26-05-2010, 17:22
Vorrei segnalere un problema di raffreddamento al motore che mi è capitato sabato scorso ed il modo in cui l'ho risolto. Magari questa mia esperienza potra tornare utile a qualcuno.
Sabato mattina, in previsione di un uscita pomeridiana, accendo il motore, che era rimasto fermo per circa un mese,per scaldarlo, ma dopo qualche minuto noto che il flusso di acqua diminuisce sempre più fino a quasi arrestarsi. Immediatamente porto il regime al minimo e l'acqua riprende lentamente a sgorgare. Accelero nuovamente e il flusso tende a fermarsi.
La girante, penso. La smonto e noto una sola paletta parzialmente staccata: poiché comunque era un lavoro da fare la sostituisco. Riprovo ed il comportamento del flusso di acqua e lo stesso di prima.
Smonto il tubo sulla presa a mare e noto che l'acqua entra ma con una pressione non altissima (se paragonata ad esempio con quella che entra quando si mette l'elichetta del LOG).
Penso allora che possa esserci un sacchetto (o qulche altra cosa) sul piede del sail drive che ostruisce il passaggio dell'acqua. Infatti i sintomi (acqua che all'inizio esce e poi tende a diminuire con il tempo -ed all'aumentare del N dei giri-) mi fanno pensare ad un'ostruzione appoggiata sulle ferritoie che, all'aumentare dei giri, viene schiacciato contro il piede ostruendo totalmente il passaggio dell'acqua.
Chiamo il sommozzatore il quale ispeziona il piede e sentenzia che è pulitissimo (avevo fatto carena il mese sacorso).
A questo punto controllo lo scambiatore di calore, il sifon break, la marmitta ed i relativi tubi; il tutto sembra perfettamente in ordine.
Finalmente mi viene in mente un articolo, letto su Bolina, in cui Cubau metteva in guardia contro i rischi delle incrostrazioni di calcare nei condotti del piede dell'elica.
Appresto quindi un tubo di opportuno diametro da inserire sulla presa a mare (è stata la cosa più difficile da trovare la domenica mattina) e, a più riprese, verso un totale di 6 litri di candeggina attraverso i condotti del sial drive. Completo l'operazione con alcune pompate di aria necessarie ad eliminare la candeggina dal tubo e a contribuire alla pulizzia del tutto.
Al termine dell'operazione il flusso d'acqua riprende vigore e dopo circa 10 minuti di funzionamento del motore tutto è tornato normale.
Ciao
Gino
Sabato mattina, in previsione di un uscita pomeridiana, accendo il motore, che era rimasto fermo per circa un mese,per scaldarlo, ma dopo qualche minuto noto che il flusso di acqua diminuisce sempre più fino a quasi arrestarsi. Immediatamente porto il regime al minimo e l'acqua riprende lentamente a sgorgare. Accelero nuovamente e il flusso tende a fermarsi.
La girante, penso. La smonto e noto una sola paletta parzialmente staccata: poiché comunque era un lavoro da fare la sostituisco. Riprovo ed il comportamento del flusso di acqua e lo stesso di prima.
Smonto il tubo sulla presa a mare e noto che l'acqua entra ma con una pressione non altissima (se paragonata ad esempio con quella che entra quando si mette l'elichetta del LOG).
Penso allora che possa esserci un sacchetto (o qulche altra cosa) sul piede del sail drive che ostruisce il passaggio dell'acqua. Infatti i sintomi (acqua che all'inizio esce e poi tende a diminuire con il tempo -ed all'aumentare del N dei giri-) mi fanno pensare ad un'ostruzione appoggiata sulle ferritoie che, all'aumentare dei giri, viene schiacciato contro il piede ostruendo totalmente il passaggio dell'acqua.
Chiamo il sommozzatore il quale ispeziona il piede e sentenzia che è pulitissimo (avevo fatto carena il mese sacorso).
A questo punto controllo lo scambiatore di calore, il sifon break, la marmitta ed i relativi tubi; il tutto sembra perfettamente in ordine.
Finalmente mi viene in mente un articolo, letto su Bolina, in cui Cubau metteva in guardia contro i rischi delle incrostrazioni di calcare nei condotti del piede dell'elica.
Appresto quindi un tubo di opportuno diametro da inserire sulla presa a mare (è stata la cosa più difficile da trovare la domenica mattina) e, a più riprese, verso un totale di 6 litri di candeggina attraverso i condotti del sial drive. Completo l'operazione con alcune pompate di aria necessarie ad eliminare la candeggina dal tubo e a contribuire alla pulizzia del tutto.
Al termine dell'operazione il flusso d'acqua riprende vigore e dopo circa 10 minuti di funzionamento del motore tutto è tornato normale.
Ciao
Gino