Sulla barca che ho appena comprato usata ci sono un sacco di vele (14), ma quelle da crociera mancano.
Vorrei riadattare per la crociera, e magari anche per le regate lunghe, la randa da regata 'vecchia', una NS 3DL carbon-kevlar del 2005. La vela è ancora in ottime condizioni e con una buona forma.
Vorrei:
1) aggiungere una seconda mano di terzaroli. Attualmente ce n'è una sola, vera, non la manina da regata, e ho visto che, in abbinamento con il fiocco 2 medium-heavy riesco a portarla con una mano sino a circa 18-20 nodi. Cambiando il fiocco (ma in crociera mi ero portato solo quello più la tormentina) forse posso arrivare a 22, ma la seconda mano è indispensabile. Si può aggiungere anche se nella vela non ci sono i fili nella struttura? Tiene?
2) se è possibile e non massacra la vela, mi piacerebbe anche farla diventare una full batten su carrelli (attualmente è infierita, con le classiche 4 stecche corte + quella di testa passante). L'albero ha già la rotaia. Ammainare da soli la vela così com'è ora si fa, ma non è proprio il massimo della comodità ...
Opppinione mia:
tutto si può fare, ma risponderei:
al desiderio 1: no, non tiene, a meno di non fare oltre al rinforzo un tape drive esterno per collegare la struttura della 2nda mano a quella complessiva.
al desiderio 2: non lo farei se le stecche sono perpendicolari alla balumina, lo farei se sono parallele alla base.
Ciao
Grazie Albert, era il tuo parere che cercavo.
Che vuol dire fare un tape drive esterno?
Si incolla o richiede una laminazione particolare?
E' operazione che può fare una buona veleria oppure richiede attrezzature particolari?
Le stecche mi pare siano parallele alla base, magari faccio qualche foto.
Un parere complessivo: ha senso, anche per usare la vela per le regate lunghe, oppure il risultato ne compromette le prestazioni?
Posso eventualmente rinunciare alla trasformazione in full batten ...
In alternativa regali a me una randa e un fiocco strafichi 3DL carbon kevlar e io in cambio ti do un fiocco olimpico e una randa entrambi in dacron del '77, la randa con ben 3 (TRE) mani di terzaroli.
Tutto materiale provato eh!, Non hanno sicuramente difetti di fabbricazione, al limite solo un po' di normale usura.
Citazione:ami ha scritto:
In alternativa regali a me una randa e un fiocco strafichi 3DL carbon kevlar e io in cambio ti do un fiocco olimpico e una randa entrambi in dacron del '77, la randa con ben 3 (TRE) mani di terzaroli.
Tutto materiale provato eh!, Non hanno sicuramente difetti di fabbricazione, al limite solo un po' di normale usura.
Citazione:LiberaMente ha scritto:
Grazie Albert, era il tuo parere che cercavo.
Che vuol dire fare un tape drive esterno?
Si incolla o richiede una laminazione particolare?
E' operazione che può fare una buona veleria oppure richiede attrezzature particolari?
Le stecche mi pare siano parallele alla base, magari faccio qualche foto.
Un parere complessivo: ha senso, anche per usare la vela per le regate lunghe, oppure il risultato ne compromette le prestazioni?
Posso eventualmente rinunciare alla trasformazione in full batten ...
Innanzitutto bisogna trovare la veleria volonterosa (e umile) che si metta a cincischiare su una vela NS 3dl con esiti incerti ....
I tapes vanno comunque applicati a freddo sul film esterno della vela che deve essere perfettamente integro, pulito e sgrassato, pena il distacco di tutto l'ambaradan.
Ovviamente l'estetica non sarà il massimo perchè la tecnologia della 2a mano non avrà nulla a che vedere col resto della vela.....
Sinceramente vedo più problematica l'applicazione della mano che la trasformazione a full batten, anche perchè, per applicare i tapes, temo che un paio di tasche delle stecche o relativi rinforzi vadano tolti e rifatti.
Una domanda, così per gradire
: il tuo albero (e la rotaia) sono stati concepiti per reggere il tiro della penna della randa dove andrà a finire quando darai la seconda mano ??....sembra banale, ma non lo è.
Ciao
Citazione:albert ha scritto:
Innanzitutto bisogna trovare la veleria volonterosa (e umile) che si metta a cincischiare su una vela NS 3dl con esiti incerti ...
