07-09-2021, 12:45
Ho preso questo topic per comodità, in fondo si parla di terzaroli e anche di mura degli stessi.
In attesa di tornare alla barca per verificare (ma ci vorrebbero condizioni analoghe a quelle di cui sotto), chiedo qualche parere per raffinare la ricerca del "problema"...
Domenica sono passato da un 15-20 kn a vele piene, in cui si andava una meraviglia, a un generale rinforzo fino a 18-25, con mare che cominciava a formarsi abbastanza. Avevo inesperti a bordo, ho ritenuto di mettersi un pò più comodi, tanto 8,5 di sog bastavano....:-)
Come sempre fatto, ho messo la barca in bolina cazzando il fiocco e sventando la randa, ho calato drizza quanto basta e sono andato all'albero per incocciare la brancarella della prima mano al suo corno di trozza. Manovra fatta e rifatta anche in condizioni peggiori.
La randa è circa 53mq, i terzaroli si prendono a mano per la mura e con circuito per la borosa.
Ebbene, non mi è riuscito di portare la brancarella sul corno, pur tirando come un dannato e usando anche due cimette per fare più forza. Ho calato ancora un pò di drizza e allentato la base (chiaramente la borosa della 1°mano era mollata), ma niente, la brancarella stava un pò più alta e più verso poppa di quanto serviva per arrivare al corno. Un centimetro, forse uno e mezzo.....ma sufficienti per far smadonnare.
Mi sono scocciato e l'ho ammainata, continuando col solo fiocco, però sono qui che mi mangio le dita per capire che caspita stavo sbagliando....
Ipotesi:
1. ero un pò troppo "largo" con la bolina.....il boma ripensandoci era molto in fuori, segno di un angolo molto aperto. Il vento che comunque scorre sulla superficie, con meno rifiuto del fiocco, potrebbe aver tenuto in tensione la vela....?
2. non avevo l'amantiglio incocciato, nè quindi in tensione, ma avevo lascato il vang (che è rigido). Forse il vang non si è esteso abbastanza e il boma quindi è rimasto basso?
Ora mi tocca aspettare una sventolata per riprovare, chiaramente con poco vento funziona tutto alla perfezione....
Mi è venuta voglia di creare un paranchetto - non so fatto come - per spaccarmi meno le mani, ma non mi piace forzare le cose che fanno resistenza.
In attesa di tornare alla barca per verificare (ma ci vorrebbero condizioni analoghe a quelle di cui sotto), chiedo qualche parere per raffinare la ricerca del "problema"...
Domenica sono passato da un 15-20 kn a vele piene, in cui si andava una meraviglia, a un generale rinforzo fino a 18-25, con mare che cominciava a formarsi abbastanza. Avevo inesperti a bordo, ho ritenuto di mettersi un pò più comodi, tanto 8,5 di sog bastavano....:-)
Come sempre fatto, ho messo la barca in bolina cazzando il fiocco e sventando la randa, ho calato drizza quanto basta e sono andato all'albero per incocciare la brancarella della prima mano al suo corno di trozza. Manovra fatta e rifatta anche in condizioni peggiori.
La randa è circa 53mq, i terzaroli si prendono a mano per la mura e con circuito per la borosa.
Ebbene, non mi è riuscito di portare la brancarella sul corno, pur tirando come un dannato e usando anche due cimette per fare più forza. Ho calato ancora un pò di drizza e allentato la base (chiaramente la borosa della 1°mano era mollata), ma niente, la brancarella stava un pò più alta e più verso poppa di quanto serviva per arrivare al corno. Un centimetro, forse uno e mezzo.....ma sufficienti per far smadonnare.
Mi sono scocciato e l'ho ammainata, continuando col solo fiocco, però sono qui che mi mangio le dita per capire che caspita stavo sbagliando....
Ipotesi:
1. ero un pò troppo "largo" con la bolina.....il boma ripensandoci era molto in fuori, segno di un angolo molto aperto. Il vento che comunque scorre sulla superficie, con meno rifiuto del fiocco, potrebbe aver tenuto in tensione la vela....?
2. non avevo l'amantiglio incocciato, nè quindi in tensione, ma avevo lascato il vang (che è rigido). Forse il vang non si è esteso abbastanza e il boma quindi è rimasto basso?
Ora mi tocca aspettare una sventolata per riprovare, chiaramente con poco vento funziona tutto alla perfezione....
Mi è venuta voglia di creare un paranchetto - non so fatto come - per spaccarmi meno le mani, ma non mi piace forzare le cose che fanno resistenza.