è una manovra che non amo.
ho a disposizione il caricabasso, il vang e il tesabase per regolare gratile, anche dopo aver dato una mano, e balumina ( operando attraverso l'osteriggio a poppavia dell'albero e dal pozzetto ).
capisco però le barche con trozza del boma fissa.
uso invece quello sul genoa.
Lo armo solo in regata....in crociera lo guardo con malcelato disprezzo e astio.....

Citazione:ami ha scritto:
Soprattutto all'armatore! 
Ma il cunningham è, ironicamente, il nostro capro espiatorio!
Sarà che non sappiamo mai bene QUANTO tesralo in bolina
(mica come drizze, base, volanti, paterazzo, scotte, trasto, carrello del fiocco, su cui non abbiamo nessun dubbio eh!) 
PS noi abbiamo vele lou tec in dacron, in stile con l'età dell abarca
E' l'equipaggio ai tec! 
In estrema sintesi:
Con vento leggero
Un buon grasso va lasciato verso il centro della vela e la balumina aperta per adeguarla al gradiente verticale del vento. L' inferitura non deve essere tesata (solo appuntata)
e quindi ne drizza ne cunningham.
Con vento medio
Il grasso comincia ad essere ridotto e portato verso prua e la balumina chiusa per sfruttare tutta la potenza della vela. l'inferitura va tesata con la drizza.
Con vento forte
Il grasso ridotto al massimo e forzato verso prua. la balumina aperta
per depotenziare la parte alta della vela e farla lavorare solo nelle ridondanze che si creano al passaggio sull' onda.
Inferitura tesata con il cunningham.
pressapoco così...!

Citazione:shabrumi ha scritto:
Citazione:ami ha scritto:
A bordo quanto tesare il cunningham è sempre motivo di discussione.
Poi io alzo la voce...
Alla fine la tensione (ritenuta scorretta) del suddetto viene presa come motivazione dello scadente risultato... 
Scherzi a parte noi lo usiamo un sacco.
Anche perchè la tensione dell'inferitura è molto influenzata dalla flessione dell'albero, quindi anche volendo, non si riesce mai ad avere una buona tensione solo con la drizza (dato che è tesabile solo a randa che non porta).
E poi è il modo più rapido di lavorare sull'inferitura tra bolina e lasco.
Bravo! e fai bene!
e non te la prendere: un eventuale scarso risultato in regata va sempre addebitato all' equipaggio tutto ( armatore compreso )!
scherzi a parte: il cunningham rimane un importante strumento di regolazione della randa (e, in alcuni casi, del fiocco) anche e soprattutto con questi odierni tessuti high tech.
L' importante è sapere a cosa serve...!!!!
Assolutamente no.
Cosa intendi per moderni tessuti? Se intendi i laminati non è così, con il dacron o il cotone era molto più efficace, con i moderni laminati è quasi inutile, anche se io stesso lo uso, ma con molta prudenza.
E' facilmente intuibile che nei tessuti il reticolo formato da trama e ordito è facilmente deformabile soprattutto agendo sulla diagonale (bias).
Be,Tiger, da che mondo è mondo e da che vela è vela la posizione del grasso ( posizione della freccia massima espressa in percentuale della lunghezza della corda del profilo ) si usa spostarla verso l' uscita del profilo con venti leggeri e verso il bordo di entrata con venti forti. Questo spostamento si ottiene attraverso determinate tensioni dell' inferitura.
Che poi questa tensione la si ottenga attraverso la drizza (che tende parzialmente anche la balumina) o il cunningham ( che lascia la tensione di balumina inalterata ) è un di cui!
Lo spostamento ha lo scopo di dare la migliore forma aerodinamica alla vela in funzione della direzione e intensità del vento.
E questo, IMHO, é necessario sia con tessuti lov tec che ai tec.
Se poi, intendevi dire che, con il vecchio dacron ( magari con vele un pò spanciate ) sta tensione deve essere molto significativa e invece con i laminati sono sufficienti pochi centrimetri di drizza
( o di cunningham ) per raggiungerla ti quoto completamente.
Citazione:shabrumi ha scritto:
attraverso la drizza (che tende parzialmente anche la balumina) o il cunningham ( che lascia la tensione di balumina inalterata ) è un di cui!
La cosa non mi è chiara: se tiro da sopra (con la drizza) tenendo fisso sotto (mura), oppure se tiro da sotto (cunningham) tenendo fisso sopra (penna) che cosa cambia?
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
E' più chiaro?
Citazione:shabrumi ha scritto:
E' più chiaro?
Sì grazie, ma non mi convince del tutto, se non ci siano attriti determinanti nei bozzelli e nell'inferitura.
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Nel mio caso comunque il punto di mura è libero di scorrere lungo l'albero, e il cunningham agisce anche su quello, dunque non dovrebbe cambiare nulla.
Citazione:Gof ha scritto:
Citazione:shabrumi ha scritto:
E' più chiaro?
Sì grazie, ma non mi convince del tutto, se non ci siano attriti determinanti nei bozzelli e nell'inferitura.
Nel mio caso comunque il punto di mura è libero di scorrere lungo l'albero, e il cunningham agisce anche su quello, dunque non dovrebbe cambiare nulla.
E hai [u]anche[u] un caricabasso... o [u]solo[u] il caricabasso ? [:252]
in sostanza il cunningham va messo in tensione solo in bolina e rilasciato nelle andature portanti?
Citazione:matteo11 ha scritto:
in sostanza il cunningham va messo in tensione solo in bolina e rilasciato nelle andature portanti?
E tu liquidi discussioni e disegni così ?
In sostanza le barche a vela camminano utilizzando il vento, credo sia più che sufficiente, no...?

