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Versione completa: Manovra di approdo con barca a chiglia lunga
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Un grazie veramente di cuore per le vostre osservazioni e risposte.

Vi dico l'ultima: proprio ieri rientrando da una bella crocierina di tre giorni, ormai sicuro del fatto mio, dopo aver eseguito degli approdi quasi perfetti, e altrettante uscite 'da manuale' mi accingo ad entrare al mio solito posto con sicurezza.
Sento nel canale Gianluca che dalla banchina opposta mi grida:'GIAN VAI PIANO, VAI PIANO, hai la corrente entrante! (Che significa a favore). Io, ormai sicuro di me, gli faccio un cenno con la mano, come per dire:'stai tranquillo, so quello che faccio! Non rompere....'.
Così do un bel giro di timone tutto a sinistra e mi infilo bene, come al solito, con la prua accanto al pontile. Senonchè, appena dò in retromarcia per fermarmi, la poppa continua tranquillamente imperterrita la sua corsa andando a finire prima accanto alla barca dopo e poi a quella successiva con le imprecazioni di tutti: equipaggio mio con bastoni e mezzi marinai a spingere da ogni parte e inquilini delle barche accanto che apostrofano la manovra con le più belle parole che si possono immaginare!
Gianluca, sempre dalla parte opposta della banchina mi grida:'vai indietro ed entra dalla parte opposta, dovresti farcela con la corrente contaria'. Io eseguo e, questa volta, la barca si infila bene con un leggero stridio sula gomma del pontile. E' andata! Ma che figura da chiodi!
Ci ripenso per tutta la sera: mannaggia, ma se fino ad ieri andavo così bene! mi sembrava proprio di aver imparato finalmente e invece....

Arcadia mi sembra di aver capito che sei da qualche parte accanto ... Che ne diresti di provare a fare qualche manovra di uscita e di rientro insieme?[/b]

SanataGrazie per la disponibilità. Sono ormeggiato all'isola della Certosa a Venezia. Quando puoi....

mckewoy[/b,] grazie per il consiglio ma purtoppo il fuoribordo del tender non è possibile manovrarlo per l'altezza del pozzetto della mia barca sul livello del mare....

[b]kermit
, mantonel,Slam, considerazioni abbastanza ovvie: far pratica e di entrare ed uscire dal posto fino a che non si è imparato ....Comunque grazie per essere intervenuti.

Rurik, straorza, gourmetOsservazioni giuste, soprattutto su vento e correnti, che credo debbano essere tenute in debita considerazione....

Scusate se non vi elenco tutti per quanti sono stati gli interventi che comunque ringrazio sentitamente di cuore per la partecipazione....
In particolare ancora dapnia (che spero sempre di poter incontrare) per le sue intelligenti quanto esperte ed esaurienti osservazioni sulla manovrabilità di una barca a chiglia lunga e sonmì sempre presente con una disquisizione puntuale ma, purtroppo, equivocando sulla direzione del vento data dal disegno (forse per non aver letto bene il mio commento in grossetto) i suoi consigli purtroppo non sono validi nel mio caso....

Comunque, per finire, per chi volesse realmente partecipare praticamente alla manovra (potrebbe essere anche un motivo utile per trovarsi) si può sempre inviarmi un messaggio privato....

