezzatura
Se è disponibile un carrello della randa discretamente lungo è ben difficile tenerlo sottovento e contemporaneamente essere pronti a lascare...
Con poca aria la randa va svergolata in cima perchè con l'aumentare della quota l'angolo si allarga, e fin qua ci siamo, ma quando il vento diventa sostenuto la variazione d'angolo tra la coperta e la testa d'albero si fa meno evidente e svergolando la penna si toglie molta potenza in cima che riduce quindi lo sbandamento.
In conclusione: carrello sopravento e scotta lascata svergolando il più possibile la randa.
Magari dipende dalla barca ma così facendo si riesce a tenere dritto un first 27.7 in 2 persone con 15 nodi e senza ridurre tenendo almeno i 6.5 nodi di velocità!