Ragazzi, ho cercato sul forum ma ho trovato solo cose vaghe, così mi permetto di aprire una discussione su un problema che ho da un po' di tempo a questa parte, ovvero:
ho sostituito l'alternatore con uno di potenza ample power, regolatore next step esterno, con 'parallelizzatore' della batteria motore per la ricarica. Sul forum ho letto di molti che preferiscono avere 2 alternatori, ma sono concorde con la teoria che uno basta e avanza, anche se in realtà anch'io ne ho due, ma il secondo, il mio vecchio modificato in modo da poterlo utilizzare con il next step, lo tengo di rispetto.
Fin qui tutto bene, se non che la cinghia dell'alternatore si consuma (fa polvere) continuamente. Io la tiro, ma dopo un po' di ore di motore è di nuovo molle, e va tirata. Con una cinghia sono arrivato a fondo corsa, e l'ho sostituita, ma continua la solfa. Io tengo due o tre cinghie di rispetto in barca perché sono terrorizzato da questa cosa. Qualcuno conosce una soluzione a questo problema?
Grazie a tutti
bisognerebbe verificare che le gole siano del profilo, delle dimensioni ed allineamento corretti... poi esistono diversi tipi di cinghie, ma per consigliarti quale usare è meglio se ti rivolgi ad un meccanico esperto
Da nuove fanno sempre polvere.
La puleggia dell'alternatore si luciderà col tempo la cinghia si adatterà e la polvere sarà sempre meno...fino a sparire.
Se hai messo le cose giuste stai sereno...
Io sono contrario agli alternatori di grandissima potenza proprio per il carico che creano sulla cinghia che ha volte è eccessivo e danno problemi di cui sopra.
Spesso anche un pacco batterie surdimensionato può creare questi problemi.
Se viceversa tutto è ben dimensionato dopo pochi minuti dall'avviamento gli ampere da erogare da parte dell'alternatore sono pochi ed il carico sulla cinghia è basso riducendo il carico ed usura della cinghia.
Spesso anche una cinghia sbagliata può creare problemi.
Io credo dovrai sostituire la cinghia e le pulegge sottodimensionate con cinghe e pulegge che siano in grado di trasmettere la potenza richiesta dal nuovo alternatore.
Probabilmente avrai anche altri problemi da risolvere come la sezione dei cavi elettrici o l' eccessiva corrente di carica delle batterie nella fase iniziale.
Saluti e B.V.
Citazione:AIRONE ha scritto:
Io credo dovrai sostituire la cinghia e le pulegge sottodimensionate con cinghe e pulegge che siano in grado di trasmettere la potenza richiesta dal nuovo alternatore.
Penso anche io che il problema sia questo.
Ed è anche quello del mio motore (Lombardini LDW 1003) al quale, causa l'alternatore potente, si allenta spesso la cinghia.
Quanto ti è stato suggerito è la modifica che fa ora Lombardini al mio motore.
Buona giornata
matteo
Si potrebbe ipotizzare il gemellare le pulegge e usare 2 cinghie? Così facendo, in caso di rottura di una cinghia, ci sarebbe l'altra...
Citazione:Frappettini ha scritto:
Si potrebbe ipotizzare il gemellare le pulegge e usare 2 cinghie? Così facendo, in caso di rottura di una cinghia, ci sarebbe l'altra...
In effetti si possono usare pulegge con gole multiple per montare più cinghie uguali.
Ma nel caso di rottura di una cinghia vanno sostituite entrambi.
La regola che si usa nei grandi impianti di trasmissione ma utile anche in barca é questa:
Si montano tutte cinghie nuove.
Dopo un certo numero di ore di lavoro si sostituiscono tutte e quelle usate si tengono per scorta, da montare al posto di quella più malandata.
In pratica tutte le cinghie devono lavorare con lo stesso grado di usura.
saluti e B.V.
Citazione:Frappettini ha scritto:
Si potrebbe ipotizzare il gemellare le pulegge e usare 2 cinghie? Così facendo, in caso di rottura di una cinghia, ci sarebbe l'altra...
Penso che una delle due resterebbe sempre meno tesa a causa delle tolleranze di produzione, imho giusto cambio pulegge, o più grandi o per cinghia diversa che trasmette più potenza (Tipo poli-V ad esempio).
Citazione:AIRONE ha scritto:
Io credo dovrai sostituire la cinghia e le pulegge sottodimensionate con cinghe e pulegge che siano in grado di trasmettere la potenza richiesta dal nuovo alternatore.
Probabilmente avrai anche altri problemi da risolvere come la sezione dei cavi elettrici o l' eccessiva corrente di carica delle batterie nella fase iniziale.
Saluti e B.V.
Mi hanno consigliato infatti di sostituire le puleggie con le millerighe (quelle con le cinghie larghe e piatte). La sezione dei cavi non è un problema, dall'alternatore alle batterie ho sostituito i cavo con cavi da 75 mmq di sezione. Per quanto riguarda la carica iniziale, il regolatore next step carica forte se le batterie sono scariche, ma una volta cariche rimane solo una carica di mantenimento.
Se si parte dalla banchina con le batterie cariche, io vedo che lo strumento NASA collegato registra una carica di 1,5 / 2 ampere. Considerando 7 o 8 ampere in uscita tra strumenti e frigo, l'alternatore produce in questa situazione 10 o 15 ampere al massimo, che non sono tantissimi.