I tapes vanno comunque applicati a freddo sul film esterno della vela che deve essere perfettamente integro, pulito e sgrassato, pena il distacco di tutto l'ambaradan.
Ovviamente l'estetica non sarà il massimo perchè la tecnologia della 2a mano non avrà nulla a che vedere col resto della vela....
Sinceramente vedo più problematica l'applicazione della mano che la trasformazione a full batten, anche perchè, per applicare i tapes, temo che un paio di tasche delle stecche o relativi rinforzi vadano tolti e rifatti.
Una domanda, così per gradire: il tuo albero (e la rotaia) sono stati concepiti per reggere il tiro della penna della randa dove andrà a finire quando darai la seconda mano ??...sembra banale, ma non lo è.
Ciao
Albert o chi altro ne capisce, come si fa a capire (in linea di massima) se l'albero ha le caratteristiche per portare la seconda mano? Ho sempre pensato che normalmente l'inerzia del profilo sia sufficiente a sopportare il carico della randa e che gli sforzi maggiori siano generati dagli stralli.
Il problema è sorto quando gli open nati per le regatine davanti alla spiaggia hanno cominciato a partecipare alle regate d'altura.
Ovviamente tutti hanno aggiunto qualche mano di terzi.
Alcuni, che non si erano premuniti con uno stralletto volante, hanno spioppato l'albero perchè il momento d'inerzia del profilo e gli attacchi delle crocette non erano in grado di reggere il carico della balumina della randa, soprattutto con onda, al 60 % della P e di impedire dunque l'inversione del giro d'albero.
Ciao
Buona domanda, con ArgEste abbiamo dovuto smontare la rotaia e rinforzare l'attacco rotaia/albero nei punti di carico della testa con le tre mani, perchè si era strappata dall'albero a livello di seconda e terza mano ....
Nessun problema di inversione dell'albero però.
In questo caso la rotaia nasce integrata nel profilo dell'albero, si tratta di un albero australiano. Farò la domanda al cantiere , sono molto gentili e precisi nelle risposte, e anche al perito che mi ha esaminato la barca. oOmunque l'albero, che ha le regolazioni consigliate dal cantiere e dalla tuning guide della NS, ha un rake e una preflessione molto accentuate.
Ecco la foto (la randa non è quella di cui stiamo parlando), se riesci a vedere qualcosa ...
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No, dovrei essere un mago per vedere qualcosa da questa foto, salvo che guardando i profili la randa sembra issata con la balumina al posto della ghinda
.
Da quel che capisco (tuning guide NS), però, la barca dovrebbe essere o un monotipo o giù di lì, dunque basterà chiedere in giro....
Ciao
Quella è la cosidetta 'randa da trasferimento' che ho avuto con la barca, è una vecchia randa di un Sydney 38 OD ritagliata con la balumina negativa, senza stecche e senza mani e sfondatella anzichenò. La butterò credo. La foto è stata fatta durante la perizia, c'era montata quella vela lì.
La barca, che è un Sydney 39CR, ha lo stesso piano velico ed appendici del Sydney 38 One Design, in australia ce ne sono più di 100, e quindi esiste diverso materiale sia di velerie (NS e Doyle Australia) sia su un sito di Owners.
Francamente credo che l'albero non abbia problemi, il 38 OD ha vinto tre Sydney Hobart e il 39CR una, ed è una barca famosa per non avere rotture.
ah però! complimentoni per la nuova arrivata!
UBBEH!
Se pensi di buttarla davvero la dai a me? Ovviamente mi sobbarco tutte le spese di spedizione.
Penso di poter riciclare il materiale.
Citazione:LiberaMente ha scritto:
La barca,...è un Sydney 39CR,...
Complimentoni per l'acquisto.....la mia domanda sull'albero era stata fatta 'al buio'...
Ciao
ciao Giuliano scusa l'OT
bella ragazza di carattere che ti sei scelto, ma d'altronde quando ci si abitua con certe barche è difficile tornare indietro, bravo ottima scelta.
Sir Biss poi direi che si è fatta ben conoscere dalle ns parti, e la ammiravo con un amico giusto questa primavera.
scusa la sfacciataggine
se quella randaccia deciderai di buttarla, mi fai un fischio che potrebbe farmi proprio comodo per lo scopo a cui è destinata anche ora?
senza impegno da parte tua, ovviamente
grazie
marco