Genoa della dotazione originale SO. 10 anni di vita.
Dacron 8.2 oz: 14.40 X 14,17 X 6,35 di LP. Cross cut.
La barca ha una j di 4.25 ed una I di 15.15.
Il tessuto è ancora in buono stato, non ha riparazioni, ne scuciture.
La vela, però, e' semplicemente un pallone. La barca non stringe e sbanda. Se la avvolgo per ridurla è un tripudio di pieghe orizzontali e la base diventa alta sulla coperta.
Prima di pensionarla la mia idea era di farla ridurre o magari smagrire.
Qui però le filosofie si scontrano. Ho visto vecchi genoa smagriti 'scavando' la balumina. Altri diminuiscono la tela dall'inferitura con tagli più o meno trasversali in funzione dell'altezza della bugna e della posizione del carrello.
Secondo voi quanto tessuto e in quali parti della vela è più opportuno eseguire i tagli per effettuare un 'lifting' che migliori le performances di bolina e regali qualche altro anno alla vela?
Checchè se ne dica, penso che cercare di recuperare una vela o più in generale, una qualsiasi cosa ormai andata sono tempo e soldi persi.
Studiodip, mi hai tolto l'argomento di bocca! Anch'io ho un genoa nelle condizioni del tuo (e la randa è uguale) e anch'io mi chiedevo se non possa avere un senso portare le vele dal velaio per sistemarle. In fin dei conti è dacron da battaglia e poi non si studia nei sacri testi che le vele vanno riprese dal velaio? Eppure non mi convince, non so perché (forse troppo economico?)
Andando a sentimento mi viene da dire forse è più conveniente comprare una vela nuova in Cina che revisionare la vecchia in Italia.
Un Genova in dacron pesante di circa 40 mq costa, in Italia, circa 2000 € e circa 1400 € in Cina.
Se riesci a vendere il tuo a una cifra di realizzo, intorno ai 300-400 €, con circa 1.000 € o 1600 € lo faresti il nuovo (in Cina o in Italia), magari pure migliore del precedente
, e per i prossimi dieci anni saresti a posto.
Anche ammesso che tu riesca a trovare un velaio disposto a sistemarti la vecchia vela
, credo che qualche centinaio di € dovrà senz'altro chiederteli, riconsegnandoti comunque una vela di dieci anni le cui prestazioni resteranno comunque deludenti e che potrebbe magari collassare dopo qualche anno.
Certamente lavorando con dei preventivi sarebbe tutto più facile, ovviamente sempre che si riesca a trovare un velaio disposto a fare preventivi seri, ragionati e aggratis
per questi lavori.
PS. Una anziana velaia molto tradizionalista di mia conoscenza ti risponderebbe che una vela in dacron pesante potrebbe durarti anche 40 anni (se tenuta con le dovute attenzioni) e che la tua, di appena 10 anni, andrebbe ancora più che bene senza bisogno di alcun restyling. Se poi vuoi fare le regate, con anche l’ambizione di vincerle, allora ti suggerirebbe di farti fare una vela con tessuti “porcheria”, ma non dovrai poi lamentarti se dopo pochi anni saranno irecuperabili e certamente da buttare.
Insomma, anche i velai hanno le loro oppppppinioni
Non so perchè quando si tratta di investire sulle vele si cerca sempre di nicchiare o 'taroccare', ma vogliamo renderci conto che nella scala dei valori, in una barca a vela, questo argomento ha un peso prioritario?
Il piacere di navigare al massimo delle prestazioni e soprattutto in sicurezza, non ha prezzo.
ciao
restaurare costa piu che comprare....
a meno che il restauratore NON SEI TU
quoto einstein.
Risparmiate sull'elettronica, sul dissalatore, sul riscaldamento, su quello che volete, ma le vele devono essere perlomeno decenti.
Se parliamo di una tormentina o un fiocco 4 o 5, che non è mai uscito dal suo sacco, può valer la pena di farlo adattare per una nuova vita, ma se la vela è stata usata e ha subito l'aggressione del vento, del sole e del sale, il tessuto è ormai logoro e privo delle proprie caratteristiche.
E' buono solo come tendone per il sole in campagna...
qualcuno potrebbe spiegarmi perchè in effetti una vela in dacron invecchia pur essendo ancora sana anche nelle cuciture?...cioè perchè spancia?...si tratta del cedimnto delle cuciture o è il tessuto che si è deformato?...inoltre il dacron perchè non dovrebbe più essere utilizzbile? perchè è diventato più o meno elastico o perchè è più soggetto a strappi?
Citazione:wind e sea ha scritto:
qualcuno potrebbe spiegarmi perchè in effetti una vela in dacron invecchia pur essendo ancora sana anche nelle cuciture?...cioè perchè spancia?...si tratta del cedimnto delle cuciture o è il tessuto che si è deformato?...inoltre il dacron perchè non dovrebbe più essere utilizzbile? perchè è diventato più o meno elastico o perchè è più soggetto a strappi?
Leggi qui http://www.maurofornasari.com/corso_2/pag2.htm
Citazione:einstein ha scritto:
Non so perchè quando si tratta di investire sulle vele si cerca sempre di nicchiare o 'taroccare', ma vogliamo renderci conto che nella scala dei valori, in una barca a vela, questo argomento ha un peso prioritario?
