27-07-2010, 07:03
27-07-2010, 15:27
Non è che avevi i capicorda in rame?
....
mi viene il dubbio
....
mi viene il dubbio
27-07-2010, 15:31
dopo 17 risposte alla mia domanda questa è la situazione:
- 3 sono per NON collegare l'albero alla massa
- 3 non definita con chiarezza la posizione
- 1 è indeciso anche lui
- 1 è per collegare l'albero a massa.
HUMMMMM, mi sembra che non c'è univocità di opinione, mi leggerò qualcosa al riguardo ed approfondirò.
In ogni caso vorrei capire cosa esattamente si intende per massa: io ho sempre pensato che la massa equivale al negativo delle batterie, al quale poi sono collegate tutte le parti metalliche della barca che sono a contatto con l'acqua di mare, ed il blocco motore (tipo passascafi, serbatoi, etcc..)
- 3 sono per NON collegare l'albero alla massa
- 3 non definita con chiarezza la posizione
- 1 è indeciso anche lui
- 1 è per collegare l'albero a massa.
HUMMMMM, mi sembra che non c'è univocità di opinione, mi leggerò qualcosa al riguardo ed approfondirò.
In ogni caso vorrei capire cosa esattamente si intende per massa: io ho sempre pensato che la massa equivale al negativo delle batterie, al quale poi sono collegate tutte le parti metalliche della barca che sono a contatto con l'acqua di mare, ed il blocco motore (tipo passascafi, serbatoi, etcc..)
27-07-2010, 15:46
Ciao Giuseppe,
1.in barca tutti i metalli devono essere collegati elettricamente.
2.le luci dell'albero devono avere sia il cavo positivo che negativo.
3.Il bulbo è collegato perché è di metallo e quindi va collegato (vedi 1).
4.per proteggersi dai fulmini c'è l'assicurazione e il rosario..
ciao
Marco
PS: in barca la 'terra' non esiste! Altrimenti che navighiamo a fare!?!?!?
1.in barca tutti i metalli devono essere collegati elettricamente.
2.le luci dell'albero devono avere sia il cavo positivo che negativo.
3.Il bulbo è collegato perché è di metallo e quindi va collegato (vedi 1).
4.per proteggersi dai fulmini c'è l'assicurazione e il rosario..
ciao
Marco
PS: in barca la 'terra' non esiste! Altrimenti che navighiamo a fare!?!?!?
27-07-2010, 16:02
Citazione:acquafredda ha scritto:Aggiornare la classifica, anche Gedeone la pensa come me . Ricordati che esiste anche una maggioranza silenziosa e visto che tutte le barche hanno in genere il collegamento a massa dell'albero e le lande quell'1 petrebbe essere anche 3-4000
dopo 17 risposte alla mia domanda questa è la situazione:
- 3 sono per NON collegare l'albero alla massa
- 3 non definita con chiarezza la posizione
- 1 è indeciso anche lui
- 1 è per collegare l'albero a massa.
27-07-2010, 16:45
Ognuno fa e pensa quello che vuole, io per esperienza ho notato molta più corrosione sull'alberi collegati a massa.
L'antenna albero- sartie da sola è una grossa calamita per correnti vaganti, se poi la facciamo diventare un ponte di scarico della corrente questa passrà ancora più volentieri, vedi scarpe con suola in gomma o cuoio per gli elettricisti.
è vero che bisognerebbe isolare anche i perni sulle lande, perlomeno nelle barche in cui le controlande sono collegate a piastre bulbo o madieri in inox.
L'antenna albero- sartie da sola è una grossa calamita per correnti vaganti, se poi la facciamo diventare un ponte di scarico della corrente questa passrà ancora più volentieri, vedi scarpe con suola in gomma o cuoio per gli elettricisti.
è vero che bisognerebbe isolare anche i perni sulle lande, perlomeno nelle barche in cui le controlande sono collegate a piastre bulbo o madieri in inox.
27-07-2010, 16:57
Zanki io ho una barca di 11 anni e non ha il minimo segno di corrosione, per scrupolo ho anche cambiato le prese a mare motore lo scorso anno ma ho fatto un cacchiata perchè le vecchie le ho sezionate ed erano nuove, però ti volevo fare una domanda senza polemica, ma quando ti arriva che sò un GS o un Beneteau nuovo che fai gli stacchi i collegamenti a massa dell'albero e delle lande?
