Se allenti lo strallo il grasso avanza e rendi potente tutta la vela, quindi in presenza di onda e poca aria e' una manovra consigliata.
Con mare e tanta aria invece, ci pensa gia' il vento a crearti catenaria.....
ciao
Citazione:einstein ha scritto:
Citazione:Sebàstian ha scritto:
DI BOLINA
Se c'è onda tendo drizza per evitare stalli su stalli.
Se il mare è piatto lasco drizza per stringere.
Se il vento è forte cazzo il paterazzo e lasco pochissimo la drizza per evitare di avere il grasso troppo avanti il grasso.
Se il vento è debole e la catenaria è corretta metto giusto a punto la drizza, quanto basta per non fare troppe pieghe.
Così da me.
Colì da altri.
Da me invece, quando cazzo il paterazzo gia' sposto il grasso indietro, quindi, per contrastare un ulteriore arretramento dovuto al vento, aumento la tensione sulla drizza.
Come dice bullo, le regolazioni sono un oppppinione.
Se tu cazzi il paterazzo, la catenaria aumenta o diminuisce?
Da me diminuisce ché ho un armo in testa. Magari da te, se sei frazionato, aumenta.
Citazione:Mr. Cinghia ha scritto:
Citazione:Sebàstian ha scritto:
DI BOLINA
Se c'è onda tendo drizza per evitare stalli su stalli.
Se il mare è piatto lasco drizza per stringere.
...e io che farei tutto l'opposto. Ha ragione Bullo. L'a vela e' una oppppinione.
Se c'e' onda mollo e do potenza ...se c'e' mare piatto cazzo e stringo (assieme allo strallo).
Prova a stringere sulle onde sboning sboing...e poi ripartire orzato stretto se sei capace.
Io no.
Lascando drizza arretro il grasso e l'angolo di incidenza del vento sull'infieritura si riduce. Secondo me sulle onde con la drizza lasca si stalla prima.
Se c'è onda cosa molli per dare potenza? Non posso credere sia la drizza.
ma davvero voi state sempre a regolare?? e quando bevete??
Citazione:Sebàstian ha scritto:
Citazione:einstein ha scritto:
Citazione:Sebàstian ha scritto:
DI BOLINA
Se c'è onda tendo drizza per evitare stalli su stalli.
Se il mare è piatto lasco drizza per stringere.
Se il vento è forte cazzo il paterazzo e lasco pochissimo la drizza per evitare di avere il grasso troppo avanti il grasso.
Se il vento è debole e la catenaria è corretta metto giusto a punto la drizza, quanto basta per non fare troppe pieghe.
Così da me.
Colì da altri.
Da me invece, quando cazzo il paterazzo gia' sposto il grasso indietro, quindi, per contrastare un ulteriore arretramento dovuto al vento, aumento la tensione sulla drizza.
Come dice bullo, le regolazioni sono un oppppinione.
Se tu cazzi il paterazzo, la catenaria aumenta o diminuisce?
Da me diminuisce ché ho un armo in testa. Magari da te, se sei frazionato, aumenta.
Lasciando perdere il paterazzo, cosi' non facciamo confusione di armamenti, e guardiamo al risultato: se diminuisce la catenaria, secondo te il grasso (ridotto) si sposta a prua?
Citazione:giaco_ve ha scritto:
La teoria dice :
Cazzi = grasso avanti
Laschi = grasso indietro
Con poco vento ( sempre la teoria ..) dice di lascare ( grasso indietro) altrimenti le molecole d'aria ( povererine ..) non ce la fanno a rimanere attaccate alla vela ( scorrimento laminare = max portanza..) e si distaccano prima .. cioè dopo aver attraversato il bordo d'attacco ed il grasso molto avanzato .
Ma poichè la pratica e meglio della grammatica ... i guru del J24 hanno scoperto che con le 'grinze' sul genoa la barca orza di più ! .. così almeno mi hanno detto ( ... )
Vedi foto esempio separazione ( le molecole d'aria si distaccano prima ) o più in 'gergo' stallo su una randa .
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Si, ma si sono dimenticati di dirti fino a che intensita' di vento e con quale mare.
Per lo stallo randa postato invece, direi che molto probabilmente e' dovuto all'angolo di incidenza piu' che al grasso.
ciao
Citazione:einstein ha scritto:
Ragazzi, non confondiamo la tensione della drizza con quella dello strallo dovuta al paterazzo, procurano sulla vela un effetto diametralmente opposto.
ciao
Sì Einstein hai perfettamente ragione. Io tendo a vedere sempre l'assieme Strallo/Drizza come cosa unica e inscindibile poiche' solitamente mi occupo dei giri di strallo piuttosto che della tensione della drizza. Ma giustamente come dici tu, non confondiamo le acque.
