Non è un lavoro particolarmente difficoltoso.
Anche se la barca è già sull'invaso e non hai l'altezza necessaria, basta sollevare a poppa invaso e barca con una binda o cric adatto o martinetto (che superino le 4 tons di portata) e mettervi sotto gli spessori adeguati (travi di binari FS o sezioni di tronchi) ben fermi.
Il tuo problema è comunque lo skeg, quindi è lì che devi agire, sennò avrai sempre una pala malferma con l'asse che consuma la sede:
- svita con cura i dadi nel gavone di poppa che lo fissano,
- staccalo con cura sfilando assieme anche la pala e l'asse,
- pulisci tutta la superfice esterna di contatto e l'opera viva interessata (fino alla vtr),
- sostituisci i dadi inox con dadi nuovi (316 AISI, non 304...!!!),
- controlli la piastra interna e se va bene la ripulisci altrimenti la rifai in inox (316),
- controlli le madreviti se hanno punti di corrosione e se si sostituiscile
- prepari un impasto di resina epox caricata con microsfere a mò di stucco,
- inserisci lo skeg ed avviti in tutto mettendolo in dima
- per la dima bastano 2 cimette prestirate segnate a pari lunghezza tra l'estremità inferiore dello skeg e due punti speculari del bottazzo (nell'eventualità non appoggia dritto durante la prova, preparati prima degli spessori opportunamente adeguati e poi resini),
- ripulisci subito la resina eccedente refinendo tutt'intorno l'attaccatura skeg/opera viva
- fissi l'asse della pala esattamente com'era prima
- sostituisci gli spessori di teflon barra/asse ed avviti il bullone della barra
- quando la resina è ben catalizzata rifai il trattamento per l'antivegetativa e ricopri il tutto.
Te la cavi con una/due giornate di lavoro in due persone, compresi i tempi di catalizzazione.
Coraggio che non si tratta di un lavoro particolarmente difficile, credimi (che ho fatto di peggio
).
PS: Per svitare le madreviti avvita per un pò 2 dadi e li stringi tra di loro, poi sviti il tutto agendo sul dado in basso.