Come fai a proteggere dalla 'scossetta' gli occupanti quando toccano una sartia o l'albero nelle giornate con aria fortemente carica di elettricità statica?
Come fai a proteggere dalla 'scossetta' gli occupanti quando toccano una sartia o l'albero nelle giornate con aria fortemente carica di elettricità statica?
27-07-2010, 17:42
il termoine 'massa' su una barca in VTR e tutta verniciata è improprio:
qualcuno mi spieghi cosa s'intende per 'massa'
qualcuno mi spieghi cosa s'intende per 'massa'
27-07-2010, 17:44
Citazione:kermit ha scritto:Benetau no so ma GS non sono a massa, anzi quelli che anno la gabbiain acciaio sono a massa per forza.
Zanki io ho una barca di 11 anni e non ha il minimo segno di corrosione, per scrupolo ho anche cambiato le prese a mare motore lo scorso anno ma ho fatto un cacchiata perchè le vecchie le ho sezionate ed erano nuove, però ti volevo fare una domanda senza polemica, ma quando ti arriva che sò un GS o un Beneteau nuovo che fai gli stacchi i collegamenti a massa dell'albero e delle lande?
Come fai a proteggere dalla 'scossetta' gli occupanti quando toccano una sartia o l'albero nelle giornate con aria fortemente carica di elettricità statica?
ma finche si ossida l'albero pazienza, quando la corrente galvanica arriva ai perni bulbo son azzi.
27-07-2010, 17:44
Citazione:kermit ha scritto:4.2.3 e):
...Rina
'Il collegamento a massa degli alberi, delle sartie, degli stralli e di altre parti metalliche che, montate all'aperto, possono essere soggette all'azione del fulmine, è raccomandato.
La relativa caduta deve essere priva di brusche deviazioni, per quanto possibile, ed essere in nastro o cavo continuo di rame di sezione uguale o maggiore di 50mmq.
Per alberi in legno si raccomanda la sistemazione di parafulmine, con caduta in rame di sezione => 75mmq.'
Saluti
27-07-2010, 17:45
Appunto
Citazione:gc-gianni ha scritto:
il termoine 'massa' su una barca in VTR e tutta verniciata è improprio:
qualcuno mi spieghi cosa s'intende per 'massa'
27-07-2010, 17:50
Sempre Rina:
'Si intende per 'massa':
1) lo scafo, nel caso di scafi metallici;
2) una piastra di dispersione, in rame, ecc...
3) il blocco motore ... a condizione che sia elettricamente connesso all'acqua di mare...'
Saluti
'Si intende per 'massa':
1) lo scafo, nel caso di scafi metallici;
2) una piastra di dispersione, in rame, ecc...
3) il blocco motore ... a condizione che sia elettricamente connesso all'acqua di mare...'
Saluti
27-07-2010, 17:55
osservazioni marcate in rosso
Citazione:prop ha scritto:
Citazione:kermit ha scritto:4.2.3 e):
...Rina
'Il collegamento a massa quale massa? degli alberi, delle sartie, degli stralli e di altre parti metalliche che, montate all'aperto, possono essere soggette all'azione del fulmine, è raccomandato.
La relativa caduta mancano però i dispersori di terra dove collegarla deve essere priva di brusche deviazioni, per quanto possibile, ed essere in nastro o cavo continuo di rame di sezione uguale o maggiore di 50mmq questo si applica agli edifici.
Per alberi in legno si raccomanda la sistemazione di parafulmine, con caduta in rame di sezione => 75mmq.' ?????
Saluti
27-07-2010, 18:10
Scusate, se possibile vorrei fare un po di chiarezza. Innanzitutto bisogna capire per quale motivo eventualmente andrebbe collegato l'albero alla massa.