A batterie molto scariche vedo ricariche anche di 80 ampere, ma durano poco.
La ample consiglia particolari come la gates per lavori gravosi, ma io proprio quelle ho messo e il problema continua...
Preciso anche un'altra cosa, il pacco batterie è formato da 4 AGM da 120 AH ciascuna.
Quindi gli 80A di carica non vanno visti come su una sola batteria (che sarebbero davvero tanti!) ma divisi su 4 batterie, 20A ciascuna. La scelta dell'alternatore di potenza è dovuta al fatto che mi sono trovato in qualche occasione, tipo Eolie o anche la Grecia, a non avere possibilità di 220 in banchina, e se volevo avere energia per frigoriferi e strumenti, e luci ecc ho pensato che la soluzione di una ricarica rapida nelle ore di motore che si fanno sempre (esci ed entra nei porti) fosse la più praticabile. Non amo i generatori eolici, mi piacciono i pannelli solari che metterò il prossimo anno, visto che anche il prezzo in un anno si è praticamente dimezzato.
Alternatore da 80A?! Chissà cosa mi credevo, non è certo un alternatore di grossa potenza. Non dovresti avere i problemi che descrivi, secondo me va fatta un attenta analisi all'allineamento delle pulegge e della compatibilità tra le due pulegge e tra puleggia e cinghia, c'è qualcosa che non va di sicuro
Citazione:Messaggio di Willyfan
Io la tiro, ma dopo un po' di ore di motore è di nuovo molle, e va tirata. Con una cinghia sono arrivato a fondo corsa, e l'ho sostituita, ma continua la solfa.
Non è che per caso questa tensione è eccessiva? Forse è superfluo ricordartelo ma la corretta tensione si ha potendo abbassare sul lato massimo della figura la cinghia di un paio di centimetri.
Citazione:kermit ha scritto:
Alternatore da 80A?!
L'alternatore è da 130 A, Ample Power. Ma non l'ho mai visto caricare più di 80A VERI e MISURATI, sarà che le batterie non sono mai completamente scariche? Bisogna anche dire che un alternatore eroga la sua massima potenza a 6500 giri (dell'alternatore) che corrispondono più o meno alla metà dei giri di motore. Dato che difficilmente spingo il motore oltre i 2500 giri, è normale anche un certo abbassamento del rendimento, o meglio, dell'erogazione.
L'alternatore che avevo prima, da 60 A, non l'ho mai visto caricare più di 20A, e per avere una completa ricarica delle batteria ci voleva una vita.
In ogni caso, l'allineamento è corretto, la cinghia è dello stesso tipo che c'era prima, e la puleggia dell'alternatore è la stessa che c'era sul vecchio.
Qualcuno mi ha anche consigliato gli spray per non fare slittare la cinghia, che si usano sulle automobili...
Comunque nei prossimi giorni farò un controllo preciso di allineamenti e tensione della cinghia, oltre che un controllo dell'alternatore. Infatti, anche qui c'è una cosa che potrebbe non apparire evidente: se uno o più diodi fossero in corto, qualche avvolgimento funzionerebbe (e l'alternatore così sembrerebbe caricare) ma qualche semionda sarebbe completamente in cortocircuito, aumentando lo sforzo del motore nonché la temperatura (e il rischio che lo statore se ne vada a farsi benedire).
Vediamo un po'.
Sono un ignorante.
In proposito all'argomento la mia esperienza (da ignorante) mi fa dire che se 'tiri' tanto...si consuma e fa polvere, mentre se 'molli ' troppo...slitta.
Più potenza, più sforzo su cinghie e pulegge = più attriti, è evidente che le cinghie si consumino più rapidamente, generalmente gli alterantori di potenza hanno cinghie e pulegge sovradimensionate.
B.v
Ogni cinghia è identificata da diversi valori, ad esempio ho acquistato una cinghia citando i valori A37 13X940/970 che sono scritti sulla cinghia stessa ed il venditore (non del campo nautico) ha capito subito cosa cercavo perchè identificano universalmente le misure della cinghia (gola, lunghezza ecc.) perchè non provi a variare i tuoi valori della cinghia provandone diverse?
Citazione:Butler ha scritto:
perchè non provi a variare i tuoi valori della cinghia provandone diverse?
Ci ho provato, acquistando invece delle cinghie gates classiche (per uso su camion e bus comunque) delle cinghie industriali, ma il problema è identico.
Ora un amico mi ha consigliato lo spray per non fare slittare la cinghia, provare non costa nulla, almeno per tamponare il problema.
Comunque il prossimo anno cambierò le pulegge con quelle dentate (tipo distribuzione), che con meno sforzo e carico sui cuscinetti non slittano mai. Se qualcuno sa di controindicazioni mi faccia sapere.
Citazione:Willyfan ha scritto:
Citazione:Butler ha scritto:
perchè non provi a variare i tuoi valori della cinghia provandone diverse?
Ci ho provato, acquistando invece delle cinghie gates classiche (per uso su camion e bus comunque) delle cinghie industriali, ma il problema è identico.
Ora un amico mi ha consigliato lo spray per non fare slittare la cinghia, provare non costa nulla, almeno per tamponare il problema.
Comunque il prossimo anno cambierò le pulegge con quelle dentate (tipo distribuzione), che con meno sforzo e carico sui cuscinetti non slittano mai. Se qualcuno sa di controindicazioni mi faccia sapere.
Interessante invece. Chi te le ha consigliate?