Grazie
Ho avuto una barca a chiglia lunga, timone a barra. Adesso possiedo una barca con deriva normale e timone a ruota. Non ti descrivo le figuracce i sorrisi e le preoccupazioni dei vicini al rientro. Ti confesso che molte volte non sono uscito per paura della manovra di rientro.
Ma veniamo alle esperienze. La barca a chiglia lunga aveva elica destrosa e c'è voluto molto tempo per prevedere l'effetto evolutivo dell'elica ed infilarmi correttamente in retro, il posto barca era peraltro esposto a traversie. Con la nuova barca credevo che le cose potessero andare meglio ma anche questa all'inizio mi ha creato problemi (effetto destroso ed un abbrivio infinito). Per la barca attuale ho risolto posizionando la barca con un'angolazione della prua rispetto al vento tale che andando in retro l'effetto dell'elica si esaurisce quando la barca prende l'abbrivio e mi ritrovo in posizione ideale ed una barca che risponde al timone. Con la vecchia barca ( a chigia lunga) conoscevo e prevenivo l'effetto destroso dell'elica. I consigli che mi sento di darti sono questi:
1) quando innesti la retromarcia lascia il timone come si trova e soltanto quando la barca ha preso l'abbrivio prova ad usarlo. Non dare troppo timone perchè va in stallo.
2) prova a fare dei lunghi percorsi, in sicurezza, in retro. Trascura il fatto che la barca all'inizio fa i c...si suoi e vedi di capire il comportamento quando comincia a partire in retro. Ricorda che il vento spinge la prua e non la poppa. Quando vai in retro, ricordai che non hai gli specchietti laterali, quindi girati e guarda dietro e solo dietro e cerca di indirizzare la poppa dove vuoi con piccole angolazioni di timone.
Io quando entro la retro la do' quel tanto per fermarmi, la barca non prende abbrivio all'indietro.

Sono rientrato dalle ferie venerdi sera, ho passato questi due giorni a rassettare la barca, mercoledi e giovedi penso di tornare a bordo, se ci sei
ci vediamo.
Gianluca, sempre dalla parte opposta della banchina mi grida:'vai indietro ed entra dalla parte opposta, dovresti farcela con la corrente contaria'. Io eseguo e, questa volta, la barca si infila bene con un leggero stridio sula gomma del pontile. E' andata! Ma che figura da chiodi! Ci ripenso per tutta la sera: mannaggia, ma se fino ad ieri andavo così bene! mi sembrava proprio di aver imparato finalmente e invece.....

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Big Grin
Citazione:dapnia ha scritto:
Gianluca, sempre dalla parte opposta della banchina mi grida:'vai indietro ed entra dalla parte opposta, dovresti farcela con la corrente contaria'. Io eseguo e, questa volta, la barca si infila bene con un leggero stridio sula gomma del pontile. E' andata! Ma che figura da chiodi! Ci ripenso per tutta la sera: mannaggia, ma se fino ad ieri andavo così bene! mi sembrava proprio di aver imparato finalmente e invece....

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Big Grin

Caro dapnia, grazie ma.....finalmente ieri ho fatto la mia decorosa figuraBig GrinBig GrinBig Grin:
uscito alla perfezione e (soprattutto) rientrato (con corrente a favore che spingeva) in maniera impeccabile strappando un sonoro applauso da tutto l'equipaggio.WinkWinkWink Hai presente quando si fa al pilota nell'atterraggio dell'aereo?

(certo che.... mi ha dato da pensare che.... se è scappato l'applauso, mi sa che avevano avuto sentore delle passate esperienzeSmileSmileSmile)
Salve a tutti. Spero di riuscire a riaprire questa discussione per avere la vostra opinione sulla mia esperienza premesso che non molta pratica.

Quest´anno ho acquistato la barca in foto (Fijord 7 di 7,25 mt) con un piccolo flap posteriore (non si vede molto bene) che a barca ferma resta sollevato dall´acqua di circa 8 cm a seguito alleggerimenti effettuati dal precedente proprietario (anche l´implementazione del Flap e´stata opera sua).

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Dopo alcuni lavori in cantiere, compreso l´implementazione del secondo comando a poppa (a barra), a maggio ho messo la barca a mare e ho notato quanto segue:
- sensibile difficoltä di manovra in retromarcia ma questo sembra normale visto quanto ho letto;
- impossibilitä pratica a lasciare il timone in quanto, in tale contesto, la barca effettua una sensibile virata su un lato;
- a seguito di detta virata si ha una certa difficoltä a riprendere 'la retta via' (serpentina) e il timone a barra risulta molto duro /collegamento ruota/barra meccanico/.

A ottobre ho portato la barca da Agropoli a Torre del Greco (NA).
Nonostante le previsioni perfette (sole e mare calmo) a 5-6 miglia di Agropoli in direzione di Punta Campanella e´ cominciato ad alzarsi vento e mare da est nord-est (da terra); ho alzato la randa ma dopo circa 15 minuti ho dovuto cambiare rotta e dirigermi verso Salerno per prendere il mare sul mascone.

