Sai che non lo so.
Le ho trovate a bordo un anno fa, andavano bene, ho e ingrassato pulito i terminali, ho controllato i cavi, ci ho messo due voltmetri digitali sotto interruttore (consumano anche loro), per tenere sotto controllo la situazione e non le ho più guardate.
A ottobre, sapendo che non sarei stato molto assiduo, ci ho collegato un pannello solare comprato per un centinaio di euro al Leroy Merlin, con un filo volante fino al suo limitatore, e sono sempre lì belle cariche, tanto che il motore parte anche senza parallelo, con una delle due da sola.
Se sono a bordo ci attacco la banchina (isolatore galvanico, eccetera).
Sono due batterie da 100 Ah, 850 A, tipo quelle del link, che scopro ora leggendo sono a piombo-acido, sigillate, le avevo trovate quasi morte e le ho risvegliate coi soliti sistemi.
http://test-comparatif.quechoisir.org/ba...4-p171337/
In realtà, io la faccio semplice perché per me è semplice, ma le cose le esamino bene, se funzionano le lascio stare anche se non sono il massimo, e quando si fermano le rimetto o le cambio come si deve.
In pratica, appena presa la barca l'ho rivoltata come un guanto e ho controllato tutto, lasciando in pace quello che poteva ancora andare avanti.
Ormai per esperienza, sono diventato molto pragmatico e non mi preoccupo più di avere il massimo, non dovendo più affrontare lunghe navigazioni impegnative.
Certo, se dovessi ripartire per fare delle miglia serie, le cose sarebbero molto diverse.
Essere minimalisti, non vuol dire né essere scriteriati, né cialtroni, e neppure rischiare a titolo gratuito o per faciloneria.
Comunque, quell'affare bianco con su il delfino, per me funziona e fin che va, tienitelo caro anche se, forse, non è il massimo.