buon giorno a tutti adv..
una settimana fa, mentre ero fuori con un amico e ci aggingevamo a issare il gen, mi dice che in realtà la drizza non va cazzata a ferro,cioè sino a quando il grillo arriva alla puleggia, ma occorre lasciare un paio di centimetri, circa 30-40--- Nel nostro caso il discorso era inutile perchè la calza, di per sè, tiene distante la vela dalla puleggia di un pò di cm...
Io, in questi anni di vela, non avevo mai attenzionato questo aspetto nè tantomeno in regata in deriva ho attuato questo accorgimento...
che dite?
per il gennaker non so, per lo spi tutto su
40 cm su un palo tipo first 210 e' una bella percentuale. Sicuro che non siano millimetri??
Cmq solitamente noi tiriamo su fino a che non sentiamo 'sbong'...
Citazione:Mr. Cinghia ha scritto:
40 cm su un palo tipo first 210 e' una bella percentuale. Sicuro che non siano millimetri??
Cmq solitamente noi tiriamo su fino a che non sentiamo 'sbong'...
Facciamo come il cinghia, ma avendo un grillo diverso noi ci fermiamo al SBENG!
In alternativa anche alle eresie dell'uomo all'albero quando al coro collettivo di 'su, su, su, su.....' dice: ' ekkekkakkio, se isso ancora un po la penna la vedete uscire dalla base dell'albero!!!!!
Inoltre quando il vento è leggero e non avendo la rotaia sul tangone alle volte lo teniamo lento in drizza per renderlo un pò più grasso...
tenere fuori 30-40cm di drizza aiuta il genny ad allontanarsi dalle turbolenze della randa, ma non sempre va bene in quanto rende la vela più instabile e sposta un po' sottovento il centro velico riducendo l'effetto poggiero.
Citazione:Messaggio di antonio83
buon giorno a tutti adv..
una settimana fa, mentre ero fuori con un amico e ci aggingevamo a issare il gen, mi dice che in realtà la drizza non va cazzata a ferro,cioè sino a quando il grillo arriva alla puleggia, ma occorre lasciare un paio di centimetri, circa 30-40--- Nel nostro caso il discorso era inutile perchè la calza, di per sè, tiene distante la vela dalla puleggia di un pò di cm...
Io, in questi anni di vela, non avevo mai attenzionato questo aspetto nè tantomeno in regata in deriva ho attuato questo accorgimento...
che dite?
Il velaio che ha confezionato il tuo gennaker avrà tenuto conto della L ( distanza tra il punto di uscita della drizza sull' albero e del punto di ancoraggio della mura ) e avrà disegnato una ghinda di lunghezza opportuna. In più, se era a conoscenza che lo avresti utlizzato con una calza, avrà tenuto conto della lunghezza dello stroppo che sostiene la penna della vela all' interno della calza riducendo adeguatamente la lunghezza della ghinda stessa.
Quindi, niente paura, cazza la drizza fino a battuta!
Scusami einstein ma non capisco. Se non porto la penna in testa dovrebbe avere più grasso. Voglio dire che con la rotaia lavori col tangone basso per smagrire e alto per ingrassare.
Almeno era quello che credevo sapevo!
Dipende se andature prossime alla poppa o al traverso.
Con lo spi devi abbassare le bugne per ingrassarlo e alzarle per smagrirlo, ma tutto ciò fino a quando riesci a mantenere un flusso laminare con entrata da balumina sopravento e uscita da balumina sottovento.
Con il gennaker e andature vicine al traverso bisogna stare attenti alla combinazione bugna tangone e barber perchè se laschi drizza e cazzi barber chiudi la balumina, al contrario cazzi drizza e laschi barber apri la balumina.
Noi abbiamo uno spi da profondità.
Con vento reale intorno ai 4/6 kn (chi conosce il campo di Chioggia sa cosa intendo) lo portiamo tra i 130 e 145 di apparente.
Illuminatemi che non vorrei mai scoprire che potrei essere più performante regolandolo diversamente.[?] [?]
Citazione:Kraste ha scritto:
Scusami einstein ma non capisco. Se non porto la penna in testa dovrebbe avere più grasso. Voglio dire che con la rotaia lavori col tangone basso per smagrire e alto per ingrassare.
Almeno era quello che credevo sapevo!