Viaggiavo a motore a 6-6,5 nodi con acqua che spesso passava sopra al tettuccio della barca; dopo circa 90 minuti il tutto ha cominciato a ridursi e, quindi, ho ripuntato su Punta Campanella per andare, poi, a Torre del Greco.
Durante tale tragitto, dopo la buriana, ho avuto la netta sensazione di una difficoltä a mantenere una rotta rettilinea pur senza lasciare il timone.

Ho fatto guidare ad altri la barca nei giorni successivi e hanno confermato tale difficoltä.

Precisato che tutte le difficoltä sopraindicate si riferiscono alla navigazione con motore e che l´elica non risulta danneggiata, Le domande:
- esiste, per queste barche a chiglia lunga, difficoltä a mantenere la rotta anche in marcia avanti ?
- tenendo presente che la navigazione a motore tende ad 'appoppare' la barca e conseguenzialmente il piccolo Flap posteriore si immerge in acqua (anche per il peso di persone a poppa) con un certo angolo l´andamento potrebbe essere condizionato ?
- avendo rilevato una accentuazione delle difficoltä di governo del natante dopo la buriana nel golfo di Salerno mi e´ venuto il sospetto che si possa essere deposita acqua nel fondo della barca. Ciö potrebbe essere possibile solo nelle zone centrali adiacenti al vano motore ma non sono visibile perche´ il precedente proprietario ha avuto la brillante idea di riempire gli accessi da prua e da poppa con poliuretano espanso per 'attutire il rombo del motore' (!!!!!!!...)

Voi cosa ne pensate ?

Graziamenti anticipati per i cortesi riscontri che vorrete fornirmi con l´augurio di un buon anno 2013.
Una prima domanda: la barra (credo di aver capito aggiunta) è lunga quattro volte la larghezza della pala del timone? Il timone è compensato? La timoneria a ruota è stata rimossa? La barra è direttamente collegata al asta del timone? Buon Natale
La barra (aggiunta) non e´ 4 volte la pala direi al max due e mezzo-tre; la barra e´ un tubolare inox (con snodo per sollevarlo) e che si innesta direttamente sull´ asse della pala che non e´ compensata.
La timoneria a ruota non e´ stata rimossa.

Grazie e Buon Natale anche a te
secondo me, proverei a rimuovere tutte le varie modifiche...!!!
da quello che racconti il precedente proprietario non era certo un'aquila... a cominciare dal riempimento in poliuretano...!!! passando dal flap... e finendo alla doppia timoneria (su un 7 metri...???)
Che il riempimento sia stata un'idiozia... lo hai già capito da solo...!!!
Che il flap... non serve a niente... te lo dico adesso...!!! Potrebbe avere una qualche utilità nel ridurre il rollio... ma dovrebbe essere doppio... e per aver una qualche utilità dovrebbero essere gestiti da una centralina che li aziona in modo alternativo all'onda... in pratica il sistema ti costerebbe più della barca... ma avrebbe un minimo di logica (su barche più grandiBig Grin)
la doppia timoneria su un 7 metri...??? smonta tutto e tienti quella che ti piace di più... il resto è solo peso ed ingombro... CoolCoolCool
Citazione:salva15 ha scritto:
La barra (aggiunta) non e´ 4 volte la pala direi al max due e mezzo-tre; la barra e´ un tubolare inox (con snodo per sollevarlo) e che si innesta direttamente sull'asse della pala che non e´ compensata. La timoneria a ruota non e´ stata rimossa.
Grazie e Buon Natale anche a te
Buon 2013!
La misura di 4 volte la profondità della pala del timone garantisce di governare i timoni non compensati in tutte le condizioni. Ho due barre; con la più corta, in condizioni meteo-marine difficili, fatico molto a correggere la rotta.
Se capisco bene, essendo collegata anche la timoneria a ruota, le azioni sulla barra si ripercuotono anche sui meccanismi della ruota?
Può sembrare strano ma un ingranaggio ha un 'verso'. Demoltiplica in un senso e moltiplica se azionato dalla ruota opposta. Piccoli attriti della ruota o del suo leveraggio possono diventare sforzi sulla barra. Se hai modo, io proverei a disaccoppiare la ruota dal timone ed operando solo sulla barra ... 'vedere l'effetto che fa!'
Senza cambiare la barra, puoi prepararti una prolunga smontabile anche provvisoria per verifica, che porti la lunghezza complessiva a 4 volte la profondità del timone. Tieni conto che è proprio quando si naviga in difficoltà che i dispositivi devono essere funzionali.
Rientrando dall'ultima navigazione ho preso un colpo di Tramontana: c'era la barra corta e per tenere la rotta puntavo i piedi sulla panca e tiravo a me con entrambi gli avambracci. Insomma con le mani non ci riuscivo! Il 27 dicembre, prima uscita dopo il colpo di tramontana, ho sostituito la barra con quella lunga. Big Grin
Scusatemi del ritardo ma sono rientrato dalla Germania solo ieri e ho dovuto sistemare alcune cose.
Innanzitutto vi ringrazio per i riscontri e anch'io auguro a tutti un Buon 2013.