E' anche vero che nella maggior parte delle barche lo strallo non si muove mai e quindi si gioca di drizza. O no??
Quindi mi correggo e dico: poco vento mollo strallo...
tanto vento cazzo strallo...
tanto vento tanta onda (solitamente) strallo medio.
Tanta onda niente vento... bella rottura de maroni.
Tanta nebbia...siamo a Caorle.
Citazione:einstein ha scritto:
Citazione:Sebàstian ha scritto:
Citazione:einstein ha scritto:
Citazione:Sebàstian ha scritto:
DI BOLINA
Se c'è onda tendo drizza per evitare stalli su stalli.
Se il mare è piatto lasco drizza per stringere.
Se il vento è forte cazzo il paterazzo e lasco pochissimo la drizza per evitare di avere il grasso troppo avanti il grasso.
Se il vento è debole e la catenaria è corretta metto giusto a punto la drizza, quanto basta per non fare troppe pieghe.
Così da me.
Colì da altri.
Da me invece, quando cazzo il paterazzo gia' sposto il grasso indietro, quindi, per contrastare un ulteriore arretramento dovuto al vento, aumento la tensione sulla drizza.
Come dice bullo, le regolazioni sono un oppppinione.
Se tu cazzi il paterazzo, la catenaria aumenta o diminuisce?
Da me diminuisce ché ho un armo in testa. Magari da te, se sei frazionato, aumenta.
Lasciando perdere il paterazzo, cosi' non facciamo confusione di armamenti, e guardiamo al risultato: se diminuisce la catenaria, secondo te il grasso (ridotto) si sposta a prua?
Ho sempre pensato si spostasse a prua, sì.
Per questo ho sempre mollato un pelo di drizza al ridursi della catenaria, per riportarlo un po' a poppa.
Sbagliando?
Raga io sarò gnucco, ma ho ancora un pò di confusione [?][?][?]
1) ho un armo in testa, e non ho la possibilita di regolare lo strallo, quantomeno non agevolmente; lavoro con il paterazzo??
2) navigo sul lago e raramente ho onda.
oltre che provare e riprovare e farmi anc'io la mia oppppinione, chi mi fa un sunto di tutto questo ambaradan??
Tengo buone le opppinioni di Furko e Einstein che mi sembrano le più condivise??
P.S. per Mr. Cinghia: ma se vincessi sarei quì a lucidarvi gli amenicoli con questi dubbi??
ciao a tutti
Citazione:Sebàstian ha scritto:
Citazione:einstein ha scritto:
Citazione:Sebàstian ha scritto:
Citazione:einstein ha scritto:
Citazione:Sebàstian ha scritto:
DI BOLINA
Se c'è onda tendo drizza per evitare stalli su stalli.
Se il mare è piatto lasco drizza per stringere.
Se il vento è forte cazzo il paterazzo e lasco pochissimo la drizza per evitare di avere il grasso troppo avanti il grasso.
Se il vento è debole e la catenaria è corretta metto giusto a punto la drizza, quanto basta per non fare troppe pieghe.
Così da me.
Colì da altri.
Da me invece, quando cazzo il paterazzo gia' sposto il grasso indietro, quindi, per contrastare un ulteriore arretramento dovuto al vento, aumento la tensione sulla drizza.
Come dice bullo, le regolazioni sono un oppppinione.
Se tu cazzi il paterazzo, la catenaria aumenta o diminuisce?
Da me diminuisce ché ho un armo in testa. Magari da te, se sei frazionato, aumenta.
Lasciando perdere il paterazzo, cosi' non facciamo confusione di armamenti, e guardiamo al risultato: se diminuisce la catenaria, secondo te il grasso (ridotto) si sposta a prua?
Ho sempre pensato si spostasse a prua, sì.
Per questo ho sempre mollato un pelo di drizza al ridursi della catenaria, per riportarlo un po' a poppa.
Sbagliando?
Direi di si, tesando lo strallo smagrisci tutta la vela AFFINANDO il bordo d'ingresso e non arrotondandolo, quindi si deve cazzare la drizza per portare avanti il grasso dove voluto.
Attenzione pero', perche' se le vele non sono in Dacron, ma di materiali piu' nobili, per non rovinarle, sarebbe piu' indicato controllare la posizione del grasso con la catenaria dello strallo piu' che con la drizza.
ciao
Citazione:einstein ha scritto:
Direi di si, tesando lo strallo smagrisci tutta la vela AFFINANDO il bordo d'ingresso e non arrotondandolo, quindi si deve cazzare la drizza per portare avanti il grasso dove voluto.
