se ti può consolare, 29 interventi questo compreso e quasi 500 letture non sono pochi, nella media del forum
potrai obbiettare che la discussione è ristretta ai pochi nick intervenuti e qui hai ragione, il contraltare è che non si sono letti certi nonsense (senza offesa) che a volte appaiono, tutti interventi intelligenti (grazie, prego
- no io non avevo ancora scritto
)
qualche riflessione
vera la differenza fra mediterraneo e mare del nord, vero anche che il mediterraneo almeno ogni tanto mica scherza, però la grande maggioranza delle giornate in mare della grande maggioranza dei velisti è tranquilla e questo innesta certe abitudini
effettivamente c'è poca cultura della ricerca di sicurezza - quella stessa che da poco tempo sta facendo apparire più frequentemente i caschi nei cantiere, che fa allacciare le cinture, che sta facendo scomparire i casi di mamme sul sedile anteriore con il bimobo in braccio ... lista potenzialmente lunghissima
nella vela - leggi cinture di sicurezza e giubbotti indossati almeno in condizioni men che tranquille - questo si vede ancora poco, vero è che gioca contro la regolamentazione davvero poco intelligente da burocrate-posteriore-di-pietra che obbliga di tenere a bordo attrezzature ingombranti e poco utili, per cui per avere qualcosa di davvero utilizzabile bisogna avere tutto doppio. O davvero pensate di usare quotidianamente in manovra i giubbotti obbligatori ?
Per fare un esempio, immaginate se le cinture di sicurezza obbligatorie fossero fragili ed ingombranti e si dovesse installarne di opzionali addizionali per poterle usare veramente. Quanti lo farebbero ?
cultura della sicurezza significa informazione, obbligatorietà ma anche seguire una logica che la renda davvero accettabile e quasi automatica
se c'è poca cultura o poca abitudine nella vela, nel motore non esite del tutto ed in italia (non dalle mie parti, però
) la maggioranza delle barche sono a motore
mai visto un motoschifista col giubbotto
sarà magra consolazione, però qualcosa ci dice
se c'è poca cultura è anche perchè l' indice di sinistrosità inteso come danni personali o morte dove la cintura avrebbe fatto la differenza è indubbiamente molto basso, anche se non ho dati in merito, certo il caso in oggetto avrebbe potuto da solo fare sballare drammaticamente le statistiche
io che tengo ala sicurezza farò ora un ammissione personale, noi, intendo la mia equipaggia ed io - e ci sono capitate condizioni davvero toste - non ci leghiamo (quasi) mai
e in quanto a giubbotti ... idem
... vergogna ...
perchè ? mah
sicuramente una certa pratica stimola l' affrontare il maltempo montante senza paure ed angosce, ci si sente tranquilli, per come la barca tiene il mare da sicurezza ed è in ordine, ne abbiamo viste tante ...
mi viene in mente, per chi ha fatto alpinismo, quante volte avendo pratica, allenamento e piede sicuro e sapendo muoversi si procede in libera anche in tratti che visti dall' esterno potrebbero consigliare di legarsi e procedere facendo sicurezza, facendo inorridire i non-alpinisti ed i ligi-alle-regole ... 'guarda quelli ... ma sono pazzi...'
sbagliato ? certo, in teoria, eppure è così, in pratica ... dov' è il limite ? su quel nevaio uno si lega e l' altro no, con quale forza di vento e mare si indossa cintura ? e il giubbotto ? anche se non c'è quello gonfiabile ma solo quelle schifezze obbligatorie ?
che dovremmo essere più prudenti, ebbene, concordo
che passata salvore con bora a 30 nodi e raffiche a 40, pioggia battente e visibilità quasi nulla sarebbe da legarsi ed ingiubbottarsi non c' è dubbio
(anzi, ti dirò, in quelle condizioni noi già a salvore avremmo vigliaccamente virato di 180° e saremmo tornati ad umago:blush
scusa la lunghezza, ma ti sei lamentato che c'era poca discussione, ora beccati questa, mi è venuta così...
saluti velici
sarastro