Maaaah? Mi domando e mi chiedo

, posso usare il punto di mura della prima mano come cunningham? Oppure rischia di essere troppo alto ( poi da capirsi cosa significa alto

)
per ipotesi si, ma in realtà è troppo alta la prima mano perchè immagino che con il cunningham li si va a modificare la balumina in maniera anomala...
1. l'occhio o l' anello del cunningham normalmente è posizionato dal velaio una trentina di centimetri sopra il punto di mura.
Questo perchè, mettendolo in forza, il cunningham genera tensione per tutta l'inferitura tra il suo occhio e la penna ma, contemporaneamente, lasca la parte restante tra il suo occhio e la mura.
Trattandosi appunto di una 30tina di centimetri questo effetto può ritenersi irrilevante rispetto alla forma aerodinamica dell'intera vela.
Se si utilizzasse il punto di mura della prima mano di terzi, posto normalmente un metro un metro e mezzo al di sopra del punto di mura basico, l'effetto acquisirebbe una rilevanza negativa per i nostri scopi.
2.
Fermo restando che la tensione o il rilascio del cunningham provoca nei fatti un allungamento o un lasco dell' inferitura di pochi centimetri ( che comunque sono sufficienti per cambiare il posizionamento della frecce massime dei profili della vela )
la sua messa in forza non ha effetti sulla balumina se non, paradossalmente, un suo lasco di una manciata di millimetri che, viste le ragioni per cui si tesa l' inferitura attraverso il cunningham (vento forte,freccia verso prua, balumina aperta) risulterebbero aerodinamicamente graditi!
Ciao!

si se ce vento camminano
non e'un luquidare,, era una domanda precisa,, posso cazzare il paranco nelle andature portanti? penso di no,,
Citazione:Klaus ha scritto:
Citazione:matteo11 ha scritto:
in sostanza il cunningham va messo in tensione solo in bolina e rilasciato nelle andature portanti?
E tu liquidi discussioni e disegni così ?
In sostanza le barche a vela camminano utilizzando il vento, credo sia più che sufficiente, no...? 
Ma puoi fare tutto...
Però vedi il problema è sempre quello che tutti cercano di imparare a memoria le manovre da fare, invece che imparare le regolazioni sulle vele da fare.
Ora quando tu vai in poppa, al lasco al giardino come vuoi, alle portanti insomma, l'apparente, che è quello che agisce sulle vele, come tu ben sai crolla e si allarga molto.
In queste andature solitamente lavora meglio una randa grassa e smagrire sarebbe controproducente.
Per cui quando andrai di poppa lscherai il canningham, come la base, come il paterazzo e probabilmente pure un po' di drizza, punterai un po anche il vang in modo che la balumina non scarichi. Ricazzerai tutto alla boa di bolina.
A complemento di quanto ha già detto giustamente Tiger vi ricordo che nelle andature al portante più estremo (lasco largo, fil di ruota)
il rapporto tra le due forze che generano la spinta aerodinamica ( portanza e resistenza) cambia a favore di quest'ultima.
Pertanto occhio ad ingrassare oltremodo la randa ( particolarmente attraverso il tesabase). Un grasso eccessivo diminuisce la superficie esposta della randa (resistenza di forma) e implica una diminuzione della forza di resistenza, in questo caso utile e principale generatrice della forza aerodinamica totale.
Nella praticaccia va ricercato un opportuno compromesso tra grasso e superficie esposta.
Per quanto riguarda il cunningham, un' estrema sintesi:
Va messo in forza ( ed è utile! ) sostanzialmente nelle andature di bolina con vento forte.
Ariciao!
Citazione:Klaus ha scritto:
E hai [u]anche[u] un caricabasso... o [u]solo[u] il caricabasso ? [:252]
Ho solo una manovra che chiamo Cunningham ma svolge le due funzioni, il circuito è:
-strozzatore
-il cunningham passa nel rinvio a piede d'albero
-sale all'occhiello del cunningham
-scende a un bozzello in basso fra boma e coperta
-risale e passa nell'occhiello di mura
-ridiscende fino all'arricavo del bozzello
per la cronaca...montato oggi....
Citazione:Gof ha scritto:
Citazione:Klaus ha scritto:
E hai [u]anche[u] un caricabasso... o [u]solo[u] il caricabasso ? [:252]
Ho solo una manovra che chiamo Cunningham ma svolge le due funzioni, il circuito è:
-strozzatore
-il cunningham passa nel rinvio a piede d'albero
-sale all'occhiello del cunningham
-scende a un bozzello in basso fra boma e coperta
-risale e passa nell'occhiello di mura
-ridiscende fino all'arricavo del bozzello
e un misto che fa sia caricabasso che cunnigham, per avere cunnigham e caricabasso classico dovresti sdoppiare le manovre