I possibili motivi sono:
1) corrosione
2) evitare piccole scariche elettriche dovute all'elettricità dell'aria
3) fulmini
sul terzo punto (fulmini) andrebbe aperta una parentesi a parte, e mi sembra che un piccolo cavo da 1,5 mmq non serva assolutamente a niente, immaginiamo che fine possa fare quel cavo con una scarica di un fulmine. E quindi scarterei a priori questo motivo, almeno nell'intento iniziale della mia domanda.
Rimangono corrosione e piccole scariche elettriche dovute all'elettricità dell'aria, come dice Kermit.
Sulle piccole scariche elettriche mi sembra plausibile, ma sulle corrosioni? Rimango perplesso, non mi sembra di aver mai visto alberi distrutti dalla corrosione di piccole barche che non hanno neanche l'impianto elettrico e che magari stanno in acqua da decenni...
I possibili motivi sono:
1) corrosione
2) evitare piccole scariche elettriche dovute all'elettricità dell'aria
3) fulmini
sul terzo punto (fulmini) andrebbe aperta una parentesi a parte, e mi sembra che un piccolo cavo da 1,5 mmq non serva assolutamente a niente, immaginiamo che fine possa fare quel cavo con una scarica di un fulmine. E quindi scarterei a priori questo motivo, almeno nell'intento iniziale della mia domanda.
Rimangono corrosione e piccole scariche elettriche dovute all'elettricità dell'aria, come dice Kermit.
Sulle piccole scariche elettriche mi sembra plausibile, ma sulle corrosioni? Rimango perplesso, non mi sembra di aver mai visto alberi distrutti dalla corrosione di piccole barche che non hanno neanche l'impianto elettrico e che magari stanno in acqua da decenni...
27-07-2010, 18:14
Io nella vita 'terrena' faccio due distinzioni.
1) TERRA: come dice il nome, collegamento delle parti metalliche (lavatrici, ecc..)ad una connessione appositamente realizzata a regola d'arte (tipicamente picchetto interrato con rete metallica a qualche metro di profondità) in modo da disperdere eventuali correnti parassite potenzialmente pericolose per l'individuo
2) MASSA: collegamento in comune di uno dei due poli (solitamente il negativo ma una volta si usava anche il positivo), come ad esempio alla carrozzeria di un'auto. Nel caso ad esempio di un amplificatore stereo questa connessione ha anche lo scopo di schermare i circuiti dalle interferenze (tipo gabbia di Faraday)
Secondo queste definizioni quindi un circuito quindi può essere collegato a massa ma non necessariamente a terra, anche perchè posso avere circuiti indipendenti le cui masse si trovano ad un potenziale anche molto superiore alla terra, e causerebbero correnti elevate.
Il MARE in termini di potenziale equivale alla TERRA.
Quanto sopra però non chiarisce se, nel caso di una barca, sia conveniente collegare tutto a terra o meno.
Nel libro di Zerbinati se ben ricordo si presentavano due correnti di pensiero, sostanzialmente opposte: tutto a terra oppure tutto isolato.
Io ho ancora forti dubbi in proposito ma credo che la situazione da evitare sia quella mista, ovvero: qualcosa connesso a terra/mare e parte dell'impianto no. Temo che questa situazione si presti a creare correnti galvaniche dovute a differenze di potenziale.
1) TERRA: come dice il nome, collegamento delle parti metalliche (lavatrici, ecc..)ad una connessione appositamente realizzata a regola d'arte (tipicamente picchetto interrato con rete metallica a qualche metro di profondità) in modo da disperdere eventuali correnti parassite potenzialmente pericolose per l'individuo
2) MASSA: collegamento in comune di uno dei due poli (solitamente il negativo ma una volta si usava anche il positivo), come ad esempio alla carrozzeria di un'auto. Nel caso ad esempio di un amplificatore stereo questa connessione ha anche lo scopo di schermare i circuiti dalle interferenze (tipo gabbia di Faraday)
Secondo queste definizioni quindi un circuito quindi può essere collegato a massa ma non necessariamente a terra, anche perchè posso avere circuiti indipendenti le cui masse si trovano ad un potenziale anche molto superiore alla terra, e causerebbero correnti elevate.
Il MARE in termini di potenziale equivale alla TERRA.
Quanto sopra però non chiarisce se, nel caso di una barca, sia conveniente collegare tutto a terra o meno.
