Citazione:Francopoggia ha scritto:
Citazione:kermit ha scritto:
Io ho un T.A. ed un paterazzo 'molto' regolabile. Che con gli armamenti T.A non si scarichi la randa nella parte alta non è vero, ci si riesce anche se meno degli armi frazionati, quello che conta è avere una regolazione abbastanza cazzata delle sartie basse che tiene rigido l'albero nella parte bassa e che impedisce un'eccessiva curvatura.
Comunque per la cronaca con il vento forte (20-25 nodi) e tutta tela a riva le maggiori velocità ed angolo di bolina che ottengo con kermit sono con genoa cazzatissimo (ci riescono in pochi a cazzare come dico io) e[u] randa cazzata ma abbastanza scarrellata[u], in questa condizione ottengo equilibrio al timone e tanta ma proprio tanta velocità.
Ne approfitto per capire se anche ad altri T.A. capita la stessa cosa
Spiegami una cosa forse ovvia: scarrellato sopravento o sottovento?
domando questo perchè da quello che sapevo era che in presenza di vento debole si scarrela sopravento e al contrario , cioè con molto vento si scarrella sottovento per depotenziare un pò la vela, ma ultimamente ho letto che si fà anche al contrario , cioè con molto vento si scarrella sopravento.
Se me lo spiegate meglio vi sono molto grato
B.v.
Franco
Con tanto vento è ovvio sottovento
Scarrellare = portare il punto di scotta della randa sottovento.
Con tanto vento (poi bisogna intendersi sul tanto, 20-30-50 nodi ?), si scarrella...
Qualcuno ha l'anemometro da regolare oppure stiamo confrontando pere con mele. Io in solitario o famiglia riduco gia' vicino ai 15,
Io ho già detto la mia e credo che bisogna distinguere quello che si fa in crociera rispetto alla regata.
In crociera io sono per terzarolare perché non c'è nessun bisogno di stare al limite e nessuno ti viene dietro, in regata è un'altra cosa e devi stare sempre al massimo delle prestazioni. Una volta a Cala Galera abbiamo preso una mano con circa 20-22 nodi di reale e ci hanno preso per il posteriore una settimana, in seguito anche con 25 nodi non ho terzarolato ed ho fatto come già descritto.
A Cagliari abbiamo fatto due regate in due dove c'erano anche più di 25 nodi e non ho avuto bisogno di ridurre e siamo andati molto bene ed abbiamo battuto molte barche blasonate che non ce la facevano a starci dietro, qualche ADV sa come sono andate le cose
[quote]kermit ha scritto:
Io ho già detto la mia e credo che bisogna distinguere quello che si fa in crociera rispetto alla regata.
In crociera
=============================================================
son due mondi diversi completamente differenti NON SI PUò fare il paragone minimamente
e anche il vento è un parametro relativo se io prendo una mano a 18 nodi
un altro la prende a 20 nodi
ma che significa e come ''io tengo più randa''
io ''ce l'ho più lungo''
io non uso neanche anemometro, anzi è meglio così le done non vedono il numeretto e non scassano ...
l'anemometro credo che serva a poco rispetto alle senzazioni
alla falchetta in acqua
al timone duro come una pietra
alla barca che parte in straorza
poi
25 e 30 nodi di vento reale se non vuoi stare in porto qua è conveniente imparare a gestirli come la normalità
bv
Non intendevo la discriminazione tra regata e crociera quella e' un dato di fatto. Intendevo tra barca e barca, sovra-invelata, sotto-invelata, rapporto superficie velica randa genoa, pescaggio, armo TA o altro.
Ad esempio ipotizzo che chi ha una randa piu' grande del Genoa ottenga piu' benefici a scarellare la Randa, anziche' il Genoa. Ora non so
se e' piu' efficiente scarellare la Randa od il Genoa, ma sicuramente se non hai il trasto randa, o il carello genoa con i cursori ( mio caso),
hai gia' un handicap.