E' giusto l'opposto!
ciao
Citazione:Kraste ha scritto:
Noi abbiamo uno spi da profondità.
Con vento reale intorno ai 4/6 kn (chi conosce il campo di Chioggia sa cosa intendo) lo portiamo tra i 130 e 145 di apparente.
Illuminatemi che non vorrei mai scoprire che potrei essere più performante regolandolo diversamente.[?] [?]
Il target per intensita' di 4-6 nodi di reale dovrebbe essere relativo ad un range di 140-145° sempre al reale e non all'apparente; con quegli angoli apparenti, imho, stai scendendo troppo.
ciao
Citazione:einstein ha scritto:
Citazione:Kraste ha scritto:
Noi abbiamo uno spi da profondità.
Con vento reale intorno ai 4/6 kn (chi conosce il campo di Chioggia sa cosa intendo) lo portiamo tra i 130 e 145 di apparente.
Illuminatemi che non vorrei mai scoprire che potrei essere più performante regolandolo diversamente.[?] [?]
Il target per intensita' di 4-6 nodi di reale dovrebbe essere relativo ad un range di 140-145° sempre al reale e non all'apparente; con quegli angoli apparenti, imho, stai scendendo troppo.
ciao
Einstein, premettendo che adopero uno strumento IRREGOLARE come il Velocitek (non sarebbe concesso nei regolamenti di altura, a parte mi sembra il Melges 24) è su quelle prue all'apparente che leggo il massimo VMG.
Posso ammettere che la mia stazionme vento non sia perfettamente tarata, ma con poco vento ho la massiima VMG portando leggermente in basso la penna dello spi e restando su quelle prue.
Abbiamo provato diverse volte ad andare in velocità orzando, effettuando montagne di regolazioni ma la VMG peggiorava sempre..
Datemi indicazioni su dove sbagliavamo.
Tieni comunque presente caro Einstein che in tali condizioni abbiamo vinto nella nostra l'ultimo primaverile di Chioggia a cui abbiamo partecipato (2009).
Arrivavamo davanti anche in assoluta e tutti i sorpassi li facevamo di poppa (sai che con il nostro fiocchettinino abbiamo poche chance in bolina....)
E' proprio vero che la vela e' un oppppinione; comunque, a meno che tu non abbia una chiatta, le velocita' target della quasi totalita' delle barche a vela, rientrano nei parametri detti sopra, compresa la tua.
ciao
Citazione:einstein ha scritto:
E' proprio vero che la vela e' un oppppinione; comunque, a meno che tu non abbia una chiatta, le velocita' target della quasi totalita' delle barche a vela, rientrano nei parametri detti sopra, compresa la tua.
ciao
PS. ...e lascia perdere la VMG sullo strumento, segui le VT.
I più siceri complimenti se avete vinto. Magari le regolazioni di poppa non erano al top ma magari avete fatto belle partenze, belle manovre, giocato bene con la barra, ecc.
In ogni caso misurarsi con barche diverse in una regata ad handicap per stabilire il livello di perormance dell'equipaggio è azzardato. Sappiamo tutti che a vincere sono le barche più veloci e tra esse quella meglio ottimizzata.[:214]
Per misurarsi serve confronto diretto ad armi pari su barche uguali: monotipia.
Invece per divertirsi va bene tutto.
Tiger, non partivamo bene ma riuscivamo a risalire tutti sulle poppe e ad arrivare primi in reale seppure gli altri, a parte uno, ci pagassero tutti.
Einstein, la VT della mia barca è difficile da sapere, le tende sono ridotte per ottimizzarla in ORC e non abbiamo riferimenti se non le nostre prove...
Quindi lavoriamo cercando di tenere il massimo avanzamento verso il punto...
Se l'hai ottimizzata in ORC, avrai anche il certificato con le VPP, guarda sull'ultima riga in fondo alla colonna dei 6 nodi l'angolo corrispondente alla Run VMG e poi mi sai dire.
ciao
Citazione:einstein ha scritto:
Se l'hai ottimizzata in ORC, avrai anche il certificato con le VPP, guarda sull'ultima riga in fondo alla colonna dei 6 nodi l'angolo corrispondente alla Run VMG e poi mi sai dire.
ciao
devo prendere il certificato che è in barca...
appena c'è l'ho ti contatto..
Grazie Einstein..