01-09-2014, 10:04
Soul, mi permetto di dare una risposta ufficiosa in tema AIVE perchè su quello verteva la tua domanda iniziale.
Purtroppo per ora non ti è possibile iscrivere la barca nei registri AIVE, le restrizioni sono piuttosto precise in merito e si rifanno a regolamenti complessi che in soldoni escludono le barche in vetroresina, quelle costruite in serie e tutto ciò che è più giovane del 1975. l'appartenenza ad associazione di classe non rientra nei paramentri, un dragone di legno è stazzabile, uno in VTR no.
Sottolineo il "per ora" perchè si discute caldamente sulla possibilità di allargare la platea a tutta una generazione di yacht dai disegni magnifici e che nella maggior parte dei casi hanno anche storie gloriose alle spalle, aprire alle barche di serie sarà uno step ulterire. Ad oggi però permangono dei problemi non del tutto ideologici a tale apertura.
Mi spiego meglio anche per cercare di non alimentare questa nomea di casta autoreferenziale che AIVE si è fatta negli anni passati:
Per quanto AIVE possa sembrare un colosso perchè ha 30 anni, resta un'associazione senza scopo di lucro gestita dagli stessi armatori che fanno tutti un altro mestiere, le risorse sono limitate e le enegie messe a disposizione purtroppo anche. Spesso per chi guarda da fuori si fa il paragone con ASI per le auto storiche, MA MAGARI! Asi è un'istituzione che tre l'altro è una federazione di associazioni più piccole, è riconosciuta dalle istituzioni nazionali ed ha una struttura degna di una piccola azienda, per cui si può permettere di incorporare (faccio un esmepio stupido) "gli amici del pandino del 95" senza troppi scossoni... Per AIVE aprire ad una nuova categoria comporta degli oneri logistici che ad oggi sono inaffrontabili, particamente si raddoppierebbe il numero di potenziali yacht iscritti, con conseguenti stazze da fare, eventi col doppio dei partecipanti etc.
In più, come dicevo prima, i regolamenti vigenti sono complessi ma soprattutto è complessa la loro applicazione perchè per la maggior parte sono regolamenti derivati dal CIM (Comitato Internazionale del Maditerraneo) cui fanno riferimento tutte le associazioni omologhe ad AIVE del bacino mediterraneo e oltre. Modificarli non è cosa semplice perchè tutte le associazioni, che sono tutte nella stessa situazione di AIVE, mettono sul tavolo obiezioni e talvolta anche interessi diversi.
Ora, visti i problemi logistici del tuo ultimo post ti consiglio di chiedere agli amici delle Vele Storiche di Viareggio che so che hanno parametri più flessibili ed ai loro raduni spesso fanno categorie per scafi non strettamente d'epoca in cui il tuo tequila può certamente fare una gran figura
saluti
Purtroppo per ora non ti è possibile iscrivere la barca nei registri AIVE, le restrizioni sono piuttosto precise in merito e si rifanno a regolamenti complessi che in soldoni escludono le barche in vetroresina, quelle costruite in serie e tutto ciò che è più giovane del 1975. l'appartenenza ad associazione di classe non rientra nei paramentri, un dragone di legno è stazzabile, uno in VTR no.
Sottolineo il "per ora" perchè si discute caldamente sulla possibilità di allargare la platea a tutta una generazione di yacht dai disegni magnifici e che nella maggior parte dei casi hanno anche storie gloriose alle spalle, aprire alle barche di serie sarà uno step ulterire. Ad oggi però permangono dei problemi non del tutto ideologici a tale apertura.
Mi spiego meglio anche per cercare di non alimentare questa nomea di casta autoreferenziale che AIVE si è fatta negli anni passati:
Per quanto AIVE possa sembrare un colosso perchè ha 30 anni, resta un'associazione senza scopo di lucro gestita dagli stessi armatori che fanno tutti un altro mestiere, le risorse sono limitate e le enegie messe a disposizione purtroppo anche. Spesso per chi guarda da fuori si fa il paragone con ASI per le auto storiche, MA MAGARI! Asi è un'istituzione che tre l'altro è una federazione di associazioni più piccole, è riconosciuta dalle istituzioni nazionali ed ha una struttura degna di una piccola azienda, per cui si può permettere di incorporare (faccio un esmepio stupido) "gli amici del pandino del 95" senza troppi scossoni... Per AIVE aprire ad una nuova categoria comporta degli oneri logistici che ad oggi sono inaffrontabili, particamente si raddoppierebbe il numero di potenziali yacht iscritti, con conseguenti stazze da fare, eventi col doppio dei partecipanti etc.
In più, come dicevo prima, i regolamenti vigenti sono complessi ma soprattutto è complessa la loro applicazione perchè per la maggior parte sono regolamenti derivati dal CIM (Comitato Internazionale del Maditerraneo) cui fanno riferimento tutte le associazioni omologhe ad AIVE del bacino mediterraneo e oltre. Modificarli non è cosa semplice perchè tutte le associazioni, che sono tutte nella stessa situazione di AIVE, mettono sul tavolo obiezioni e talvolta anche interessi diversi.
Ora, visti i problemi logistici del tuo ultimo post ti consiglio di chiedere agli amici delle Vele Storiche di Viareggio che so che hanno parametri più flessibili ed ai loro raduni spesso fanno categorie per scafi non strettamente d'epoca in cui il tuo tequila può certamente fare una gran figura
saluti