I Forum di Amici della Vela

Versione completa: restauro del cristina in mogano
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Ciao a tutti,
ho acquistato a fine dell'anno scorso un Cristina progettato da Santarelli, e dalle ricerche fatte, è il quarto di una decina costruiti in lamellare di mogano, prima di passare il progetto alla plastivela. Le condizioni erano buone, unica parte da rivedere era la coperta, e a quel puno ho deciso di fare un azzardo: riportare la coperta a nudo e fare il rivestimento in Teak sintetico.
Per prima cos ho tolto il grosso della vecchia vernice con l'ausilio di phon svernicitore, e poi passando il tutto con roto-orbitale sono arrivato al legno vivo.

Barca allo stato dell'acquisto
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Inizio del lavoro di sverniciatura e carteggio
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E qui come sempre quando inizi questi lavori qualche sorpresa la trovi:

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A questo punto ho tolto le parti del compensato che erano marce, e reincollato i rimanenti fogli utilizzando epossidica e microsfere. A resina catalizzata e dopo la carteggiatura ho rinforzato la parte con tela tramata a 90° da 160 gr.


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Finito di reincollare/ricostruire parti rovinate ho consolidato tutta la coperta rivestendola con la solita tela tramata da 160 gr.
Visto che era inverno e la temperatura non aiutava la fluidificazione della resina, prima di rullare la stessa sul legno riscaldavo la parte con una termocoperta; questo mi aiutava a distendere la resina e a farla penetrare nel legno. Per evitare di dover carteggiare il tutto ho utilizzato ovunque il peel paly.



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Finita la fase di 'laminazione' della tela, ho preparato i vari tasselli di teak preformando e incollando le varie doghe ( se si riscaldano si lavorano facilmente). Ho utilizzato la tipologia di teak con l'incastro maschio femmina già fatto, questo facilita molto la preparazione dei tasselli. Se posso dare un consiglio a chi volesse ripetere la mia esperienza, quando preassemblate le doghe fate porzioni limitate, facilita la posa e vengono meno imperfezioni. (io ci sono arrivato tardiBlush:blushSmile


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Finita la posa ho dato le classiche 3 mani di bianco alle parti rimanenti; io ho utilizzato un bicomponente poliuretanico dato con rullino a pelo rasato e diluente espandente. L'effetto si avvicina molto, alla tinta a spruzzo.


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Questo è stato il risultato di parecchi week edn passati in garage, ogni commento o suggerimento è ben accetto.


Paolo
complimenti
un bel lavoro; complimenti.
non amo gli interventi con resina su legno pero' hai fatto
un buon lavoro complimentosWink
Complimenti. Spesso mi è capitato di leggere che il Teak sintetico sotto al sole scalda molto di più rispetto a quello naturale o che se bagnato è più scivoloso, quali le tue sensazioni? Quale è lo spessore del teak sintetico?
Grazie
Premetto che la mia vuole essere solo una critica costruttiva e siccome questi interventi, li faccio come lavoro, io per prima cosa avrei utilizzato del teak vero.
Inoltre, non capisco perchè sulla parte di coperta a poppa hai messo le doghe parallele alla mezzeria della barca, mentre sulla parte a prua e ai fianchi della tuga, hai seguito l'andamento del fasciame!!!SmileSmile
L'hai comprata allora! Complimenti.Big GrinBig GrinBig Grin
Ricordo quando chiedevi se comprarla o meno.... Ero uno di quelli che ti consigliava di farlo.
Sono molto contento che tu abbia realizzato quello che ti eri messo in testa.

Bel lavoro senza dubbio!
Citazione:matteo1783 ha scritto:
Complimenti. Spesso mi è capitato di leggere che il Teak sintetico sotto al sole scalda molto di più rispetto a quello naturale o che se bagnato è più scivoloso, quali le tue sensazioni? Quale è lo spessore del teak sintetico?
Grazie

Ti confermo, il sintetico riscalda molto più del naturale, quando bagnato pero non è affatto scivoloso, anzi ha un ottima tenuta. Lo spessore del sintetico è di 5 mm.
Ciao
Citazione:stefano702 ha scritto:
Premetto che la mia vuole essere solo una critica costruttiva e siccome questi interventi, li faccio come lavoro, io per prima cosa avrei utilizzato del teak vero.
Inoltre, non capisco perchè sulla parte di coperta a poppa hai messo le doghe parallele alla mezzeria della barca, mentre sulla parte a prua e ai fianchi della tuga, hai seguito l'andamento del fasciame!!!SmileSmile

Premetto che sono soddisfatto del sntetico, ma ti do ragione che il vero è un'altra cosa. Sulla poppa ho posato le doghe parallele per proseguire con le linee del pozzetto: prima di incollarle ho provato ad appoggiarle seguendo l'andamento del fasciame ma, ha mio parere, davano un senso di discontinuita dando l'impressione che la poppa fosse un oggetto estraneo appiccicato là. (spero di aver reso l'idea). Questa è ovviamente un opinione personale del tutto opinabile.
La scelta del sintetico in oltre è dovuta,oltre che ad un fattore economico, anche al peso: Il teak vero pesa 5 volte di più.

Ciao
Complimenti, bel lavoro!Big GrinBig Grin
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