Per gioco ho rapportato la mia e la tua ( giochino solo sulla carta ovviamente ).
Il rapporto randa/genoa e' piu' o meno simile ma quello sup.velica/dislocamente indica piu' tela sulla mia.
Vero che alla fine la differenza del manico e delle regolazioni e' sempre quella che conta, pero' partire da una buona base aiuta.
Ieri sono uscito con due miei amici kiters con uno scirocco tra 16/18 nodi e ondina di 1 mt e mezzo circa. Sarà che sono uno scarsone, sarà che le mie vele sono ormai mutande ma la barca con randa terzarolata e genoa rollato al primo pallino andava meglio che con tela piena.
grassi tela , trasto, carrelli genoa e punti scotta, catenaria
SONO importanti in regata e forse ancor più in crociera
è FONDAMENTALE FARNE buon uso
e dico in crociera soprattutto perchè se si cosidera l'equipaggio ridotissimo, il numero di vele limitato che non potrà mai consentire di aver il massimo delle prestazioni a ogni condizione ma ci saranno dei ''buchi'' allora tutte queste regolazioni aumentano la gestibilità e le combinazioni
IMHO
BV
Citazione:kitegorico ha scritto:
Ieri sono uscito con due miei amici kiters con uno scirocco tra 16/18 nodi e ondina di 1 mt e mezzo circa. Sarà che sono uno scarsone, sarà che le mie vele sono ormai mutande ma la barca con randa terzarolata e genoa rollato al primo pallino andava meglio che con tela piena.
Kitegorico a parte che un onda di 1 metro e mezzo non è irrilevante poi effettivamente se hai le vele smutandate il problema puoi averlo. Vorrei capire inoltre come regolavi il carrello randa
Citazione:kitegorico ha scritto:
Ieri sono uscito con due miei amici kiters con uno scirocco tra 16/18 nodi e ondina di 1 mt e mezzo circa. Sarà che sono uno scarsone, sarà che le mie vele sono ormai mutande ma la barca con randa terzarolata e genoa rollato al primo pallino andava meglio che con tela piena.
non mi meraviglio venti da sud spesso occorre più tela
LA VELA è UN COMPROMESSO SEMPRE
non è che aumenta vento e mare e riduci autamticamente
serve pure potenza per superare le onde altrimenti subbisci il mare
è tutto un compromesso l'importante ragiungere l'obietivo
bv
Citazione:ale07 ha scritto:
[quote]kermit ha scritto:
Io ho già detto la mia e credo che bisogna distinguere quello che si fa in crociera rispetto alla regata.
In crociera
=============================================================
son due mondi diversi completamente differenti NON SI PUò fare il paragone minimamente
e anche il vento è un parametro relativo se io prendo una mano a 18 nodi
un altro la prende a 20 nodi
ma che significa e come ''io tengo più randa''
io ''ce l'ho più lungo''
io non uso neanche anemometro, anzi è meglio così le done non vedono il numeretto e non scassano ...
l'anemometro credo che serva a poco rispetto alle senzazioni
alla falchetta in acqua
al timone duro come una pietra
alla barca che parte in straorza
poi
25 e 30 nodi di vento reale se non vuoi stare in porto qua è conveniente imparare a gestirli come la normalità
bv
Quoto Ale.
In più vorrei dire, come tra l' altro è già stato detto, che tutto dipende. Non possono esserci regole fisse.
Ad esempio io già a 15 nodi devo ridurre il genoa (o mettere un fiocco), non tanto per lo sbandamento, ma perchè altrimenti il back wind ha talmente tanta influenza negativa sulla randa che perdo velicità.
BV
Citazione:kermit ha scritto:
Citazione:kitegorico ha scritto:
Ieri sono uscito con due miei amici kiters con uno scirocco tra 16/18 nodi e ondina di 1 mt e mezzo circa. Sarà che sono uno scarsone, sarà che le mie vele sono ormai mutande ma la barca con randa terzarolata e genoa rollato al primo pallino andava meglio che con tela piena.
