Citazione:starghost ha scritto:
Il sig. Bernoulli e il suo amico sig. Venturi cosa ne pensano?
Il signor benoulli pernsa che se la gente crede che la portanza sia data da una differenza di velociàa tra intredosso ed estradosso di una vela, allora deve anche pensara che il flusso decelerato dell'intradosso della vela sottovento non può che creare problemi all'estradosso della vela sopravento, che invece dovrebbe avere un flusso accelerato... Tutto cambia quando si cambia prospettiva e, al posso di vedere le vele una per una, si vede il flusso deviato nel suo insieme... Quando si vede quella masa d'aria deflessa non si può fare a meno di chiedersi se, a questo punto, più che bernoulli(che ha esposto un proncipio, e non una legge), non entrino in gioco delle leggi più elementari... quali la conservazione dell'energia, della massa e del momento angolare.... Guardando tutto da una prospettiva diversa si ci rende conto che in fondo , se il nostro obbiettivo è deviare il flusso, lasciandolo meno perturbato possibile, opponendogli meno resistenza, allora avere molte vele non significa andare più veloce, signifaca avere più resistenza, provocare più perturbazioni, far lavorare male una vela rispetto all'altra. Molto se ne sono resi conto.. per questo saltano gli alberi di mezzana di adriatica, del koala 50 di malingri, e tante altre... si ci rende conto che avere più tela non vuol dire andare più veloce.
E' ancor più interessante scoprire che il flusso che più concorre alloa portanza non è vicino alla vela, ma è lontanto, tanto più lontabo quanto più è grande la vela. Il flusso sottovento, la DEFLESSIONE sottovento... avete mai giocato alla pelota basca? avete presente quella racchetta ad arco che spara la palla a oltre duecento chilometri orari? sempre le tre leggi... stessa cosa succede alle nostre vele.
L'effetto venture nella vela è un piccolo mito. Effettivamente, quando non si riesce a vedere tutto da un prospettiva più amplia, si sente questo sflusso sparato tra due vele e si pensa 'miii che accelerazione'. Si manca di prospettiva, tutto qua... le leggi fondamentali son sempre qulle: CLegge di conservazione della massa, dell'energia, del momento angolare(non in questo caso)... se prendiamo un tubo di venturi e lo orientiamo controvento è vero che il flusso accelera, ma non lo fa certo avanzare controvento.
Quindi qual'è l'armo più conveniente?
Dipende... (e quando mai!)
In linea di principio la configurazione più conveniente è l'armo CAT...una sola randa molto allunata, con la base lunga quasi quanto lo scafo.... Il problema è che il bordo d'entrata(l'abero), in questi caso è molto particolare: è autoportante, e provoca gravi perturbazioni. Chi invece si può permettere un albero rotante, quali i catamarani, spesso si limitano alla sola randa semza perdere prestazioni... ora anche alcuni f18 vannno di sola randa.
Perchè si coontinua a usare il fiocco? il discorso è lungi, e qua sul forum c'è gente molto più competente di me che può spiegarlo. Diciamo che il fiocco 'invita'il flusso, facendogli 'saltare' l'ostacolo albero. Questo è il motivo per cui oggi si tende ad usare fiocchi sempre più piccoli, a minima sovrapposizione. Molti armatori hanno ridotto i loro genoa a fiocchi senza perdere prestazioni, anzi, in molti casi migliorandole.
... forse continuo dopo, ora mi sta venendo fame!