Nel libro di Zerbinati se ben ricordo si presentavano due correnti di pensiero, sostanzialmente opposte: tutto a terra oppure tutto isolato.
Io ho ancora forti dubbi in proposito ma credo che la situazione da evitare sia quella mista, ovvero: qualcosa connesso a terra/mare e parte dell'impianto no. Temo che questa situazione si presti a creare correnti galvaniche dovute a differenze di potenziale.
27-07-2010, 18:39
Markiolone, la terra oltre a disperdere le correnti parassite o di guasto, è quella che fa scattare il differenziale, che vedendo una differenza tra le correnti interviene. La maglia di terra serve anche ad evitare le tensioni di passo (VdP se non ricordo male) ovvero la differenza di potenziale tra un piede e l'altro che si creerebbe in fase di scarica.
La massa dovrebbe essere un collegamento (positivo o negativo che sia) equipotenziale dove si raccolgono le correnti e non dovrebbe aver alcuna caduta di tensione avendo resistenza 0 ed una capacità infinita, tanto da trasformare la barca in una vera e propria gabbia di faraday.
Penso che non mettendo il bulbo a massa, tra questi due possa nascere una differenza di potenziale, in casi critici, pericolosa.
Penso eh...
La massa dovrebbe essere un collegamento (positivo o negativo che sia) equipotenziale dove si raccolgono le correnti e non dovrebbe aver alcuna caduta di tensione avendo resistenza 0 ed una capacità infinita, tanto da trasformare la barca in una vera e propria gabbia di faraday.
Penso che non mettendo il bulbo a massa, tra questi due possa nascere una differenza di potenziale, in casi critici, pericolosa.
Penso eh...
27-07-2010, 21:38
Argomento di cui si è discusso già infinite volte e facilmente reperibile sul forum, col motore di ricerca, in almeno dieci post.
Conclusioni tratte: tante quante sono gli intervenuti.
E si che:
1) terra della banchina, quella col filo giallo verde;
2) negativo delle batterie, quello col cavo nero si spera bello grosso;
3) massa a cui collegare l’albero, la ferramenta di coperta e, volendo essere precisini, le carcasse metalliche delle varie apparecchiature, minimo 50 quadri dalla base alla piastra;
4) massa dell’impianto di bonder, minimo 16 quadri per tutti i collegamenti;
sono cose diverse, servono a scopi diversi, e vanno collegati in maniera diversa.
Detto questo e solo per sommi capi:
1 = isolatore galvanico;
2 = impianto interno a bassa tensione;
3 = piastra in rame esterna allo scafo;
4) = circuito separato che chiude tutte le masse metalliche (prese a mare, marmitta, scarichi, ecc.).
E’ evidente che sia inevitabile che vi siano commistioni di collegamenti, ma saranno (si spera) collegamenti spuri e non preferenziali.
Gli zinchi collegati a seconda della loro ubicazione e/o funzione se dedicati.
Pensare di far scaricare l’energia di un fulmine dall’albero all’acqua, anzi tentare d’invitare Giove a farlo, è pura follia e vuol dire non avere la minima idea di che cosa si sta parlando: perché la tensione, ma soprattutto l’amperaggio di un fulminino piccolo piccolo, passi senza danni richiede al minimo un cavo grosso come la coscia di un uomo bello grasso.
Quelle che bucherellano gli scafi e bruciacchiano qua e là sono le correnti parasite e indotte, non certo la scarica principale, che squaglia tutto.
I parafulmini industriali e civili sono una cosa diversa ed è troppo lungo spiegarne le differenze; ed anche lì c’è parecchia confusione d’idee.
Conclusioni tratte: tante quante sono gli intervenuti.
E si che:
1) terra della banchina, quella col filo giallo verde;
2) negativo delle batterie, quello col cavo nero si spera bello grosso;
3) massa a cui collegare l’albero, la ferramenta di coperta e, volendo essere precisini, le carcasse metalliche delle varie apparecchiature, minimo 50 quadri dalla base alla piastra;
4) massa dell’impianto di bonder, minimo 16 quadri per tutti i collegamenti;
sono cose diverse, servono a scopi diversi, e vanno collegati in maniera diversa.