Kitegorico a parte che un onda di 1 metro e mezzo non è irrilevante poi effettivamente se hai le vele smutandate il problema puoi averlo. Vorrei capire inoltre come regolavi il carrello randa
Randa piena carrello al centro scarrellando in bolina sotto raffica di 30/40 cm.
Sempre fisso al centro con randa terzarolata.
PS la randa steccata e su carrelli forse ancora può dare qualcosa ma il genoa credo proprio sia da cambiare (daltronde lo stato delle mie vele si vede dal video postato sotto la mia firma).
A settembre faccio un pensierino a sostituire le vele anche xchè vorrei iniziare a fare qualche regata e magari, più in là, qualcuna anche non necessariamente nelle retrovie ....
Caro Lunar vorrei vederti partire con un genoa in una regata per capire cosa fai se il vento arriva sui 20 nodi mentre percorri il lato di bolina mica ti metterai a cambiarlo no?
Quì stiamo dicendo un po tutti le stesse cose e continuiamo a circolare sugli stessi concetti.
Quello che dice Ale sull'anemometro non esiste in regata perchè non esistono donne che scassano le ba..e quando sei con gli occhi puntati alla boa.
Nella crociera ho già detto che è tutto un altro film
Ciao Kermit,
dipende tanto dalla regata.
Se sei tra le boe è molto probabile che il cambio si faccia nel lato di poppa, se sei in una lunga lo fai quando lo ritieni conveniente. Poi la doppia canaletta è fatta apposta per fare il cambio in corsa.
A volte, se sei solo od in due e il meteo è incerto, si parte con il genoa avvolgibile e si riduce rollando.
Come sempre, tutto dipende, oppure la vela è un' oppppinione (citando il grande Bullo)
BV
Citazione:lunar1960 ha scritto:
Ciao Kermit,
dipende tanto dalla regata.
Se sei tra le boe è molto probabile che il cambio si faccia nel lato di poppa, se sei in una lunga lo fai quando lo ritieni conveniente. Poi la doppia canaletta è fatta apposta per fare il cambio in corsa.
A volte, se sei solo od in due e il meteo è incerto, si parte con il genoa avvolgibile e si riduce rollando.
Come sempre, tutto dipende, oppure la vela è un' oppppinione (citando il grande Bullo)
BV
Intendevo ovviamente tra le boe, comunque ognuno si comporta in base alla barca ed all'attrezzatura che ha, io con 20 nodi in regata non riduco nemmeno se ho staccato il mio inseguitore di un miglio, tu probabilmente avrai una barca sovrainvelata e soffriresti di più ed hai altre caratteristiche, io un fiocco nemmeno ce l'ho
Credo che tutto dipenda dalla barca e dalla superficie velica. Avevo un Tahiti Ketch, randa aurica,mezzana e genoa, con 8 nodi non si muoveva nemmeno e con 20 riuscivi a navigare bene. Ho un Catalina 36 a 18-20 nodi preferisco ridurre e sicuramente vado meglio e con maggiore tranquillità. Sono uscito con 30-35 nodi e con tormentina e due mani alla randa potevo tranquillamente lasciare il timone, la barca dritta perfettamente equilibrata, velocità non indifferente e tranquillità assoluta a bordo, quest'ultima, per me, cosa non indifferente.
Siamo tutti d' accordo. Non esistono regole fisse (per fortuna).
Viva la vela.
BV
Citazione:Francopoggia ha scritto:
Citazione:kermit ha scritto:
Io ho un T.A. ed un paterazzo 'molto' regolabile. Che con gli armamenti T.A non si scarichi la randa nella parte alta non è vero, ci si riesce anche se meno degli armi frazionati, quello che conta è avere una regolazione abbastanza cazzata delle sartie basse che tiene rigido l'albero nella parte bassa e che impedisce un'eccessiva curvatura.