Il piacere di navigare al massimo delle prestazioni e soprattutto in sicurezza, non ha prezzo.
ciao
Sono d’accordo anch’io, ma credo che il discorso andrebbe approfondito e relativizzato.
CIRCA IL MASSIMO DELLE PRESTAZIONI
Ovviamente, chi fa regate per vincere, non può permettersi di regalare all'usura della vela (e non solo a quella
)anche 1 o 2 decimi di nodo.
Chi invece naviga prevalentemente per gli affari suoi può anche trovare godimento nel ricercare il massimo delle prestazioni, ma questo non significa che ogni 2/3 anni deve cambiare le vele.
Può anche limitarsi a sfruttare al meglio le sue vele di 10 e rotti anni, poiché la vita non gli cambia di certo con il mezzo nodo o con qualche grado di bolina in meno, che potrebbe fare con vele nuove.
Se poi, in queste condizioni, riesce a raggiungere la barca che lo precede o a non farsi prendere da quella che lo segue in assetto migliore (cioè più moderno e performante), allora ti posso garantire che il godimento è almeno doppio e certamente impagabile....
specie dopo aver visto la faccia di quelli che stanno sull'altra barca
CIRCA LA SICUREZZA
Anche qui non è detto che una vela datata, ma ben conservata e tempestivamente riparata nelle parti usurate e critiche, non possa offrire le stesse garanzie di tenuta e di sicurezza una vela più giovane ma trascurata o di qualità inferiore.
Certamente una vela datata richiede più attenzioni, ma questo non vale solo per le vele perchè riguarda anche tutto il resto, a partire dalle fascette che stringono i tubi delle prese a mare
Citazione:vento forza10 ha scritto:
PS. Una anziana velaia molto tradizionalista di mia conoscenza ti risponderebbe che una vela in dacron pesante potrebbe durarti anche 40 anni (se tenuta con le dovute attenzioni) e che la tua, di appena 10 anni, andrebbe ancora più che bene senza bisogno di alcun restyling.
Mandagli il numero della velaia, così si fa fare un preventivo per la ripresa e può decidere.
Non entro nel merito dei vantaggi o svantaggi che comporti l'avere delle vele efficienti, perchè vedo che le opinioni sono contrastanti, ma quoto, ovviamente il post di einstein.
La soddisfazione di passare, con vento leggero, con le vele a mutanda quelli con le vele da regata che non le sanno regolare, secondo me, non ripaga della rottura di scatole di non riuscire a fare una bolina decente quando il vento rinforza.
Il fatto incontrovertibile è che una vela in dacron tessuto, a meno che non sia rimasta sempre nel sacco, ha una vita limitata alla durata del suo finissaggio.....
Senza che mi metta a postare disegnini e diagrammi che trovate nelle pagine di Fornasari, vedete che il tessuto è una 'garza' che sui due assi ortogonali tiene ovviamente quanto tengono i suoi fili.
In diagonale, purtroppo, e dunque negli angoli della vela che sono particolarmente sollecitati, resiste solo finchè i fili restano ancorati gli uni agli altri grazie alla calandratura a caldo e alla spalmatura di resina. Però c'è un però: più si scalda e si resina, meno dura il finissaggio e più fragile diventa il tessuto.
Un'altra caratteristica che rende più stabile il tessuto senza dover esagerare con calandre e resine è quanto fitti e sottili sono i filati che costituiscono il tessuto: più fitti sono, più piccoli sono gli interspazi e dunque meno calandra e resina servono: e qui sta la differenza di costo, di performance e durata tra i dacron cinesi e quelli europei/americani.
Credo di aver con ciò spiegato perchè a mio avviso è inutile buttare manodopera e denaro per rifare praticamente una vela con del materiale ormai sfruttato, anche se all'apparenza è integro.
Ciao
Grazie Albert, mi hai chiarito bene le idee.
E' logico che uno, andando a vela, desideri vele efficienti, solo volevo capire (io che sono un ignorante) se c'è efficienza anche con la ripresa di vele usate (in termini paragonabili a un gioco nuovo, non identici, of course) o se occorre rifare tutto; se c'è un giusto rapporto tra costo e beneficio, insomma. D'altronde con i tempi che corrono è evidente l'interesse a economizzare, se possibile (soprattutto se penso alle spese che ho dovuto sostenere a causa di un fulmine fetente che è caduto vicino alla barca).
Vorrei partecipare alla discussione , che reputo oltremodo interessante, ponendo un quesito che spero ottenga una risposta semplice ma seria , cioè senza particolari prese di posizione campanilistiche o del semplice sentito dire!
La questione riguarda le vele cinesi nella fattispecie quelle curate per l'importazione o come semplice supporto da DAVIDE ZERBINATI cioè la LEE SAIL.
Ho letto nel libro NAVIGAZIONE NEI CARAIBI scritto da una coppia di italiani che vive e naviga tutto l'anno in quei posti, che le vele della Lee Sail sono vele davvero ben fatte e performanti e durature, perciò la mia domanda è questa : sono queste le vele cinesi che in questo forum sono giudicate un pò scadenti e sono altre vele cinesi le imputate?
Grazie e B.V. a tutti
Franco