Attenzione pero', perche' se le vele non sono in Dacron, ma di materiali piu' nobili, per non rovinarle, sarebbe piu' indicato controllare la posizione del grasso con la catenaria dello strallo piu' che con la drizza.
ciao
Quindi, con vento forte ed onda levo catenaria e tendo la drizza (il contrario di quanto fatto sino ad oggi) per arrotondare il bordo d'ingresso, mentre con vento sostenuto e senza onda mi posso permettere di levare solo la catenaria (la drizza la tiro su a mano, senza winch, per cui non è mai troppo tesa), lasciandomi un ingresso fine per stringere.
Non si finisce mai di sbagliare...e riparare ai propri errori!
Citazione:Sebàstian ha scritto:
Citazione:einstein ha scritto:
Direi di si, tesando lo strallo smagrisci tutta la vela AFFINANDO il bordo d'ingresso e non arrotondandolo, quindi si deve cazzare la drizza per portare avanti il grasso dove voluto.
Attenzione pero', perche' se le vele non sono in Dacron, ma di materiali piu' nobili, per non rovinarle, sarebbe piu' indicato controllare la posizione del grasso con la catenaria dello strallo piu' che con la drizza.
ciao
Quindi, con vento forte ed onda levo catenaria e tendo la drizza (il contrario di quanto fatto sino ad oggi) per arrotondare il bordo d'ingresso, mentre con vento sostenuto e senza onda mi posso permettere di levare solo la catenaria (la drizza la tiro su a mano, senza winch, per cui non è mai troppo tesa), lasciandomi un ingresso fine per stringere.
Non si finisce mai di sbagliare...e riparare ai propri errori!
OK, drizza tesa quel tanto da trovarsi con il grasso al 40/45% ca, non oltre (un po' piu' avanti della mezzeria).
ciao
....e per finire, non vorrei 'infierire', ma quando si parla di vele, si dice INFERIRE....checché ne dica qualche sciagurato bando di regata (non faccio nomi)
Tipo questo ?
NOTE PARTICOLARI: Durante la regata non è consentito l’uso di TANGONI, BOMPRESSI e SPINNAKERS (drifter – gennaker – starcut – flooter – big boy –mps-code 0) e qualsiasi vela non infierita, nonché l’uso del timone automatico, pena la squalifica.
Etimologicamente hai ragione:
inferita, da 'fero-tuli-latum-ferre' avrebbe detto il mio prof di latino.
Secondo me (la solita opppppinione bislacca), con tutto questo tira e molla di drizza, direi anche
infierita da
in fieri....ovvero che si dovrà rifare ben presto
....
Ciao
Citazione:permettere di levare solo la catenaria (la drizza la tiro su a mano, senza winch, per cui non è mai troppo tesa), lasciandomi un ingresso fine per stringere.
Non si finisce mai di sbagliare...e riparare ai propri errori!
Che poi alla fine della giostra...e' quello che dicevo io??
Uno tira, l'altro molla! N'demo ben!
Vorrei però 2 precisazioni da tutta questa interessante discussione.
Quando parlate regolazione dello strallo , in questa discussione, ovviamente intendete sempre e comunque cazzare il paterazzo per tendere lo strallo vero? non parlate di cazzare lo strallo anteriore intervenendo sugli arridatoi.
la seconda domanda riguarda il rollafiocco: anche in presenza di genoa avvolto si interviene con la drizza come avete spiegato sopra? e se il genoa per vento forte è già parzialmente avvolto come bisogna fare?
Grazie per le risposte
Franco
Se sei in crociera, e' chiaro che non vai su e giu'a prua ad armeggiare sull'arridatoio, in regata pero' lo si fa regolarmente, specialmente con certi tipi di armamenti, poiche' intervenendo solo sul paterazzo, innescheresti altre regolazioni magari in contrasto con cio' che vuoi ottenere.
Si, anche in presenza di avvolgifiocco puoi intervenire sulla drizza, basta ricordarsi di riportare la corretta tensione prima di avvolgerlo.
Quando invece hai il genoa parzialmente avvolto, dopo aver tolta piu' catenaria possibile, purtroppo non resta altro da fare.
ciao
Devo dire che sono d'accordissimo con Mr Cinghia (guarda un po') quando dice che i segreti in tasca non ce li ha nessuno, vanno adattati di situazione in situazione, e con Rufo quando lo sentii dire che le migliori prestazioni le ottenne da 'errori nelle regolazioni'.
Però bisogna anche dire che prima di darsi alle licenze poetiche bisogna conoscere la grammatica, e nel nostro caso bisogna conoscere le regolazioni di base corrette.
Einstein ha tracciato una linea guida corretta.
Io vorrei aggiungere per favorire il ragionamento che spesso basta ricordarsi che lo strallo non è nient'altro che l'albero del fiocco. Esso si comporta come l'albero. Curvatura in avanti vela magra, 'curvatura indietro' vela grassa.
Quando lo strallo fa catenaria la curvatura non è solo sottovento ma anche indietro.