Detto questo e solo per sommi capi:
1 = isolatore galvanico;
2 = impianto interno a bassa tensione;
3 = piastra in rame esterna allo scafo;
4) = circuito separato che chiude tutte le masse metalliche (prese a mare, marmitta, scarichi, ecc.).
E’ evidente che sia inevitabile che vi siano commistioni di collegamenti, ma saranno (si spera) collegamenti spuri e non preferenziali.
Gli zinchi collegati a seconda della loro ubicazione e/o funzione se dedicati.
Pensare di far scaricare l’energia di un fulmine dall’albero all’acqua, anzi tentare d’invitare Giove a farlo, è pura follia e vuol dire non avere la minima idea di che cosa si sta parlando: perché la tensione, ma soprattutto l’amperaggio di un fulminino piccolo piccolo, passi senza danni richiede al minimo un cavo grosso come la coscia di un uomo bello grasso.
Quelle che bucherellano gli scafi e bruciacchiano qua e là sono le correnti parasite e indotte, non certo la scarica principale, che squaglia tutto.
I parafulmini industriali e civili sono una cosa diversa ed è troppo lungo spiegarne le differenze; ed anche lì c’è parecchia confusione d’idee.
28-07-2010, 02:53
semplicemente direi che non essendoci una 'massa' su di una barca a vela in VTR (da: 5-10m)
il problema non si pone.
per quanto riguarda le scariche atmosferiche, secondo me, è meglio restare invisibili
e nascosti cioè : isolati, e non andare a sfruguliare gli enormi potenziali elettrici
che si caricano in cielo richiamando la loro attenzione.
il problema non si pone.
per quanto riguarda le scariche atmosferiche, secondo me, è meglio restare invisibili
e nascosti cioè : isolati, e non andare a sfruguliare gli enormi potenziali elettrici
che si caricano in cielo richiamando la loro attenzione.
28-07-2010, 03:12
Salve a tutti.
Sarò ignorante in materia ma... tutti i negativi devono stare collegati ad uno stesso punto: la massa. Pena delle differenze di voltaggio che possono non far funzionare alcuni strumenti, in ogni caso tutti collegati con il positivo, necessariamente. La massa comune fa da 0 Volt di riferimento, uguale per tutti.
L'albero collegato a massa, perciò allo stesso potenziale del mare... si spera, fa in modo che un fulmine abbia quasi la stessa probabilità di cadere sul mare o sull'albero, perché stanno allo stesso potenziale. Se l'albero avesse un potenziale diverso dal mare(se isolato), il fulmine, potrebbe decidere che la via più 'veloce' per scaricarsi sia attraverso quello, e non in un punto qualsiasi della superficie dell'acqua. Ma è solo una questione di probabilità, trascurando la componente altezza albero, che fa la via più 'breve'.
L'ho scritto ricordando qualche vecchia nozione di fisica, se qualcuno ne sa di più parli.
BV
Sarò ignorante in materia ma... tutti i negativi devono stare collegati ad uno stesso punto: la massa. Pena delle differenze di voltaggio che possono non far funzionare alcuni strumenti, in ogni caso tutti collegati con il positivo, necessariamente. La massa comune fa da 0 Volt di riferimento, uguale per tutti.
L'albero collegato a massa, perciò allo stesso potenziale del mare... si spera, fa in modo che un fulmine abbia quasi la stessa probabilità di cadere sul mare o sull'albero, perché stanno allo stesso potenziale. Se l'albero avesse un potenziale diverso dal mare(se isolato), il fulmine, potrebbe decidere che la via più 'veloce' per scaricarsi sia attraverso quello, e non in un punto qualsiasi della superficie dell'acqua. Ma è solo una questione di probabilità, trascurando la componente altezza albero, che fa la via più 'breve'.
L'ho scritto ricordando qualche vecchia nozione di fisica, se qualcuno ne sa di più parli.
BV
28-07-2010, 03:17
Citazione:gc-gianni ha scritto:
lo terrei isolato così com'è, anche perchè non è possibile metterlo a massa in quanto sulla barca non ci sono dispersori di terra.
In barca c'è il miglior disperosre di terra possibile: il mare.