Comunque per la cronaca con il vento forte (20-25 nodi) e tutta tela a riva le maggiori velocità ed angolo di bolina che ottengo con kermit sono con genoa cazzatissimo (ci riescono in pochi a cazzare come dico io) e[u] randa cazzata ma abbastanza scarrellata[u], in questa condizione ottengo equilibrio al timone e tanta ma proprio tanta velocità.
Ne approfitto per capire se anche ad altri T.A. capita la stessa cosa
Spiegami una cosa forse ovvia: scarrellato sopravento o sottovento?
domando questo perchè da quello che sapevo era che in presenza di vento debole si scarrela sopravento e al contrario , cioè con molto vento si scarrella sottovento per depotenziare un pò la vela, ma ultimamente ho letto che si fà anche al contrario , cioè con molto vento si scarrella sopravento.
Se me lo spiegate meglio vi sono molto grato
B.v.
Franco
Secondo il mio modesto parere (prendila come una mia oppppinione), se scarrelli sottovento con la randa ben cazzata di scotta per non farla sbattacchiare, riduci l'angolo di incidenza ma conservi sempre potenza anche nella parte medio alta, manovra che potrebbe essere accettabile fino ad una certa intensita' di vento ma con mare calmo; con vento forte e mare agitato invece porterei il carrello leggermente sopravvento lascando scotta fino a portare il boma sottovento o al massimo in mezzeria, cosi' facendo scarichi la balumina (naturalmente controllando anche la tensione del vang )e quindi depotenzi la randa specialmente nella parte alta, salutare per lo sbandamento, ma quello che piu' conta e' che avrai una certa tolleranza sull'onda poiche' nel beccheggio ci sara' una parte della vela che portera' sempre, contrariamente al primo caso dove ci sara' un alternarsi tra il portare e non.
Anche la vela di prua naturalmente verra' regolata con la stessa logica.
Per quanto concerne il quando ridurre, come e' gia' stato detto, direi che dipende dalle caratteristiche che ogni barca ha nel reggere la tela.
ciao
Credo che in barca a vela ridurre le vele in funzione dell' intensità del vento, dell' andatura,
delle caratteristiche della barca e dell' equipaggio disponibile allo scopo di mantenere la necessaria
sicurezza sia uno dei fondamentali sul quale 'non ci piove' e che ogni buon marinaio dovrebbe rispettare.
Vi invito comunque a considerare alcuni aspetti specifici delle regate, specialmente quelle a bastone con due
o più successivi lati di bolina e poppa:
Ad esempio se durante il lato di bolina l'intensità del vento reale pretenderebbe la presa di una mano di terzi, al giro
boa il lato di poppa ( dove a parità di reale l'apparente diminuisce in modo significativo ) pretenderebbe il ripristino
della mano stessa. Il tempo necessario per togliere e rimettere sta benedetta mano non è compatibile con i tempi di regata
dove i posti in classifica si guadagnano o si perdono per manciate di secondi.
Così i regatanti hanno, nel tempo, imparato che invece di ridurre la superficie della randa si può 'depotenziare' la randa stessa.
Paterazzo e stralletto in tensione, drizza e tesabase cazzati, utilizzo della manina e punto di scotta portato ben sottovento
diminuiscono significativamente la potenza della randa a piena tela ottenendo circa il risultato di una presa di terzi.
In questo modo, al termine della bolina, si è in grado di affrontare la poppa a piena tela.
Sono tecniche proprie della regata che, è mia opinione, non vanno utilizzate in crociera dove non ce ne sarebbe motivo e
dove navigare, se necessario, con una buona mano di terzi ci permette di goderci tranquillamente un buon bicchiere di vino
come aperitivo comodamente seduti nel pozzetto.
Che significa 'utilizzo della manina'?
Ma siete proprio sicuri il vang nelle andature di bolina serva a qualcosa? :O