puo' dipendere da diversi fattori, se puo consolare ocn dei controllori di batterie poco parametrabili succede prima o poi quasi sempre a tutti
a caso:
1. parametraggio del caricabatterie diverso da quello del monitor: il caricabatterie puo' andare in float perché misura dei valori di tensione e corrente X, ma tali valori X sono diversi da quelli inseriti nel controllore per fargli riconoscere una batteria carica
puo' avere ragione uno o l'altro, o il caricabatterie non continua a caricare una batteria ancora scarica (perché i valori inseriti gli dicono di passare in float), o il caricabatterie è passato in float perché in effetit la batteria è carica e il monitor non la riconosce come tale
1bis. alcuni controllori determinano la 'piena carica' quando le batterie mostrano una determinata combinazione di tensione e corrente assorbita per un certo tempo: se i valori inseriti nel controllore non sono coerenti con l'istallazione i risultati sballano dopo uno due cicli di carica (per esempio, alcuni controllori non prendono in considerazione la capacità totale delle batterie quindi dicono 'batteria carica quando con X corrente la tensione non eccede Y volt per X minuti', solo che X puo' essere 1-2-3A per un banco di qualche centinaia di Ah, mentre fra 1 e 2A per un banco piccolo puo' far sballare tutte le misure..)
2. se scarichi una batteria a 2A per due giorni e la ricarichi a 50A durante una due ore, il parametraggio del controllore è molto più importante (trovare un coefficiente di peukert adatto a tipo e età delle batterie), molti hanno un coefficiente per default, altri possono essere parametrati con dei coefficienti inseriti manualmente e/o ricalcolati facendo dei test, un parametro sbagliato e uno due cicli di scarica carica dopo non legge più nulla di coerente
+ fattore età: da un banco nuovo a uno vecchio le differenze sono in genere sostanziali
3. Altro parametro, il coefficiente di efficienza di carica: che percentuale di un ampere inviato in carica -e misurato grezzo dal controllore quando leggi gli Ampere, non gli Ah- viene considerato come acquisito dalla batteria e quindi come carica spendibile (Ah); diversi controllori hanno deille percentuali fisse, altri sono parametrabili, altri ancora ricalcolano la percentuale durante i vari cicli di carica/scarica (nel qual caso il tuo controllore dopo un ciclo riportato a piena carica si azzererebbe e ricalcolerebbe l'efficienza di carica per il ciclo successivo), cosa che sembra non fare
considera che da un banco nuovo a vecchio si puo' passare dal 95% al 50-60% e hai un'idea del possibile effetto di un parametro non corretto
4. errore di lettura, un lettore/shunt a 100mV purtroppo ha un'efficacia (abbastanza) ridotta, in particolare per le correnti di piccola intensità durante periodi lunghi: il valore di Ah scaricati dopo parecchie ore puo' essere molto poco significativo, proprio perché lo strumento non è capace di fare una gran differenza fra 0.1-0.2 0.3A...
Per dire, per adattare il mio controllore alle batterie (banco grosso e relativamente 'vecchio') ci ho messo un po', dovendo prendere valori di tensione e corrente di riferimento di piena carica, peukert e compagnia anche decisamente diversi da quelli presi automaticamente -o come input per difetto- ma alla fine dice esattamente quel che c'è o non c'è; e rispetto all'anno scorso ho comunque dovuto modificarli leggermente... come vantaggino finale, ho un'idea di che capacità residua mi sia rimasta (dai 500 originari di 6 anni fa
)
insomma, a mio umile avviso i controllori possono già misurare le cose in modo più o meno corretto (più o meno sensibili), ma se in più non gli si inseriscono dei parametri di riferimento corretti, modificandoli col tempo, la loro efficacia in impianti elettrici un minimo complessi è molto aleatoria
mia opinione, poi ognuno mette quel che vuole e si basa su quel che vuole