Proverò senz'altro a farmi fare una prolunga della barra del timone perchè indubbiamente è corta.
Anche per il Flap stò pensando di eliminarlo ma per fare questo devo portare la barca in cantiere e ...

Per quanto riguarda la timoneria, invece, quella a ruota nel quadrato è leggerissima tanto che non riesci a capire la posizione della pala se non guardando dietro la barra. Questa timoneria è stata utilissima durante la buriana, infatti, sono stato 'tranquillamente' al riparo dall'acqua che passava sopra la cabina; se avessi utilizzato il timone a barra presumibilmente avrei dovuto indossare la muta.

La timoneria a barra, però, è indispensabile per andare a vela per la visibilità; il fiocco, stando nel quadrato alla ruota del timone, ti chiuderebbe quasi 90° dell'orizzonte.

Per quanto riguarda il mio dubbio su eventuale acqua a bordo ho verificato con attenzione il tutto. L'unica possibilità è una zona limitata solo a destra del vano motore perchè stranamente il fondo del gavone laterale si ferma una decina di cm più in alto del fondo barca ed essendo chiusa anteriormente e posteriormente (ho attraversato con un'asta il poliuretano) ho solo la possibilità di fare un foro dal vano motore, in prossimità del fondo barca e in corrispondenza di detta zona. Vedremo.

Ho, comunque, invitato a fare un giro al titolare di un cantiere che costruisce barche (anche gozzi tipo aprea); se avrò il piacere di questa visita vi farò sapere anche la sua opinione.

Cordialità e buon vento
Questa mattina sono riuscito a fare un giro con il titolare del cantiere che costruisce gozzi Aprea.

Anche lui mi ha consigliato di eliminare il piccolo Flap in quanto, a motore, entra sicuramente nel 'sistema di navigazione' e non ceretamente per stabilizzare.
Mi ha, nel contempo sconsigliato di pensare a Flap più grandi perchè sarebbe necessaria una potenza molto maggiore (ho solo 20 CV) con risultati alquanto modesti.

Quindi è deciso: eliminerò il Flap anche perchè si può fare in banchina in un solo giorno.

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Questa è la barca oggi (scusate per i parabordi)

Saluti
questa barca apparteneva ad un signore anzianotto di san marco di castellabbate? mi sembra di conoscerla. Sono stato 5 anni in zona agropoli-s.marco-p.licosa
Esattamente. Lui vive al nord ma l'estate la passa nella sua zona.
A dicembre 2011 ho comprato.
Solo per informarvi della conclusione.
Ho portato in cantiere la barca per togliere il Flap e fare una pedana (ad altezza ben superiore) con relativa scaletta.

Una volta a terra ho scoperto quanto sospettavo: la pala del timone aveva un gioco di 80-90 millimetri sull'asse !!!!! All'interno della pala (vetroresina) si è staccata la staffa o le staffe e, quindi, la stessa non era più solidale con l'asse.
Evidentemente già esisteva un minimo di 'scollamento' che durante la buriana nel Golfo di Salerno, con il notevole sforzo a cui è stato sottoposto il timone, si è sensibilmente dissestato.

Quanto sopra, unitamente all'effetto del flap, non poteva consentire un minimo di governo decente della barca.

Saluti
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