14-06-2010, 17:21
comunque, se invece di bansigo ci sono gradini
e qualsiasi sia il tipo di gradino
se vogliamo sfruttare esperienze di alpine e speleo
PIEDI
a differenza di quanto si vede nella foto del primo post, è meglio che il piede appoggi con l' avanpiede verso la punta - piuttosto che a metà suola - e che il tallone sia più basso della punta
nell' arrampicata si appoggia esclusivamente la punta estrema (non opportuno però con i gradini) ed il piede è inclinato tenendo il tacco più in basso ve lo confermerà qualsiasi alpinista
anche se a prima vista sembra offrire meno sicurezza, è una delle prime cose che insegnano ai corsi di arrampicata a chi comincia e tende invece ad aderire alla parete
quindi, poggiare l' avampiede e salire tenendo il tallone più basso, mai più alto della punta,
tutto questo terrà il corpo più discosto dalla parete - in questo caso dall' albero - il che aumenta la stabilità, aumenta l' equilibrio, aumenta l' aderenza della suola, squilibra meno il corpo in fuori e aiuta il controllo visivo del percorso da fare (che in barca è meno importante)
MANI
con una scala come quella o i gradini all' albero la vera tecnica di risalita su scala non è possibile, peraltro i metri sono relativamente pochi
comunque è meglio che le mani impugnino insieme l' estremità dei gradini ed il loro punto di collegamento con la corda e che le braccia non vengano estese troppo
muovere un arto alla volta
evitare di salire senza una sicurezza, persona o autobloccante che sia, se quest' ultimo però la discesa è più complessa
indossare un imbrago che abbia predisposti due moschettoni da potere agganciare, in qualsiasi momento, ciascuno ad uno dei cavi laterali -non al gradino- e subito sopra un gradino
per lunghe permanenze in testa d' albero curare che l' imbrago sia confortevole e che ci sia modo di fissarlo all' altezza opportuna all' albero o alla scala
fondamentale è anche un paio di calzature bene aderenti che non possano sfilarsi, meglio scarpe da ginnastica bene allacciate che scarpe da barca, no stivali
comunque ricordarsi che quella scala è tenuta da una drizza che insiste su una puleggia, non può offrire la certezza di solidità dell' ancoraggio che si può avere in altre circostanza, quindi non fidarsi della scala e basta specie durante le permanenze in cima, predisporre sempre almeno un secondo punto di sicurezza e ancoraggio
buone salite
saluti velici
sarastro
e qualsiasi sia il tipo di gradino
se vogliamo sfruttare esperienze di alpine e speleo
PIEDI
a differenza di quanto si vede nella foto del primo post, è meglio che il piede appoggi con l' avanpiede verso la punta - piuttosto che a metà suola - e che il tallone sia più basso della punta
nell' arrampicata si appoggia esclusivamente la punta estrema (non opportuno però con i gradini) ed il piede è inclinato tenendo il tacco più in basso ve lo confermerà qualsiasi alpinista
anche se a prima vista sembra offrire meno sicurezza, è una delle prime cose che insegnano ai corsi di arrampicata a chi comincia e tende invece ad aderire alla parete
quindi, poggiare l' avampiede e salire tenendo il tallone più basso, mai più alto della punta,
tutto questo terrà il corpo più discosto dalla parete - in questo caso dall' albero - il che aumenta la stabilità, aumenta l' equilibrio, aumenta l' aderenza della suola, squilibra meno il corpo in fuori e aiuta il controllo visivo del percorso da fare (che in barca è meno importante)
MANI
con una scala come quella o i gradini all' albero la vera tecnica di risalita su scala non è possibile, peraltro i metri sono relativamente pochi
comunque è meglio che le mani impugnino insieme l' estremità dei gradini ed il loro punto di collegamento con la corda e che le braccia non vengano estese troppo
muovere un arto alla volta
evitare di salire senza una sicurezza, persona o autobloccante che sia, se quest' ultimo però la discesa è più complessa
indossare un imbrago che abbia predisposti due moschettoni da potere agganciare, in qualsiasi momento, ciascuno ad uno dei cavi laterali -non al gradino- e subito sopra un gradino
per lunghe permanenze in testa d' albero curare che l' imbrago sia confortevole e che ci sia modo di fissarlo all' altezza opportuna all' albero o alla scala
fondamentale è anche un paio di calzature bene aderenti che non possano sfilarsi, meglio scarpe da ginnastica bene allacciate che scarpe da barca, no stivali
comunque ricordarsi che quella scala è tenuta da una drizza che insiste su una puleggia, non può offrire la certezza di solidità dell' ancoraggio che si può avere in altre circostanza, quindi non fidarsi della scala e basta specie durante le permanenze in cima, predisporre sempre almeno un secondo punto di sicurezza e ancoraggio
buone salite
saluti velici
sarastro