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Versione completa: Sicumera
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Si avvicina il giorno in cui dovrò girare la barca sullo scalo.
E' una manovra che segna il termine dei lavori sullo scafo e l'inizio della costruzione dell'interni e della coperta. La tecnica di rotazione è nota ma metterla in pratica mi porterà non poca preoccupazione.
Finito di trattare col GelCoat lo scafo, lo imbragherò e solleverò dagli appoggi attuali. Significa tagliare il cordone con la terra e far diventare 'barca' il manufatto. Successivamente verrà 'appesa' a quattro carrucole con una cima che vi scorre e ne consente la rotazione. Lo spazio nel impalcatura è giusto quello che serve ed il timore di fare danni è grande. Va controventato il baglio per evitare che si schiacci quando si troverà a 90°. Forse è tutta inesperienza perché la manovra potrebbe essere anche molto veloce.
Poi dovrò organizzare uno alaggio per proseguire i lavori questa volta dal interno.
Chi volesse partecipare sarà ben venuto anche solo per fare il tifo ed una buona mangiata in compagnia.
Ci sono anche parti del 1° restauro che ho fatto: Odissea 1967.
Ma stai parlando di RURIK?
Bob.
Alcune foto:


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Citazione:Novecento ha scritto:
Ma stai parlando di RURIK?
Bob.
Dal Odissea al Rurik passando per il NIS.
Mi trovavo a bordo di una barca di Jonas. Stavo terminando un gradevole fine settimana alle cinque terre con mia figlia quando mi telefonò Michele;”La vuoi una barca di legno?” Sembrava la conclusione perfetta della piacevole scampagnata. “Se dici che è buona la prendo!”
Cominciò così l’avventura del Odissea: l’abbiamo utilizzata per un paio di mesi prima di portarla ad un cantiere improvvisato dove, dopo circa un anno di lavoro, ho dovuto ammettere di non poterla restaurare. Che emozione quando durante la sverniciatura ho scoperto, incisa sulla chiglia la data di costruzione; 3|67 scritto in verticale, Marzo 1967. Ero anche riuscito a scoprire dov’era stata costruita: Lago Balaton in Ungheria.
Cantiere pronto, macchine, utensili, legnami comprati; adesso cosa faccio. Tutta quella energia, quei materiali sembrava dicessero “vai avanti”. Trovato un progetto idoneo dopo un solo mese di fermata sono ripartito per costruire un Norwalk Islands Sharpie 29.
Davo sempre un occhiata agli annunci delle barche d’epoca in vendita sul Bolina, Arte Navale e Yacht Digest perché il fascino del restauro mi aveva stregato.
Su Bolina n.240, Marzo 2007, compare un annuncio: Cutter pilota inglese vendesi. Prendo contatto con Giorgio e scopro il RURIK.
... Adesso che il Rurik è in navigazione è il tempo di finire Sicumera, il NIS, che tanto pazientemente ha atteso il suo turno.
Con te come padrone anche Sicumera tornerà a risplendere, complimenti per tutto, sopratutto per la passione Wink
Bob.
Complimenti per il restauro del Rurik e ora questa nuova avventuraBig Grin!
ma che lavoro fai per avere tanto tempo a disposizione?
Bravo anche a documentare tutto nei siti42!
ma da Milano riesci a gestire tutto ciò per di più navigando fra Oristano e Carloforte?
scusa le domande ma mi incuriosisce come si può fare ad organizzare tutto senza mollare lavoro, famiglia, impegni e con soldi sufficienti....[:252] devo aver sbagliato qualcosa!
Citazione:bistag ha scritto:
... scusa le domande ma mi incuriosisce come si può fare ad organizzare tutto senza mollare lavoro, famiglia, impegni e con soldi sufficienti....[:252] devo aver sbagliato qualcosa!
Quello che leggi sintetizzato in poche righe ha avuto inizio nel 2006. La mia attività principale è consulente per la progettazione di grandi impianti, Centrali Elettriche, Raffinerie etc. Sono quindi abituato a programmare attività, risorse e costi. Tieni conto che il Sicumera l'ho costruito interamente io. In una barca il vero costo sono le ore di lavoro; il Sicumera è costato fino ad oggi circa 7.000€ (macchine di falegnameria incluse).
Ho avuto la fortuna che lo spazio dove lavoro, seppur spartano, non mi costa nulla. Approfitto di tutti i fine settimana possibili è sono molto determinato: lavoro anche quando piove. Big GrinSmiley14Palla 8 Certo ad avere uno spazio vicino a casa si può lavorare + spesso e ci si mette meno ma vivo a Milano e non è possibile.
Si deve preparare il lavoro in modo meticoloso; pensare a ciò che servirà (legno, resina, carta vetrata), i tempi a disposizione (in genere una giornata) e le procedure (si deve frammentare le lavorazioni considerando quello che si riesce a fare in un giorno).
Ho seguito i lavori fatti dal Maestro d'Ascia sul Rurik e imparato qualche astuzia. Ho incontrato tanti esperti per prepararmi al lavoro. Quando poi senti i complimenti spontanei di chi vede la barca ti ripaga di tutta la fatica. Non vedo l'ora di provare l'emozione di varare e condurre il Sicumera.
Si è completata la manovra di rotazione ed ora è barca. Si presenta così:

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Bravo Riccardo, quanto vorrei abitare vicino a te, sarei un ottimo aiutante...aggratis naturalmente Big GrinWink
Continua e tienici al corrente.
Bob.
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